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Autore: FuckTheHaters    26/08/2012    5 recensioni
Appena uscita da quella maledetta porta, mi ritrovai già davanti la polizia e dietro lui, il ragazzo dai capelli rossi che tanto amavo. Chi mi avrebbe creduto? Ho per l'ennesima volta paura di rimanere sola.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erano quasi le 4 e ancora stavo davanti allo specchio per decidere se mettere la matita azzurra o no.
'basta che mi frega non sto andando in discoteca ma ad un parco con bimbi di 6 anni in giro.'
Buttai la matita nel lavandino. 
Poi mi riguardai allo specchio.
'Beh magari solo un po' di matita nera sotto gli occhi.
Anzi già e tanto se mi trucco.'
Miseriaccia erano già le quattro.
Corsi giù dalle scale così velocemente che quasi mi spaccavo la faccia.
"Tesoro ho preparato un dolce! Prendine un pezzetto e te lo mangi per strada!" 
"Mary non ho tempo perdonami! Ci vediamo dopo."
Se aspettavo l'autobus facevo troppo tardi, e non avevo neanche una macchina. L'unica soluzione era correre. Corsi fino ad arrivare al parco con il fiatone. 
Feci spostare quei poveri bambini che stavano bevendo alla fontanella, perché avevo bisogno anch'io d'acqua.
"Le...le...vatevi."
I bambini mi guardarono malissimo ma quando dissi "ORA!" si spostarono subito.
Li avevo spaventati credo.
Erano le 16:15 e ancora Ed non era arrivato. 
Ma dico io, mi ammazzo per le scale, non mangio la torta, mi ammazzo per la strada per niente? 
Ero un po' arrabbiata soprattutto per il pezzo di torta non mangiato.
16.30. 
"Ehi Kate!" 
"Sbaglio o ci dovevamo vedere mezz'ora fa?"
"Oh scusami ma mi sono dovuto fermare un po' per via delle fan."
Non potevo essere arrabbiata con lui, aveva un faccino così dolce, era l'ottava meraviglia del mondo e...
"Kate? Pronto?" 
"Ehm, scusami, stavo pensando..."
"Stavi pensando?"
"Stavo pensando perché ci siamo incontrati qui."
"Seguimi." 
Iniziò a dirigersi in mezzo a degli alberi.
Si, stava andando nelle fratte insomma. 
"vuoi cogliere funghi per caso? Non è la stagione giusta MrSheeran."
Si girò e ridendo disse:
"Sei molto simpatica sai? 
Ora seguimi e non fare rumore."
"Ed, dove siamo?" 
"In un posto dove non dovremo stare. Ma è la strada più corta per arrivare alla meta."
"Quale meta?"
Andando poco più avanti, spostando i rami, riuscii a vedere un grande palazzo bianco, ma non sapevo a cosa serviva.
Sembrava abbandonato, anche se c'era un via vai di donne e uomini.
Più che abbandonato malridotto, ecco.
Vidi Ed che scavalcò il recinto senza problemi, come se lo facesse sempre.
"Vieni! Sbrigati o farò tardi."
Nono io non scavalco quel coso.
"Hai paura per caso? Dai non ci vuole niente."
Mi tese la sua mano e disse "Ti aiuto io." 
'Lo faccio solo perché è Edward, niente di più' pensai.
Mettendo prima un piede e poi l'altro riuscii a scavalcare, solo che quando presi la mano di Ed me ne approfittai un po' troppo del suo aiuto e gli caddi addosso. 
E con la solita sfiga che ho, non mi sono ritrovata così vicino alla sue labbra per baciarlo come nei film, no, mi sono ritrovata io per terra e lui che continuava a dire "ahia".
Avevo sbattuto la mia testa contro la sua.
"Scusa" e mi rialzai.
"Non fa niente, sto...bene." 
Che bella figura di merda Kate, complimetoni.
Ci vuole un applauso.
 
 
"Che posto è?"
"Ancora non l'hai capito?" disse Ed stupito.
"è un grande palazzo con bambini che festeggiano dentro questa sala gigante e con delle specie di suore che fanno da babysitter."
"Non sono normali bambini Kate. 
Loro sono SPECIALI."
"Quindi loro sono..."
Non finii di parlare che un bambino di colore spuntò dietro Ed e urlò:
"Sei arrivato! E' ARRIVATO! E' QUI PER NOI!"
Ed lo abbracciò forte. 
"Sei contento di vedermi vero Julio?" 
"Siamo tutti contenti di vederti Edward."
una signora non molto anziana spuntò dietro di me vestita di nero e quasi non prese un colpo.
Quella era una suora di certo.
La signora e Ed si abbracciarono.
Ehi anche io volevo un abbraccio cavolo.
"E questa signorina?" 
"E' qui per aiutarti."
"Che cosa?" intervenni io.
Non sapevo di cosa stesse parlando.
Forse avevo capito perché era li. O forse no.
"Non preoccuparti Kate, suor Hannah ti spiegherà tutto."
Ed si allontanò con un gruppetto di bambini, tutti che lo abbracciavano e tutti che erano felici di rivederlo.
"Esattamente Suora, cosa devo fare?"
"Edward non ti ha detto proprio niente?"
"A quanto pare..."
"Vieni con me e ti racconterò tutto."
Mi fece fare il giro del palazzo per farmelo conoscere e mi raccontò tutto. 
Ecco cosa mi disse:
"è davvero un palazzo vecchio non trovi?"
Non aveva bisogno di una risposta.
"Edward si è offerto di venire a trovare questi bambini malati di cancro o affetti da altre malattie.
Viene ogni volta che può e porta un po' di soldi per restaurare questo posto malandato. Guarda che crepa che c'è laggiù. 
Ormai i bambini lo conoscono bene e si trovano sempre a suo agio quando viene a giocare con loro. Ma molte volte vieni in casi come questi (quando organizzano qualche festa) a suonare per noi."
Non sapevo assolutamente cosa dire. 
Quello che faceva era assolutamente straordinario.
"Io vorrei assolutamente aiutarvi."
"Kate, non so perché abbia portato proprio te qui.
Forse perché sapeva che sei una ragazza disponibile."
"Non ci conosciamo da molto...ma se mi ha portato qui, c'è un motivo."
"In effetti abbiamo bisogno di una ragazza che si occupi di un bambino ancora più speciale. 
Ritorniamo dentro. Edward sta per iniziare il suo mini concerto."
Rientrammo nella grande sala, che a quanto pare doveva essere quella principale.
Ed era sul palco e stava accordando la sua chitarra.
La suora mi indicò un bambino.
Era solo su una sedia a rotelle.
Non capivo perché nessuno dei bambini voleva stargli accanto.
"Lui si chiama Luke. è un bambino malato di cancro. 
Sta sempre solo. Non vuole giocare, non vuole stare con nessuno. Noi cerchiamo di aiutarlo ma non vuole aiuto."
"Lei vuole che io lo faccia socializzare con gli altri bambini?"
"Voglio che tu l'aiuti ad aprirsi con noi. Ha solo bisogno che qualcuno lo capisca."
Io potevo capirlo. 
IO LO CAPISCO.
C'è assolutamente un motivo per cui ti ritrovi a voler stare solo. A non volere nessun aiuto. Lo capisco. 
"Posso aiutarlo. Posso farcela."
"Allora vai da lui e presentati."
Suor Hannah mi sorrise e accompagnò vicino a Luke.
"Ciao Luke." 
gli sorrisi ma lui non si mosse.
"So che è strano trovarti una come me accanto tutto d'un tratto ma....beh prima devi sapere il mio nome no? 
Mi chiamo Kate. E sono qui per...."
Si allontanò da solo con la sua sedia a rotelle e si diresse verso una camera, forse la sua camera.
Aveva già capito che cosa fossi venuta a fare.
Sentii la voce meravigliosa di Ed che iniziò a cantare The A Team.
Cantò varie canzoni e poi finì con ringraziare tutti i bambini che lo hanno 'sopportato' cantare.
Posò la sua chitarra in un angolino, a quanto pare la lasciava li sempre e ogni volta che veniva la ritrovava li.
"Sei stato bravissimo." 
"Oh grazie.
Allora, sai cosa devi fare qui?"
"Si, ce la posso fare Ed.
Diventerò SUA AMICA."
 
 
 
 
 
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Ma saaalve. Seguite la mia storia in 10 vi amo bhfgdxfvgbn.
E grazie per le recensioni bhvcfdfvgb. 
A quanto pare Ed ha svelato il suo lato dolcioso a Kate, e vi dico anche una cosa: pare che lei si stia innamorando ancora di più.
Non vi dico cosa succederà con Luke lo saprete leggendo poi gli altri capitoli uu 
Ora vado scieeo. c:
  
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