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Autore: Black_Sky    27/08/2012    2 recensioni
Clove White: una ragazza normale sotto molti punti di vista.
Abita a Londra con i genitori e due fratellini più piccoli, tutto va alla grande.
Fino al giorno in cui la nostra protagonista si sveglia in un letto d'ospedale, dove le dicono che i genitori sono morti.
da quel giorno la sua vita cambia radicalmente.
Nuovi incontri, scoperte sul passato e scoperte che cambiano il futuro...
Se vi ho incuriosito leggete e ci si sente...
P.S. I capitoli verranno pubblicati due volte al mese per problemi scolastici
kira
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALI BIANCHE PER OSSERVARE MEGLIO IL DOLORE PERCHÉ SCAPPARE DAI PROBLEMI AUMENTA LE SOFFERENZE


Ero pronta per andare a scuola, avevo indosso la mia divisa a quadri e stavo aspettando il bus che doveva venirmi a prendere.
Non sapevo come sarebbe potuto essere tornare in classe, con tutto quello che era successo non volevo vedere nessuno.
Non ero ancora pronta a rivedere i miei compagni di classe, loro non avrebbero capito quello che era successo….

Stava  arrivando anche Jake, il mio migliore amico fin dal primo anno delle elementari che era in ritardo come al solito.

Speravo non mi vedesse, non volevo parlargli. Magari dopo.

Invece mi aveva visto perché stava correndo a più non posso verso di me agitando per aria la mano destra.

< Clove! Finalmente sei tornata! Senza di te ero perso…>> Sì, mi aveva visto….

<< Ciao Jake!  Come sempre in ritardo!>> Non potevo far finta di niente così abbiamo aspettato l’arrivo del  bus e intanto abbiamo parlato, quando siamo arrivati davanti a scuola avevo finito di raccontare il perché della mia assenza.

Avevo gli occhi lucidi, lo sapevo. Sentivo di avere le guance rosse.

Jake comunque non ha detto niente e mi ha abbracciata.

Sentivo che il suo cuore batteva fortissimo, e lui stava trattenendo le lacrime.

Lui è fatto così, è molto sensibile ma molto forte.

Ero sicura che appena io me ne fossi andata lui avrebbe cominciato a piangere per i miei, lui era come un quinto figlio per loro e da parte sua li rispettava come fossero i suoi veri genitori.

Veniva a casa mia quasi tutti i pomeriggi, dopo la scuola.

Non parlava mai dei suoi genitori, io non sapevo neanche come si chiamassero. Sapevo soltanto che erano separati e tutte le volte che si sentono o si vedono litigano.

Per questo Jake è sensibile ma sa come trattenere il pianto. Lui sa cosa vuol dire soffrire.

<< A volte…>> mi diceva spesso,<< vorrei un paio di ali, bianche come quelle delle colombe ma forti come quelle di un’aquila, che mi portino in celo e vedere dall’alto tutta la sofferenza che affligge ognuno di noi. Ci sono volte che si vorrebbe scappare dai problemi. Ma scappare da quello che provi vuol dire essere codardi e facendo questo aumenti le tue sofferenze.>>

  
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