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Autore: AntoThunderbolted_    25/08/2012    2 recensioni
Talvolta la vita ci riserva delle sorprese che ci aiutano a rafforzare la nostra corazza, o meglio, non dicendo stronzate, ad indebolirci.
Poi, c'è chi riesce a superare quel baratro che cerca di travolgerlo, chi no.
Loro sono giovani e disperati. E' un dolore struggente, veemente, impetuoso, che sorride beffardo alla vista dei loro visi distorti dal dolore.
Il peggio avrà mai fine? E l'amore vince sempre, come dicono tutti? Tutto da vedere.
Dal nono capitolo:
[...]"Un urlo simile a quello che ho appena sentito aveva irrotto tutta l'aria circostante.
Era strozzato, soffocato, glaciale.
Era un lamento, contrito, angosciante.
Era la voce della disperazione.
Robert e io ci eravamo alzati di fretta, e varcata la soglia di casa, l'immagine era spasmodica e talmente violenta che avevo sentito la terra venirmi a mancare sotto i piedi, e tutto si era fatto buio." [...]
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! 
Perdonate il ritardo ma mi son goduta le vacanze e sono ritornata solo ieri.
Vi ho comunque pensati, ed ecco qui il nuovo capitolo. Spero vi piaccia. Ci sentiamo sotto! 
Buona lettura. -Anto.


POV Robert.

 

Stai ferma, STAI FERMA! Non devi toccarmi! Faccio tutto io, puttana!” Una spinta, una dopo l'altra, sempre più intensa, forte, quasi dolorosa anche per me.

Ansima, geme, e si contrae attorno a me, ma io non sono soddisfatto.

Deve soffrire. Di più. Lei lo merita. Ancora.

Basta Robert, mi fai male!” Sta gridando, se qualcuno la sentisse penserebbe che io la stia stuprando. E forse è proprio così.

Non mi curo di ciò che pensa, nessuno lo fa con me, perché dovrei farlo io?

Ho sbagliato. Innamorarsi è sbagliato. Pensare che sia sbagliato lo è ancora di più.

Ma tutto questo a che serve? L'amore non dovrebbe regalarti un sorriso ogni volta che pensi la persona che ami?
L'amore non dovrebbe accelerare il battito del tuo cuore per la gioia, non per il dolore?

L'amore non dovrebbe farti bene? Renderti migliore? Farti preoccupare della vita di un'altra persona semplicemente per protezione e non perché quest'ultima rischia di morire ogni giorno di più?

A cosa serve tutto questo se l'unica cosa che fa bene è renderti debole?

In questi mesi ci ho provato, io.

Sono cambiato. Ho amato. Ma ho sofferto e ho troppa paura.

Paura di me.

Come posso amare l'amore se tutte queste emozioni non mi permette di provarle?
Come posso continuare a voler amare se proprio l'amore non vuole?

L'amore è difficile.

Arriva, senza avvisarti. E tu sei lì, inerme e non puoi fare niente, provi a scappare e a vincere quella gara già persa. Perché si, l'amore non ha gambe, l'amore vola, ed è sempre più veloce di te. Non ti basta nemmeno una Ferrari o una Porsche, sono lente, fin troppo, per l'amore.

Lo subisci, ti fa male, ti rende schiavo e tu non puoi combattere. O semplicemente, non vuoi, perché niente vale quanto la sensazione che provi nel momento esatto in cui capisci che l'amore ti sta cavalcando.

Robert, ROBERT! Cosa cazzo stai facendo?”
“Ti fotto, non lo vedi? Ti fotto perché voglio farlo! ADESSO ZITTA!”

Ancora più veloce, sempre di più. Affondo i denti nella sua carne, le sue urla susseguono i suoi gemiti.

Vengo la prima volta, poi la seconda e la terza. Di lei non m'interessa, mi fa schifo.

Continuo, non voglio farlo, ma devo.

Mi alzo, la faccio inginocchiare davanti il mio membro e la costringo a succhiare.

Non vuole, ma la costringo. Io non le ho dato una scelta, deve solo obbedirmi, perché voglio io.

Vengo, di nuovo, nella sua bocca.

La faccio alzare, la ristendo sul letto, e ricomincio a pompare. Devo farle male.

Preghiere farfugliate a cui non presto attenzione escono dalla sua bocca.

Sono esausto. Basta.

Mi alzo, mi rivesto e scappo. Perché è questo che mi riesce meglio no? E' ciò che fanno tutti, io ho imparato dalla gente.
Le persone se ne vanno senza dirti né come né perché. Lo fanno e tu puoi solo stare a vedere. Fuggono via senza preavviso, il giorno prima ci sono, ti fanno sentire amato, il giorno dopo sono dei perfetti sconosciuti.

E tu? Tu sei impotente, perché le persone non te lo danno quel tempo. Quello che desideri. Quello che ti servirebbe per urlare, prendere in mano la situazione e correre, questa volta per vincere quella gara. Per la rivincita, no?

Poi ti rendi conto che hai perso, di nuovo, e ti senti un fallito. Sai perché? Perché hai perso un'altra battaglia. E se perdi le battaglie non potrai mai vincere la guerra.

Ma in fondo, la vita è una guerra, no? Ogni giorno si lotta, o sbaglio?

Alzarsi la mattina è lottare.

Farlo anche quando il resto del mondo ti ha voltato le spalle è lottare.

Regalare un sorriso a chi vuoi bene anche quanto tu muori dentro è lottare.

Guardarla negli occhi è lottare.

Non morire è lottare.

Amare è lottare.

Non arrendersi è lottare.

Vivere è lottare.

Sei stanco e non ne puoi più, hai il fiatone, e di correre non ne hai più voglia. Sei caduto troppe volte, ormai le ginocchia sono sbucciate. Come puoi continuare?
Ne vale la pena? Probabilmente. Si.

Ne varrà la pena, perché quando arriverai al traguardo ci sarà la ricompensa di una vita.

Forse ci sarà lei, chi lo sa.

Sono confuso? No.

La confusione. Ah, che cosa stupida. Tutti pensiamo di essere confusi, ma in realtà è solo un'illusione. Nessuno è confuso. Si pensa di essere confusi quando si è già presa una scelta e sappiamo sia sbagliata. Allora è qui che ci fermiamo e diamo la colpa alla nostra coscienza, alla nostra mente, di essere confusa. Ma la decisione rimane, e l'abbiamo presa noi, perché non saremo mai abbastanza razionali da rinunciare all'irrazionalità.

Il mondo è irrazionale. Le persone lo sono. L'amore lo è. Io voglio esserlo, lo sono.

 

 

Sono qui, ancora una volta, a pensare a ciò che ho fatto.

Coglione, coglione, coglione.

Vai dalla tua ex e te la scopi. Come un animale.

Merda, merda, merda.

E non fai niente per rimediare.

Vaffanculo, vaffanculo, vaffanculo.

L'unica cosa che sai fare è startene qui, a bere, fumare, piangerti addosso e soffrire.

Perdente.

 

 

 

 

POV Kristen.

 

Certe abitudini sono dure a morire. Non dicono tutti così, forse?

Io penso che sia vero. Per esempio, come si può smettere di fare dei trucchetti di prestigio quando piace la magia?
O meglio ancora, come si può smettere di piangere quando il cuore fa male?

Penso sia una mia abitudine, ormai.

Mi vien quasi da ridere, a questo pensiero. Da quando non lo faccio?

Certe promesse sono dure da mantenere. Le persone sono così brave a promettere. 'Ehy, ti prometto che saremo amiche per sempre, okay?'

'Amore, ti prometto che ti amerò tutta la vita e oltre, va bene?'

Fanculo, mh? Le promesse mica si chiedono! 'okay?' 'va bene?', NO. Non è okay. NO. Non va bene. Se una cosa viene dal cuore si fa e basta. Non si chiede.

'Si, grazie'.

Mi correggo, quindi, le persone sono così brave a promettere, ma ancora più brave a non mantenere le promesse.

Certe decisioni sono dure da prendere e poi rispettare.

Io le mie decisioni le ho prese. E alcune hanno fatto male. Una più di tutti.

Lasciarlo andare via da me.

Ho deciso e me ne sono pentita. Ho pensato e ripensato di andarlo a trovare.

Ho accettato la sua proposta, ma lui non si è più fatto sentire.

Ho pensato di correre, di guardarlo negli occhi, abbracciarlo e poi fare l'amore con lui per la prima volta.

Perché non ci sarebbe cosa più bella di far l'amore con lui.

Lo desidero da sempre.

Ma l'amore lo fanno due persone che stanno insieme, che sia mano in modo sano, che non si distruggono a vicenda.

No, io non posso farlo.

Che fottuto bellissimo maleducato. Lo chiamavo così, no? Non sapevo il suo nome, ma vedevo i suoi occhi, il suo cuore.

Ed era maleducato.

E io, io penso che l'abbia amato già dal primo momento. Sorrido.

Oh, c'è una macchiolina nuova. Chissà come si è aggregata a tutte le altre che vivono nel mio tetto.

Comincio a ridere. Prima piano, poi sempre più forte. E' bello!

Che sensazione. Me l'aspettavo più spensierata, ma va bene comunque.

Mi alzo dal letto, non lo faccio da tempo, esattamente da quando lui non viene più sotto casa mia.

Vado alla finestra, la apro. Urlo.

BASTARDO! BASTAAARDO! MI HAI LASCIATA ANCHE TU! TI SEI GIA' ARRESO? FOTTITI!”

Le mie mani corrono sul mio viso, vorrebbero quasi graffiarlo, ma sono così inutili. Proprio come me.

Inizio a piangere. Ad ogni lacrima mi sento indebolire. Ogni lacrima è sempre più forte di me, sempre più distruttiva. Mi fa uscire pazza. O forse già lo sono.

Si spalanca la porta, è mia madre con la boccetta che contiene le goccine che da qui a poco mi darà. Sono dei calmanti. Ormai nei ho bisogno.

A volte il vuoto è talmente immenso, senza confini, che quando provo a riempirlo finisco sempre per estenderlo, e allora arriva mia madre, che con un cucchiaino pieno di roba per pazzi pensa di colmarlo. Ingenua.

Non ha capito che io non sono pazza.

Non ha capito che io ho solo bisogno di Robert.

In realtà ho sempre avuto bisogno di lui, ne ho ancora, e ne avrò pure domani.

Ma non faccio niente, ed è qui che sbaglio, e lo so pure.

L'unica cosa che mi riesce bene, allora, e farmi credere pazza, così non mi chiede perché piango. Chi è pazzo non ha bisogno di un motivo. Chi è pazzo è pazzo e basta. Perché ha visto il mondo per com'è e non l'ha capito, o meglio, l'ha capito troppo. Un pazzo, pazzo non è. Siamo noi pazzi a credere che lui lo sia.

Lui si finge così, è più semplice, perché come spiegherebbe ai veri pazzi com'è il mondo di notte, eh?

E lui ride di noi, perché ci vede così vulnerabili, anche quando ci crediamo padroni del mondo e crediamo di prenderlo per il culo.

In questo mondo i pazzi sono gli unici normali.

 

-

Mi sveglio di soprassalto. E' notte. Sono le 02.00.

Sono tutta sudata, gli incubi non mi abbandonano mai. Mi vengono a trovare ogni notte, quindi, sono quasi come degli amici, no? No.

Non indosso il pigiama, ormai non mi curo più di cambiarmi quando devo, ma solo quando voglio.

Mi alzo, vado in bagno e mi guardo allo specchio. Gli sputo contro.

Fai schifo, Kristen”. Sono io stessa a dirlo, perché lo penso.

'Sei brava a distruggerti, ma non fai niente per rimetterti.. le cose non piovono dal cielo, le occasioni non sono coincidenze, quelle le devi creare tu.' La mia vocina.

E' ritornata, rieccola la bastarda.

Quando non volevo sentirla c'era, sempre pronta a dirmi cosa non facevo mai e che invece dovevo e dove sbagliavo. Ed io la odiavo.

Poi è scomparsa. E' scomparsa proprio quando avevo bisogno di sentire nello stomaco un'emozione, pure l'odio, se proprio dovevo. Ma mi sarebbe bastato.

Avrei semplicemente voluto qualcuno vicino, anche per litigare, ma sempre qualcuno era.

'Tu avevi chi ti stava sempre vicino e l'hai mandato via.' Già.

Ma cosa si fa quando ami una persona così tanto da non voler nemmeno rischiare di farle del male?
Come puoi permettere che la persona che ami da morire cada nel baratro insieme a te?

Devi avere la forza, no? Devi trovarla prima o poi, e capire che l'amore non è egoista, e che di conseguenza non puoi esserlo nemmeno tu, anche quando vorresti.

'Ma la scelta non è solo tua...' Questo è vero. Dovrei forse permettere di sceglierei pure a lui? 'Si'

Si. Si. SI!

Quando? 'Adesso'.

Si, adesso. E' adesso il momento. Non posso più aspettare, non devo.

Il tempo vola, non è mio amico, e io devo sfidarlo, combatterlo e vincerlo.

Io devo farlo, adesso.

Corri da lui. Corri da lui. Corri da lui, Kristen.

E no, non è la mia vocina a suggerirmelo, ma il mio cuore, e per una volta voglio ascoltarlo. Seguirlo.

Si dicono tante cose, e ho sentito dire che quando si tocca il fondo poi si può solo risalire. 'Che dici, Kristen, vuoi provare la salita anziché la discesa?'

Probabilmente farà male, anche troppo, ma non potrò rimpiangere di non averci provato.

Possibilmente mi ferirà, ma sto già soffrendo, il dolore non mi spaventa più.

Io sono qui.

Puoi prendermi se vuoi, dolore!

Io ti sfido, da adesso in poi.

Perché la vita è preziosa e sprecarla è un peccato.

Io vincerò, sappilo.

 

-

 

Sto correndo, lo faccio con tutta la forza che ho in corpo.

Ho bisogno di lui. Adesso, come sempre, domani e per sempre.

Il vento mi scompiglia i capelli, è un déjà-vu, e come una volta, come i miei capelli anche i miei pensieri sono scompigliati.

Ma non importa, niente importa ormai. La decisione è presa, la strada è tracciata, lui mi sta aspettando e io devo solo percorrere quel sentiero che aspetta di essere percorso da una vita intera, ormai.

Prendo svariate stradine e sembra che io non arrivi mai, ma le mie gambe, questa volta, sono dalla mia parte.

Sto facendo una cazzata, lo so.

Aggiungerò un'altra cicatrice alla mia collezione.

Ma cosa mi resta? Cosa mi resta se non provare ancora?

Ho sentito dire, anche, che se un sogno è pieno di ostacoli dev'essere quello giusto.

Io questo non lo so, ma voglio star qui a vedere e far qualcosa.

Forse dovrei tornare indietro, chiudere la porta a chiave e lasciarmi andare, ma è questa la fine che merita la mia vita?
Non devo forse decidere io, almeno per una volta, cosa cazzo fare?

Busso, busso sempre più forte, fin quando non sento dei rumori all'interno della casa.

Passano secondi, e qualche minuto, sento cose sbattere, cadere, ma alla fine la porta si apre.

Ed è eccolo.

E' lui. E' sempre stato lui. E' sempre stato suo, il mio cuore.

Io lo amo, e non posso nasconderlo, non posso domare un'emozione che domata non può essere.

E' sempre stato mio, lui.

Dentro i suoi occhi c'è tutto quello che ho sempre cercato. La vita.

Lui è la mia vita. La mia salvezza. La mia ancora.

Lui è il motivo per cui non l'ho fatta finita, perché niente vale anche il semplice immaginare questi occhi.

Questi occhi che mi hanno cambiato la vita, che vogliono salvarmi. Così buoni e pieni d'amore.

Quando cerchi di uccidere le farfalle che senti nello stomaco, sembra che esse si riproducano, invece.

Ed ogni emozione è più grande, amplificata, moltiplicata all'infinito.

Non saprai mai com'è l'amore fin quando non lo provi.

Il mio lo è. E' amore allo stato puro. Così vero che fa ancora più male, ma molto più bene.
Sento questa cosa, a cui non so dare un nome, crescere dentro di me.

Mi sta sfinendo, ma è bella da morire.

Non ho bisogno di salire in cima a un grattacielo per vedere l'orizzonte.
E' davanti a me.

E' così pieno di colori, sfumature, gioia e amore.

E' impossibile da crederci, ma è così vero.

E' mio tutto questo! Si! E' tutto mio!

Io l'ho sempre avuto, è sempre stato mio, solo.. solo non l'ho mai accettato.

Ma sarebbe come non accettare di essere vivi perché la vita è troppo preziosa e non si è mai in grado di viverla a pieno.

Come potrei mai non accettare la mia, di vita?

Kr..Kristen.” E' sconvolto, e un mare di emozioni gli stanno attraversando il viso dal momento in cui ha aperto la porta.

Confusione, rabbia, delusione, rammarico, sorpresa, gioia, quasi felicità e amore. Tanto solo e semplice amore che sovrasta e distrugge tutto il resto. Proprio come sta facendo con noi.

Cosa.. cosa f..” lo fermo io. Gli poggio un dito sulle labbra, e gli faccio segno di star zitto. Devo zittirsi, devo parlare, una volta per tutte. Faccio 'no' con la testa.
“Zitto Robert, devo dirti una cosa.” Sta aspettando, così levo il dito e automaticamente mi prende la mano, come ad aver paura che scappi via, ancora una volta.

Io ti amo. Io ti amo e credo di averlo fatto dalla prima volta in cui ti ho dato del fottuto maleducato. Perché lo eri, lo sei. E non so nemmeno perché.
Ma nella mia testa lo sei sempre stato, e forse è questo che odio, il fatto che in realtà tu non lo sia nemmeno un po'!

Io odio questo, odio sentirmi importante per qualcuno. Perché è così che mi fai sentire! Non lo sono mai stata.. ed esserlo di botto è strano! E' difficile, capisci?

Odio sentire quelle cazzo di farfalle nello stomaco, perché mi sono sempre ripromessa di sterminarle prima che arrivassero, ed invece eccole! Mi stanno mangiando da dentro. Ma lo stanno facendo in un modo terribilmente delizioso, di cui non riesco a farne a meno!

Io non riesco a fare a meno di questi occhi, di queste labbra. Io non riesco a fare a meno del tuo sorriso, delle tue urla di disperazione e del tuo modo di rendere la peggior giornata della mia vita la migliore. Io non riesco a fare a meno del tuo disperato modo di far il buffone per sentire la mia risata.

Non posso fare a meno di tutto questo, perché sarebbe come rinunciare alla mia vita, e come si può rinunciare alla vita senza morire? E io non voglio farlo, voglio vivere, solo per te! Per noi due! Per essere in grado di restituirti secondo dopo secondo tutto l'amore che mi hai sempre dato, ancora prima che tu arrivassi, inconsapevolmente!
Il fatto è, amore mio, che il sole sorge e tramonta con te e io voglio che continui ad essere così.” Piango. Piango per amore, dolore, per lui.

Piango per liberazione, perché è così che mi sento. Sono libera da tutte le catene che mi tenevano legata ad una gabbia che mi ero creata da sola.

Ti amo, Robert.” Sempre per sentito dire... dicono che chi tace acconsente, ma non hanno mai puntualizzato che esistono silenzi riempiti da diverse emozioni.

E quest'ansia è distruttiva.

Dimmi qualcosa, ti prego”.
Apre bocca e poi la richiude un paio di volte, sembra davvero esausto, non è curato come al solito, anzi, l'opposto. Sembra sotto shock e dopo un po' inizia a piangere insieme a me.

Poi, finalmente, dice qualcosa.

Come può un cuore non esplodere dopo tutti questi colpi? Tutti questi sbalzi? Tutti questi salti?

Lo sento pompare così forte che ho paura che esca dal mio petto da un momento all'altro, ma in fondo, il mio cuore non è più nel mio petto da tempo.

E' tra le tue mani. A me le parole non bastano più, Kristen, non mi bastano per spiegarti quello che sta succedendo dentro di me, in questo momento.”

Piange sempre più forte, i singhiozzi lo percuotono, e non riesco a reprimere l'impulso di abbracciarlo.

Si scosta da me, e fa tanto male. Tutte le paure che ho cercato di domare fino adesso prendono forma, e non so più come sopporterò anche questo colpo, ora. Forse non lo sopporterò e basta.

Ma ti devo dire una cosa, Kristen, adesso. Perché non sono io che ti devo perdonare, ma tu.

Ti ho tradito, ho scopato con un'altra, Kristen!” Urla le ultime parole piangendo. E' un groviglio di nervi e tensione.

Ho toccato una donna che non fossi tu, è per questo, è per questo che non sono più venuto. Mi sentivo e mi sento una merda, mi sento così schifosamente una brutta persona, perché ho fatto del male all'unica persona che amo davvero al mondo. Perché ho infranto la promessa di non farti mai del male, e l'ho fatto. IO TI HO FATTO DEL MALE. Mi ami? Mi ami ancora, Kristen? Io si, sempre di più, con tutto me stesso, non vedi cosa sta traboccando dal mio corpo? E' amore, si, Kristen.

Sai perché l'ho fatto, eh? Perché volevo far del male, amore. Volevo far provare a qualcuno il dolore che stavo provando io, era troppo forte per non condividerlo con qualcuno! Dovevo far capire che quel che stavo provando era troppo per un umano come me!

Allora.. allora sono andato da Kate, l'ho scopata, le ho fatto male ed ero felice, e poi sono scappato. E tu, tu mi hai chiamato, Kristen! Mi hai detto quel si che desideravo con tutto me stesso, e ho capito che l'unica a cui stavo facendo davvero del male eri tu, non Kate. Mi dispiace, amore mio, io ti amo.”

Lo spingo verso l'interno di casa sua, contro il muro del corridoio, e lo bacio.

Lo bacio come non ho mai fatto in vita mia. E' un bacio dove c'è anima e cuore, dove ci sono io con tutta me stessa e Robert con tutto ciò che ha.

E' passione, ancora una volta amore, riconciliazione. Le lacrime bagnano i nostri visi, ma non ci fermano, rendono umidi quei segni indelebili d'amore.

Pian piano Robert spinge me verso il muro, e tutto si fa più intenso.

Prende in mano la situazione, e i baci sono sussurrati, docili e forti allo stesso tempo.

Mi prende in braccio e gli avvolgo le gambe alla vita, mentre continuo a baciarlo lui cammina e arrivato nelle sua camera mi adagia sul letto.

Non c'è fretta, non è carnale, non c'è nient'altro che amore. Il nostro.

Ci siamo solo io e lui. Ci siamo solo noi.

E' sopra di me, e mi bacia, bacia ogni centimetro del mio collo. Sono baci sempre più dolci, bruciano a contatto con la mia pelle, e mi regalano una sensazione mai provata prima.

Mi sfila la maglietta e scende sul mio seno, io intreccio una mano tra i suoi capelli, e con l'altra sbottono la sua camicia. Mi aiuta a levarla, e continua con i baci, io comincio ad accarezzargli la schiena.

Non importa, amore, non importa” sussurro, e lui sa a cosa mi riferisco.

Ed è la verità. Non m'importa più di niente, il passato deve rimanere tale.

Ho solo bisogno di vivermi quest'uomo che è tutta la mia vita, adesso.

Sento il suo sorriso contro la mia pelle.

Ti amo” e mentre lo dice le nostre labbra si sfiorano ancora, si regalano carezze mai provate prima.

Scende con la mano verso la mia coscia, e l'accarezza. I respiri aumentano sempre di più.

Una mia mano va alla cerniera dei suoi jeans, comincio ad abbassarli e lui si allunga verso il comodino, apre il cassettino e afferra un preservativo.

Glielo tolgo dalle mani, e continuo ad abbassargli i pantaloni, mentre lui continua a baciarmi, scende ritmicamente sul mio collo, sul mio seno e poi sul mio ventre. Sbottona i miei pantaloni, e li fa scivolare lungo le mie gambe. Le sue mani non lasciano mai il suo corpo e io non riesco a non accarezzarlo.

Anche le mie mutandine volano via e finiscono sul pavimento, e i suoi boxer fanno la stessa fine, srotolo il preservativo e con il suo aiuto glielo infilo.

I respiri sempre più affannati.

I baci sempre più spinti e pieni di noi. Spingo con le mani tra i suoi capelli la sua bocca verso di me, e pian piano si fa spazio tra le mie gambe.

Delicatamente entra dentro di me, e per la prima volta, in vita mia, mi sento completa, piena, felice.

Posso toccare con le mani tutto ciò che d'invisibile c'è attorno a noi.

Comincia a muoversi sopra di me, con delicatezza, e io non posso evitare di piangere.

No, questo volta non è dolore, non è sofferenza, non è quel baratro che insiste sempre col trascinarmi verso il buio, il vuoto, sempre più sotto.

E' felicità, perché è come se tutto fosse scomparso, non c'è più niente. Esistiamo solo noi. Siamo sempre esistiti solo noi due e continueremo a farlo.

Forse non è nemmeno amore, è molto di più. Non lo so, non voglio pensarci.

I suoi momenti sono sempre più dolci, come se avesse paura di spezzarmi, non riesce a capire che è l'unico che mi tiene intera, in vita, è proprio lui.

Lo capirà, mi prometto.

Una spinta dopo l'altra, è sempre più dentro me, lo sento in fondo all'anima.

Soffoco i gemiti sulle sue labbra, lo accarezzo e vedo nei suoi occhi il mondo in un istante.

Questo che ho davanti è il viso contorto dall'amore, dal piacere dell'uomo che amo.

Non c'è fretta, ma il bisogno è troppo, il ritmo aumenta ma rimane pur sempre adulatorio.

Veniamo insieme.

Insieme, è proprio così che affronteremo la vita.

Si accorge delle mie lacrime e le asciuga con le labbra.

Non piangere, amore mio.”

Sto piangendo di felicità, è così bella, amore.”

I nostri corpi sudati si fondono, i nostri gemiti, le nostre mani, i nostri respiri, diventano un tutt'uno.

Rimane solo il nostro amore. 


Voilà! Che ve ne pare? 
In questo capitolo c'è tanto ammmmore, no? E' un po' l'argomento centrale, quindi, direi di si. 
Ammetto che per la scena d'intimità tra Robert e Kristen avrei aspettato un po', ma è uscita così, tutta in un colpo, e ho pensato che vi avrebbe fatto piacere, quindi ho evitato di spostarla a un altro capitolo.
La Kristen che avete visto è un po' impazzita, si. Non è stata solo una vostra impressione. Infatti passa da un pensiero all'altro senza farci caso. 
Pensieri sconnessi, insomma.
Robert.. beh, Robert ha fatto il suo sbaglio, ma credo che il dolore ci porti sempre a fare cose che non vorremmo mai fare davvero. Vorrei puntualizzare che nel primo POV quello di Robert è un flashback con i suoi pensieri annessi. Ho voluto riprendere quella scena per rivisitarla in modo più crudo, visto che ci tenevo a darvi un'idea del rammarico di Robert. Altra precisazione, so che magari la scena d'amore tra Robert e Kristen ve la sareste aspettata più esauriente, ma volevo scriverla in modo più dolce possibile, e poi non sarà l'unica in tutta la ff, quindi, don't panic, guys.
In fine, niente, spero abbiate gradito il tutto.
Una recensione per sapere se la storia sta continuando a piacervi non sarebbe male, eh! Ultimamenti siete più assenti. ç_ç
Anyway, alla prossima.
xoxo

Anto.
  
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