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Autore: Unforgettable    25/08/2012    1 recensioni
Ciao, io sono Jamie. Vivo in Irlanda da qualche anno, inizialmente mi sono trasferita con i miei genitori, ora alloggio in una piccola casetta di fronte al mio maneggio,
Genere: Slice of life, Song-fic, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi avevano detto che i sogni erano delle inutili stupidagini. Che erano delle illusioni, che non servivano.
Beh, non sempre va come vuoi che vada, purtroppo. L'equitazione è fatta anche di questo. 
Ma poi mi sono resa conto che io e lei eravamo davvero state unite e create con una base di sogni. Ed è qui che comincia la mia storia. 

Mi ero trasferita da poco tempo in Irlanda, avevo una passione per i cavalli. Li amavo davvero, con tutta me stessa. Così, uno dei primi giorni, feci visita ai vicini insieme ai miei genitori. Mi dissero che c'erano molti maneggi in cui potevo imparare a montare ad alti livelli, anche se il costo delle lezioni poteva richiedere molto. Lì per lì, non diedi troppo peso alle loro parole, ero appena entrata in un nuovo mondo, in una nuova vita.
Non avevo amici, nella mia vita non ne avevo mai avuti. Era inutile. Io preferivo i cavalli, anche se non ero mai stata a contatto con loro, se non il tempo di una carezza su quei splendidi, morbidi musi, li preferivo ugualmente. Sapevo che erano diversi. Sapevo che, loro, a differenza delle persone avevano un cuore, e sapevano amare meglio di chiunque altro. 
Un giorno successe. 

"Jamie, sali in macchina! Ti porto in un bel posto!" - queste furono le parole di mio padre. Non avevo idea di dove mi stava portando. Dopo un quarto d'ora, eccoci arrivati. In un attimo, come per magia, mi ritrovai circondata da campi, box e distese di prato verdi, con qualche salto che mi ostacolava la vista. 
"Papà, ma è uno scherzo?" - chiesi. I miei erano anche un po' contrari all'idea di farmi montare, è vero. Non lo facevano per cattiveria, o almeno credo.. Dicevano che era per proteggermi, perchè quei "bestioni" erano complicati di carattere e difficili da tenere, insomma pericolosi. 
Sapevo benissimo che non era così. Non so quanto tempo era passato di preciso dal mio arrivo, però mi accorsi che un uomo sulla quarantina si dirigeva verso di noi, a passo spedito, forse si era dimenticato di avere ospiti. 
"Ciao, lei deve essere il signor Brown, insieme alla 'famosissima' Jamie! Io sono David, piacere. Sono il presidente del maneggio, mi hanno detto che ti piacciono molto i cavalli!" - annuii senza dare un cenno di voce, per un momento mi chiesi se respiravo ancora, o la troppa emozione mi stava lentamente divorando - "Ti faccio vedere la scuderia. Se farai parte del nostro maneggio..." - Parte del vostro maneggio?! - "...dovrai pur conoscere qualche equino, no? bene, ecco... lui è Friday!" 
Dal box uscii un enorme testa grigia, orecchie dritte, sguardo attento. Mi persi per un momento. Era bellissimo. Mi avvicinai e lo accarezzai. 
Da quanto non sentivo il dolce manto di un cavallo sotto la mia pelle? 

Ecco qui la fine del primo capitolo. Spero vi piaccia, lasciatela una recensione. Mi servono consigli sul come migliorare, e sono felice di accettarli. Nessuno è perfetto, no?
In ogni caso grazie della lettura.
  
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