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Autore: Lady Cheshire    28/08/2012    2 recensioni
Niente da dire su questa storia, strano ma vero, quiiindi mi affido a voi, gente di EFP, siate clementi su questa storia priva di senso...è nata per sbaglio. Coomunque, eccovi un pezzettino, a presto ^^
Dal capitolo 5
Me ne vado come tu mi hai chiesto, ma continuo a chiedermi dove é stato il mio errore. Forse avevi ragione tu e quella sera non dovevamo lasciarci andare ma non mi pento di averlo fatto. Ti lascio col male nel cuore, credimi, ma prendo con me la bambina. Volevo che qualcosa di noi restasse anche a me, anche se soffro nel trattare mia figlia come un oggetto. Mi prenderai per un egoista, ma non ti biasimo, puoi stare tranquilla la piccola crescerà serena, non temere per lei l'amerò con tutto me stesso. E lo stesso vale per te, ti amo ora che me ne vado e ti amerò per sempre... Addio amore mio.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passato parte 1: Festa

Era sera, la sera del giorno in cui erano usciti al bando i risultati di ammissione all'università. Amu era stata ammessa a pieni voti, come tutti i suoi amici. Tra poco sarebbe uscita con loro a festeggiare i risultati, con loro ci sarebbero stati anche Kukai, Utau reduce da un tour nazionale e quindi doppio festeggiamento, Yaya, Kairi e Ikuto...già Ikuto, che avrebbe iniziato a frequentare un' istituto all'estero...le sarebbe mancato da morire, ne era certa, ma in fondo mancavano ancora due settimane alla sua partenza per Londra, dove avrebbe frequentato la scuola d'ora in poi. Aveva appena finito di sistemarsi i capelli, arricciando il fondo dei capelli, raccolti in una coda alta, che il campanelli aveva iniziato a suonare insistentemente, doveva essere Utau. Messi i sandali abbinati al vestito, aveva preso la borsetta ed era schizzata fuori dall'amica, che la aspettava in macchina, visto che la sua era stata presa in ostaggio dai suoi genitori dato che la loro era dal meccanico. 
Amu pov
Utau era bellissima come al solito, ma non ne avevo dubbio, lei é sempre bella. Era vestita in maniera appariscente come al solito. Una aderente vestito color oro tutto luccicante lungo fino a metà coscia, scarpe tacco 12 dorate e coperte di brillantini come il vestito e le sue solite code legate con dei fermagli...dorati!
«Caspita Utau sei...»
«Appariscente?»
«Stavo per dire luminosa, ma anche appariscente può andare»                                                                        «Trovi? Era esattamente a ciò che miravo...»
«Vuoi fare colpo su Kukai vero?»
«Esatto, é appena tornato da un camping di allenamento all'estero, non me lo farò rubare da una biondina di passaggio»
«Utau, te lo dico a rischio della mia salute ma...anche tu sei bionda»
«LO SO!»
«Ok...scendo a chiamare Yaya eh...»
Detto questo sono scesa dalla macchina a chiamare Yaya, in attesa che Utau sbollisse la rabbia. Yaya era scesa quasi subito, sprizzava energia da tutti i pori, come al solito. Aveva un vestito rosa pallido, senza spalline stretto fino sui fianchi che poi si apriva in una gonna a campana lunga fino alle ginocchia e un paio di ballerine rosa con un fiocchetto bianco come i nastrini che legavano i sue due soliti codini e il fiocco sulla borsetta.
«Yaya, sei molto graziosa sai?»
«Grazie Amu-chii. Anche tu sei molto bella e provocante. Avrai gli occhi di tutti puntati addosso» aveva detto lei con una punta di malizia nella voce, quel poco che bastava per farmi diventare rosso acceso.
«N-non é vero! E comunque é stata Utau a sceglierlo»
«Anche per me e Rima li ha scelti lei, ma solo tu sei davvero sexy»
«YAYA!!»
«Oh...guarda Utau ci sta chiamando, dobbiamo andare a prendere Rima... Comunque non prendertela con me se Ikuto picchia tutti i ragazzi che ti si avvicinano più di 5 metri.»
«Yaya ha ragione, mio fratello non é violento, ma é un po' geloso e possessivo...auguri!» si é avviata verso la casa di Rima. Dopo poco sono andata a chiamare Rima, graziosa come sempre. Un morbido abito lilla di chiffon con due ali argentate disegnate sulla schiena, e un paio di decolleté scamosciate lilla. I capelli erano raccolti in un elegante crocchia con dei ciuffi che scendevano da un nastro argentato...perché solo io sembravo provocante? Ma lasciamo perdere...ecco, siamo davanti alla discoteca scelta da Utau. I ragazzi erano già li, Kukai, Kairi, Nagihiko e Ikuto tutti vestiti in maniera consona. Mancava solo Tadase che stava scendendo dalla macchina con la sua biondissima, bellissima, perfettissima fidanzata.
Ikuto pov
Quando é arrivata la macchina ci siamo stupiti tutti, le ragazze non erano in ritardo, incredibile! Quando sono scese ci siamo rimasti secchi, erano bellissime! Amu poi era meravigliosa. Quell'abitino rosso le stava veramente bene, era molto provocante. Forse un po' cortino quindi mi toccherà mettere le cose in chiaro non appena entrati nel locale.
«Caspita ragazze, siete favolose»
«Grazie Kukai, molto gentile...entriamo!» Utau aveva ottenuto ciò che voleva e ora voleva scatenarsi. Una volta entrati nel locale tutti gli sguardi maschili erano puntati su Amu e mia sorella...fastidioso. Ci siamo seduti al nostro tavolo, e subito avevo messo un braccio attorno alle spalle di Amu, tanto per mettere le cose in chiaro. Era davvero buffa con le guancie intonate al vestito. 
«I-Ikuto che fai?»
«Metto in chiaro alla mandria di parassiti che tu sei di mia proprietà» adoravo farla arrabbiare ma oggi aveva reagito in maniera diversa. Era arrossita come suo solito, però non si era arrabbiata, ma aveva abbassato lo sguardo e aveva fatto un sorriso timido. Come mai era così docile stasera?
«Hai già bevuto?»
«Ma cosa...?»
«No é che di solito sei più...aggressiva quando ti faccio arrabbiare»
«B-bhe...oggi si festeggia e non ho voglia di arrabbiarmi»
«Già, si é già arrabbiata con me quando ho commentato il suo vestito e mi sono messa a fare ipotesi con Utau su quante scuse potresti trovare per saltarle addosso»
«YAYA!!»
«Ah, é così allora...non mi servono molte scusa per portarla in bagno sai?» detto questo mi sono preso una bella gomitata nel costato piuttosto dolorosa.
«Taci ebete...Ehi ragazzi dov'è Utau?»
«In pista con Kukai, li fissano tutti sono ottimi ballerini, sopratutto Kukai...»disse Rima guardando Nagihiko di sottecchi.
«É un guanto di sfida per caso?» aveva risposto lui.
«Chissà...forse...» e così erano andati anche loro a ballare, seguiti da Yaya e Kairi, il principino e la sua bella Kisa...cavoli era bella davvero, bionda e occhi azzurri, vestita di bianco...sembrava un angelo, ma io preferisco la mia piccola vestita di rosso. Solo ora realizzo che io e Amu ci siamo ritrovati soli...e ora che faccio?
«Arrivo subito, vado in bagno» meglio staccarsi un attimo da quel silenzio imbarazzante.
Amu pov
Era andato in bagno? Oh mamma, sono bloccata in una discoteca con un cortissimo abitino rosso e lo sguardo di un sacco di ragazzi puntato addosso...ora che faccio. Ne arrivano uno dopo l'altro, stavo iniziando a preoccuparmi e se arrivava un maniaco?
«Signorina...» mi aveva chiesto un ragazzo, oddio un' altro, che faccio? «Questa l'ha ordinato la sua amica bionda...ma é davvero Utau Hoshina?»
«Si, in carne, ossa e brillantini» avevo detto io bevendo dal bicchiere, avevo visto Utau salutarmi da bancone quindi potevo fidarmi.
«Ahah, sei carina sai? E simpatica...ce l'hai il ragazzo?»
«Si ce l'ha...quindi smamma» aveva detto Ikuto, circondandomi le spalle con il braccio, fulminandolo con lo sguardo. Visto che Ikuto era di una buona spanna più alto, il cameriere era scappato a gambe levate.
«Fortuna che sei arrivato...» -Meglio non dirgli di tutti quelli che ci hanno provato con me-
«Perché? Ti sono mancato?» disse lui malizioso come sempre
«Certo che no...»
«La mia solita Amu...ma ti sei bevuta un bicchiere del genere? Che c'era dentro?»
«Non lo so, ma era buono!» sapevo perfettamente di aver bevuto un bicchiere di Brandy, ma ero felice di aver cambiato discorso. Anche se iniziavo ad avere caldo, ero perfettamente lucida, non era la prima volta che bevevo, solo che Ikuto non lo sapeva...mi piaceva vederlo preoccupato per me.
«Ma sei matta? Tu bevi qualcosa che non conosci? E se reggi male l' alcool e ti trovi sola come prima?»
«Stai calmo Ikuto, sto bene non ti preoccupare»
«Come faccio a non preoccuparmi? Hai le guancie rosse e gli occhi lucidi, sei ubriaca! Ti accompagno a casa, vieni» aveva detto per poi prendermi il polso e trascinarmi fuori.

  
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