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Autore: s a l l y    28/08/2012    0 recensioni
Questo è un brano che ho scritto per partecipare al concorso
Genere: Science-fiction, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rubò la luce e ne fece Arte.

 

Accadeva miliardi di scatti fa o forse ancora prima. C’era la Francia, assai diversa da quella di oggi. Solcava allora le strade di Parigi un giovane che sbuffava, trascinando con se una borsa traboccante di pennelli e colori. Era ormai il tramonto e il tragitto sembrava più lungo che mai. La sua vita era lì, in quella borsa. Attento alla luce, alla posa, all’espressioni, ai colori. Una continua ricerca della perfezione. Sembrava fosse nato per fare ciò.

C’era intanto un uomo che giocando con la luce ed impiastri vari si accingeva a cambiare il mondo. Costui era un pazzo, credeva di riuscire a catturare la luce! Di farne una sua schiava! Ma non capiva che era lei a renderci schiavi, a farci vedere il mondo come più le faceva comodo. C’erano stati filosofi che avevano azzardato che l’anima fosse composta di luce! Molti credevano fosse l’ennesimo nullafacente con un metodo che si sarebbe rivelato inutile. Eppure il nostro protagonista, nonostante militasse fra coloro che così pensavano, quella sera del 19 Agosto del 1839 si avviava affannando all’Accademia delle Scienze e delle Belle Arti.

Fortunatamente riuscii a trovare posto nelle prime file. C’era un’atmosfera strana che aleggiava nell’aula, il tempo sembrava scorrere lentamente. Dopo quella sera capii che a volte puoi vederli stampati negli occhi e nei movimenti della gente quegli attimi che precedono un grande cambiamento. Mi guardavo attorno e ovunque vedevo volti da dipingere. Tutto tendeva alla perfezione, tutto si metteva in bella mostra, ogni cosa voleva apparire pronta per passare alla storia. Ma questo lo capii solo in seguito. Durante l’illustrazione del sig. Daguerre della sua tecnica il cuore perdeva battiti, rallentava per farmi assaporare appieno la svolta. Quando il discorso si concluse da tutti gli artisti presenti partì un grande applauso. La pagina era stata voltata.

Matto, eppure ci era riuscito.

Era stato in grado di fermare un paesaggio, catturarlo, catturando la Luce.

All’inizio tutti pensavano che la fotografia avrebbe screditato la pittura. Ma non c’erano paragoni. Il pittore era soggiogato dalla luce, dipendeva totalmente da lei. Il fotografo la soggiogava invece, facendo di lei ciò che più gli era comodo.


Matto, eppure ci era riuscito.


La scienza e l’arte si unirono per cambiare le nostre vite, per sempre.

 

 


“Per concludere, la mirabile scoperta di monsieur Daguerre

 ha reso un servizio immenso alle arti”


Paul Delaroche.








Heilà! :D
Eccomi con un racconto che ho scritto per partecipare ad un concorso nazionale, al quale la mia scuola partecipa ogni anno!
Beh per me la Fotografia è davvero essenziale e spero di averle reso giustizia attraverso le mie semplici parole.
Se vi state chiedendo se abbia vinto... Beh no, ma mi ha divertito tantissimo e ho deciso di partecipare ogni anno (:
Non ho altro da dire, fatemi sapere se vi è piaciuto..
Un bacio

stayalittlelongertonight

  
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