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Autore: Julia_Fred Weasley    26/08/2012    2 recensioni
Questa storia parla di me (nella storia Julia Gray) che al 6° anno va a Hogwarts insieme a suo fratello Victor, all'inizio sembra andare tutto liscio come l'olio ma all'improvviso arriverà un mistero che scombussolerà la vita dei personaggi, oltre a Julia un altro personaggio importante è Fred Weasley che aiuterà la ragazza a risolvere il mistero, ma più avanti si innamoreranno facendo sorgere così altri problemi, all'inizio si sà la storia risulta banale ma leggendola più a fondo spero che vi appassionerete :-)
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 12
Voglio risposte da un Tasso







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Ci dirigemmo verso l’aula di Trasfigurazione, adoravo quella materia.
- Agitate tre volte la bacchetta e dite Feraverto – spiegò la professoressa McGranitt, agitai tre volte la bacchetta e la mia piuma d’oca divenne subito una piccola lucertola
- Brava signorina Gray! – mi congratulò con un sorriso la McGranitt per poi andarsene vedendo gli altri studenti come se la cavavano. All’improvviso sul mio banco volò un piccolo uccellino di carta che si spiegò facendo vedere un disegno orribile di me che mantenevo la stampella con un occhio meccanico come quello di Alastor Moody, sentì alcuni studenti ridere, quando mi girai, e vidi che era quell’odioso di Malfoy insieme ai suoi scagnozzi Tiger e Goyle, mi arrabbiai immediatamente, puntai la bacchetta contro Malfoy e dissi Feraverto, a quell’antipatico gli spuntarono immediatamente delle antenne e altre due braccia per poi trasformarsi completamente in uno scarafaggio nero che non faceva altro che agitarsi per tutta l’aula.
- Signorina Gray! – mi rimproverò la McGranitt – Vada immediatamente nell’ufficio del preside
- Va bene – pronunciai riluttante alzando gli occhia al cielo
Mi diressi “immediatamente” nell’ufficio del preside
- Allora signorina Gray perché è venuta a farmi visita?
- Perché la professoressa McGranitt ha visto che trasformavo Malfoy in uno scarafaggio
- Ah... e quindi? – fece indiferrente il professor Silente girovagando nel suo ufficio
- Beh… sto aspettando la punizione, anche se già messa così – mi indicai la stampella – Non so quale potrebbe essere
- Eh eh, già – ammise Silente sistemandosi gli occhiali – Va bene signorina le è andata bene anche stavolta, si congeda
- Grazie professor Silente
- Credo signorina che se continua così, ci vedremo molto presto, quindi a rivederci.
Era ora di pranzo mi diressi verso la Sala Grande, vidi i miei amici già seduti al proprio posto, così mi avvicinai a loro e mi sedetti con cautela vicino ai gemelli
- Tutto ok? – mi domandò Fred
- Si, perché?
- Beh dov’eri? – si intromise Hermione
- Dal preside
- Eeeee? – continuò lei curiosa
Alzai gli occhi al cielo con un verso spazientito
- Sono andata dal preside perché la professoressa McGranitt mi ha visto Trasfigurare Malfoy in uno scarafaggio, però il preside non mi ha dato nessuna punizione, contenta così? – dissi tutto d'un fiato
- Si, grazie – si compiacque
Poi aspettai che tutti gli altri pensassero ai fatti propri per avvicinarmi all’orecchio di Fred
- Dopo, durante la nostra ora libera chiederò a Diggory cosa è successo esattamente nel Torneo Tre Maghi, verrai con me?
- Si – bisbigliò, sorridemmo complici.
Finimmo di mangiare quando io e gli altri andammo nel giardino della scuola, Harry, Ron, Hermione e George si sedettero sull’erba mentre Ron sfoderava dalla sua borsa gli scacchi dei maghi
- Questo è l’ultimo ritrovato del più famoso gioco nella storia di tutti i maghi! – spiegò Ron con un grande sorriso, poi George guardando me e Fred in piedi
- Ehi, voi due perché non vi sedete? Non volete giocare al più famoso gioco nella storia di tutti i maghi?! – Ron gli fece una faccia seria vedendo come il fratello si prendeva gioco di lui
- Ehm... no – ammisi titubante guardando Fred
- E' successo qualcosa alla caviglia di Julia e l’aiuto ad andare in infermeria, voi iniziate a giocare, arriviamo subito – intervenne Fred sicuro di sé.
Ci allontanammo mentre sentivo bisbigliare Ron ad Hermione ancora preso dal suo gioco: Uhm... dove vanno quei due?
Non mancarono le risatine di Hermione e George.
Trovammo Diggory che camminava nei corridoi insieme ai suoi amici che bisbigliavano allegramente perché prendevano in giro i capelli di una povera ragazza, ci avvicinammo a lui
- Diggory, dobbiamo parlare – feci seria, si girò verso di me
- Ok, dii pure – annuì ancora tra le risate guardando i suoi amici dietro di lui
- In privato – precisai atona, lui smise di ridere
- Ok
Io e Fred portammo Diggory in un corridoio desolato
- Bene, Diggory – gli rivolsi un sorriso furbo quasi maligno
- Cosa volete da me – Diggory si fece serio
- Niente amico, solo delle informazioni – spiegò Fred appoggiando il gomito destro sulla spalla di Diggory che lo guardò in modo curioso – Allora spiega come si è fatta male la signorina Gray? Sai perché in tutte le edizioni del Torneo Tre Maghi nessuno si è fatto mai male, perciò vorremmo sapere.
- Io... n-non so di cosa parli, io ho solo portato la tua amica fuori dall’acqua... – l'espressione timorosa ci fece capire che stava mentendo
- Non ti credo – dissi – Cos’è successo esattamente Diggory?
- N-niente – continuò
- Cedric, Cedric, Cedric – lo canzonò Fred camminando di fronte a lui avanti e indietro, congiungendo i polpastrelli – Se non risponderai, io ti farò cacciare le parole di bocca o con le buone o con le cattive, e se io fossi in te avendo un avversario come me sceglierei decisamente le buone – continuò Fred, se questo discorso non fosse necessario per la mia futura incolumità, mi metterei a ridere continuando a prenderlo in giro
- Te l’ho detto n-non so... – non fece in tempo a finire la frase che Fred lo prese per il bavero del mantello e lo spinse violentemente al muro gelido del corridoio, si avvicinò con un ghigno al volto di Cedric
- Fred! - urlai
- Ti ho detto di dirmi la verità – urlò Fred tra i denti
- O-ok – balbettò pauroso Cedric, gli colavano gocce di sudore dai capelli per poi attraversare le tempie e infine finire sulle guance, cercava di evitare lo sguardo di Fred – Quando cercavo di salvare la tua amica non riuscì a liberarla ancora, vidi da lontano una luce bianca, accecante, questa si avvicinava sempre di più verso di me, cercavo disperatamente di liberare la caviglia della ragazza, ma la luce continuava ad avvicinarsi, io continuavo a forzare la serratura della catena che manteneva la caviglia di Julia, avevo paura di non riuscirci, poi all’ultimo minuto quando la luce stava a pochi metri di distanza riuscì a liberarla per poi cercare di salire il più velocemente possibile alla superficie dell’acqua, ma proprio mentre scorgevo le figure delle persone sugli spalti questa luce emanò un’altro piccolo bagliore che veniva velocemente verso di me con l’intento di uccidermi ma colpì la caviglia della tua amica, non sono riuscito a capire cos’era – finalmente Fred liberò Cedric dalla sua stretta, io ero rimasta sbalordita dalla storia che aveva raccontato, sapevo che non poteva essere un’incidente come aveva detto Fred, qualcuno cercava me, ma per cosa?, perché?, non restava altro che scoprirlo. Una volta che Fred aveva liberato Cedric gli stirò con le mani le pieghe che gli aveva procurato sul mantello con il suo solito sorrisetto beffardo stampato in faccia
- Ci voleva così tanto Cedric? – lo schernì alla fine – Dovresti fartelo stirare Diggory – continuò, mi toccò le spalle, segno che se ne voleva andare
- Vieni, andiamo Gray – mentre ci allontanavamo da Cedric, continuai a guardare Fred sbalordita, con occhi spalancati, non l’avevo mai visto con quell’atteggiamento quasi da assassino, lui notò il mio sguardo
- Che c’è Gray? Sei meravigliata dalla mia straordinaria bellezza?
- Hahahahaha no, e solo che non ti avevo mai visto così, sei molto... diverso – dissi
- Era l’unico modo per fargli dire la verità e poi non mi è mai piaciuto, era troppo snob per miei gusti – sollevò un angolo delle labbra, ci mettemmo a ridere entrambi
- E comunque, lo sapevo che avevo ragione io, sapevo che non poteva essere un’incidente
- Aaaaaa dettagli – fece Fred disinvolto
- Si certo come no, Weasley! – varcammo la soglia che congiungeva il corridoio della scuola con il giardino, poi raggiungemmo gli altri.
  
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