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Autore: Half Of Nothing    26/08/2012    4 recensioni
Cinque storie apparentemente non legate tra loro. Dieci persone speciali che incontrandosi, cambieranno il proprio destino.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SCRIBBLE AND ICE-MAN

Ero seduta, come al solito, sulla panchina della stazione ferroviaria.
Ero scappata, di nuovo.
Forse perché quello che so fare meglio è proprio questo, scappare.
Anzi, so scappare a metà. Non ho mai avuto il coraggio di prendere quel maledettissimo treno e tornarmene a casa.
Una signora si avvicina e mi chiede l’ora, io le rispondo che non ho l’orologio e lei se ne va stizzita.
Non mi piace il comportamento della gente, sembra che tutto gli sia dovuto.
Beh, non è così.
 
È tardi, sono qui da almeno tre ore, e non ho intenzione di andarmene. Me ne rimarrò qui finchè qualcuno non mi troverà e mi riporterà a casa a forza. Come succede sempre.
-non dovresti essere qui-
Ecco appunto.
-non ti conosco e non ho intenzione di farlo, ti avrà mandato qualcuno dell’istituto, perciò andiamo-
Mi giro e noto che a parlare è stato un ragazzo moro, occhi marroni, grande sorriso.
Lui fa una piccola risatina –come ti chiami?-
-il fatto del non-conoscersi non l’hai capito vero?- lui sorride e distoglie lo sguardo
-tu hai detto che non mi vuoi conoscere, non il contrario- si rigira a guardarmi.
Io sbuffo e distolgo lo sguardo.
-Blossom…- lo dico con un sospiro, riesco a sentirlo appena io.
-come scusa?- mi chiede con un sorrisetto irritante
-Blossom! B-l-o-s-s-o-m! Fiore, fioritura… come vuoi. Odio il mio nome e gradirei essere chiamata Scribble grazie.- lui ride sentendo il nome che mi è stato assegnato
-Scribble? Oddio ragazza sono stati davvero crudeli con te!- mi risponde lui in preda a una crisi di risate.
Ha ha ha. Davvero molto divertente.
-sentiamo, te come ti chiameresti?- lui smette di ridere e si raddrizza sulla panchina.
-Liam. Mi chiamo Liam- mi risponde semplicemente, distogliendo lo sguardo.
-e che nome ti avrebbero assegnato tanto meglio del mio Liam?- domando leggermente infastidita
-pff…non mi va di dirtelo. E poi tu hai detto che non volevi conoscermi giusto? Bene, ora andiamo all’istituto- lui si alza tendendomi la mano, ma io non mi muovo di un millimetro
-o mi dici il nome che ti hanno dato o non mi muovo di qui- dico mettendo il broncio e incrociando le braccia
-Ice-man- mi dice lui in un sussurro.
Mi trattengo dallo scoppiargli a ridere in faccia. Ho molto autocontrollo io.
-come scusa?- gli domando con lo stesso tono usato da lui poco fa
- I-c-e m-a-n, uomo ghiaccio ecco!-
Gli scoppio a ridere in faccia.
Ecco che il mio autocontrollo è andato a farsi fottere.
-e poi sarei io quella con il nome strano!- dico tenendomi la pancia per il troppo ridere
-davvero molto simpatica. Ora andiamo- mi dice prendendomi il braccio e tirandomi in piedi.
Io al contatto sussulto –cavolo mi hai congelato il braccio!- dico stringendomi il punto in cui mi ha fatto male.
Mormora una scusa e si siede per terra.
Io lo guardo interrogativa –hai ragione, non ho voglia di tornare lì, quindi conosciamoci meglio!- mi dice tutto felice.
Ho già detto quanto è simpatico?
-rifiuto l’offerta e vado avanti- dico ironica, cosa che evidentemente non capisce dato che mi sta guardando interrogativo.
Sbuffo rassegnata –avanti, che vuoi sapere?- non è da me arrendermi così facilmente.
Sarà lui a farti questo strano effetto.
Lui si sfrega le mani e mi indica –che sai fare?-
-in che senso scusa?- gli domando io
-io so comandare il ghiaccio. Tu che sai fare Blossom?- dice calcando particolarmente il mio nome.
Io sbuffo e mi alzo in piedi di fronte alla parete, la guardo per qualche secondo, poi mi accerto che siamo soli e infine poggio il mio palmo sul muro ruvido.
L’effetto è immediato, l’intero muro si trasforma in un disegno in bianco e nero.
Liam si alza e rimane a bocca aperta, poi si avvicina e tocca il muro.
-è di carta!- esclama continuando a sfiorarlo
-si…adesso capisci il perché del nome Scribble?- gli domando tornando a sedermi
Lui annuisce e viene a sedersi vicino a me.
Dopodiché inizia a raccontarmi la sua storia.
 
-è arrivato il treno- mi dice indicando il mezzo appena fermato
-già… peccato che non avrò mai il coraggio di prenderlo…- dico più a me stessa che a lui.
Lui allora si alza e mi tende la mano, che questa volta prendo.
Fidati di lui Blossom.
-Liam che stai facendo?- gli chiedo mentre cerco di divincolarmi da lui che mi sta trascinando sul treno
-scappiamo Blossom, ecco che facciamo- mi risponde lui mentre cerca un posto libero nella cabina.
-ecco questi vanno benissimo!- mi dice mentre si siede in due posti liberi vicino al finestrino
-ma…- provo a controbattere ma Liam ferma un signore di passaggio interrompendomi
-scusi signore, dove è diretto questo treno?-
Il signore lo guarda stranito –a Parigi ragazzo- lui ringrazia e torna a sedersi, sorridendomi.
Fidati di lui, andrà tutto bene.
   
 
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