Parenti
Sono
passati quindici
giorni da quando ero stata dimessa dall’ospedale.
Jordan
e Violeta sono stati portati dai nonni paterni che
erano gli unici parenti che abitavano in Inghilterra.
Non
l’ho detto ma i miei parenti sono sparsi un po’ per
il
mondo: i miei nonni materni abitano alla periferia di Tokyo, in
Giappone; la
sorella di mio padre abita a Venezia, con suo marito; mio fratello
maggiore,
che ha 25 anni, abita in Africa, dove fa il dottore.
Per
questo motivo io ero abituata a viaggiare molto. Tutte le
feste le facevo per il mondo, andando a trovare i miei parenti. Per
Natale e
Capodanno partivamo per l’Africa, per Carnevale andavamo a
trovare la zia
Gertrude e zio Mario nella “città delle
meraviglie”, come la chiamo io e prima
dell’inizio dell’estate andavamo dai nonni.
Queste
diverse città mi sono sempre piaciute molto ognuna per
motivi diversi… ora odio
quelle città
perché sono lì tutte le persone che amo di
più al mondo e che non possono
venire qui a Londra per stare con me e confortarmi.
Sì
per fortuna ho i miei nonni .
Ora
sono a casa loro seduta sulla poltrona ottocentesca di
velluto rosso dove si sedeva sempre la mamma, a riguardare le foto di
famiglia.
I
medici mi hanno detto che domani potrò finalmente tornare a
scuola a patto che il pomeriggio torni a casa dei nonni per le sedute
con lo
psicologo.
Sì,
non vedo più da un pezzo il dottor Roberts James, lo
psichiatra che mi assisteva. Mi hanno detto che si è
trasferito in Francia,
dove gli hanno offerto un posto di lavoro migliore.
Mi
ero affezionata a lui.
Nonna
mi ha portato dei biscotti con il the per le cinque del
pomeriggio. È strano starsene seduta qui senza mamma e
papà.
Mi
mancano le carezze e le parole dolci di mamma, i lamenti e
le sgridate di papà.
Non
mi sento più io.
Non
mi sento più a casa.
Non
parlo più.
Non
leggo più.
Per
tutto il tempo guardo vecchie foto senza versare lacrime,
ne ho già versate troppe. Troppe lacrime che solcano i visi
dei miei fratelli
che ancora pensano alla sera in cui sono morti i nostri genitori.
Non
voglio più fare niente.
Casa
mia non è più questa.