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Autore: VidelTitania94    28/08/2012    5 recensioni
La battaglia contro Majin Bu si è conclusa e tutto è tornato alla normalità. Videl e Gohan sono amici più che mai,ma forse l'essere semplici amici a loro non basta.
Piano piano aggiungerò gli altri capitoli c:
Questa è la mia prima FF e tutti i consigli sono ben accetti!
Hope u like it!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Sei sorpresa?- chiese speranzoso Gohan avvicinandosi a Videl.

Il sorriso di Videl per lui era già una valida riposta,ma voleva esserne assolutamente certo,anche perchè non gli era venuto in mente nient'altro con cui potesse sdebitarsi.
Ci aveva pensato tutta la mattina,anche durante il suo allenamento con suo fratello e suo padre,infatti era riuscito a farsi battere da Goten perchè era troppo distratto.

-Eccome!- rispose Videl continuandosi a guardare attorno.
Tutto era come se lo ricordava.

Rimase in silenzio assaporando più che poteva tutti gli odori e profumi che la stavano circondando e ascoltando i suoni della foresta come lo scrosciare del fiume e il lento movimento degli alberi mossi dal vento.

Gohan non smetteva di osservarla. Lo spettacolo che stava ammirando lui valeva più di cento radure come quella messe assieme.

-Sta a sentire Gohan- gli chiese all'improvviso.


-Che ne diresti di far vedere a questa radura come sono migliorata nel volo e magari,anche nel combattimento?- domandò Videl alzandosi in aria.

-Cosa intendi dire?- Gohan la seguì un po' titubante.

-Colpiscimi e non trattenerti.- disse convinta Videl voltandosi verso di lui.

-Come scusa?- rispose Gohan incredulo.

-Non fare il finto tonto,fai come ti ho detto altrimenti vado a raccontare a tua madre che ieri sei scappato di casa per venire da me.- lo guardò arcigna Videl.

-Va bene,va bene- Gohan si convinse e si peparò a sferrare un pugno sul viso della giovane.
Ovviamente trattenne la forza per non farle davvero del male e Videl si preparò a parare il pugno con le mani.



Driiin



Videl abbassò per un secondo le mani per prendere il telefono,ma ormai il pugno di Gohan si stava dirigendo verso la sua faccia.
ll ragazzo non riuscì a fermarsi in tempo e le scagliò il pugno in pieno volto.

Videl rimbalzò indietro con il capo,ma si ricompose subito e fece per un attimo mente locale su quello che le era appena successo. Il suo naso stava sanguinando copiosamente,ma la ragazza riuscì comunque a rispondere al telefono.

-Zi papà,zono da Eraza. Zi zi ztanotte dormo da lei,zi bi devo essere preza un raffreddore - rispondeva freneticamente Videl alle varie domande del padre mentre con la mano libera si stava tenendo il naso sanguinante.



Gohan era pietrificato.
Le aveva appena rotto il naso. Sbiancò di colpo e si guardò il pugno intriso di sangue.

Non aveva la forza di parlare o perlomeno di reagire,era lì,inerme,fermo in aria a guardare la povera Videl.

Videl chiuse la telefonata e con assoluta tranquillità ripose il telefono nella tasca dei pantaloncini.

-Zono dabbero una ztupida,non dovevo distrarmi ber rispondere al cellulare.- Videl rise di gusto,forse per mascherare il dolore e l'agitazione.
Si sentiva pulsare il naso in modo ritmico e violento e il sangue non ne voleva sapere di arrestarsi e gocciolava abbondantemente fra le sue dita.

Gohan si riprese per un attimo dallo shock. Come faceva Videl a prenderla così sul ridere? Come aveva fatto lui a non fermarsi in tempo?

-Vi-Videl,mi dispiace- riuscì a dire conn un filo di voce.

-Non devi scuzarti,è colba mia!-lo tranquillizzò Videl gesticolando con una mano.

-Salta sulle mie spalle,ti porto all'ospedale- replicò velocemente Gohan,visibilmente sconvolto.

La prima cosa che Gohan aveva promesso a Videl era stato che non l'avrebbe fatta più soffrire, e lui che fa? Le rompe il naso.

-Gohan,lo zo che zei forte,ma non è che mi devi portare all'ospedale abbena mi tocchi e poi,zono ancora in grabo di volare!- rispose Videl.


La ragazza scese di quota e atterrò vicino al fiume. Si inginocchiò sulla riva e si lavò prima la mano e poi,con le mani a conca,raccolse un po' d'acqua e se la buttò sulla faccia.
Il naso aveva finalmente smesso di sanguinare e Videl riprese a respirare normalmente.
Fece qualche inspirazione profonda per vedere che fosse tutto a posto. Per fortuna il naso non sembrava essere rotto.

Gohan,che nel mentre era atterrato vicino a lei e che si era lavato la mano sporca di sangue,le voltò il viso con entrambè le mani per poter controllare da vicino il danno che aveva appena fatto.

-Ti verrà un brutto livido- constatò dispiaciuto il giovane Saiyan guardandole il naso.

I loro sguardi si incrociarono.

-Non sai quanto mi dispiace,non sono proprio stato capace di fermarmi- proseguì amareggiato.

Videl pose una mano su quelle di Gohan.

-Te l'ho già detto,la colpa è solo ed esclusivamente mia- replicò con calma.

Le mani di Gohan,ancora sul viso della ragazza,incominciarono ad accarezzarla delicatamente.

-Sei davvero sicura di non voler andare all'ospedale?- le sussurrò.

-Sicurissima,stai tranquillo- gli sorrise Videl,chiudendo gli occhi e abbandonandosi totalmente alle carezze del giovane.

Videl,ancora con gli occhi chiusi,poteva sentire distintamente il respiro di Gohan che si stava avvicinando verso di lei.

Il giovane avvicinò lentamente il capo al suo e le diede un tenero un tenero bacio sul naso.

-Lo sai che questo metodo si usa con i bambini vero?- rise Videl aprendo dolcemente gli occhi,alludendo al fatto che si da sempre un bacio ai bambini che si sono fatti male.

-Certo che lo so,ma in mancanza d'altro mi sono dovuto arrangiare!- rispose ridendo Gohan.
Cominciava ad essere più tranquillo. Videl sembrava stesse bene e per una volta,era stato lui a fare il primo passo.
Non aveva mai provato certe sensazioni prima d'ora.

Comincivano già ad essere le cinque passate del pomeriggio e a Gohan venne in mente una cosa.

Staccò le mani dal volto di Videl e si alzò in piedi.

-Seguimi- le disse accennando un sorriso e librandosi in aria.

-Ti ho già detto che io all'ospedale non ci vengo!- replicò testardamente Videl ancora inginocchiata sulla riva del fuime.

-Tranquilla,non ti porto all'ospedale-

Videl non si convinse del tutto,ma si alzò in volo e lo seguì lo stesso.

Gohan aveva ragione,non stava portando Videl all'ospedale,infatti erano atterrati sulla sommità di una collina circondata da moltissimi alberi.

-Mi dispiace,ma questo posto non me lo ricordo- ammise Videl,guardandosi intorno.

-Lo so,non preoccuparti! Questo luogo è conosciuto da ben poche persone- sorrise Gohan.

Gohan scorse un albero che aveva una bellissima vista dei monti Paoz
Il sole stava calando dietro di essi.

-Vieni con me-

Videl seguì Gohan in direzione di quell'albero e si sedette accanto a lui con la schiena appoggiata alla robusta corteccia.

-Cosa c'è?- chiese la ragazza.

-Guarda- Gohan puntò il dito verso i monti Paoz e al sole che stava tramontando, illumimando di arancione i luoghi limitrofi,facendolo diventare uno spettacolo incredibile e fuori dal comune.

Videl era così incantata verso quel meraviglioso spettacolo che quasi non si accorse che le dita di Gohan si erano completamente intrecciate alle sue,quasi come in una morsa.
Appena se ne rese conto,Videl si voltò verso il Saiyan e appoggiò dolcemente la testa sulla sua spalla.











-Ma dove diavolo sono andati a finire!-

Chichi andava freneticamente su e giù per la casa,aspettando che il figlio arrivasse.

-Eddai tesoro,sono ragazzi,lasciali un po' in pace! Ma cosa vuoi che stiano facendo!- sbuffò Goku mentre era comodamente disteso sul divano.

-Il mio Gohan è troppo giovane per andare in giro con le ragazze e poi non ha più aperto libro da quando ha lasciato il torneo.- ringhiò Chichi.

-Chissà cosa staranno combinando!- proseguì

Chichi incominciò ad immaginarsi qualche strana scena riguardante i due ragazzi e subito si agitò. La donna si lasciò cadere su una sedia e si portò le mani sul viso,coprendolo completamente.
Non poteva credere che il suo Gohan potesse essere capace di cose simili.

-Goku va a cercarli- ordinò.

-Io? Dai sono stanco- replicò il marito.

-Ci vado io mamma!- si immischiò Goten.

-No no tesoro,è meglio di no- rispose di corsa la madre.

-E perchè?- mugugnò il piccolo.

-Perchè potresti vedere qualcosa di sconveniente,ecco perchè- rispose la donna noncurante della possibile reazione del figlioletto.

-Cosa vuol dire sconveniente? Nel senso che potrei vederli mentre si stanno baciando?- chiese Goten.

-Si,qualcosa del genere.- ammise esasperata Chichi.

-Che schifo!- ribattè il figlio,arricciando il naso e correndo in camera sua.

La donna si voltò verso il marito.

-Goku,per favore.- disse seccamente,scandendo con forza le parole.

-E va bene,va bene- ripose rassegnato Goku mentre si stava alzando dal divano. L'ultima cosa che avrebbe voluto sarebbe stata andare contro sua moglie Chichi.

Il Saiyan uscì di casa e si mise a volare in cerca del figlio e di Videl. Conosceva bene Gohan,infatti la sua prima tappa fu proprio la radura dove il giovane aveva portato la ragazza.

Atterrò nel bel mezzo del prato e iniziò a cercarli quando all'improvviso sentì degli strani rumori provenienti da un cespuglio limitrofo.

Goku sbiancò. Forse Chichi aveva ragione.
No,non era proprio da Gohan.
E se anche fosse stato? Gohan era grande e soprattutto abbastanza responsabile da prendere le adeguate precauzioni,ma evidentemente Chichi non la pensava allo stesso modo.

-Figliolo ti prego,non voglio essere io a scoprirti,poi come lo racconto a tua madre?-pensò.

Si avvicinò piano piano al cespuglio,quando qualcosa ne uscì fuori.

-Meno male,erano solo due scoiattoli.- sospirò Goku alquanto rasserenato.

-Niente,qui non ci sono- sentenziò dopo un po' il padre di Gohan.

Chiuse gli occhi e cercò di visualizzare mentalmente l'aura del figlio,ma questa era davvero impercettibile. Forse Gohan stava trattenendo deliberatamente la propria forza per non essere disturbato.
Goku alla fine riuscì a capire dove si stesse trovando il figlio e partì alla volta delle colline.

Una volta atterrato,Goku intravise l'albero dove scorse due figure.
Erano totalmente immobili.

Si avvicinò e appena li vide non potè fare altro che sorridere.

I due ragazzi,ancora appoggiati all'albero,si erano addormentati sotto i suoi rami frondosi. Gohan aveva appoggiato la testa su quella di Videl che era ancora adagiata sulla sua spalla.









Le loro mani erano ancora strette in quella morsa,che sarebbe stata difficile da allentare.
  
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