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Autore: bsalvatore    26/08/2012    0 recensioni
E se fossero tutti umani? E se vivessero nell'Upper East Side di New York?
E se Rebekah non fosse una Mickaelson, ma una Salvatore? E se avesse una sacco di persone alle sue dipendenze, personaggi che noi conosciamo molto bene? che cosa succederebbe se incontrasse Klaus, un uomo così simile a lei? La sua amica Caroline approverebbe la loro relazione? E la sua psicologa cosa ne penserebbe? Sappiate che ogni cosa non sarà al suo posto ...
Rebekah/Klaus; Elena/Damon; Stefan/Meredith; Caroline/Tyler;
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline, Forbes, Damon, Salvatore, Elena, Gilbert, Klaus, Rebekah, Mikaelson | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov. Rebekah
Sono appena tornata dal mio appuntamento settimanale con la dott.ssa Fell.
Nelle ultime due settimane non ci siamo viste perché lei era in vacanza: mi chiedo dove dovesse andare, in fondo si guadagna da vivere proprio grazie a noi.
A volte non riesco a comprendere le persone.
La cosa positiva è che ogni volta che la vedo, mi infonde un profondo senso di calma e in questo momento ne ho profondamente bisogno visto che domani arriva mio padre.
Devo andare all’aeroporto alle 11.00, quindi dovrò svegliarmi alle 8.30.
Stasera c’è una festa a casa di Tyler e io non posso mancare, ma cercherò di tornare a casa verso l’una di notte, in fondo è solo Tyler.
Ciò nonostante dovrò trovare qualcosa di carino da mettere.
Ora sto facendo un bel bagno ricostituente e sto sfogliando Vogue per ispirarmi.
Guardo il cellulare: sono le 20.00 e io devo essere a casa di Tyler tra un ora e mezza.
Devo sbrigarmi.
Esco dalla vasca e mi avvolgo in un asciugamano bianco.
Entro nella mia cabina armadio e trovo un abitino bianco a pois senza spalline: è molto romantico ed è più il genere di Caroline che il mio, ma ho voglia di sorprendere.
Indosso il vestito e poi passo al trucco: sottolineo il mio sguardo malizioso con una sottile linea di eye-liner, passo sulle labbra un rossetto rosso fuoco e, per renderle morbide, un velo di gloss.
Voglio far impazzire Tyler, tanto non accetterò il suo invito.
Guardo l’orologio: sono le 21.00. forse sarò un po’ in ritardo, ma ne è valsa la pena.
Scendo le scale e mi accorgo dell’assenza di qualcuno, chiedo a Callie: “Callie, mia zia è uscita?”
“Sì, signorina. È uscita un’ora fa. Credo che andasse a cena fuori, era molto elegante.”
Deve essere con quel tale, come ha detto che si chiama? Alaric, credo.
“Va bene. Esco anch’io. Vado dai Lockwood. Farò un po’ tardi”
Detto questo esco.
Trovo Caroline sotto casa.
 Non la vedo dal giorno di Capodanno: ha passato la settimana con la famiglia.
“Ehi Care, come stai?”
“Nessuna novità.”
Sembra triste e sconsolata: “Ho capito, nessun ragazzo.”
Strano, di solito Caroline non ha problemi ha trovare ragazzi carini che le fanno la corte. Nel frattempo mi sono seduta di fianco al lato di guida e ci siamo immerse nel traffico di New York.
“No, i ragazzi ci sono. Solo che nulla di serio …”
“Che vuoi dire? A noi va bene così, giusto? Nessun coinvolgimento.”
Questo è stato il nostro patto da quando siamo tornate dal college l’anno scorso. Ci bastiamo io e lei, i ragazzi non contano.
“Lo so, lo so. Ma non ti viene mai voglia di svegliarti la mattina e trovare accanto a te il ragazzo che ami e che ti fa battere il cuore.”
“RAGAZZO CHE AMI”? Ma che diavolo sta dicendo?
“Ehi, credo che tu stia correndo un po’ troppo. Care, cosa vuoi veramente?”
Parlo come la mia psicologa.
“Io … ecco vedi Bekah … io vorrei … io voglio innamorarmi. Ecco l’ho detto, voglio innamorarmi.”
COSA? Strano. Cioè, entrambe quando eravamo al liceo volevamo innamorarci, ma poi abbiamo ricevuto tante delusioni e abbiamo deciso di non avere delle vere relazioni. Non posso credere che ora i nostri desideri non siano più gli stessi.
“Senti Care, capisco che magari tu ti senti sola e …”
“No. Non è questo Bekah. Siamo state infantili. Tutti i nostri discorsi erano infantili. È ora di crescere!”
“Non lo so Care. Saranno stati anche dei discorsi infantili, ma avevano le loro fondamenta.”
“Sì, forse hai ragione tu.”
“Dai, stasera ci divertiremo, vedrai! Sarà una grande notte!”
“Forse sarà grande, ma sicuramente sarà breve. Domani devi andare a prendere tuo padre, è tanto che non lo vedi.”
Annuisco. In fondo ha ragione lei. Ma non posso pensare di non avere più la mia amica compagna di feste e avventure. Ma sì dai, mi sto preoccupando per nulla. So come è fatta Care, è un inguaribile romantica, ma poi riesce sempre a capire com’è la vita vera.
Trascorriamo il resto del viaggio in macchina ascoltando Rhianna e cantando a squarciagola We found love.
Dopo non molto siamo davanti a casa Lockwood.
C’è molta gente, ma del resto Tyler conosce tantissime persone: sarà divertente.
Scendiamo dalla macchina e lasciamo le chiavi al parcheggiatore.
Non faccio neanche in tempo a muovere qualche passo che Tyler arriva e mi si appiccica come una cozza: “Ehi Bekah!”
NO! Adesso mi chiama anche con i soprannomi! Ma è un incubo!
“Senti Tyler, se eviti di chiamarmi con i soprannomi mi fai un piacere, sennò ti strappo la lingua, ok?”
“Come vuoi Bekah, ehm … volevo dire Rebekah”
“Molto meglio.”
Vedo Caroline allontanarsi da noi. Lei è molto più fortunata di me a non doversi sorbire Tyler, tuttavia mi sembra pensierosa, quasi ferita: non ci sarà rimasta male per il discorso che abbiamo fatto in macchina?
Tyler mi porta dentro in casa e ci avviciniamo a un gruppo di ragazzi che conosciamo. Cominciamo a parlare del più e del meno: moda, noi ragazze e sport, i ragazzi.
“Amo sciare, infatti quando sono nel mio chalet in montagna scio tutto il tempo.”
Sento un discorso di Tyler ai suoi amici: ecco che si vanta.
“Dovresti proprio venire a vedere Courmayer con me, sai Rebekah?”
Nooooooooooo!!!!!!!!! Ma è un incubo! Perché, perché, perché proprio a me?
Cerco di svignarmela: “Vado a prendere da bere.”
“O no, ci penso io.”
“Tyler! Ti ho detto che vado io!”
Ecco, lo sapevo. Mi sono agitata. È tutta colpa di Tyler.
Mi avvio verso il banchetto con il buffet, prendo un bicchiere di Champagne. Lo bevo tutto d’un sorso. Ne prendo un altro e decido di cercare Caroline che mi ha abbandonata nelle grinfie di Tyler.
Mi volto velocemente e vado a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno. Gli rovescio lo Champagne addosso. Certo che poteva anche prestare un po’ di attenzione.
“Oh, mi scusi signorina.”
“Oh, ma stia attento!”
Guardo l’uomo davanti a me che mi sta sorridendo calorosamente: è carino, davvero carino.
“Guardi che è lei che mi è venuta addosso”
“D’accordo, come vuoi. Io sono Rebekah.”
Chino la testa di lato e sbatto velocemente le ciglia, ho già gli ormoni in palla!
“Nick” Mi porge la mano e io gliela stringo.
Prendo altri due bicchieri ci Champagne e gliene porgo uno: “Allora Nick, conosci Tyler?”
“Sì, lo conosco.” 
Mi sorride ancora con quel suo ghigno molto particolare. Sembra che faccia il misterioso.
“Ho capito, facciamo i misteriosi. D’accordo.”
“Senti, perché non andiamo in un posticino un po’ più tranquillo?”
O mio Dio! E io che pensavo sarebbe stato difficile! Certo che gli uomini hanno solo un pensiero in testa! Però lui è così carino …
“Ok, andiamo di sopra.”
Lo prendo a braccetto e ci avviamo verso le scale, ma Caroline mi si para davanti:
“Ciao Care, lui è Nick”
“Rebekah! Hai forse dimenticato il tuo impegno di domani?”
“Oh dai, Care faremo una cosa veloce …”
“Rebekah! Domani sarai stanca e non riuscirai ad alzarti!”
Sbuffo rumorosamente. “Va bene! Nick mi dispiace, ma domani ho un impegno”
“Nessun problema, ne troverò un’altra”
Cosa! Non ci credo che l’ha detto veramente! Ma che maleducato!
“Credo che in questo caso mandarti a fanculo sarebbe troppo gentile!”
Detto questo giro i tacchi e me ne vado. Caroline mi sta seguendo. Mi avvio direttamente verso la macchina. Mi appoggio al cofano e aspetto Caroline che invece si è fermata a salutare Tyler.
“Caroline sono nera! Come ha osato dire una cosa simile a me?!”
“Dai Bekah, sarà stato solo uno stupido. Andiamo a casa.”
Sono completamente fuori di me! Salgo in macchina, ma prima che Caroline parta vedo qualcuno che mi fissa dalla finestra: è lui che sorseggia dello Champagne.
“Inquietante, non trovi?”
Anche Caroline se ne è accorta. Ma a me non sembra affatto inquietante e sento che sulle labbra mi si forma un lieve sorriso. Mi ha fatta esplodere come una bomba, ma se lo guardo vedo due occhi da bambino che mi fanno sorridere.
“Ma che fai, ridi ora?!”
“Oh Care, bisogna prenderla con leggerezza non trovi?”
“Oh sì, in teoria bisognerebbe se non fosse che se qualcuno ti fa un torto tu sei in grado di aspettare anche dieci anni, ma prima o poi gliela farai pagare! Andiamo Bekah! Ma che ti prende?”
Continuo a sorridere e guardo fuori dal finestrino. Nelle luci della città rivedo il suo sorriso e il suo volto, è da tanto che non mi arrabbiavo così!
“A volte sei proprio strana! Comunque immagino che domani non ci vediamo, quindi ti chiamo io.”
Non le rispondo.
“Rebekah, mi hai sentita?”
“Sì sì, ti ho sentita.”
“Va bene, hai bevuto troppo.”
Ci fermiamo davanti a casa mia. Scendo dalla macchina e saluto con un cenno della mano Caroline.
La casa è completamente deserta. Mi tolgo i tacchi, così da non svegliare nessuno. Salgo in camera mia, mi sdraio sul mio grande letto a baldacchino e mi lascio cadere nelle braccia di Morfeo.
 
“Signorina Salvatore, si deve svegliare signorina!”
Sento la voce di Callie cercare di svegliarmi, ma perché sto così bene qui a letto …
“Rebekah! Su alzati! Devi andare a prendere tuo padre all’aeroporto! Svegliati!”
Mia zia. La solita. Però a ragione, devo alzarmi.
“Va bene, va bene. Mi alzo!”
Scendo dal letto e mi avvio verso il bagno.
Faccio una veloce doccia fredda per svegliarmi e quando esco trovo Jenna seduta sul mio letto.
“Che c’è?”
“Niente. Volevo solo sapere come stavi. Oggi lo rivedi dopo tanto tempo.”
“Come dovrei stare? Sto bene, grazie.  Ora se vuoi uscire …”
“Va bene vado.”
Appena mi lascia sola nella mia stanza penso a come mi sento davvero: e devo ammettere che sto bene, mi sento quasi felice dal suo arrivo.
Metto la prima cosa che trovo: maglietta a maniche corte bianca (chi se ne frega se è inverno, metterò qualcosa di caldo sopra) e pantaloni larghi marroni.
Esco dalla mia stanza, ma prima prendo il mio IPhone: ho ricevuto un messaggio.
Buona fortuna. Care
La adoro! D’altronde è la mia migliore amica!
“Va bene, allora io vado …” M rivolgo a zia Jenna e a Callie che sono in cucina.
“Non mangi niente?”
“Non ho fame.”
“Va bene, allora a dopo.”
“A dopo.”
Prendo la mia mantella nera e i guanti in pizzo. Esco.
Fa abbastanza freddo, ma io sono al caldo, avvolta dalla mia mantella.
Entro in macchina con Matt alla guida e ci avviamo all’aeroporto. 
C’è molta confusione. Vado verso l’area arrivi e attendo.
Tiro fuori l’IPhone per mandare un messaggio veloce a Care: Grazie.
Alzo lo sguardo e vedo due ragazzi: uno moro dagli occhi azzurri come il mare e l’altro castano dagli occhi verdi come smeraldi. Mi si avvicinano sorridenti. Il primo mi guarda divertito e il secondo mi abbraccia calorosamente, ma io non sono affatto felice:
“Che cosa diavolo ci fate voi qui?”
 
ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti! Dunque, in questo capitolo vediamo il bel rapporto che c’è tra Caroline e Rebekah, che inoltre ha incontrato il nostro Niklaus, ma non è stato proprio un grande incontro … Rebekah è andata a prendere suo padre, ma ha trovato altre due persone ad aspettarla. Vi aspetto al prossimo capitolo. Baci.
 
 
 
 
 
  
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