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Autore: Alex96_    25/08/2012    11 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Prima di lasciarvi alla lettura voglio dedicare questo ultimo capitolo a  tutte le persone che hanno letto questa storia ma, in particolare, a quattro ragazze speciali che hanno contribuito con le loro recensioni a rendere questa storia altrettanto fantastica:  KeshiaNadyDelenaErikaconlaK,Pipia.



Bonnie sussulta e si sveglia di colpo nella stanza completamente avvolta dalle tenebre.

Un altro incubo: era due giorni che non riusciva a dormire e che continuava a sognare la sua amica Caroline sul tetto di un grattacelo senza anello protettivo che lasciava al sole il compito di bruciarle la pelle.

La strega si porta una mano tra i capelli e afferra il bicchiere d’acqua sul comodino per poter bere un sorso nella speranza di regolare il suo respiro affannoso.

Subito Kol le posa un bacio tra le scapole e strofina il naso sulla clavicola della strega che, sebbene sia ancora spossata per il brutto sogno, sospira di piacere.

“Tutto bene dolcezza? Un altro incubo?”

Bonnie annuisce e posa l’acqua per poi voltarsi verso il compagno con il volto preoccupato.

“Si, sempre lo stesso”

Kol abbraccia la strega e le posa un bacio sui capelli.

“Andrà tutto bene amore, non preoccuparti”

La strega stringe le labbra e sospira pesantemente pregando con tutta se stessa che le parole dell’Originale risultino essere veritiere.

“Lo spero Kol, ma sono passati già due giorni”

L’Antico si sistema meglio sul letto e stringe a sé la strega, intrecciando le loro gambe e stringendosela al petto, prima di rispondere.

“Nik sistemerà tutto, la riporterà qui”

Bonnie sospira stanca e posa la testa nell’incavo del collo dell’Originale prima di cadere in un sonno profondo, questa volta privo di sogni.

“Lo spero proprio”

Kol annuisce e bacia la fronte della sua donna prima di riprendere anche lui il sonno perso.
 
 


Caroline passeggia sorridente per le strade affollate del centro di Roma inconsapevole che un guardiano oscuro la stava osservando dall’altro lato della strada.

Klaus infatti, impeccabile nella sua mise composta da camicia di lino bianco e jeans, non può impedirsi di guardare da lontano la figura della vampira, graziosa e spensierata con in mano una dozzina di pacchetti riportanti i nomi delle più grandi firme italiane sopra.

L’ibrido per un attimo si pente di aver donato l’anno precedente per natale la sua American Express Black illimitata alla rossa ma il pensiero si dissolve da solo nel momento in cui si rende conto che forse quella sera avrebbe potuto avere occasione di parlare con Caroline.

L’Antico infatti era arrivato a Roma da meno di 48 ore ma aveva subito trovato la vampira, non era stato per niente difficile immaginare che questa si fosse registrata all’hotel più lussuoso della capitale dove avevano alloggiato la volta precedente insieme nella suite honeymoon.

L’Originale, nonostante avesse considerato che la vampira potesse avere voglia di perdonarlo, non aveva voluto incontrarla subito e aveva deciso di studiare un po’ le sue mosse prima di avvicinarlesi ma quella era la sera giusta, al chiaro di luna di una splendida sera estiva le avrebbe parlato.
 
 


Caroline, ore dopo, lascia che dai suoi occhi scenda una lacrima di fonte allo spettacolo posto dalla Fontana di Trevi, la quale inequivocabilmente le faceva tornare in mente ricordi dolorosi e al contempo appartenenti a un periodo della sua vita così felice.

Quando la vampira percepisce una presenza dietro di lei e vede quell’ombra familiare stanziarsi avanti ai suoi piedi non ci impiega molto a capire a chi possa appartenere, così si volta lentamente trovandosi il volto sorridente di Klaus davanti al suo.

La vampira però non si lascia incantare dallo sguardo impertinente dell’ibrido e prende a camminare fino ad arrivare al bordo della fontana che, illuminata dalla luna, risulta ancora più affascinante di quanto lei poteva ricordare.

Caroline si siede sul freddo marmo e guarda con occhi di ghiaccio in direzione di Klaus.

“Non hai mantenuto la promessa che mi avevi fatto”

L’Antico impiega qualche secondo a collegare a quale promessa si stesse riferendo Caroline ma nel momento in cui comprende che la rossa si riferiva al loro scorso viaggio nella capitale durante il quale lui le aveva promesso di tornare nella città insieme, abbassa lo sguardo e si porta una mano tra i capelli prima di scegliere le parole più adatte per intavolare un discorso.

“Beh, nonostante tutto siamo entrambi qui. Nello stesso momento e davanti a questa stessa fontana”

Caroline sbuffa e si sposta un ciuffo di capelli ricadutole davanti gli occhi prima di guardare scettica l’ibrido.

“Vuoi veramente fare questo gioco Nik? Non erano questi i patti. Mi avevi promesso che quando saremmo tornati qui saremmo stati insieme e noi..beh, non lo siamo”

Klaus compie i pochi passi che lo separano dalla ragazza in quattro falcate e si siede sul bordo della magica fontana accanto a lei guardandola con sguardo enigmatico.

“È vero ma potremmo esserlo”

Caroline trattiene il fiato per l’espressione così esplicita dell’ibrido ma si costringe a scuotere la testa e a guardarlo oggettivamente, eliminando il suo sguardo innamorato dall’espressione del viso.

“E se fosse stato tutto sbagliato dall’inizio? E se non era destino il nostro destino stare insieme?”

Klaus, con convinzione, blocca il viso della rossa tra le sue mani e la guarda intensamente negli occhi.

“Non era e non sarà mai uno sbaglio Caroline. Noi ci apparteniamo. Potrebbe non essere oggi ma noi siamo destinati a stare insieme, lo pensa anche la tua amica Bonnie”

La vampira guarda confusa l’ibrido.

“Bonnie? Che c’entra lei ora?”

Klaus sorride e poggia la fronte contro quella della rossa e, prima di parlare, posa le mani sulle cosce della ragazza con naturalezza.

“Diciamo che la tua amica strega mi ha fatto il culo e mi ha convinto a venirti a prendere perché lei ritiene che tutto quello di cui tu hai bisogno è che io ti apra il mio cuore”

Caroline si districa dalla posizione impostale dall’Originale e sfrega le mani sui jeans con forza per mascherare l’imbarazzo.

“Beh, allora non ti sei preparato un discorso o qualcosa del genere?”

Klaus si alza dalla fontana e guarda la vampira perplesso e leggermente indispettito.

“Hai veramente bisogno che ti dica quello che provo per te quando l’unico motivo per cui ho volato dall’altra parte del paese sei tu?”

Caroline imita l’Antico e si alza anche lei, mettendoglisi di fronte.

“Si Nik. Ho bisogno che tu mi rassicuri su quello che provi per me e che mi faccia capire che non si ripeterà quello che è successo in passato per far si che io ti perdoni”

L’Originale annuisce e, prendendo un profondo respiro, si prepara a fare uno dei discorsi probabilmente più difficili di tutta la sua intera esistenza ma che,
se non voleva perdere la sua chance di stare con la vampira, avrebbe dovuto affrontare come un uomo e non come l’eterno ragazzo che spesso si accontentava di essere.

“Tu lo sai che fare questi discorsi per me non è per niente facile, vero?”

La vampira annuisce e si morde un labbro insicura se aggiungere altro o meno ma Klaus la solleva da ogni incarico riprendendo a parlare con un sorriso amaro sul volto, uno molto simile a quello che le aveva elargito il giorno in cui l’aveva salvata dal morso di Tyler, ormai più di tre anni prima.

“Lo farò Caroline. Ti dirò quello tutto quello che tu vuoi se questo mi garantirà di poter tornare insieme a te perché love tu sei l’unica persona che davvero ha senso per me nella mia esistenza. Mai, neanche quando tutta la mia famiglia era rinchiusa in delle bare, mi sono sentito così solo come mi sono sentito in questi mesi in cui siamo stati separati e..mi dispiace. Mi dispiace perché so che è esclusivamente colpa mia, io mi sono comportato come un idiota perché avevo paura di perderti e credevo che, tradendoti e costringendoti ad andartene, mi sarei sentito meno male e avrei potuto ricominciare a fare la solita esistenza che conducevo prima ma la verità Caroline è che tu sei riuscita dove nessuno, neanche mia madre e Rebekah, è riuscito: tu mi hai cambiato. Tu hai risvegliato la mia umanità in un modo che ormai, dopo secoli, non credevo possibile e mi hai permesso di tornare ad essere me stesso; questo è il regalo più grande che tu avresti mai potuto farmi ed è per questo che ti prego di darmi una seconda possibilità, perché io senza te non sono niente. Insieme a te, al contrario, sono tutto, siamo tutto. Noi divisi non funzioniamo più Caroline, la nostra felicità dipende troppo da quella dell’altro ma questo non mi indispettisce per niente, anzi, ne sono contento e voglio che questo tu lo sappia. Se mi permetterai di stare nuovamente al tuo fianco ti giuro che non ti ferirò più. Te lo prometto”

Caroline, le lacrime libere di scorrere sul viso, annuisce e si getta tra le braccia dell’ibrido poggiando le labbra, rese umide dalle stille salate, su quelle perfette di Klaus.

Quando i due si staccano dopo un dolce e semplice, seppur carico di emozioni, bacio la vampira guarda l’Antico commossa.

“Basta così Nik, ti credo. Voglio tornare insieme a te, ti amo”

L’ibrido, al culmine della felicità, sorride e incolla le labbra a quelle della rossa per coinvolgerla in un bacio più passionale mentre, con le mani, la solleva da terra e la fa girare con una mossa da incantatore che fa ridere la vampira e la costringe a separarsi dalle labbra dell’Antico fatte apposta per le sue.

Quando Klaus la rimette a terra, guarda la vampira serio in volto.

“Te lo giuro, non ti farò soffrire. Ti amo così tanto e, anche se è egoista tenerti ancorata a me, non posso a fare a meno di volerti, anche se meriteresti di meglio”

Caroline, sorridente e finalmente felice dopo tanto tempo, prende il volto dell’ibrido tra le mani e lo guarda contenta.

“Sei tu il meglio per me Nik. Nessun’altra persona al mondo potrebbe rendermi felice come lo fai tu”

L’Antico sorride, contento e commosso, e riprende a baciare la vampira sotto lo sguardo accondiscendente della luna e di quella magica fontana che, un’altra volta, era riuscita a riunire due amanti con la sua sola presenza.

 
 

Una settimana dopo

 
Rebekah gira agitata per tutto l’ingresso della casa sotto lo sguardo scettico e divertito di Bonnie, Stefan, Kol e Esther.

L’Antica compie lo stesso percorso un’altra volta nella speranza di percepire qualche rumore che l’avverta dell’arrivo di Caroline e Klaus.

I due infatti dopo essere tornati insieme avevano deciso di rimanere un altro po’ a Roma insieme ma il giorno prima avevano chiamato la bionda avvertendola di un loro più che imminente ritorno.

L’Originaria si rigira le mani nervosa e fa ancora la ronda davanti alla porta d’ingresso, timorosa di rincontrare il fratello e l’amica ma non ha tempo per perdersi in ulteriori considerazioni su cosa potrebbe accadere con il ritorno dei due vampiri perché questi sorridenti e mano nella mano entrano nella stanza spensierati.

Ciao a tutti! Ci stavate per caso aspettando?”

Caroline sorride raggiante, felice di essere riuscita a dire in italiano una frase decente, non caratterizzata dal solito accento strascicato tipico degli
americani e guarda gli amici di fronte a lei che ricambiano il suo sorriso.

Rebekah è l’unica però a mordersi il labbro e a guardare la coppia impacciata.

Klaus, accortosene, le si avvicina curioso.

“Qualcosa non và sister?”

L’Originaria non si fa scrupoli e, con la sua solita schiettezza, parla ai due piccioncini in modo diretto.

“Siete tornati insieme? Insieme insieme? State bene e non avete più problemi?”

Caroline guarda l’amica confusa e le si avvicina.

“Beks ti avevo già detto che andava tutto bene, noh?”

L’Antica annuisce e, rendendosi conto che i suoi sono dei timori stupidi, accenna un sorriso timido per niente in linea con il suo carattere frizzante.

“Si Care, lo so è solo che non voglio ripercorrere tutto quello che è successo tra te e Nik negli ultimi due mesi”

La rossa fa per replicare ma Klaus, al suo fianco, la interrompe e si rivolge direttamente alla sorella.

“Non preoccuparti Bekah, neanche io e Caroline abbiamo intenzione di rituffarci in quelli che sono stati due mesi a dir poco spiacevoli. Puoi stare
tranquilla quindi”

La bionda Originaria tira un sospiro di sollievo e salta letteralmente al collo del fratello e dell’amica, stringendo entrambi in un abbraccio soffocante.

“Oh, sono così contenta che siate tornati insieme”

Caroline e Klaus, leggermente senza fiato per la forza usata dall’Antica, si scambiano uno sguardo complice prima di sciogliere l’abbraccio e guardare con tenerezza la ragazza.

L’Originaria poi li lascia liberi di salutare gli altri e Caroline corre subito ad abbracciare Bonnie, consapevole che è in debito con l’amica.

“Grazie, so che è stato merito tuo”

Bonnie ricambia la stretta e sorride all’amica.

“So che sei felice con lui Care quindi avrei fatto qualsiasi cosa pur di farvi tornare insieme”

Klaus, che si era allontanato solo per dare una pacca sulla spalla a Stefan e baciare la guancia di sua madre, compare al fianco della strega e la guarda sorridendo bieco.

“Quindi questo determina una tregua tra noi Bennet?”

Bonnie ride senza entusiasmo e guarda l’ibrido piuttosto fredda.

“Mai. Io non ti sopporto e non potrò mai farlo, mettitelo bene in testa”

Klaus alza le mani in segno di resa, in realtà non gli importava niente di fare pace con la strega, tutto quello che voleva era riavere Caroline con sé.

E la rossa in questione, dopo avergli regalato un sorriso e aver baciato sia Kol, sia Bonnie sulla guancia và vicino a Rebekah, Stefan e Esther con un sorriso incoraggiante.

“Bekah, Esther vorreste accompagnarmi dal parrucchiere? È da quando sono andata a Roma che ho il desiderio di tornare al mio vecchio colore di
capelli”

Rebekah batte le mani contenta e subito scatta in direzione della porta d’entrata trascinandosi dietro sia Caroline che la madre quando però questa la
ferma.

“Andate voi ragazze, io devo fare dei giri in centro”

Nessuna della due ragazze presta troppa attenzione alle parole di Esther e si guardano esaltate dal poter stare nuovamente insieme quando Rebekah, sul ciglio della porta d’ingresso, si gira nella direzione di Kol e Bonnie piuttosto scocciata.

“Andiamo strega, dobbiamo pregarti o ci raggiungi?”

La mora guarda piuttosto perplessa l’Originaria ma non si fa pregare e segue le due, non prima di aver dato un bacio a Kol e di aver rivolto a Caroline
un’occhiata perplessa alla quale la rossa aveva scosso le spalle noncurante.

Uscite le donne i componenti della famiglia Mikaelson si voltano tutti in direzione di Stefan e Esther prende la parola.

“Ci hai chiesto di rimanere tutti qui oggi Stefan. Perché?”

Il vampiro accenna un sorriso e rivolge lo sguardo ai presenti.

“Devo parlare a tutti voi ma stiamo ancora aspettando una persona”

Il silenzio cala nel grande ingresso della villa e viene rotto solo dopo circa dieci minuti quando una fiammante decappottabile blu elettrico parcheggia nel cortile anteriore della casa, facendo voltare verso di sé i vampiri.

Quando poi un rumore di tacchi a spillo si avvicina all’abitazione seguito da un rumore di scarpe da uomo gli Antichi non hanno dubbi su chi siano le
persone che Stefan stia aspettando e, per niente sorpresi, guardano entrare Katherine e Elijah nella grande villa.

La Petrova sorride a tutti i presenti ma invece di fare come Elijah, il quale và ad abbracciare la madre a salutare i fratelli con mascoline pacche sulle
spalle, l’attenzione della vampira viene catturata dalla visione di Klaus senza la sua compagnia.

“Ti ha già piantato in asso appena arrivati in città?”

Klaus sorride sprezzante alla vampira e si limita a risponderle.

“Caroline, Rebekah e Bonnie sono andate insieme dal parrucchiere, non sono stato piantato in asso”

Katherine minimizza con un’alzata di spalle che indica quanto poco le interessi l’informazione ma Stefan, vedendola già pronta ad accomodarsi in salone, la blocca richiamandola.

“Effettivamente Kath dovresti raggiungerle”

La Petrova alza un sopracciglio scettico e posa una mano sul fianco, stizzita.

“Scherzi vero? Non mi sono fatta ore di aereo per andare a farmi i capelli. Sarei rimasta a Parigi per quello”

Stefan cerca di sfoderare il suo sorriso più ammaliante e guarda la vampira supplichevole.

“Potresti invece andare a trovare le ragazze? Ho bisogno di parlare con i Mikaelson in privato”

Katherine rotea gli occhi al cielo e riacciuffa la sua borsa, precedentemente posata su un tavolino, ma non perde occasione per rivangare la sua nuova
posizione con il vampiro più giovane.

“Sei in debito con me Stefan!”

Il vampiro le sorride divertito.

“Non lo sono sempre Katherine?”

La doppelganger si stringe nelle spalle e, dopo una breve occhiata ad Elijah, esce dalla casa lasciando il più piccolo dei Salvatore alle prese con la più antica delle famiglie al mondo.

“Ci accomodiamo in salone? Devo parlarvi di Rebekah”

 
 

Caroline guarda perplessa Rebekah e Bonnie aspettandosi che da un momento all’altro queste inizino a punzecchiarsi o a lanciarsi occhiatacce ma quando, dopo neanche dieci minuti questo succede, sbuffa e le guarda a turno seccata.

“Allora cos’è successo quando sono stata via? Siete diventate amiche e me lo sono persa?”

Rebekah e Bonnie scoppiano a ridere e, insieme, rispondono alla rossa.

“No!”

Caroline allora imbroncia le labbra e stringe le braccia sotto al seno.

“Allora cos’è successo? Non vi odiate più?”

Bonnie solleva gli occhi al cielo e risponde sia per lei che per l’Antica.

“No Care, noi ci odieremo sempre..siamo solo riuscite ad arrivare a un livello di sopportazione appena accettabile”

L’Originaria annuisce ma non può evitarsi di digrignare i denti quando vede, in figura smagliante e splendidamente sexy come sempre, entrare Katherine nel salone di bellezza.

“Parlando di persone che si tollerano a malapena..”

La vampira non presta attenzione alla frecciatina dell’Antica e guarda esclusivamente Caroline.

“E così torni alle origini, eh?”

La ragazza sorride e si alza dalla poltrona per abbracciare la vampira che, seppur non abituata a grandi slanci di affetto, aveva imparato a restituire il
contatto aiutata soprattutto dalla vicinanza di Elijah e di Elena.

“Kath che bello che sei qui!”

La vampira sorride notando il disgusto dipingersi sulle facce di Rebekah e Bonnie e si siede accanto alla giovane estremamente divertita mentre l’Antica
non può impedirsi di commentare.

“E da quando voi due siete amiche?”

Katherine risponde al posto di Caroline, la quale era già pronta a rabbonire l’Originaria, seria ma ancora con gli occhi sorridenti.

“Diciamo solo che abbiamo entrambe rivalutato l’altra e abbiamo scoperto che per certi punti di vista non siamo per niente diverse”

Caroline annuisce alle parole della vampira più anziana e non può fare a meno di sorridere al solo pensiero di considerare amiche le uniche donne che
avesse mai odiato nella sua vita, la prima per la sua aria spocchiosa e la seconda per averla trasformata in un mostro.

La rossa però non si lascia turbare dai brutti pensieri e coinvolge le ragazze in una stimolante conversazione su make up, posti da frequentare e must have per la prossima stagione, riscoprendo la bellezza di essere tornata a casa.

 
 

Stefan nel frattempo si contorce le mani in preda all’ansia di fronte a un divano composto da Originari quando Elijah, il più grande dei fratelli in vita, lo risolleva dal suo mutismo.

“Stefan mi hai chiesto di accorrere qui il prima possibile e ora ci hai comunicato la tua intenzione di parlare di Rebekah quindi mi sorge spontaneo
chiedere se lei stia bene o se tra voi due ci siano dei problemi”

Il vampiro subito scuote la testa e sposta lo sguardo sull’Antico.

“No, Rebekah sta bene e le cose tra noi non potrebbero andare meglio, è per questo che vi ho chiesto di poter parlare”

Kol guarda confuso il vampiro, come tutti.

“Non ti seguo proprio amico, se tutto và bene che bisogno c’è di parlarne?”

Esther, da sempre ottima osservatrice, non può fare a meno di sorridere intuendo il motivo per il quale Stefan li abbia riuniti.

“Kol credo che il nostro Stefan stia per chiedere la mano di Rebekah. Ho ragione?”

Il vampiro accenna un sorriso e annuisce, in attesa di ulteriori parole che arrivano dalla bocca del più piccolo dei Mikaelson.

“Non per essere scortese ma non sono tipo decenni che non si chiede più la mano alla famiglia?”

Stefan annuisce e prende un respiro profondo prima di parlare.

“È così ma io sono cresciuto nella metà dell’800 e credo fermamente che sia più educato chiedere alla famiglia cosa ne pensi prima di dichiararsi alla
propria amata. Avrei chiesto al padre di Rebekah ma, essendo morto e non andando d’accordo con lei, credo che sia più opportuno che io chieda a tutti voi”

Elijah annuisce contento che qualcuno ancora conservasse un po’ di etichetta e accenna un sorriso al vampiro.

“Visto come nostra sorella è felice con te non vedo perché dovremmo impedirvi di sposarvi”

Stefan piega gli angoli della bocca e sospira divertito.

“In realtà non voglio proprio proporle di sposarci..”

Kol si alza e và a dare una pacca sulla spalla al futuro cognato.

“Beh, per quanto mi riguarda finché non devo sopportare i piagnistei di mia sorella puoi anche portarla su Marte”

Il vampiro ride e annuisce con un cenno del capo mentre anche Esther e Klaus gli si avvicinano.

“Sai già come la penso Stefan. Ti consideravo un fratello novanta anni fa e lo faccio anche oggi, non ho nulla in contrario”

Stefan sorride rasserenato all’amico e aumenta il sorriso quando anche Esther gli dà la sua approvazione.

“Non potrei trovare nulla in contrario nella coronazione del vostro amore”

Il vampiro, completamente fiero di sé, invita tutti a brindare con lui e non può fare altro se non aspettare con ansia che arrivi la sera di quello stesso giorno, il momento da lui prestabilito per dichiararsi a Rebekah.

 

 
Il sole non impiega molto a calare e lascia lo spazio alla luna di illuminare il grande tavolo sul retro della casa apparecchiato con cura per l’occasione di una riunione di famiglia, la scusa a cui tutti si erano attenuti, che aveva annunciato anche l’arrivo di Elena e Damon.

I due avevano detto di trovarsi da quelle parti e di aver avuto voglia di fare un salto ma la verità era che Stefan aveva chiamato suo fratello e gli aveva chiesto di raggiungerlo ad Atlanta per poter fare la sua proposta a Rebekah di fronte a tutta la sua famiglia, senza nessuno escluso.

La cena a base di cibo italiano passa in maniera leggera, condita da battutine e occhiate cariche di gelosia che scorrevano dagli occhi di Klaus in quelli di Damon poiché l’ibrido si era subito turbato vedendo la sua donna abbracciare e baciare il Salvatore con un’affettuosità, a suo parere, sconsiderata.

Al termine della serata Stefan si schiarisce la voce e chiama Rebekah, la quale stava chiacchierando a bordo piscina insieme a Caroline e le chiede di raggiungerlo.

L’Originaria non si fa pregare e abbraccia il vampiro contenta, riavere con sé tutta la sua famiglia l’aveva rallegrata e Stefan sa, appena Rebekah si
scansa da lui, che non avrebbe potuto scegliere altro momento se non quello per proporsi e ogni dubbio, anche un minimo residuo, sparisce di fronte alla
bellezza abbagliante che rappresenta la vista dell’Antica di fronte a sé.

Stefan avvolge le braccia attorno alla vita della bionda e la guarda sereno.

“Sai oggi che giorno è?”

Rebekah corruga la fronte, perplessa e divertita allo stesso tempo dal gioco del vampiro.

“Il giorno degli indovinelli?”

Stefan scuote la testa e sorride.

“No, oggi è l’anniversario della prima volta che ci siamo incontrati. Nel bar di Gloria esattamente novantasei anni fa”

L’Antica, scioccata, guarda il vampiro confusa.

“Come accidenti hai fatto a ricordarti il giorno esatto?”

Stefan sorride e le sposta una ciocca di capelli.

“Mi è bastato andare a rivedere i diari dell’epoca Bekah”

L’Originaria annuisce e permette al compagno di continuare a parlare, intuendo che questo abbia altro da dire, cosa che Stefan fa dopo aver preso un respiro profondo, conscio degli occhi degli altri puntati su di sé.

“Sai, mentre pensavo a quando era meglio porti la domanda che sto per farti, ho visto che il nostro anniversario si stava avvicinando e ho ritenuto che
nessun giorno sarebbe stato più perfetto per fare quello che sto per fare che oggi”

Rebekah guarda confusa il vampiro e non può fare a meno di parlare.

“Che domanda? E  cosa stai per fare Stefan?”

Il vampiro accarezza divertito una guancia dell’Antica, consapevole di come la sua mente si stia arrovellando per cercare di capire quello che stava succedendo.

“Ti amo da morire Rebekah. Non sei stata il mio primo amore come io non sono stato il tuo ma posso assicurarti che per me sarai l’ultimo. Non potrei desiderare una compagna migliore di te per condividere la mia eternità perché tu sei la persona in assoluto più splendida che io conosca: sei raggiante, sei piena di vita e lotti per le persone a cui vuoi bene con le unghie e con i denti se necessario; però sei anche il tipo di persona che non vorresti come nemica perché sai essere tremendamente vendicativa e cattiva ma io so che lo diventi solo quando ti senti tradita o ferita. Io ti prometto che non ti farò sentire mai così, prometto di dedicare la mia esistenza a renderti felice ma solo se tu accetterai di diventare la mia compagna per l’eternità”

Il vampiro scosta le braccia dal corpo dell’Antica e posa un ginocchio a terra, mentre tira fuori dalla tasca della camicia un’elegante confezione contenente l’anello di sua madre che, luccicate anche grazie ai raggi lunari, si illumina di bellezza e fa rimanere scioccata la vampira.

“Io..vuoi chiedermi di sposarti?”

Stefan scuote la testa e sorride accattivante.

“No, perché il matrimonio dura solo per il tempo di una vita e noi, mi auguro, ne potremo vivere diverse insieme. Perciò..vuoi tu, Rebekah Mikaelson,
trascorrere con me l’eternità?”

L’Antica, gli occhi ormai resi lucidi dalle lacrime, annuisce e riduce la voce a poco più di un sussurro.

“Si, lo voglio. Si. Si. Si”

Stefan si alza da terra e bacia l’Originaria con trasporto mentre un applauso generale accompagna il momento in cui il minore dei Salvatore infila l’anello
nel dito di Rebekah, la quale mai aveva pensato di poter essere più felice in vita sua e stringe a sé il vampiro incurante delle occhiate divertite dei suoi fratelli e quelle commosse di tutte le donne.

 
 

Alla dichiarazione di Stefan erano subito seguite le congratulazioni da parte di tutti: i primi ad avvicinarsi alla coppia erano stati Caroline e Klaus che, sorridendo, avevano augurato il meglio alla coppia, certi che sarebbero stati felici; erano poi seguiti Elijah e Katherine.

“Congratulazioni Stef, finalmente ti sistemi”

La vampira aveva abbracciato il moro divertita e veramente contenta per lui e poi, con un sorriso quasi impercettibile, si era congratulata a modo suo
anche con Rebekah.

A loro erano seguiti Kol e Bonnie e il goffissimo abbraccio tra l’Originaria e la strega, imposto da Kol che le aveva costrette ad avvicinarsi con un sorriso estremamente sadico sulle labbra.

E tutti, a mano a mano, avevano fatto le congratulazioni ai due, persino Damon che aveva abbracciato il fratello e baciato sulle guancie Rebekah, a
differenza di Elena che si era limitata ad abbracciare l’ex e a sorridere in direzione dell’Antica.

Caroline, leggermente lontana dagli amici, guarda come tutti siano felici e come alla fine quello strano ammasso di gente abbia trovato un’armonia e costituisca un perfetto, seppur disfunzionale, nucleo familiare.

La nuovamente bionda sorride ripensando a come in tre anni la sua vita e le sue convinzioni siano del tutto cambiate ma si lascia distogliere dai suoi pensieri quando Klaus, sorridendole, le si avvicina e la trascina dagli altri per ballare insieme.

La vampira ride quando l’ibrido la fa piroettare e la porta al centro dell’ improvvisata pista da ballo ma poi la felicità la supera e si scatena sulle noti di una nota canzone pop mentre muove i fianchi in modo sensuale insieme a Bonnie, Elena, Rebekah e Katherine e balla con loro come se non ci fosse un domani mentre gli Originali e i Salvatore si limitavano a imitare le compagne danzando loro intorno.

L’atmosfera si rilassa quando la musica cambia e le dolci note di un lento prendono il posto delle canzoni da discoteca facendo formare le coppie e permettendo a tutti di danzare con le persone da loro amate per poi, alla canzone successiva, costringere a ballare anche Esther a turno con i suoi figli che felici conducono la madre pensando che non potrebbe esserci un finale perfetto per un’avventura altrettanto speciale.

E la serata si conclude così, tra balli e risate, segnando per sempre l’unione di quella famiglia composta da creature soprannaturali che avevano trovato un loro equilibrio soltanto dopo aver riscoperto un sentimento sottovalutato da tutti loro: l’amore.

Perché si sa, dove non c’è amore la vita non è completa.
 
 



Angolino Autrice:

Salve! Ecco il capitolo finale! Questa volta non voglio commentarlo né voglio imbastirvi scure ma vi dico solo che mi spiace veramente tanto per aver ritardato di ben una settimana l’aggiornamento ma credetemi, non ho potuto fare altrimenti. In compenso il capitolo è più lungo e a mio parere è una perfetta conclusione per una storia che mi ha dato così tante soddisfazioni. Io però non sono pronta a separarmi da questa fan fiction quindi ho deciso che dopo che avrò pubblicato gli extra (molto probabilmente a una settimana di distanza l’uno dall’altro), inzierò una raccolta di Missing Moment ma per questo ho bisogno del vostro aiuto: cosa avreste voluto vedere ampliato nei capitoli? Quali scene avete pensato che avrei dovuto affrontare con maggior spessore e quale coppia pensate che sia stata sottovalutata? Aspetto i vostri consigli e le vostre preferenze altrimenti non farò la raccolta.
A presto, baci, Alessandra.
   
 
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