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Autore: swaggosauro    27/08/2012    7 recensioni
Ride. – Dai Ronnie, non posso esserti così antipatico!
- Invece si. Sei arrogante, credi che tutto giri intorno a te, sei falso, fai l’infame con me anche se non mi conosci mentre con le hostess sei tutto carino e coccoloso.
- Ca… Carino e coccoloso? – Dice lui in risposta e trattiene una risata. È insopportabile.
- Vedi? Di tutto ciò che ti ho detto non hai ascoltato una parola.
- Perché quello che hai detto non ha fondamenta! Mi conosci si e no da venti minuti.
- Beh, mi sono bastati.
- Non sai niente di me.
- Allora raccontami di te. Vediamo se riesci a farmi cambiare idea.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Il mio nome è Rrrrico, muahah.
Boh, immaginate il trauma di svegliarsi con questa cosa nelle orecchie.
Apro gli occhi di mezzo millimetro e vedo Joy davanti a me.
- Che vuoi?
Mi rigiro nel letto.
- Spero che tu non sia sempre così gentile e dolce di mattina, mi potrebbe venire il diabete – ribatte lei e spalanca la finestra, facendo entrare la luce del sole.
- La luce, mi sciolgo! – Urlo io e mi copro la faccia col cuscino.
Ma oggi è domenica. Perchè diamine sono stata svegliata così presto?
Voglio dire, non mi sembra che qualcuno stia muorendo dissanguato.
Non mi sembra che ci sia un'invasione di procioni.
Non mi sembra che a Gigi d'Alessio siano improvvisamente cresciuti i capelli.
E allora perchè accidenti sono in piedi all'alba delle..
Nove e mezzo.
Oh.

- Svegliati, dai! Lexie è già a fare colazione, mi sa che stamattina fanno le crepes!
- Crepes? Dove? – In un secondo sono fuori dal letto e sto frugando dentro l’armadio in cerca di qualcosa di decente da mettere.
Mmmh, crepes.
Magari con la nutella sopra. Rawr. L’idea mi attira parecchio.
Joy ride e qualche minuto dopo usciamo dalla nostra camera, dirette alla mensa.
La mensa non è molto affollata, dato che la domenica, da quanto mi ha detto Niall durante il nostro viaggio fino al Graceling, è giorno libero e si dorme fino a tardi. Probabilmente la maggior parte degli studenti è ancora a rotolarsi nel letto, mentre io sono qui che sembro un mutante talmente sono assonnata.  Tutto grazie a Joyce.
Lexie è seduta ad un tavolo con davanti a sé un vassoio pieno di cibo, e ci fa segno di raggiungerla.
La saluto con un cenno ma prima di poter andare da lei vengo trascinata via da Joy.
- Mi sembri un po’ addormentata, prima di parlare o pensare mangia qualcosa – dice sorridente ed io rido.
- Pft, Joy.
- Lo dico per il tuo bene.
In effetti ha ragione. Sono talmente cosciente di ciò che faccio che potrei anche avere addosso il pigiama senza accorgermene.
Ah beh, sarebbe una buona scusa per tornare a dormire.
- Acc, non ho il pigiama, sono vestita.
- Cosa? – Joy mi guarda preoccupata.
- Acc, ma guarda come sono vestita! Queste scarpe non c’entrano niente, guarda i colori, è tutto sbagliato! – borbotto e corro a prendere un vassoio lasciandola lì a farsi dubbi sulla mia stabilità mentale.
Dunque. Colazione-one-one.
Dove sono? Eccole, le vedo.
Le crepes.
Ne prendo cinque o sei e ci aggiungo sopra mezzo barattolo di Nutella.
Tanto per stare leggera.
Prendo qualche biscotto e un muffin. Ecco fatto.
Mi avvio verso il tavolo dov’è seduta Lexie. Nel frattempo Joyce è ancora a scegliere cosa mangiare.
Hello, sunshine – canticchio appena poso il vassoio sul tavolo.
- Sei di buon umore? – risponde Lexie e sorride.
- Certo, Joy mi ha buttato giù dal letto alle nove di mattina e sto dormendo in piedi, comunque sto benissimo.
Mentre addento un biscotto do un’occhiata in giro, perlustrando la mensa.
Dunque. Vicino a me ci sono dei secchioni, direi. Mangiano in silenzio, tenendo gli sguardi fissi su dei libri dall’aspetto abbastanza inquietante.
Alla mia sinistra il tavolo delle cheerleader. So già che non mi ci avvicinerò, non è il mio campo.
Ma perché le cheerleader sono in piedi all'aba del mattino?
Sto per indagare su chi altro è presente in sala pranzo, quando i miei occhi incrociano una chioma bionda. Lo riconosco subito.
- Niall! – Dico non troppo forte, e subito dopo il ragazzo si gira verso di me. È fermo sulla soglia della mensa e quando i nostri occhi si incontrano, sorride.
Datemi ossigeno, acqua, Sprite, un paio di Vans, spalmatemi del dentifricio in pieno viso. Insomma, qualcuno faccia qualcosa. Dopo quel sorriso ho smesso di respirare.
- Niall Horan sta venendo da questa parte, se non ti svegli da questa specie di trance in cui ti ritrovi di prendo a padellate in faccia.
Respira. Respira!
- Grazie, Lexie. Tu si che sai come essere gentile.
- Di niente, tesoro caro. Ti volevo solo avvisare – risponde lei e sorride.
Nel frattempo Niall è arrivato al tavolo. – Ehi, Ronnie – dice con quella sua voce calda e sensuale.
Santissimi Numi. Controllati, donna.
- Buongiorno – faccio io e lo invito a sedersi. – Dormito bene? – Chiede poi, ed io annuisco mentre addento il muffin. – Si, peccato per la levataccia – aggiungo lanciando un’occhiata a Joyce, che sta ancora scegliendo la sua colazione.
- Beh, però vedo che comunque hai appetito! – Ribatte sorridendo e indicando la mia colazione. Arrossisco.
Che figura colossale. Niall mi incontra per la seconda volta e sicuramente pensa già che mangio come un facocero. Datemi della terra, così faccio come gli struzzi e ci nascondo la faccia.
In quel momento noto che Horan e Lexie non si sono rivolti la parola o salutati.
Mi schiarisco la voce. – Comunque lei è Lexie, una mia compagna di stanza. Lexie, lui è Niall – dico e loro si tendono la mano abbastanza imbarazzati. – Invece lei è Joyce – aggiungo indicando la ragazza che arriva in quel momento.
- Pensavo che ti avessero mangiato i procioni – borbotto.
- Eh?
- Cosa?
- Hai detto qualcosa sui… procioni, penso.
- Chi?
- Tu.
- Io? Non ho detto niente.
- Si invece.
- No. Comunque lui è Niall. Dì ciao a Niall, da brava bambina.
Joy e il biondo si stringono la mano, un po’ in imbarazzo. Io continuo a mangiare il mio meraviglioso e paradisiaco biscotto.
- Ronnie, cosa fai oggi? – chiede Niall.
Mi ha appena chiesto cosa faccio oggi? Mi sta invitando ad uscire??
- Veramente non lo s… - dico, poi mi va un biscotto di traverso e comincio a tossire.
 
Parfait.
Parola francese che vuol dire “perfetto”.
Avete presente la perfezione? Quando tutto va bene, non c’è nemmeno un difetto? Ecco.
Bene, sono completamente lontana dalla perfezione.
Stavo quasi morendo a causa di un biscotto.
Un biscotto.
Non lo augurerei a nessuno.
Sto tossendo da quasi sette minuti, mentre Niall e Lexie mi danno pacche sulla schiena. Mezza mensa si è girata verso di me e le cheerleader mi hanno guardato male, sembrava che mi volessero sbranare.
Ci possono essere due motivi. Il primo: ho rubato loro la scena.
Il secondo: hanno notato che uno dei ragazzi più indescrivibili della scuola è seduto al tavolo con me, la nuova arrivata.
Probabilmente entrambi.
- Sto bene, sto bene – dico quando finisco di tossicchiare. Dio, sembro una vecchia.
- Sicura? – Chiede Joy, io annuisco.
- Avrei dovuto riprenderti col cellullare! – Dice Niall all’improvviso ed inizia a ridere a più non posso.
Meno male che ci sono le due ragazze a difendermi.
Non c’è niente da ridere!
Niall, insomma! Guarda che non è divertente!
Forza, ragazze. Diteglielo.
Ragazze?
RAGAZZE.
Perfetto, stanno ridendo anche loro.
- Grazie mille – borbotto io e mi alzo per andare a posare il vassoio.
Si, insomma. Sono abbastanza offesa. Sono al mio primo giorno qui al Graceling ed ho già fatto una figura di cacca davanti alla scuola, e loro cosa fanno? Sghignazzano.
- Dai, Ronnie, scherzavamo – mi dice Niall mentre mi avvio all’uscita della sala pranzo, ma lo ignoro.
Apro le porte e me ne vado, ma dopo poco me lo ritrovo di fianco.
- Stavo scherzando, Ron.
Ron.
Mi torna in mente Harry. Quella creatura inutile.
- Non chiamarmi così – rispondo. Ho passato poche ore con quel (come si chiama? Ah, si) Styles ma non ci tengo a ricordarlo, anzi.
Ci sono rimasta male quando mi sono svegliata e non ho trovato i suoi ricci di fianco a me, le sue battute demenziali ed i suoi occhioni verdi. Anche se la prima impressione che ho avuto di lui è stata pessima, dopo mi sono dovuta ricredere. Ma adesso ho cambiato idea.
Ha anche il mio numero! Mi viene in mente adesso. Mi avrebbe potuto chiamare, ieri. O scrivere un messaggio. Invece non l’ha fatto, e perché?
Perché è un cafone.
Esattamente come pensavo.
- D’accordo – risponde Horan, e abbassa lo sguardo.
Silenzio.
Avete presente quelle musichette che mettono negli ascensori? Ne vorrei una in questo momento, sarebbe meno imbarazzante.
- Comunque oggi non faccio niente.
- Eh?
- Chupa, Niall.
- Ma… Ronnie!
- Svegliati biondino.
- Comunque… Non fai niente, oggi?
- Sei perspicace.
- Ti va di… Non so, fare un giro? Ti mostro un po’ la scuola.
Okay, Ronnie. Fai la sostenuta.
- CERTO CHE VA BENE!
Ma che caz? Ho detto sostenuta, non sclerata.
Niall mi guarda divertito.
- Ah ehm. Volevo dire: okay, ci sto – riprendo con un tono indifferente. Figuraccia numero due: fatta.
Lui sorride. – D’accordo. Passo da te alle quattro.
- Camera duecentotrentacinque. A dopo – dico e lui mi fa l’occhiolino.
Oh gosh.






__________

Salve pipol.
Mi scuso subito per questa "cosa" che ho scritto. 
Comunque.
Sono in biblioteca da quasi quattro ore, non ce la faccio più. I miei genitori sono dei traditori, mi hanno trascinato qua anche se non volevo. Così mi sono portata il pc e la chiavetta ed eccomi qua (purtroppo per voi). 
se volete recensire accomodatevi lol.
cià gente.
  
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