Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Anima Evans    24/08/2012    2 recensioni
Può un uomo pazzo diventare pazzo d'amore?
può una ragazza coscienziosa perdere ogni cognizione?
Si, a wonderland
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia curiosità fu accontentata subito dopo quando dopo 10 minuti se non di meno di cammino, arrivammo in una radura con l’erba curata e qualche margherita sparsa in giro, davanti a me c’era un tavolino e un sacco di cianfrusaglie per prendere il the, almeno 3 servizi diversi. Guardai a sinistra e vidi un ghiro bianco che stava seduto su di una tazza e dopo di lui un coniglio sdentato con il pelo marrone e ispido, che aveva un occhiello incrinato sul muso.

*ma che strane creature…*

Pensai, poi mi voltai a destra e vidi due fratelli gemelli, bassi e tarchiati, con gli occhi piccoli tanto da non vederne il colore e senza capelli. Indossavano dei calzoncini azzurri e una maglia a righe bianche e rosse, sembravano marinaretti.

*non sembrano cattivi…*

Pensai ma poi di fronte a me lo vidi, era lui il cappellaio matto. Era come aveva descritto mia nonna, i capelli color pel di carota e gli occhi che ancora non avevo visto ma che immaginavo verdi con gli aloni di due colori diversi e la pelle di neve. Vidi il suo cappello aperto e con uno strano bigliettino attaccato al lato e stava con lo sguardo basso. Poi il gatto fatto di fumo sparì e gli andò vicino bisbigliandogli qualcosa e lui alzò lo sguardo e mi guardò, io arrossì. Si alzò e tutti lo seguirono con lo sguardo, me compresa. Mi venne vicino, mi prese le mani e le studiò, sentivo la stoffa dei suoi guanti e la sua pelle era calda, della neve aveva solo il colore, inoltre profumava di thè e di pasticcini. Poi mi guardò negli occhi e io mi persi quasi nei suoi, erano strani ma straordinariamente belli, poi mi toccò i capelli e la gonna ma lo scacciai e lui quasi trasalii riguardandomi negli occhi.

«Alicia…»

Mi disse e io dissi

«Salve cappellaio….»

E tutti iniziarono a palare festosi offrendomi la sedia, il the e i pasticcini. Si chiacchierava di tutto ma  i discorsi erano senza senso e altrettanto lo erano le risposte. Poi lo stesso cappellaio mi disse porgendomi la mano

«Mia cara…devo farti vedere una persona…»

E cosi accettai la sua mano e mi portò dentro un gazebo vetrato che era situato al di sotto della collina dove eravamo noi. Appena arrivammo notai le decorazioni rampicanti in ferro battuto bianco che quasi schermavano le vetrate, lui apri la piccola serratura con un anello ed entrammo facendo cinque passi e vidi una donna, non aveva più di 40 anni,  aveva lunghi capelli bianchi ed un vestito altrettanto bianco ed era chiusa in una teca di vetro.

*sembra una bambola…*

Pensai mentre carezzavo il vetro lucido ed immacolato.

«Chi era?»

Chiesi curiosa e lui rispose

«Era Mirana, la regina bianca…è morta…10 anni fa…»

Guardai incantata la teca, non sembrava davvero che quel corpo avesse smesso di vivere 10 anni fa. Avrei potuto chiedere tutto, come fosse morta ed altri dettagli ma non lo feci, non sentivo nemmeno il bisogno di farlo, lo trovavo ineducato.

« È  bellissima…>>

Dissi guardandola quasi con nostalgia e il cappellaio prese parola

«Si….prima di morire mi ha lasciato il regno, tutta Wonderland…è….mia. Ma accidenti come posso governarla da solo? Io sono un semplice cappellaio…»

Disse poi e io intervenni posandogli una mano sulla spalla

« Se la regina bianca ti ha donato il suo regno deve aver avuto ragioni più che valide…»

E gli sorrisi e anche lui lo fece

«Hai ragione…ma resta il fatto che sono solo…io…aspetto Alice…»

Mi disse il cappellaio matto e io dissi

«Alice non tornerà…più…»

Conclusi abbassando lo sguardo ma lui mi alzo il mento e mi guardò  dritto negli occhi

«Questo lo so benissimo…so che è morta.»

Mi confessò e io rimasi impietrita, poi senti la sua mano scorrermi sulla gola per poi posarsi al centro del petto

«Io aspetto che Alice venga da qui…chi ce l’ha la tirerà fuori…ne sono sicuro.>>

E mi sorrise per poi sentire le urla dei commensali che litigavano sulle zollette. Ora la tavolata c’erano tutti ma io non li conoscevo cosi il cappellaio li zittì e disse

«Lei è Alicia Liddell, sarei lieto se voi vi presentasse…»

E il coniglio con il panciotto disse avvicinandomisi

«Io sono il Bianconiglio…»

Poi venne il ghiro e disse

«Io sono Mallymkun….piacere…»

Disse con un piccolo inchino, poi il coniglio con il pelo ispido disse

«Io sono il leprotto Marzolino…buaahahahha»

Disse scoppiando in una risata isterica e in coppia vennero i due gemelli marinaretti

«Io sono Pinco panco»

Disse uno e l’altro

«Ed io Panco pinco…»

E poi insieme

«Molto piacere Alicia»

E gli sorrisi

«Ed infine…»

Aggiunse il cappellaio

«Io sono Taran, per tutti il cappellaio matto…piacere Alicia…»

E mi fece il baciamano e puntualmente arrossì.
 

   
 
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