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Autore: _seshat_    28/08/2012    4 recensioni
È passato solo qualche giorno dalla notizia. Quella telefonata aveva sconvolto tutta la squadra. La partita era ancora aperta e questa volta l’obiettivo del Lupo era ben noto: il capitano Lucia Brancato!!
Riuscirà la squadra a fermare il Lupo una volta per tutte??
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno prima del matrimonio…
… ormai era quasi tutto completato…
 
L:’’Ehi Ghiro posso??’’.
D:’’Oh…la bella sposa!! Vieni entra…ma lo sai che sei radiosa?! Non credo di averti mai vista così da quando ci conosciamo!!’’.
L:’’Anch’io penso di non essere mai stata felice come lo sono in questo momento!!’’.
D:’’Si vede, si vede proprio!! Sei la felicità fatta persona’’.
L:’’Senti Daniele, ho visto che Selvaggia non è tra gli invitati!! Me ne vuoi parlare??’’.
Daniele sorrise tranquillo: ‘’Non devi essere preoccupata!! Sì, Selvaggia non ci sarà…non ha funzionato Lucia, tutto qui!! Non te ne ho parlato perchè eri troppo indaffarata. Ma non devi stare in pensiero per me. Siamo rimasti comunque in contatto… siamo rimasti amici’’.
L:’’Guarda che con me non devi fingere!! Io ti conosco!!’’.
D:’’Non sto fingendo, è la verità. Lo sapevamo entrambi che era meglio rimanere amici!! Stiamo bene così…veramente!! Anche se all’inizio ci ero rimasto male ma poi, per la verità, Sara mi ha fatto capire che la vita è una continua sorpresa..non occorre abbattersi!! Non devo angosciarmi, il nostro non poteva essere che un legame d’amicizia su cui forse qualche volta l’attrazione ha preso il sopravvento’’.
L:’’Va bene…allora non hai rimpianti??’’.
D:’’No..la troverò prima o poi la persona giusta!! Comincerò da domani la ricerca….chissà che al tuo matrimonio non scatti un colpo di fulmine tra un ballo e l’altro?!’’.
L:’’Già..il destino ha la sua puntualità*..’’ – disse contenta per la sorpresa che avrebbe avuto da lì a poco.
D:’’Ehi capitano?! Se non fossi il testimone di nozze del tuo tenente e sapessi che lui ti ama alla follia…direi che lo sposo il giorno prima delle nozze sta cercando di incantare con il suo fascino una bella fanciulla!! Chi è la ragazza che sta parlando con Orlando??’’ – disse mentre osservava la scena dal vetro del suo ufficio.
L:’’Il fascino Serra colpisce ancora…perchè non andiamo a cicchettarlo??’’.
 
Uscirono dal suo ufficio. Lucia stava dietro Daniele e incrociò lo sguardo complice di Orlando.
D:’’Tenente, le ricordo che lei domani sposerà una donna straordinaria!!! Non continui ad andare in giro ad ammaliare belle fanciulle con il suo sorriso incantatore!!’’.
La ragazza di spalle si voltò e i suoi lunghi capelli biondi accompagnarono quel movimento delicato: ‘’Ghiro!! O  meglio…dovrei chiamarti capitano Ghirelli adesso!!’’.
Daniele rimase a bocca aperta, deglutì a fatica e balbettò appena: ‘’Costanza!!! Ma sei proprio tu??’’.
C:’’Già…sono io!! Quanto tempo…mi sei mancato!!’’ – e lo abbracciò.
Daniele fu felice di ricambiare quel gesto mentre Lucia e Orlando si sorrisero contenti.
D:’’Ma quando sei tornata??’’.
C:’’Giorni fa sono rientrata a Roma!! Ho telefonato a Lucia e mi ha detto del matrimonio…credimi non poteva darmi una notizia più bella!! E poi devo dire che sono stata rimpiazzata alla grande!! É simpatico il tenente!!’’.
O:’’Io sono sicuro che Daniele gradiva molto di più la tua presenza della mia, credimi!!’’.
Ghiro guardò simpaticamente il suo amico.
S:’’Stavate aspettando tutti me?? Siete tutti sulla porta!!!’’ – disse appena arrivata e si fermò a guardare la ragazza che non conosceva – ‘’Dovrei conoscere la ragazza?? Non vi farà mica compagnia stasera??!!’’.
L:’’Saraaa!! Ma che vai a pensare!!’’.
S:’’Non fraintendetemi, dovreste conoscerla è ovvio…è tra le braccia di Daniele!!’’ – puntualizzò.
A quelle parole si resero conto che erano ancora abbracciati e si allontanarono imbarazzati.
C:’’Sicuramente starò ad una festa stasera…ma credo proprio sia quella di Lucia!!’’ – sorrise lei dolcemente.
L:’’Sara…lei è Costanza!! Era nella mia squadra prima che arrivasse Orlando!!’’.
S:’’Molto lieta. Io sono Sara, la sorella di Lucia!!’’.
Costanza rimase stupita.
D:’’Tranquilla la tua reazione è stata identica alla nostra quando ci si presentò di fronte la prima volta!! E non è finita qui: è un maggiore dei carabinieri!!’’.
Adesso Costanza era ancora più spiazzata: ‘’Il piacere è mio, maggiore!!’’ – farfugliò.
S:’’Non pensarci nemmeno!! Nessuno qui mi da del lei, non farlo neanche tu!! Non sono abituata a far valere il mio grado con le persone che conosco!! Sono sicura che diventeremo buone amiche!!’’.
L:’’Ah…non ho dubbi!!’’.
C:’’É così diversa da te, Lucia. Cioè intendo…caratterialmente…lei non sembra…’’.
S:’’Rigida, inflessibile, severa e anche rompiscatole…puoi dirlo ad alta voce!! È così!!’’.
L:’’Rompiscatole sarai più tu!!’’ – replicò.
O:’’Non soffocatela con tutte queste notizie, è appena arrivata!! Tranquilla, è una storia lunga…sono sicuro che Ghiro avrà voglia di raccontartela!! Noi andiamo…ci vediamo domani allora!!’’.
Daniele rimase perplesso dalle occhiate che gli mandavano i suoi amici ma aveva molto piacere a trascorrere del tempo con Costanza.
C:’’A domani Orlando!! Noi ci vediamo stasera.’’ – e uscì insieme a Daniele
 
I tre si diressero verso il bar vicino la caserma.
O:’’Senti ma questa sera visto che tanto faremo solo una cena sia noi che voi..perchè non stiamo tutti insieme??’’.
S:’’Scordatelo!!! Non starai con Lucia questa sera!! Da che mondo è mondo i due sposi devono stare separati la sera prima del matrimonio!! E poi chi ti dice che noi ceneremo e basta??!!’’.
O:’’Che hai intenzione di fare, scusa?!’’ – chiese preoccupato.
S:’’Cos’è?! Hai paura che sequestri la tua bella fidanzata!? Dopo cena ho un bel programma: abitini carini, tacchi, un bel pub, qualche cocktail, un ballo in pista… e perchè no anche qualche bel giovanotto a farci compagnia!!’’.
Orlando la guardò male: ‘’C’è anche Rosanna con voi!! Non puoi fare quello che hai appena detto!!’’ – replicò infastidito.
S:’’Sta con dei carabinieri..chi vuoi che controlli che non è maggiorenne!! E poi l’età si può anche nascondere in qualche modo…scusa eh!!’’.
O:’’Sara ma stai dando i numeri!?!’’ – disse seccato.
Lucia scoppiò a ridere: ‘’Ti sta provocando e tu le reggi il gioco mostrando la tua gelosia!!’’ – si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia –‘’Guido lo torturava in questo modo!!’’.
S:’’Ah tenente..la gelosia è una brutta bestia!!’’.
O:’’Non sei divertente!! E poi anche noi potremmo andarcene in giro dopo cena, sai!?! Quindi non tirare molto la corda!!’’ – non poteva permettere che si prendesse gioco di lui.
S:’’Chi?? Voi?!’’ – scoppiò a ridere – ‘’Già mi immagino: Emiliano ad una certa ora dovrà andarsene per via di Marika; Guido ovviamente rimmarrà con la sua Agnese a realizzare ancora se è vero che sua sorella sta per sposarsi…meno male per Agnese poi, io non ho mai capito come fa a sopportarlo!! Bart?!?’’ – la sua espressione divenne stupita d’un tratto fissando qualcosa alle spalle della sorella.
Orlando si voltò appena in quella direzione e Lucia stava per fare lo stesso ma il suo compagno la fermò. Si intesero con uno sguardo: dietro di loro c’era Bart in compagnia di Eleonora. La donna gli si avvicinò al viso e lui le diede un bacio sulla fronte stringendola a sè e facendole una carezza. Sara ingoiò un boccone amaro, quella scena la destabilizzò, non ammise che dentro di sè provò una sensazione di fastidio tremendo e soprattutto non volle darlo a vedere ma i due presenti di fronte a lei la conoscevano bene, una da sempre, l’altro da meno ma rientrava tra le sue specialità capire cosa passasse per la testa delle persone.
Fecero finta di niente, Sara avrebbe voluto sicuramente così: ‘’Bart non so cosa farà dopo ma sicuramente non ti farà compagnia fino all’alba!! E quindi infine tu rimarrai solo con Ghiro…che suppongo avrà la testa decisamente da tutt’altra parte visto l’arrivo della giornata!! Vuoi un consiglio tenente?? Visto che sarai da solo dopo cena fai una bella doccia, prendi un asciugamano e stenditi sulla spiaggia: ti addormenterai rilassato pensando alla tua Lucia!! Io ora devo scappare, ci sentiamo ragazzi’’ – così dicendo si alzò con un sorriso molto forzato e li lasciò soli.
L:’’Ma perchè cerca di nascondere quello che prova anche con noi??’’ – disse ad Orlando con un tono molto triste.
O:’’Te lo devo proprio dire?! La risposta tu la dovresti conoscere!!’’ – lei gli sorrise teneramente – ‘’Vedrai che prima o poi sarà felice anche lei, lo capirà pian piano ma lo deve capire da sola…credici, io ci credo!!!’’.
L:’’Comunque Sara ha ragione quando parlava degli altri per stasera!! Hai perso tenente!! Ora andiamo..dobbiamo sbrigare il lavoro in caserma e organizzare i turni per domani…se vogliamo lasciare prima!!’’.
Orlando le diede un bellissimo bacio: ‘’É ancora valida la proposta di scappare io e te…ti voglio tutta per me!!!’’.
L:’’Ma io sono già tutta per te!!! Ma non possiamo far loro uno scherzo del genere adesso, non se lo meritano dopo tutto quello che hanno fatto per noi!! E poi sarà l’ultima notte che passeremo separati!! Da domani saremo i coniugi Serra!!’’.
O:’’Io e te, hai ragione…noi….a casa Serra ovviamente!!’’ – aggiunse.
Lucia lo guardò curiosa non capendo cosa volesse dire.
O:’’É inutile che mi guardi così che non ti dirò nulla di più!! Tu vuoi stare con tua sorella stasera e quindi non puoi goderti la mia sorpresa!! Io avevo pensato di trascorrere la serata diversamente ma tua sorella ha detto testuali parole ‘da che mondo è mondo i due sposi devono stare separati la sera prima del matrimonio’…mi dispiace non posso fare diversamente!! ’’.
L:’’Orlando stai scherzando??’’ – disse seria ma contentissima.
O:’’In questo momento ti sembro uno che sta scherzando?! Non avrai mica intenzione di continuare a vivere lontano da me?! Ti dico solo che da domani noi saremo sposati, tu sarai la signora Serra….’’.
L:’’Guarda che comunque continuerò ad usare il mio cognome…’’.
O:’’Lo so, capitano Brancato…ma quando non sei in caserma se ti va puoi ricordarti di poter usare il mio…non suona poi tanto male Lucia Serra!!’’.
L:’’E???’’.
O:’’E niente!! Non mi guardare così ti ho detto che non voglio dirti niente!!’’.
Lucia gli accarezzò prima il viso poi passò le sue dita sul collo: ‘’Non puoi nascondermi nulla…non ne sei capace. Non lasciarmi sulle spine, che intenzioni avevi??
O:’’Non lo saprai mai cosa avevo organizzato per stasera, così impari ad assecondare tua sorella!! Ti dico solo che da domani visto che saremo i coniugi Serra andremo a vivere nella casa che ho preso per noi!!’’.
L:’’Ma tu sei un pazzo!!!’’.
O:’’Non ho fatto nulla che non dovessi fare per mia moglie!!’’.
Un bacio, un loro splendido bacio, concluse quella conversazione.
 
La serata per tutti passò in maniera molto allegra.
 
Gli uomini cenarono alla casa sulla spiaggia e la serata andò esattamente come aveva preannunciato Sara.
Milo non rientrò tardi, Bart più irrequieto del solito non tardò anche lui ad andare via e alla fine Orlando si ritrovò a dover sopportare Ghiro che parlava del suo pomeriggio con Costanza: Costanza di qua….Costanza di là….e meno male che era Orlando che si doveva sposare!!
Così fece esattamente quello che gli consigliò Sara: sulla spiaggia con quel delicato rumore del mare si addormentò sotto il cielo stellato pensando all’indomani e alla sua Lucia.
 
Le donne invece si ritrovarono tutte a casa di Sara e cenarono insieme divertendosi come pazze non facendo troppo tardi.
Sara e Costanza ebbero modo di conoscersi meglio. Rosanna animò la serata contagiando tutti con la sua contentezza. E Bianca si fece coraggio e confidò per la prima volta alle sue amiche che si stava frequentando da un po’ con un uomo. Era un architetto di Roma di trentacinque anni, molto dolce e romantico: l’uomo giusto per lei. Ovviamente Sara non esitò ad invitarlo al matriminio.
Erano ancora in veranda quando Rosanna si affacciò dal balcone e notò Bart poggiato sulla sua macchina con la testa un po’ tra le nuvole.
La sua mente furbetta elaborò un’idea all’istante: ‘’Lucia, mi accompagneresti da Guido: ho pensato che è meglio che io dorma da lui così darò una mano con la piccola e arriveremo prima da te domattina…Sara non ha bisogno di me qui!!’’.
Lucia la guardò esitante così come Sara: ‘’Perchè?? C’è Chiara che da una mano ad Agnese’’.
R:’’E a lei poi chi ci pensa se aiuterà sua mamma?? Fidatevi di me…è un’ottima idea!!’’ – disse sapendo di essere molto convincente.
L:’’Va bene se proprio insisti!! Dai sbrigati allora!!’’.
Lucia non si era bevuta la scusa di Rosanna e mentre erano sulle scale tirò fuori l’argomento: ‘’Si può sapere cosa ti è venuto in mente?? Perchè non sei rimasta da Sara?!’’.
R:’’Perchè sarei stata di troppo!!’’ – rispose mentre aprì il portone a metà dando il tempo a chi era fuori di capire che stavano uscendo e di allontanarsi. Quando lo aprì completamente, infatti, non c’era nessuno.
L:’’Di troppo?!! Che per caso ci vedi doppio, Rosanna?! Meno male che per te non abbiamo preso qualcosa di troppo forte!! Sara è da sola a casa!!!’’ – si era fermata sul portone alla risposta della ragazza e lo chiuse mentre le stava parlando. L’occhio però le cadde su una monovolume di fronte a lei che conosceva: era quella di Bart!!
Guardò Rosanna con un mezzo sorriso e scosse la testa.
R:’’Se avessi bevuto qualcosa anche tu diresti di avere delle allucinazioni ora no?! Ma non hai bevuto affatto…allora sei ancora convinta di quello che hai appena detto?!’’.
Entrarono in macchina, Lucia l’aveva appena accesa: ‘’Aspetta Lucia non possiamo andarcene..non abbiamo risolto nulla se no, ora torno!!’’ – scese dall’auto in fretta e furia e corse verso il citofono tenendo sottocchio Bart, che credeva di non essere stato visto.
R:’’Sara, ho dimenticato le scarpe per domani, scendimele…grazie!!’’ – disse in un sussurro al citofono.
S:’’Dai Rosanna, non mi fare scendere tre piani…sai che l’ascensore lo riparano martedì prossimo. Le prendi domani mattina altrimenti sali tu!!’’ – disse seccata, aveva voglia di riposare e di far riposare un po’ la sua mente che non era riuscita a liberarsi da mille pensieri nonostante fece di tutto per non darlo a vedere.
R:’’No Sara!!! Scendimele tu ora perchè a me….a me…..’’ – un giro rapido nella sua mente per una scusa plausibile e poi sparò la prima che le venne in mente – ‘’perchè a me…gira la testa, così impari a farmi bere!!! Domani ci sono troppe cose da fare!!’’ – Sara le chiuse il citofono in faccia non proprio delicatamente.
Ecco che a quel punto iniziò il suo piano: ‘’Ok Sara, allora noi andiamo!!! Riposati, ci vediamo domattina!! Un bacio’’ – disse a voce abbastanza alta consapevole che la donna non la stesse più sentendo ma che invece qualcun altro aveva l’orecchio ben teso per poter decidere cosa fare.
Si diresse verso la macchina e salì velocemente con un sorrisone sulle labbra: ‘’Dai dai..andiamocene Lucia!!!’’.
L:’’Che hai combinato??!!’’ – disse curiosa.
R:’’Nulla!! Ho solo detto a Sara di scendermi le scarpe che ho appositamente lasciato a casa sua, che tradotto significa: scendi immediatamente così trovi Bart di sotto!!’’.
L:’’Sei davvero tremenda!! Sei sicura di non aver combinato un guaio?’’.
R:’’Qualcuno doveva pur crear loro l’occasione. Lui se ne sarebbe andato e se aspettiamo lei stiamo freschi!! A meno che non vuoi rischiare di avere  al tuo matrimonio un’altra litigata è meglio che chiariscano da soli. Come decideranno di trascorrere la serata non ci interessa, ora però dobbiamo correre di corsa a letto!! Tu hai bisogno di una bella dormita, bellissima sposa!!!’’ – disse dandole un bacio sulla guancia.
 
Sara scese di corsa e mal volentieri quelle infinite scale.
Bart decise di non volerla disturbare e ritornò vicino la macchina per andarsene quando vide il portone aprirsi di fronte a lui.
S:’’La prossima volta che mi fai fare una corsa per una stupidaggine… ’’ – alzò il volto ma il suo interlocutore non era affatto Rosanna, le parole le morirono in bocca, a stento riuscì a tenere saldamente la scatola tra le mani – ‘’Bart??!!’’.
B:’’Sara!?! Che ci fai qui??’’ – disse imbarazzato per essere stato scoperto proprio da lei.
S:’’Ci abito fino a prova contraria, ricordi?!’’ – rispose non proprio gentile.
B:’’Intendevo qui sotto, sul portone…’’ – disse ora ancora più imbarazzato di prima.
S:’’Rosanna mi ha detto di scendere per darle la scatola…’’ – iniziò lei più calma e lui continuò – ‘’è appena andata via con Lucia un istante fa’’ – sul volto di entrambi comparì un leggero rossore per aver appena capito cosa avesse organizzato la ragazza.
S:’’Forse è più lecito che te la faccia io la domanda, no?! Allora che ci fai sotto casa mia??’’ – disse lei a metà tra la curiosità e la sorpresa.
Bart non rispose subito, non sapeva quale fosse la cosa migliore da fare ma ormai era lì e non certo per caso fortuito si erano incontrati quindi tanto vale non sprecare l’occasione: ‘’Avevo voglia di vederti!!’’ – le disse nel modo più sincero possibile.
Fu Sara a questo punto che non sapeva cosa dire. Abbassò lo sguardo e le venne solo in mente la scena vista a pranzo e ciò la infastidì molto.
B:’’Posso parlarti un attimo?!’’ – aggiunse in maniera cauta.
Sara sollevò appena il volto: ‘’Certo!! Sali ma dovrai fare le scale, l’ascensore dev’essere riparato’’.
Salirono quelle scalinate in assoluto silenzio e insolito imbarazzo. Quando entrarono  in casa quell’atmosfera continuò, lei gli offrì qualcosa da bere e lo fece accomodare in veranda.
Sara bevve lentamente il suo drink cercando di controllare il senso di rabbia per quella scena che non si cancellava affatto dalla sua mente e per il fatto che non si erano più rivolti la parola dopo aver discusso in caserma.
Bart mentre beveva la osservava: non era a suo agio e se n’era accorto, sperava profondamente non ne fosse lui il motivo. Con lui non si era mai sentita a disagio tenuto escluso l’ultimo periodo in cui le cose erano un po’ cambiate. Era tesa, pensierosa, sembrava quasi infastidita ma era sempre la donna sensuale che aveva avuto accanto in quest’anno. Ne rimase affascinato fin dal primo giorno e dopo aver assaporato il sapore delle sue labbra quella voglia di lei lo torturava ogni momento, anche adesso la voglia di baciarla cresceva gradualmente in lui. Se avesse avuto di fronte la Sara che conosceva l’avrebbe attirata a sè e l’avrebbe baciata ma la Sara che aveva di fronte era nervosa e distante così gli rimase solo una cosa da fare: chiarire una volta per tutte con lei e poi andare via.
Sara si sentì sotto osservazione e non resse molto quella situazione imbarazzante, si alzò, posò il bicchiere sul tavolo e si appoggiò al balcone rimanendo in silenzio.
B:’’Hai preso l’abitudine di legarti i capelli anche quando non sei in servizio..’’ – buttò lì questa costatazione per rompere quel fastidioso imbarazzo creatosi tra loro.
Sara si voltò leggermente: ‘’Sono molto più comodi raccolti…ormai siamo in estate, è più facile sopportare il caldo in questo modo. Allora cos’è che devi dirmi??’’ – quella situazione la stava torturando e le era difficile riuscire a nasconderlo.
Bart si alzò e la raggiunse rimanendole alle spalle. Era giunto il momento di parlarle apertamente: ‘’Oggi ho visto Eleonora!!’’ – esordì così rendendosi subito conto di essere partito col piede sbagliato ma di tutto il discorso che si era preparato per chiarire non ricordava una singola parola.
Sara si voltò di scatto e non seppe nemmeno lei con quanta irritazione gli si rivolse: ‘’Lo so!!!’’ – l’espressione di Bart fu di stupore – ‘’Ero al bar con Orlando e Lucia!!’’ – concluse in maniera molto più calma incrociando le braccia sul suo petto.
La risposta della donna lo spiazzò ancora di più: lei sapeva dell’incontro con Eleonora o meglio lo aveva visto insieme ad Eleonora e poteva essere arrivata a qualsiasi conclusione. Inoltre loro due si evitavano da un po’, Bart non era quindi molto tranquillo su come riuscire a reggere la situazione ma aveva deciso di dirle tutta la verità e lo avrebbe fatto quella sera stessa, in qualsiasi modo fosse andata. 
B:’’É partita. Aveva il volo nel pomeriggio’’ – le disse teneramente, facendo un passo verso di lei.
S:’’Bart, se sei venuto per parlarmi di Eleonora per cortesia non prenderla alla larga, arriva al dunque!!! Sai che non amo i giri di parole!!’’ – lo interruppe spiegandosi.
B:’’Se non parlo di lei non posso parlarti di me!!’’.
S:’’Bene, ti ascolto!!’’.
B:’’Al bar ci siamo visti per salutarci!! Lei partiva oggi per la Francia e…’’.
S:’’Bart, non c’è bisogno che tu mi dia spiegazioni. Non devi sentirti obbligato con me in alcun modo..sia chiaro!!’’.
B:’’Non è come sembra!! E poi per favore puoi smettere di interrompermi ?!’’ – rispose rimproverandola.
S:’’Va bene, parla!!’’.
B:’’Sei già arrivata alla tua conclusione, non è vero?! Cosa diavolo sei andata a pensare, Sara?!’’ – disse infastidito dalla sua ostinazione.
S:’’Alla mia conclusione?! Non penso che sia mia, penso solo che sia l’unica conclusione possibile!! E non ti azzardare a farmi sentire una che sentenzia a prima vista!!’’ – disse ormai arrabbiata.
B:’’Perchè non è quello che hai fatto?!’’ – ribatté a tono.
S:’’Non sono il tipo che giudica le persone !! Ho preso atto di quello che ho visto e non c’è da meravigliarsi!! Ti avevo detto che si sarebbe trattato solo di un malinteso tra voi ma non c’era bisogno che ti venissi a scusare con me, Bart. In fondo tra noi non c’è stato nulla, eri solo sconvolto dall’allontanamento di Eleonora’’.
B:’’Io non sono qui per scusarmi di qualcosa se non del fatto che sarei disposto a rifare quello che ho fatto anche adesso!!’’ – disse deciso attirando la sua attenzione.
Sara si voltò verso di lui più perplessa che mai e lui le si avvicinò prendendola per mano: ’’Bart ma a che gioco stai giocando?! Che cosa vuoi da me??’’ – chiese con una voce così tremante che fece preoccupare anche lui.
B:’’Sara, non litighiamo ti prego!!’’ – disse afferrandola per le braccia e avvicinandola a sè – ‘’Sono venuto per parlare con te, ti chiedo solo di non interrompermi..’’ – Sara fece resistenza, non voleva averlo vicino…non se avrebbe dovuto lasciarlo andare, non se avrebbe dovuto sentire quello che stava per dirle e rinunciare subito dopo a lui – ‘’lascia che ti spieghi!!’’ –  aggiunse lui allentando la presa, convincendola però a non allontanarsi mentre lo ascoltava – ‘’Oggi avevo appuntamento con Eleonora, da domani andrà a vivere a Bordeaux  e prima che partisse ci volevamo salutare. Eleonora è stata una persona importante nella mia vita ma non la amo più, provo un grande affetto per lei ma non più quel sentimento che prima mi legava a lei. Sara io non ti ho presa in giro, è solo che non mi sono mai reso conto di quello che realmente provavo per te, di quello che c’era tra noi. Sto prendendo consapevolezza che c’è qualcosa di più profondo che mi lega a te, qualcosa che diventa sempre più forte ed è irrefrenabile se ti ho accanto. Non mi era mai successo prima!! Innamorarmi di una persona senza accorgermene: rimanerne affascinato fin dalla prima volta che incroci il suo sguardo, come tante altre volte mi è successo ma poi conoscerla pian piano, imparare un po’ di lei giorno dopo girono, condividere la stessa passione negli studi, passare ore e ore in ufficio in sua compagnia su indagini complicate e non sentire il peso delle responsabilità perchè lei era sempre pronta a tirarti su di morale e a farti vedere il lato positivo delle situazioni. E poi ripenso a tutte le serate passate in piscina tra una vascata e l’altra per scaricare la tensione della giornata, sopportare le sue strampalate idee, il suo bizzarro entusiasmo e arrivare un giorno a scoprire che dietro a così tanta voglia di vivere era nascosto un passato doloroso, che aveva tenuto per sè per troppo tempo e nonostante ciò non si è mai dimostrata debole, non ha mai fatto trasparire agli altri la sua sofferenza anzi ha soltanto avuto il coraggio di affiancare un gruppo di persone che avevano perso la forza di credere ancora una volta che potevano farcela!! Io mi sono innamorato della persona che mi è stata accanto in tutti questi giorni e che ha condiviso le sue giornate con me, che ha trascorso con me la maggior parte del suo tempo, che c’è sempre stata quando ho avuto bisogno di lei, che ha fatto di tutto per rendere la mia vita felice quando non sapeva, in realtà neanch’io sapevo, che la mia felicità era lei!! E così che mi sono innamorato di te giorno dopo giorno, adesso lo so e mi dispiace non averlo capito da solo quando di occasioni ne ho avute tante’’.
Le parole di Bart furono una vera dichiarazione, sincera e spontanea, che la lasciarono senza parole. Non era mai stata un tipo sdolcinato lei, non era una ragazza da ricoprire di smancerie anzi non le aveva mai sopportate. Era sempre stata semplicemente una ragazza che amava sognare e amava la sua vita, era diventata una donna che si era portata dietro tutta la sua vitalità ma che aveva fatto i conti con una dura realtà dalla quale però aveva imparato ad essere più forte e a non perdere la voglia di vivere.
Questa era Sara, questa era la donna che Bart aveva ora di fronte, che aveva imparato a conoscere in tutto questo tempo e di cui si era innamorato. E questo era tutto quello che traspariva da quegli occhi verdi che continuavano a fissarlo increduli e sorpresi.
Non le diede il tempo di dire nulla e riprese a parlare: ‘’Non voglio sconvolgerti con quello che ti ho detto, non pretendo nulla da te, Sara!! Non pretendo che tu ricambi i miei sentimenti, non pretendo che tu possa dare un significato al nostro bacio, nulla di tutto questo. Io ci tenevo a chiarire i miei sentimenti, sono consapevole che tra noi le cose sono cambiate ma ci tenevo ad essere chiaro. Ti rispetto Sara, rispetto il dolore che hai provato e che continui a provare dentro di te per la sua mancanza, il sentimento che ti lega ancora a Christian e il fatto di non sentirti pronta ad amare qualcuno. Lo capisco, l’ho visto con tua sorella cosa significa e l’ultima cosa al mondo che vorrei sarebbe costringerti a qualcosa che non senti tua!! Per questo stai tranquilla e sentiti libera di fare ciò che vuoi, scegli il meglio per te!! Non pretenderei mai che tu possa provare qualcosa per me che vada al di là dell’affetto che mi hai dimostrato in tutto questo tempo. Non posso far finta che tra noi le cose non siano cambiate perchè non è così, per me non è così. Ma anche se sono sicuro che dopo questa sera non sarà più come prima, anche se ho dovuto correre il rischio di non averti più accanto come fino a qualche settimana fa volevo essere sincero con te, volevo sapessi come stanno veramente le cose anche se per te non è la stessa cosa. Sono sicuro che tornerai ad amare di nuovo, non puoi fare a meno di amare chi ti sta accanto, in fondo con noi hai fatto così: non ci conoscevi affatto e ti sei preoccupata per noi fin da subito, ci hai dato tutto il tuo affetto. Sarai pronta un giorno per tornare ad amare e sarà fortunato chi sceglierai di avere accanto. Io sono stato fortunato ad averti incontrata!!’’ – così dicendo le diede un bacio sulla fronte, cosciente che sarebbe stato l’ultimo gesto così intimo tra loro, le augurò buonanotte e lasciò l’appartamento.

 

 

♪…ho sentito profumi che portano nausea
ho cercato calore da chi non ne aveva
ho pregato la notte col sole finivo
sono stato un disastro per chi mi ha creduto… ♫

 

Sara era ancora in terrazza stranita e sorpresa allo stesso tempo. Si passò le mani sulle braccia accarezzando quella pelle d’oca che le aveva provocato quel momento, ripensava alle parole di Bart, alla dolcezza che aveva usato per dichiarare quello che provava che era tipica di lui, al suo riguardo per lei, alla forza di non cedere al suo istinto e fare qualcosa che avrebbe potuto infastidirla, ma più di tutto ripensava alla sua stupida convinzione di non essere ricambiato e che pur di non azzardare a seguire il suo istintostava rinunciando a lei per non farle pesare nulla.
Ma ad essere veramente onesti non era stato solo lui lo stupido: cosa aveva fatto lei per fargli capire il contrario?!
Niente, non aveva fatto nulla..nessun gesto, nessuna parola, nessuna reazione: era stata totalmente immobile.
Fu  allora che capì di aver sbagliato, di aver dato spazio al suo timore e di non aver seguito il suo cuore. Si recò di corsa all’ingresso e si precipitò giù per le scale più in fretta che poteva maledicendo quel dannato ascensore che non funzionava, che poi anche ad essere funzionante sarebbe stato comunque troppo lento: una corsa per le scale era decisamente la scelta migliore.
Sull’ultima rampa per paura di non fare in tempo urlò il suo nome quasi con tono di ordine.  Sui gradini della portineria, con un po’ di fiato corto, forse non tanto per lo sforzo ma per aver fatto in tempo a raggiungerlo cominciò a respirare regolarmente: ‘’Bart, aspetta!!’’ – il cuore le batteva forte, aveva una inspiegata paura ma la presenza di lui la rassicurava.
Lui si voltò di scatto incredulo: ‘’Sara, perchè sei scesa di nuovo??’’ – disse a mezza strada tra la sorpresa di vedersela di fronte e il timore di ricevere un altro schiaffo.
Non gli rispose, avanzò velocemente verso di lui fermandoglisi di fronte ad una minima distanza. Erano davvero troppo vicini ma l’incertezza di fare la cosa sbagliata era la sensazione che prevaleva in entrambi fin quando Sara non decise di ascoltare il suo cuore, annullò la distanza e lo baciò. Un semplice contatto fisico cercato solo da parte di lei all’inizio, fin quando lui, cedendo all’insistenza di lei, fece sparire il suo stupore e fece prevalere la voglia di lei che aveva tenuto repressa in quei giorni.
Sara sussultò avvertendo pienamente la presenza di Bart lì con lei e si lasciò trasportare da qualsiasi emozione che quel momento le stava regalando: la presa sulla sua vita che si rafforzò, la forza con cui la spinse verso di lui annullando qualsiasi distanza, la passione con cui la stava baciando, l’amore che le trasmetteva con quel gesto.
Finchè però non fu proprio lei ad interrompere il bacio: non ne aveva nessuna intenzione ma doveva fare una cosa più importante: ‘’Perchè??’’ – chiese semplicemente.
B:’’Perchè cosa??’’ – replicò di torno lui.
S:’’Perchè sei stato così sincero con me, perchè hai dichiarato così apertamente quello che provi?? Non è da te parlare…’’ – Bart la interruppe baciandola, dimostrandole realmente il suo vero modo di dichiarare i suoi sentimenti con un bacio dolce e carico di amore.
Quando si allontanò per prendere fiato le rispose: ‘’Avrei voluto dimostrartelo così, credimi, esattamente come la prima volta ma non volevo che pensassi fosse un altro errore, volevo sapessi veramente cosa significasse per me!! Tu sai tutto di me come mai nessuna ha saputo: sai della mia infanzia, della mia carriera sportiva, di come sono entrato nell’arma, della sbandata che ho avuto per tua sorella quando la conobbi, della fine della storia con Milena, della vita cui mi ero dato prima di incontrare Eleonora, di come ci siamo conosciuti e com’ è andato avanti il nostro rapporto e adesso sai pure come si è concluso. Sai praticamente chi è Bart, ti ho sempre raccontato tutto di me e volevo continuare a farlo!!’’ – le sorrise e venne ricambiato, poi aggiunse – ‘’Ti aspetta una giornata impegnativa, è meglio che vai a riposarti!! Ci vediamo domani, maggiore!!’’ – Sara alle sue ultime parole alzò le sue braccia in direzione della sua nuca e l’avvolse – ‘’guarda che non sto scappando, solo che è meglio che vada ora!!’’.
Sara sorrise al tono della sua voce così forte vicino al suo orecchio, le piaceva quando lui le parlava così vicino: ‘’Non andartene Bart!! Resta!!’’ – lui insicuro abbassò lo sguardo incrociando quello di lei.
B:’’Non è il caso, dammi retta Sara..’’–  insistette accarezzandole una guancia.
S:‘’Non lasciarmi sola. Resta con me stanotte!!’’ – ripeté lei mentre lo afferrò per mano e si fece seguire da lui.

 

 

♫..tu mi hai preso la mano e mi hai detto proviamo
cosa abbiamo da perdere è tutto già scritto
io ti ascolto sognare io sono nel sogno
è per questo che adesso ti dedico tutto… ♪



 

Sulle scale regnò lo stesso silenzio e lo stesso imbarazzo di prima ma le loro mani l’una nell’altra davano loro la prova che qualcosa era davvero cambiato. Sara con tutta la sua bravura nel tenere a bada le sue emozioni non riuscì però a non rabbrividire mentre lui la teneva per mano. La sua mano tremava e lui accortosi della cosa la strinse saldamente nella sua. Appena chiuse il portone Sara gli sorrise alzando il suo sguardo verso di lui e sciolse la presa per poter incrociare le loro dita insieme. Gli si avvicinò poggiando il viso sul suo petto cercando un suo abbraccio che le venne immediatamente regalato: ‘’Ho paura, Bart!!’’ – disse stringendosi forte a lui – ‘’Ho paura di quello che riesci a farmi provare!!’’.
Bart turbato da quelle parole le alzò il viso incrociando i suoi occhi cercando di tranquillizzarla con il suo sguardo: ‘’Sara..’’.
S:’’Forse non dovrei averne ma ho paura che tutto questo sia solo mia immaginazione, che da un giorno all’altro possa ritornare Eleonora, che tu possa sentirti ancora legato a lei, che sia accaduto tutto troppo in fretta e che allora io debba rinunciare a te!!’’.
B:’’Non accadrà nulla di tutto ciò!! Io l’ho capito tardi ma l’ho capito. Ho capito con chi voglio stare: ho capito che ti amavo sempre di più mentre i giorni passavano. Essere messo di fronte alla realtà mi ha sconvolto e non riuscivo ad accettare che mi potesse essere successa una cosa del genere: che mentre stavo con una donna io ne amavo un’altra. Non volevo crederci, non volevo che fosse vero perchè sapevo che non eri una donna qualsiasi e non potevo sconvolgerti la vita ammettendo che provavo qualcosa per te!! Ho provato ad evitarti, ad allontanarti e finchè non ci pensavo tutto andava bene. Fin quando quel giorno al parco ti sei presentata di fronte. Pensavo a  te in continuazione, alla conversazione con Eleonora, a come non mi fossi mai accorto di nulla e questo pensiero mi tormentava ma rifiutavo l’idea che potesse essere tutto vero. E poi mi sei stata troppo vicina, troppo da non riuscire a tenere a freno quello che la tua vicinanza mi provoca. È con quel bacio che ho veramente capito che è amore quello che provo per te. Le tue labbra, il tuo odore, il tuo calore mi hanno regalato un momento unico e speravo di aver trovato finalmente la soluzione a tutto ma poi tu mi hai detto di non poter andare oltre. Quelle parole in quell’istante mi hanno riportato alla realtà, alla vera realtà: tu non provavi i miei stessi sentimenti  e io ti avevo rubato un bacio che ti avrebbe solo fatto sentire in colpa. Mi dispiace per tutto quello che ho detto in caserma, non lo pensavo veramente, non l’ho mai pensato, solo che la rabbia di aver rovinato tutto, di averti allontanata da me per sempre mi ha fatto reagire in quel modo. Lo schiaffo era più che meritato, lo capisco!!’’.
Sara gli accarezzò il viso mentre gli occhi celavano un velo di contentezza: ‘’Scusa per lo schiaffo e scusa per tutto il resto. Hai ragione non ho affrontato la situazione e sono scappata, non ho mai fatto una cosa del genere ma non volevo essere causa di problemi per te. Non è vero che non provavo i tuoi stessi sentimenti, non è vero che non ricambio quello che tu provi per me. Io mi sono sentita confusa nell’ultimo periodo, stare accanto a te non era più come prima e poi c’è stata la festa a casa di Ghiro, tu che mi hai chiesto di farti da testimone, le tue parole, i tuoi gesti, la tua vicinanza: Bart io in quel momento ho provato qualcosa di diverso ma poi ho pensato che ti stavi per sposare e che i miei erano solo pensieri poco chiari, che la mancanza di Christian veniva fuori in questo modo. Non volevo essere causa della rottura del tuo rapporto, non volevo essere un problema per te, non volevo complicarti la vita!!’’.
B:’’Non sei mai stata un problema per me, non mi hai mai complicato niente anzi mi hai reso davvero felice, oggi più che mai!! Me lo spieghi come hai fatto a farmi innamorare di te??’’ – le chiese sorridendo ad pochi centimetri dal suo viso.
Sara sorrise insieme a lui: ‘’Forse quando capirò come ho fatto anch’io ad innamorarmi di te, avrò la risposta alla tua domanda’’ – rispose rivelandogli finalmente i suoi sentimenti.
B:’’Non sai come mi sento felice in questo momento..’’ – le disse stringendola forte a sè come a non volerla farla scappare.
S:’’Se ti chiedessi di non parlare più lo faresti?!’’ – gli sussurrò all’orecchio alzandosi sulla punta dei piedi – ‘’Non aggiungere nient’altro adesso, fai solo quello che senti…’’ – gli disse dopo essere scesa con le labbra lungo il suo collo tornando a poggiare i piedi interamente sul pavimento.
Bart a quella scia di baci non riuscì a non sospirare il suo nome; quando lei si allontanò da lui per guardarlo negli occhi aspettando un suo gesto lui riprese a parlare: ‘’Sara, non continuare così…ascoltami per una volta…’’ – lei gli mise prontamente le sue dita sulle labbra, sapeva benissimo che effetto gli facevano, l’aveva già constatato e detestando di essere contraddetta si alzò di nuovo per raggiungere il suo orecchio, questa volta avvicinandosi con tutto il corpo a lui: ‘’Pensavo di essere stata chiara: ti ho ascoltato finora, adesso ti ho solo chiesto solo di seguire quello che provi. Non parlare tenente, hai già detto tutto quello che mi dovevi dire o sbaglio?!’’ – gli parlò di nuovo all’orecchio con un tono talmente seducente cercando di essere il più convincente possibile, sapeva di poterlo provocare, voleva solo che si lasciasse andare senza alcun pensiero.
Bart non se lo fece ripetere due volte, era stata tremendamente provocante, fece un passo in avanti facendola indietreggiare finchè non la fece appoggiare al muro con la schiena, poggiò una mano salda in vita e con l’altra le slegò i capelli: amava vederla con i capelli sciolti, era più Sara, era semplicemente lei, la donna di cui si era innamorato.
Il movimento dei suoi capelli sulla spalla la fece sorridere, aveva di fronte Bart incantato che continuava a fissarla negli occhi, poggiò le mani sulle sue spalle e con una cominciò a salire lungo la sua nuca avvicinando il volto verso di lei. Bart non aspettò di essere guidato, le si avvicinò e si prese con voglia le sue labbra, forse troppo violentemente forse con troppa brama ma non era più in grado di mantenere il controllo, non dopo che aveva ricevuto un suo invito.
Un bacio da togliere il respiro, pieno di desiderio, insaziabile e irruente.
Un amore nato giorno dopo giorno, timido ed eclissato e di colpo uscito allo scoperto spiazzando loro che si erano sempre considerati solo semplici e buoni amici.
La voglia di entrambi non tardò ad emergere, avevano bisogno di respirare e nonostante ciò fosse una necessità per loro il bisogno di sentire il sapore, di avvertire il calore dell’altro era assai più ugente in quell’istante.
Desiderava Sara, glielo aveva fatto capire con quel bacio passionale e lei aveva ricambiato allo stesso modo ma cercò di essere delicato con lei, si erano dichiarati i loro sentimenti quella stessa sera e volevano entrambi che la ricordassero come una delle più belle tra loro.
Le labbra di Sara che esploravano il suo corpo la portarono a liberarsi in fretta della sua camicia e proseguì con la cinta dei pantaloni quando venne fermata da lui che scese la zip del suo abito e le accarezzò la schiena prima di sfilarle del tutto il leggero vestitino che indossava. Rimase in intimo di fronte a lui e avvertì le mani di Bart sui suoi finachi che la accarezzavano dolcemente. Al contatto diretto delle sue mani con la sua pelle arrossì forse per l’imbarazzo di essere fissata intensamnente da lui o forse per il fiato che ormai le era quasi del tutto venuto a mancare e decise di nascondere il suo rossore tornando a baciarlo e a sbarazzarsi definitivamente della cintura.
B:’’É un po’ come se stessimo in costume, alla fine ti ho vista tante volte in piscina con il solo costume addosso…l’hai dimenticato?!’’ – le sussurrò avendo notato la sua reazione qualche istante prima.
Sentendo quelle parole le venne spontaneo sorridere, si avvicinò al suo viso senza baciarlo ma solo per definirne il contorno delle sue labbra facendo pian piano perdergli il controllo che si ostinava a mantanere, lo fissò negli occhi e poi si allontanò incamminandosi verso la sua camera. Si appoggiò sulla porta non aspettando altro che la raggiungesse: ’’Io non credo sia proprio la stessa situazione, che dici?!’’ – gli disse mentre lui si stava avvicinando.
Bart la raggiunse, riprese a baciarla mentre si liberò definitivamente del suo reggiseno, la prese in braccio e le rispose: ‘’No infatti, adesso è molto meglio…saperti mia è decisamente molto meglio’’ – la poggiò sul letto e reggendosi sulle braccia incrociò i suoi occhi.
S:’’Allora non pensare a nulla, pensa solo a me, pensa a noi adesso!! Ci siamo solo io e te ora. Io, te e nient’altro!!’’ – gli disse attirandolo su di se e abbandonandosi così totalmente al suo amore.
Una passione e un sentimento a cui nessuno dei due aveva mai fatto caso e di cui entrambi ora non volevano fare a meno..
 

  ♫… il mestiere si impara il coraggio ti viene
il dolore guarisce la tempesta ha una fine
ma diverso è sapere la cosa più giusta…

…è per questo che vivo con molta paura
tutto questo potrebbe di colpo finire
ma poi penso ogni cosa ha una fine sicura
quindi non me la meno e ci metto passione… ♪**

 


 

*Lettera a G., L. Ligabue

** Ti dedico tutto, B. Antonacci
 

 

  
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