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Autore: _fedss    27/08/2012    11 recensioni
“Io non lo farei mai…”
“Cosa non faresti mai, Nathan?”
“Mettere il lavoro prima di te. Sarebbe impossibile.”
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Questa Shot fa parte della serie: STANATHAN DA RICOVERO.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Stanathan da ricovero.'
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Wherever you will go.


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È da più di venti minuti che se ne sta seduta in disparte.

Sguardo basso, perso in pensieri troppo lontani da raggiungere. Il telefonino in mano, in attesa forse di una chiamata che non arriverà mai. I capelli le coprono in parte il volto. Fa di tutto per non essere notata.

È triste.

Te ne sei accorto da quando è arrivata questa mattina. Non era la solita. Mancava il suo solito entusiasmo nell'aria. Mancava la sua allegria e, soprattutto, i suoi sorrisi. Quelli che ti fanno fermare il cuore per poi farlo ripartire all'impazzata.

E adesso non puoi fare a meno di lanciarle occhiate di sottecchi, veloci, quasi pauroso di essere notato.

Quando la guardi per la centesima volta, incontri finalmente i suoi occhi. Ti mostra un sorriso, forzato. Poi riabbassa lo sguardo.

Non ne puoi più, vuoi indietro la tua Stana.

Quella di cui sei perdutamente innamorato.

Così prendi l'iniziativa e ti avvicini. Non si accorge della tua presenza finché non parli.

"Hey!"

Sussulta prima di alzarsi di scatto e asciugarsi le poche lacrime che le sono sfuggite al controllo.

Tu la guardi teneramente, quasi a chiederle spiegazioni con gli occhi. E lei non fa attendere la sua 'spiegazione' o almeno, la scusa che ti rifila.

"Nathan! Scusa ... io stavo ... stavo aspettando una telefonata importante".

"Mh - annuisci. - Il tuo fidanzato, barra uomo delle barche?"

Ti lancia una finta occhiataccia e ride. Finalmente una vera risata. Lo trova buffo il soprannome che hai dato al suo compagno.

"Non è l'uomo delle barche! - altra risata. - È un capitano della marina!"

"Oh, allora scusami tanto!"

Ride per poi farsi più seria e, quell'espressione triste che odi tanto, torna sul suo bel viso.
 
“E comunque, non è più il mio fidanzato…”

Ora si che sei sorpreso! Porca miseria, il tuo cervello fa le valigie in pochi secondi e poi parte per un posto lontano. Molto lontano. Troppo lontano. Non riesci a ragionare lucidamente dopo questa notizia.
Ti esibisci in una delle tue migliori espressioni tristi.
 
“Ah, mi dispiace…”
 
“Bugiardo! Per essere un attore non sai fingere molto bene! Non ti sei mai fatto problemi nel mostrare quanto non lo sopportassi.”
 
“Beh, in effetti, mi ricordava un po’ Josh di Beckett…”            
 
“Ci sei andato vicino. Ha scelto il lavoro a me. Come avrebbe fatto Josh.”
 
“Io non lo farei mai…”
 
“Cosa non faresti mai, Nathan?”
 
“Mettere il lavoro prima di te. Sarebbe impossibile.”
 
Ops, l’hai detto. L’hai detto ad alta voce! Non ci puoi credere. Non riesci mai a tenere la bocca chiusa.
 
Lei ti guarda teneramente, le brillano gli occhi.
 
“Sul serio?”
 
“Ehm… si. C-c’è, come si può non pensare a te prima di ogni altra cosa? Come potrei partire per lavoro se tu fossi contraria? Come potrei anche solo pensare ad una cosa del genere se ciò ti renderebbe triste? E rischiare di non vedere più sul tuo bel viso, un sorriso solo per me? Oh, neanche morto. Sono serio, ti seguirei sempre…”
 
“Dove?” Ti interrompe.
 
Ovunque andrai” rispondi semplicemente, sincero.
 
Adesso è sorpresa. E felice, riesci a vederlo bene. Si crea un silenzio fatto di parole dolci non dette. Non è imbarazzante, però.
 
“Nathan, Stana, riprendiamo!”
 
La voce al megafono rompe l’atmosfera magica che vi circonda e, vi riporta sul pianeta Terra, dove non ci sono solamente nuvole a forma di cuori e uccellini che cantano felici.
 
Stana si schiarisce la voce. Adesso è imbarazzata. Fa per allontanarsi ma tu la fermi bloccandola per un braccio.
 
“Ehm, Stana… aspetta. I-io non so… ti andrebbe, ecco, di finire il discorso questa sera? Magari ti offro da bere…”
 
Sorride e annuisce. Nessuna lacrima riga più i suoi zigomi.
 
“Ok, ehm, perfetto. Dove vorresti andare?”
 
Ti si avvicina e sussurra al tuo orecchio: “Ovunque mi porterai”.
 
Poi ti lascia un dolce bacio sulla guancia e si allontana, muovendosi sensualmente.
 
A casa tua al più presto, ecco dove la porterai.
 
 

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Angolino di Fede:
La prima volta che ho visto queste due foto, ho pensato subito che fossero collegate. Prima Stana era triste e sola, poi arriva Nathan e risolve la situazione u.u
Beh, cosa posso dire? Speriamo che la mia versione assomigli alla realtà.
Le foto sono messe tipo prima Stana è così, dopo è così, mi sono spiegata? x)
Spero abbia fatto sorridere un po’ anche voi *-*
Buon promo.
Baci,
Fede.
   
 
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