25/08/2012
3 recensioniSera, giorno 1:
«Vuoi unirti a noi?» Domandò Louis amichevolmente
«Veramente io…» Isobel lo interruppe
«Non fare complimenti carissimo, accomodati» La ragazza fece cenno di sedersi, e tutti e tre si accomodarono
«Allora Zayn, cosa ci fai qui?» Chiese Louis consultando il menù
«Aspettavo una ragazza» Rispose lui, guardando Isobel che sorrideva beffarda
«Povero, ti ha mollato così?» Disse Isobel con tono teatrale
«Già…» La ragazza si sistemò il vestito
Era andata sul semplice, un vestito nero scollato, non troppo volgare, un paio di tacchi e i capelli legati in uno chignon.
«Volete ordinare?» Il cameriere si avvicinò ai ragazzi cortesemente
«Si, grazie» Rispose Louis, guardando gli altri due «Per me iniziamo con una pasta al cherry»
«Io invece vorrei una pasta alla carbonara» Disse Isobel al ragazzo
«Ti piace l’italiano?» Domandò Zayn, annotandosi a mente quel particolare
«Pensa che il tuo nome lì è Isabella» Louis giocò d’azzardo, distraendo Isobel dal moro, che lo guardava infastidito
«Io sono stata in Italia» Commentò la giovane, passandosi una mano nei capelli
Finito di mangiare il primo, Isobel sussurrò qualcosa a Louis.
«Bene Zayn, noi andiamo» Il ragazzo si alzò, prendendo Isobel per mano
«Ma non avete finito» Borbottò Zayn geloso come pochi
«Ci sono cose che non possono aspettare» Concluse maliziosa Isobel, facendo l’occhiolino al moro e uscendo dal ristorante con Louis
«Grazie Louis, sei un amico» Gli schioccò un bacio sulla guancia ed il giovane se ne andò
Zayn rimase lì, da solo, mentre tutti lo fissavano.
Il suo presunto appuntamento era andato male, ovviamente, per colpa di Louis.
Ma non poteva lasciarsela sfuggire, voleva vincere quella scommessa a tutti i costi, e desiderava Isobel, più di un pacchetto di sigarette.
«Il conto» Il cameriere poggiò un foglietto sul tavolo
«Tenga il resto» Zayn lasciò una banconota da cento e corse via
Entrò in macchina e accese la radio, che trasmetteva Let me love you di Mario.
Il moro iniziò a canticchiare, picchiettando con il dito sul volante.
Dopo qualche minuto, arrivò a casa, dove sarebbe dovuta essere Isobel, insieme al suo accompagnatore.
Scese infuriato, pronto a riprendersi ciò che era suo.
Suonò insistentemente alla porta.
Nessuno aprì.
«Isobel aprì o giuro che la butto giù» Sbottò innervosito, iniziando a battere la mano sulla porta, che lentamente si aprì, mostrando una Isobel in vestaglia
«Ciao Zayn, com’è andato il tuo appuntamento?» Chiese lei, per niente convincente
«Smettila e dimmi dov’è Louis» Sbuffò, spostando bruscamente la giovane ed entrando in casa, alla ricerca di qualcuno, che non trovò
«Sei un po’ troppo geloso» Sospirò lei, iniziando a giocare con il fiocco della veste
Zayn la guardò confuso, poi capì.
«Mi hai preso in giro» Disse, con il viso rosso per l’umiliazione
«Si» Annuì lei, sfottendolo
«Non ti devi permettere!» Urlò lui, prendendola per i polsi e sbattendola al muro
«Ma che ti prende» Disse lei, in preda al panico e alla paura, Zayn era diventato aggressivo
«Mi hai fatto fare la figura dell’idiota! Sai cosa vuol dire essere mollato e andare a cena con la propria…non so che, e il suo accompagnatore?» Urlò ancora di più, facendo urlare anche Isobel di dolore
«Zayn smettila, mi fai male» Sussurrò lei, sforzandosi di non urlare troppo
Il moro la guardò, i suoi occhi tenebrosi incontrarono quelli castani della ragazza, colmi di lacrime.
La lasciò, inorridito da ciò che le stava facendo. Male.
Isobel cadde a terra, stanca, non si aspettava una reazione simile da lui.
«Io vado in camera mia» Zayn se ne andò, mentre lei si massaggiava i polsi
---------- Ciao beleee ----------
Eccomi di nuovo a rompere le scatole
Motivo: mia sorella ha la febbre ed io
sono rimasta a casa con lei, quindi ho
trovato casualmente una connessione
Splendido no? Si, decisamente si... :D
Comunque, come avrete letto, Zayn è
taanto arrabbiato con Isobel, chissà il
motivo ahahaha! Comunque ho deciso
di dare un volto ai personaggi, o almeno
alla protagonsta: Selena Gomez! *u*
non voglio insulti perchè è una splendida
ragazza, in tutti i sensi!
Baci
-Demi