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Autore: Mugiwara no Rufy    26/08/2012    1 recensioni
Avvertenza: questa fic contiene spoiler, chi non e' spoilerato faccia attenzione.
Siamo nella saga di Bourbon e la storia parte dopo gli eventi del file 800. Come nel manga tutto torna alla normalita', e da qui inizia la storia.
Sembra una giornata tranquilla, quando una telefonata strana arriva a casa Mouri: Conan, Ran e Kogoro, insieme al suo assistente Amuro raggiungono una donna che ha chiamato Kogoro per un caso: da quel giorno la vita di Conan verra' sconvolta da mille eventi e non sapra' piu' che aspettarsi, specie con la minaccia di Bourbon, di Gin e di tutti gli altri, incluso il boss dell'Organizzazione.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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DRIIN!!
Il suono della campanella era un beneficio per i bambini della scuola elementare Teitan, che dopo le faticose, si fa per dire, ore di lezione uscirono a sciami fuori dall’edificio, diretti verso l’imponente cancello per poi dirigersi verso casa.
Tre bambini uscirono dall’edificio correndo: questi bambini si facevano chiamare Detective Boys, incappati in casi a volte molto pericolosi, ma nessun pericolo, con loro c’erano Conan Edogawa e Ai Haibara.
Conan Edogawa in realtà era il detective liceale Shinichi Kudo, ringiovanito per colpa di un farmaco somministratogli da Gin, un membro dell’Organizzazione.
Ai Haibara in origine era Sherry, una ragazza che fin da bambina visse nell’Organizzazione: costretta a lavorare per loro, creò un veleno, l’APTX4869, il farmaco che ringiovanì Shinichi. Alla morte di sua sorella Akemi, Shiho si ribellò e mentre stava per essere uccisa, ingerì il farmaco, fuggì e svenne sotto casa di Shinichi: il professor Agasa la trovo e la accolse. Ben presto Shiho, sotto il  nome fittizio di Ai Haibara, conobbe Conan e venne a conoscenza della sua vera identità e legò molto anche con i Detective Boys, quei tre bambini che avevano cambiato la sua vita.
La piccola Ayumi urlò “Conan presto vieni! Anche tu Ai!!”
“Arrivo!” urlò il detective rimpicciolito, con una voce molto bambinesca, poi si girò verso Ai, immersa nel silenzio e le chiese “ Ehi, che ti succede?”
“Niente” disse lei fredda: a testa bassa raggiunse i tre bambini mentre Ayumi le consegnò qualcosa che sembrava un volantino.
Conan si chiese cosa poteva avere Haibara: l’ultima volta che l’aveva vista così era il giorno in cui avevano incontrato Gin e Vodka e successe tutta la faccenda di Pisco all’Haido Hotel: che fosse turbata per qualcosa in cui e’ invischiata l’Organizzazione? Il bambino occhialuto non l’avrebbe capito tanto facilmente, per lui Ai Haibara era sempre stata un vero mistero.
“Conaan!!!” una voce trapanò l’orecchio destro di Conan che sobbalzò, trovandosi davanti Genta.
“ Che hai da urlare?” chiese lui seccato, ficcandosi un dito nell’orecchio dolorante.
Genta assunse un espressione arrabbiata e disse “ Come che ho da urlare? Ayumi ti chiama da un ora, stiamo aspettando solo te!”
Il finto bambino sbuffò e insieme a Genta raggiunse velocemente gli altri, fermandosi davanti ad Ayumi.
La bambina le consegnò un volantino sorridendo e il detective lesse “ Sabato al cinema, il ventunesimo film di Gomera: il fratello di Gomera.”
“Be’ che ne pensi?” gli chiese Mitsuhiko entusiasta “ Oggi e’ giovedì, fra due giorni ci sarà il film, io non vedo l’ora di andare a vederlo!”
Genta concordò con Mitsuhiko, mentre Ayumi chiese ad Haibara “ Ehi Ai, tu ci verrai?”
Lei fece un vago sorriso e annuì per poi tornare seria, e sprofondare nel suo silenzio: la bambina non lo notò e si rivolse a Conan “ Anche tu verrai, Conan?”
“ Ehm..” Era stato colto alla sprovvista: lui non aveva nessunissima voglia di andare a vedere l’ennesimo film di Gomera riciclato, ma quando vide la faccia speranzosa di Ayumi, sospirò e disse, con un falso tono entusiasto “ Certo, ci sarò!”
Ayumi urlò di felicità e abbracciò sia Ai che Conan, arrossendo un po’ quando si attaccò a quest’ultimo, mentre Genta assisteva contrariato.
Ai sorrise malinconicamente guardando quel siparietto felice, quando Mitsuhiko le si avvicinò “ Ehi Haibara, sei triste? Posso fare qualcosa per te?”
Lei disse pronta “ No, lascia perdere, io sto bene” poi alzò un po’ di più la voce “ Ci vediamo domani.” e si allontanò, lasciando Mitsuhiko decisamente perplesso.
“ Scusate, vado anch’io, altrimenti Ran chi la sente, ciao!” disse Conan, e agitando la mano verso i Detective Boys, raggiunse Ai.
“ Mi vuoi dire che ti prende?” chiese lui spazientito.
“ Non ho niente, te l’ho già detto, Kudo.” replicò lei.
“ Stai prendendo in giro la persona sbagliata”
“Pensala come vuoi”
“ Per caso… pensi all’Organizzazione?” chiese lui cauto.
La bambina dai capelli ramati si voltò di scatto verso di lui “ Non capisco perché la tiri fuori quando non c’entra niente.”
“ L’ultima volta che ti ho visto così pensavi a…” Conan fece un respiro prima di pronunciare quel nome davanti a lei “ a Gin.”
Haibara sussultò, e prima che potesse dire qualsiasi cosa, si accorse di essere arrivata a casa del professore, dove ormai alloggiava da molto. Aprì il cancello e mentre avanzò di un passo per entrare pronunciò delle chiare e concise parole “ Forse ho trovato un modo per creare l’antidoto definitivo all’apotoxina.”
Conan era a bocca aperta e non riusciva a spiccicare parola: forse c’era un piccolo spiraglio di luce per abbandonare quelle vesti da bambino e tornare per sempre Shinichi Kudo, ponendo fine alle sofferenze di Ran. Riuscì a dire solo una parola “ Da- davvero?”
Ai volse il suo sguardo verso Conan: sospirò e disse “ Possono esserci numerosi rischi. Per troncare subito le tue illusioni ti avviso che non e’ sicuro che riuscirò a ultimarlo, quindi non mi seccare ogni giorno chiedendomi dell’antidoto: questa volta e’ più pericoloso delle volte precedenti e il tuo cuore potrebbe non resistere, potresti avere un infarto e rimanerci secco: quindi si vedrà.”
Chiuse il cancello e si avviò verso casa sua: Shinichi non aveva capito che era triste proprio per l’antidoto: se sarebbe riuscita a farlo, non sarebbe stato più lo stesso senza Shinichi Kudo rimpicciolito: avrebbe visto solo un liceale che se la spassava con la sua bella, e non sapeva quanto e se le avrebbe fatto male, i sentimenti di Ai Haibara erano ben nascosti.
  
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