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Autore: Menel    04/06/2004    2 recensioni
Shannon è una ragazza normale con la classica vita di un'adolescente...ma accadrà qualcosa che sconvolgerà completamente il suo mondo...Siate clementi è la prima fic che scrivo!!!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 2° -

 

 

- Strani incontri -

 

 

- Mi hai mandato a chiamare padre? -

- Sì Legolas. Ho bisogno di parlarti; mi è arrivata un’ambasciata da Gondor: Gandalf ha indetto un concilio e voglio che sia tu ad andarci. Ci sarà tutta la Compagnia -

- Quando dovrò partire? -

- Il prima possibile! A quanto ho capito è una cosa molto urgente – aggiunse con voce preoccupata re Thranduil.

- Partirò domani; in un giorno riuscirò ad organizzarmi -

- Avrai bisogno di una scorta -

- No padre, preferisco andare da solo -

- Non credo sia il caso Legolas -

- Padre ti prego…posso farcela! In fondo sono il migliore arciere di tutto Bosco Atro -

- Lo so Legolas ma non posso lasciarti andare da solo. Il territorio pullula di orchi e… -

- Lasciatemi andare immediatamente orecchi a punta del cavolo! -

Re Thranduil e suo figlio si girarono di scatto verso la porta, dalla quale entrò un elfo trafelato, seguito da due guardie che tenevano stretta una ragazza umana che si dibatteva come una furia.

- Che sta succedendo? -

- Mio re perdonate l’intrusione – l’elfo interrogato era sconvolto – abbiamo trovato questa fanciulla in una radura poco lontano da qui e… -

- Io non ho fatto un accidente! Non so neppure perché sono qui. Non vi siete regolati e guardate che mio zio è un avvocato importante! -

- …e è ovvio che non è in se -

 

- - -

 

Quando Shannon si era svegliata pensava di star ancora sognando. Invece di essere nel suo letto si era ritrovata sdraiata in un prato con due archi puntati contro. Aveva urlato e tentato di alzarsi, ma i due soldati, vestiti da pazzi e con le orecchie a punta, si erano limitati ad immobilizzarla e a trascinarla fino ad una città che si confondeva con il bosco in cui era immersa. L’avevano condotta attraverso corridoi interminabili, preceduti da un altro pazzo e l’avevano fatta entrare in una stanza dove c’erano altri due esseri simili ai precedenti. Aveva urlato, scalciato e strepitato e il suo atteggiamento aveva fatto sgranare gli occhi dei due. Quello che sembrava il più giovane era il più sorpreso, ma fu proprio lui a parlare per primo.

- Non aver paura fanciulla, non ti faremo del male -

Al suono di quella voce splendida Shannon riprese fiato, si calmò un attimo e fissò il suo interlocutore.

//Cavolo che occhi da favola\\ (si è ripresa in fretta la ragazza!!! ndM)

- Mica ho paura. Tengo solo ai miei diritti; io non stavo facendo nulla e ‘sti due so’ venuti a rompermi le scatole -

- Lasciatela andare -

- Ma… - l’elfo si bloccò, fulminato dallo sguardo del principe, e le guardie lasciarono la ragazza.

//E’ davvero strana! Però è molto bella!\\ pensò Legolas

//Che soggetto! Però è un fico storico!\\ pensò Shannon

Shannon si sistemò i capelli e attese l’interrogatorio con probabile predica che sicuramente sarebbe seguito.

- Da quale parte della Terra di Mezzo provieni fanciulla? E qual è il tuo nome?

- Non so cosa sia ‘sta “Terra di Mezzo”, comunque mi chiamo Shannon e abito a Roma -

Sentiva gli occhi degli elfi puntati su di lei e dai loro sguardi si capiva che non sapevano di cosa stesse parlando così si rivolse al giovane che l’aveva liberata.

- Senti io non so come sono arrivata qui! Anzi, non so neppure dove sia questo “qui”. Comunque non ho cattive intenzioni e vorrei solo tornare a casa mia -

- Se non sai dirci da dove vieni è un po’ difficile che tu ci possa ritornare –

A rispondere non era stato il giovane ma l’altro, che data la somiglianza doveva essere il padre – però la situazione è anomala e credo che sia meglio che la ragazza venga con te Legolas – continuò rivolgendosi al giovane che gli era accanto – sono certo che Gandalf saprà cosa fare –

- Sono d’accordo padre –

- Sentite un po’, volete piantarla di parlottare tra voi? Dov’è che dovrei andare? E chi accidenti è poi ‘sto Gandalf? -

Padre e figlio la guardarono sconvolti. Chi era quella ragazza che si permetteva di parlare di Gandalf e di rivolgersi al re di Bosco Atro in quel modo?

- Credo, fanciulla, che tu debba imparare un po’ di buone maniere -

- Questa è proprio bella! Sono stata trascinata come una criminale, non sono riuscita a capire dove sono e cosa ci faccio qui, voi due parlate del mio futuro e non vi siete nemmeno presentati, e poi la maleducata sarei io! Cose da matti! – sbottò Shannon incrociando le braccia

Legolas fissava quella strana ragazza in silenzio; la guardò con attenzione: aveva lunghi capelli ramati, occhi di un verde brillante e sotto il labbro c’era una strana pallina di metallo…non riusciva a capire cosa fosse ma tutto sommato le stava bene.

- Legolas – la voce del padre lo riscosse dai suoi pensieri – credo sia opportuno che tu accompagni la nostra ospite nella stanza che le è stata assegnata, assicurati che non le manchi nulla e occupati della partenza -

- Allora verrà con me padre?

- Si…e tu sarai la sua unica scorta -

- Troppa gente potrebbe attirare gli orchi – aggiunse il Re

- Grazie padre –

Il re rivolse al figlio qualche altra parola che Shannon non riuscì a sentire e con un sorriso congedò il figlio che fece cenno alla ragazza di seguirlo.

La fanciulla gli andò dietro in silenzio e dopo poco decise di rompere il ghiaccio.

- Allora…Legolas! E’ così che ti chiami vero?

- Sì -

- Mmm…Senti posso farti una domanda? Ti sembrerà strana ma…esattamente voi cosa siete? -

Il giovane elfo la guardò con i suoi splendidi occhi azzurri per un attimo, ma poi rispose.

- Siamo Elfi. Elfi Silvani per la precisione, del reame di Bosco Atro; mio padre è Re Thranduil!-

- Cosa?!? Io mi sono comportata in quel modo davanti a un re?!? – Shannon avvampò per la vergogna – E tu poi…sei un principe e io sono in pigiama! -

L’elfo rise di gusto nel vedere la sua faccia sgomenta.

- Oh non preoccuparti troppo! Mio padre non è un tipo molto formale e io lo sono meno di lui. Ad ogni modo siamo arrivati, questa è la tua camera -

L’elfo aprì la porta e Shannon rimase a bocca aperta. La stanza era spaziosa; in un angolo c’era un tavolo con sopra tutto il necessario per scrivere. In fondo, opposto alla porta, si trovava un letto molto grande; davanti al camino stava una poltrona che aveva l’aria d’essere comodissima e il davanzale della finestra era largo abbastanza da permettere ad una persona di sederci sopra.

- Wow! E’ fichissima! Ho sempre desiderato di avere il caminetto e il panorama è favoloso!!! -

Fuori della finestra scorreva il fiume Selva che s’inoltrava nel bosco; sulla destra s’intravedeva tra gli alberi la città, con le case che si univano alle piante formando un insieme splendido.

- Deduco che la stanza sia di tuo gradimento – disse il principe sorridendo – Mio padre mi ha detto che se tu vuoi, potrei portarti a visitare la città e a fare una cavalcata lungo il fiume. Sai cavalcare vero? -

- So cavalcare molto bene. A casa mia vado sempre a cavallo -

- Benissimo! E poi ti potrei insegnare a tirare un po’ con l’arco e ad usare la spada, potrebbe tornarti utile durante il viaggio. Sempre che tu non sia troppo stanca, ovviamente! -

- Non sono stanca per niente! – ribatté Shannon - Ma non posso mica cavalcare in pigiama! -

- Credo che in quell’armadio potrai trovare ciò che ti serve. Io devo sbrigare alcune cose; ripasso tra un paio d’ore…fatti trovare pronta! – E senza dare a Shannon il tempo di replicare Legolas uscì di corsa dalla stanza -  

//Perfetto! Sono capitata proprio in un manicomio…chissà come poi! Ok… vediamo di darsi una sistemata…\\

 

 

 

  
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