Videogiochi > Devil May Cry
Segui la storia  |       
Autore: Dave1994    26/08/2012    1 recensioni
L'acchiappademoni Dante ha dovuto affrontare di tutto: dal diavolo in persona,sino a tutti i suoi infiniti servitori. Per anni ha combattuto,e oggi ha deciso di ritirarsi a una vita di tranquillità assieme a chi di più caro gli è rimasto.. Vergil,suo fratello,ha raggiunto sua moglie Miranda oltre il Velo dell'Oblio e Nero non l'ha mai perdonato per questo. A capo quindi di una famiglia oramai divisa,sceglie di dimenticare il suo passato di guerriero e difensore dell'umanità.
Ma,mentre sulla Terra imperversano ancora le legioni di Lucifero,una nuova minaccia si appresta,qualcosa che Dante mai avrebbe immaginato di dover affrontare.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante, Trish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- NERO! - urlarono all'unisono Dante e Kyrie, mentre il corpo del ragazzo crollava esanime per terra. L'elsa della sua spada sporgeva dal suo petto, insolente, mentre l'individuo davanti a lui ne abbandonava la presa. Ramiel osservò con occhi lontani quelli ora vacui e assenti di Nero, dopodichè si volto verso l'acchiappademoni dai capelli bianchi. 
E fu in quel momento che Dante lo odiò come non mai, provando il cocente desiderio di ucciderlo a sangue freddo. Abbandonò qualsiasi remora morale ed estraendo le sue due pistole fece fuoco più e più volte sull'arcangelo, il quale fermò a mezz'aria i suoi proiettili con un pigro cenno della mano.
- Sarebbe tutto più facile, se solo... -
- Taci. - rispose Dante, interrompendolo. Impugnò saldamente la sua Rebellion e si gettò contro Ramiel menando fendenti devastanti al punto da disegnare archi invisibili sopra la sua testa: tuttavia il suo avversario era totalmente diverso da quelli che aveva affrontato finora. 
Ramiel era un Arcangelo, e non si sarebbe mai dato per vinto.
Con un boato, nella mano destra dell'avversario di Dante comparve un lampo di luce, accecante: fu un secondo e questo prese la forma di una spada interamente avvolta da fiamme di un bianco brillante, come il flash di una vecchia macchina fotografica. Ramiel sollevò la sua lama di fuoco all'altezza del volto e parò l'aggressione improvvisa dell'acchiappademoni con abilità, lasciandosi andare ad una danza fatta di affondi, finte e schivate: l'arcangelo era un nemico incredibilmente ostico, di quelli che Dante non aveva quasi mai affrontato in vita sua. 
In un vortice di fiamme splendenti, Ramiel colpiva senza nessuna pietà e con determinazione: i suoi attacchi cominciarono sempre più a far breccia nella difesa dell'acchiappademoni, fino a ridurlo in ginocchio: l'arcangelo ruotò poi platealmente la sua spada sopra la sua testa, pronto a spaccare il cranio di Dante...
 
***
 
...quando fu colpito alla schiena da un'esplosione così violenta da scagliarlo lontano, mandandolo a sbattere contro il muro della casa di Nero. Accasciato contro la parete tentò di rialzarsi, ma una donna dai capelli corvini lunghi fino alle spalle lo trapassò con la lama del suo lanciarazzi, impalandolo sul posto.
- Tu non sei un demone. Vattene, tutto questo non ti riguarda. - sussurrò Ramiel, guardando con astio Lady negli occhi. La donna lo colpì violentemente al volto con uno schiaffo, mentre i suoi occhiali da sole le cadevano per terra.
- Mi riguarda eccome, invece. Stronzo. -
Dante la guardò, esausto, mentre la Rebellion cominciava a sembrargli troppo pesante da reggere in mano.
- Ehi - disse, con un sorriso tirato - mi ecciti, quando fai così. -
 
***
 
Ramiel fece svanire la sua spada di fuoco e tentò di estrarre la lama che lo teneva inchiodato alla parete, invano: sul suo volto comparve un'espressione stupita oltre ogni dire.
- Non ti agitare troppo - disse Lady, osservandolo con divertimento - solo io posso liberarti dalla Trinità. -
- Come ne sei venuta in possesso, umana? - esclamò l'arcangelo, rabbioso - questo è un artefatto sacro, non dovrebbe essere toccato da mani impure. -
La donna lo ignorò, osservando invece Dante con preoccupazione.
- Stai bene? -
- Io sì - rispose l'acchiappademoni, voltandosi verso Nero - ma lui non ti saprei dire. -
I due osservarono Kyrie uscire dall'abitazione con circospezione, per poi correre alla vista del corpo apparentemente senza vita dell'amato: la ragazza piangeva e gridava oltre ogni dire. Ramiel, intanto, scrutava la scena torvo.
Dante squadrò attentamente quell'uomo in giacca e cravatta, riflettendo su come i suoi capelli biondi sembrassero le spighe di un campo di grano. E i suoi occhi...
- Come zaffiri nel cielo senza fine. - sussurrò Lady con voce ipnotica, guardando dritta negli occhi Ramiel. Ma Dante non ci fece troppo caso. Si avvicinò all'arcangelo, la spada in pugno e lo sguardo di pietra.
- Cosa ti ha spinto a rinunciare ad un comodo posto per la prima di Tutti Insieme Appassionatamente, lassù, per venire qui a disturbare della brava gente? - chiese, ironico, facendo correre la punta della sua lama alla gola dell'individuo di fronte a lui.
Ramiel sorrise, riconoscendo la citazione. Non fu da meno.
- Oh, non temere: non c'è nessuna apocalisse, stavolta. Solo la decisione di spazzare per sempre dalla faccia della terra voi...sporchi demoni - esclamò, sputando l'ultima parola come qualcosa di terribilmente amaro.
"Dunque, anche gli angeli sono razzisti." pensò Dante, senza tuttavia spostare la Rebellion dalla sua traiettoria mortale.
- Quanti altri sono venuti alla festa? - chiese, quando una voce risuonò cristallina nella sua testa.
Beh, ci sono anch'io.
I due acchiappademoni si voltarono all'unisono.
Samael li atterrò comparendo in mezzo a loro e afferrandoli per il bavero, scagliandoli in due direzioni diverse. Il tutto con uno sfolgorante sorriso sul volto.
- Ed è una festa molto deludente. Niente cibo, niente musica e l'unica ragazza che c'è ha l'aria di essere già occupata. - concluse, sghignazzando di gusto. Poi si voltò verso Ramiel, incuriosito dalla lama che lo tratteneva prigioniero.
- Ehi, capo, ti hanno conciato proprio per le feste. -
L'arcangelo gli scagliò contro uno sguardo furente, poi cercò nuovamente di liberarsi. Senza successo.
- Don't worry, be happy. - gli rispose a voce Samael, distendendo una mano verso Lady. La donna tremò da capo a piedi, rialzandosi, poi con passo malfermo si diresse verso Ramiel e, una volta afferrato il suo lanciarazzi, lo estrasse dal corpo dell'essere celeste che cadde a terra con un grugnito. Poi Samael schioccò le dita e anche lei finì riversa lungo il terreno, con uno sguardo perso nel vuoto.
- Paura al bando, Samael è al comando. - disse, osservando Dante nei suoi gelidi occhi bianchi.
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Devil May Cry / Vai alla pagina dell'autore: Dave1994