::: Weird Adventure :::
“ - Bene! –
esclamò Ash, facendo gli onori di casa e
sistemando le ragazze come fossero in una palestra
regolamentare – Allora io faccio l’arbitro! Pronte? April sfida Karen. Sarà
una bella lotta! – alzò entrambe le braccia emulando l’amico
Brok, che aveva sempre fatto l’arbitro nei suoi
incontri, poi le abbassò all’improvviso e gridò: -
CHIAMATE I POKÈMON! PRONTE?
- Squirtle,
vai!
- Charmender,
fatti valere!
- CHE IL VOSTRO PRIMO
INCONTRO NEL NOSTRO MONDO ABBIA INIZIO!”
PRIMO INCONTRO, PRIMI
PROBLEMI!
Un piccolo Rattata assonnato si
affacciò da dietro un cespuglio, arruffando nervosamente la sua piccola
coda viola a forma di ricciolino. Era stato svegliato
bruscamente da un gruppo di ragazzini umani chiassosi che non sembrava avessero
affatto intenzione di abbassare il volume della loro voce. Poi guardò
ciò che aveva di fronte e si rintanò al sicuro nel suo cespuglio.
La mamma si era raccomandata di non intromettersi fra gli incontri di
allenatori, e sulla stradina nel bosco quegli umani rumorosi si stavano
preparando ad iniziarne uno.
- Allora, Squirtle, la mia tattica
è questa: pensavo che… - stava suggerendo April
al suo pokémon accucciatagli di fianco, mentre
Karen, dall’altra parte del campo immaginario,
faceva lo stesso col suo nuovo amico.
- Vediamo di fare così, è sempre stata una tattica
vincente.. okay, Charmander?
– e il pokémon rispose con un accenno,
come al solito senza parlare.
Ash, dalla sua postazione di arbitro, controllò che
entrambe le allenatrici fossero pronte e aspettò i loro consensi per
dichiarare ufficialmente aperto l’incontro. Certamente pensava sarebbe
stato una cosa leggera, come primo incontro con dei pokémon
appena ricevuti, senza speciali legami, senza esperienza diretta…
Non appena ebbe abbassato le braccia, però, dovette
ricredersi in gran parte delle sue aspettative.
Infatti Squirtle, da
una posa completamente immobile e calma, schizzò contro
l’avversario non appena udì il via ma, una volta raggiunto, non si
mise a spruzzare Pistolacqua all’impazzata come
gli aveva chiesto l’allenatrice, bensì aveva cominciato a fare boccaccie al pokémon di
fuoco, e pareva si stesse divertendo anche parecchio.
- Ma che fai?! – si chiedeva April esasperata dall’altra parte del campo mentre da un’ipotetica panchina Gary cominciava a sbuffare e a sorridere beffardo come solo
lui sapeva fare. Borbottava tra se e se cose come “Lo sapevo, come
previsto”
Charmender invece rimase completamente immobile di
fronte all’ “offensiva” del nemico:
lo guardava quasi infastidito, chiedendosi cosa avesse intenzione di fare con
quel suo strambo comportamento. E, come Gary, anche Karen sorrise. – E’ il tuo momento, vai!
Il pokémon draghetto
di fuoco fece come per colpire la tartarughina
azzurra, ma i suoi movimenti vennero impediti da
un’improvvisa emissione di bollicine da parte del nemico, simbolo che si
stava proprio divertendo a fare le boccacce…
Stavolta fu April a sorridere e a
gridare all’amico di farsi valere, che era il suo momento. –
Coraggio Squirtle, continua così! Bolla, fai
l’attacco Bolla!
Charmander arretrò di alcuni passi
gesticolando con le braccia per allontanare le bollicine per lui tossiche.
Intanto però Squirtle si voltava interrogativo
chiedendosi cosa volesse dire “attacco Bolla”, o qualunque cosa
fosse stata quella che stava gridando la sua amica. E in quel momento di
incertezza, smise di emettere bolle.
- No, che combini!
- Forza, approfittane Chamander!
- Ah! Squirtle, ATTENTO!
Ash si avvicinò al pokémon
acquatico e constatò le sue condizioni mentre April, dalla sua postazione nel campo, sedeva rannicchiata
dando le spalle e coprendosi il volto con le mani per non guardare
l’attacco di Charmander.
- Squirtle è fuori combattimento,
vincono Chamander e Karen!
Karen esultò con viva gioia in corpo, correndo verso il
suo pokémon per abbracciarlo, ringraziarlo
della vittoria e riempiendolo di complimenti, ma, vista la freddezza di Charmander, questo bel momento non durò che pochi
secondi. Si avvicinarono dunque all’amica April
mentre reggeva fra le braccia uno Squirtle esausto ed
addormentato. Nonostante la sconfitta sorrideva.
- Era solo il primo incontro – disse Karen
- E non sarà certamente l’ultimo!- rispose April
- Mi fa molto piacere sentirtelo dire. Mi spiace che tu abbia
perso…
- Oh, beh.. sì, dispiace anche a
me. Questo però mi fa venire in mente che quando nel mondo reale ero
giù di morale per un brutto voto, mi dicevano sempre che in fondo non
era un male, perché chi vince si siede sugli allori e chi perde continua
ad impegnarsi per migliorare il suo risultato.
Cadde il silenzio, Ash si
avvicinò a Gary per chiedergli come gli
fossero sembrate le loro due apprendiste ma non disse
nulla dopo aver sentito la risposta di April.
- Sono d’accordo – continuò Karen,
tenendo ben presente il fatto che la sua amica avesse perso – Sì,
hai pienamente ragione! Sappi però che non mi adagerò mai sugli
allori solo per una vittoria, anche perché... – poggiò la
mano sinistra sulla testa di Charmander - .. anche perché questa non la considero una vittoria,
solo un buon inizio. L’unica cosa che ho battuto era un pronostico, visto
che tu hai già un ottimo rapporto col tuo pokémon a differenza di me. Nient’altro.
Ed era vero, lei considerava così quella battaglia
conclusasi con la sua vittoria. Però nonostante questo, era soddisfatta.
Sapeva di aver iniziato quell’avventura con il
piede giusto. Inoltre Charmander avrebbe imparato che
di lei poteva fidarsi, che sapeva il fatto suo e che sarebbe sicuramente stata
una buona allenatrice. Con tutte queste premesse la
loro amicizia si sarebbe certo rafforzata!
April si alzò, aveva i pugni stretti fino a farle male.
Ci teneva davvero a questo primo incontro, anche perché era stata lei a
sfidarla e a bloccare il viaggio, sicura di poter vincere. Guardò la
ragazza che aveva di fronte. Aveva anche lei i pugni strettissimi.
Annuì meccanicamente, poi più convinta.
- Hai ragione, non c’è da prendersela. E poi, come ho
detto io, devo migliorare! E’ solo il primo incontro di una lunga serie!
- Già... ! – rispose l’altra sorridendo.
- Non posso pretendere che la strada sia così spianata, ora
siamo in gioco, e il gioco è sulla nostra pelle! – si voltò
verso i due ragazzi, sorridendo radiosa come poco meno di una mezz’oretta
prima – Che ne dite, ripartiamo? Mille avventure ci attendono, non
facciamole aspettare troppo!
E come il soldatino musicante di una parata, si avviò senza
indugi, con Squirtle addormentato in braccio, verso
la direzione della loro prossima, prima meta.
Un’ora e mezza dopo, stavano alloggiando al centro pokemon di Smeraldopoli e
lentamente il sole stava lasciano spazio al buio della sera.
- Ammettilo, Gary: tu sapevi già
come sarebbe andata a finire!
Gary sospirò. – Ma certo, in campo bisogna
metterci energia ed allegria, ma una buona dose di tattica e di serietà
non può che essere indispensabile, soprattutto agli esordi. Quando
sarà più esperta, April potrà
utilizzare tutta la materia comica di cui dispone il suo pokémon
e chissà, potrebbe anche diventare la sua arma
vincente..
- Sì, giusto, ma… non lo si
poteva capire da prima dell’incontro, vero? Io avrei scommesso su Squirtle, visto poi come ha messo in difficoltà Charmander solo con le sue bollicine involontarie..
- Bah, come ha detto Karen… non ci
si basa sui pronostici! E poi non lo hai notato?- alzò lo sguardo verso
le sue nuove compagne di squadra – Sono un tutt’uno
con i loro pokémon!
- Hai ragione. Inoltre sembra che quelle due ragazze abbiano
scelto proprio i pokemon che le rispecchiano
maggiormente. Un giorno non mi dispiacerebbe affatto sfidarle…
- Rallenta i tempi, Ash. Se glielo
dicessi sarebbero capaci anche di accettare ma io e te sappiamo benissimo che
la loro esperienza paragonata alla nostra non è niente. Forse contro di
te e il tuo topolino giallo qualche possibilità l’avrebbero, ma
contro la mia formidabile squadra di pokemon non
avrebbero scampo!
Ash incassò la provocazione di Gary
senza ribattere. Non valeva la pena controbattere.
L’infermiera Joy si stava
preparando per andare a dormire lasciando le faccende al fidato Chansey. Aveva pregato tutti gli allenatori di
tenere a bada i loro pokemon e di evitare la
confusione per non disturbare né gli altri, né i pazienti in
cura. I quattro avevano occupato quattro divani disposti attorno ad un tavolino
dal quale Chansey stava togliendo i piatti sporchi
canticchiando qualcosa sottovoce per non svegliare le due ragazze e i loro pokemon che già stavano dormendo. Squirtle e April se ne stavano
rannicchiati per stare al caldo, un braccio della ragazza cingeva il guscio del
suo pokemon che emetteva le solite bollicine anche
durante il sonno. Karen e Charmender,
sul divano opposto, avevano avuto qualche problema con la coda infuocata di
quest’ultimo così alla fine lui si era sdraiato in cima sullo schienale mentre lei gli teneva stretta la zampetta.
- Credo che andrò a dormire pure io – annunciò
Ash, alzandosi dal divano e sbadigliando
rumorosamente. Prese in braccio Pikachu e si
lasciò cadere sul quarto divano. – Tu cosa fai Gary?
Dormi? -
- Non subito. Non sono un poppante che va a letto presto, io!
Penso che approfitterò di questa tranquillità per lucidare le mie
sfere pokè –
Ash gli lanciò uno sguardo sprezzante. - Fa come ti
pare. Buonanotte…
Gary fece come aveva detto e sfilò dal cinturone le sue
sei sfere. Poi estrasse dal marsupio un panno verde muschio, sul quale erano
ricamate le sue iniziali; un regalo della sorella. Lo sbattè
per aprirlo e iniziò il suo lavoro. Dopo un po’ passò Chansey che gli consegnò delle coperte: una per lui
e altre tre per i suoi amici. Aveva addirittura l’onore di scegliere il
suo colore. Erano blu, rossa, gialla, verde.
- Io vorrei quella blu -
A Gary sfuggì di mano la sfera.
- Non stavi dormendo, April? –
April si tirò su muovendo nervosamente la mano sinistra.
- Questo burlone mi ha lavato la mano con le sue bollicine. Come
avrei potuto dormire? -
Quindi doveva aver sentito i discorsi di Ash.
Gary lanciò un’occhiata a Karen per vedere se anche lei era sveglia. No,
fortunatamente stava dormendo e anche sognando probabilmente perché ogni
tanto farfugliava qualcosa che suonava molto come “attacca Charmander, usa l’attacco azione” o simili
incitazioni. Doveva essere nel bel mezzo di una lotta.
Si rigirò verso April e con
noncuranza raccolse la sua sfera.
- Probabilmente sta sognando il nostro incontro. O magari ne sta
vivendo uno nuovo. Le conviene sognare di vincere perché la prossima
volta andrà diversamente.
April si alzò e prese la coperta rossa per coprire la sua
amica.
- Lasciami quella verde.
Dopo aver sistemato Karen, che come
ringraziamento le aveva sferrato un bel pugno sul naso, aprì quella
gialla e la fece ricadere su Ash.
- Sai, ripensando al vostro incontro di oggi… già
dall’inizio pensavo avrebbe vinto Karen –
continuò Gary.
April, che stava già per passargli la coperta verde si
fermò.
- Cosa vuoi dire? -
- Voglio dire che avevo capito subito che
nonostante i pronostici fossero a tuo favore, non ce l’avresti fatta.
Anch’io come te scelsi Squirtle,
ma il mio non si comportò come il tuo, cosa abbastanza ovvia visti i
differenti allenatori… ma questa è un’altra storia: quello
che voglio dirti è che devi dare un buon esempio al tuo pokemon e allenarlo con più disciplina. Ma adesso
non preoccuparti, sei ancora solo alle basi…
- Ma chi ti credi di essere? Lo sai che ogni partita riuscivo a
sconfiggerti sempre al primo incontro senza problemi? – esplose indignata
la ragazza.
- Cosa stai dicendo? Non hai mai lottato contro di me! –
- Questo lo dici tu! E lasciatelo dire, non sei mai stato granchè! Usavi solo ruggito e i
PS del tuo pokemon scendevano inesorabilmente mentre
i miei restavano intatti! – disse mimando i gesti che compieva sul
videogioco.
Il volto di Gary parve illuminarsi mentre si metteva a sedere sul divano. - Adesso
ho capito cos’hai che non va! Tu pensi di giocare ancora al tuo videogioco mentre non hai compreso che questa è la
realtà e che, come tale, va affrontata in modo diverso!
April non seppe ribattere. Se ne rimase impalata a fissarsi i
piedi. Con le loro urla avevano attirato l’attenzione di Chansey e Charmander si era
svegliato.
- Ora dammi la coperta per favore -
April per dispetto gli lanciò quella blu.
- Preferisco quella verde – disse ironica, prima di
sdraiarsi nuovamente vicino al suo Squirtle e
tirandosela fino sul naso, ignorando i borbottii di Gary
e l’urlo di vittoria di Karen che probabilmente
quel giorno aveva vinto per ben due volte.
Eccoci qua fedeli
lettori! Non in orario come avevamo promesso ma in un tempo comunque
rispettabile (almeno nei miei canoni^^)
Che dire, finalmente un po’ d’azione!
Il primo combattimento tra le due ragazze! Questa volta io e Shark Attack abbiamo avuto un po’
da discutere e risistemare alcuni pezzi così i tempi si sono ancora
più prolungati ma spero (anzi speriamo) che il
capitolo sia stato di vostro gradimento e continuerete a seguirci! Ringrazio
quindi tutti i lettori che leggono ma soprattutto
quelli che commentano che ci danno i loro pareri!
Al prossimo capitolo allora! Bye ^O^