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Autore: Fefy_07    28/08/2012    2 recensioni
Ambientazione post 3 stagione. Damon, per il patto stretto con Stefan, ha lasciato Mystic Falls. Dopo 4 anni ritorna, stanco di dover stare lontano dall'unico posto che riesce a chiamare casa. Capisce subito che qualcosa è andato tremendamente storto quando è andato via, e i suoi sospetti non fanno altro che accrescersi, trovando casa sua perfettamente vuota. Dove sono Elena e Stefan? Cos'è successo dopo la sua partenza? Avrà presto una risposta ai suoi dubbi e sarà costretto ad una nuova, grande battaglia, per salvare suo fratello.
Prima long-fic, spero di avervi incuriositi e che leggerete!
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ansia è sempre un vuoto che si genera tra il modo in cui le cose sono e il modo in cui pensiamo che dovrebbero essere; è qualcosa che si colloca tra il reale e l'irreale.



POV Damon

Rieccomi, dunque, a Mystic Falls. È così tanto tempo che manco da questa cittadina che un po’ mi meraviglia constatare quanto tutto sia rimasto esattamente come mi ricordavo. Passeggio tranquillo, come se non fosse strana la mia presenza lì, perché mi sento esattamente al mio posto. E poi, in fondo, è appena l’alba, non c’è ancora nessuno in giro.
Rivedo il Grill, è tale e quale a come lo ricordavo. Non ci entro dentro, non ho più avuto la forza necessaria da quando non ho più un compagno con cui dividere le bevute, sento che mi annoierei. E, anche se mi è difficile ammetterlo, sento anche che la solitudine mi ucciderebbe. Quello è sempre stato il posto mio e di Rick. Una coppia. Se ne manca uno, non è la stessa cosa. Chiudo gli occhi un istante, mentre l’immagine del corpo di Alarick (o meglio, del suo alter ego ammazza vampiri) mi torna alla mente. È così vivida che per un attimo mi manca il respiro, non ho ancora superato del tutto la sua dipartita tanto rapida quanto inaspettata. Dio, sono Damon Salvatore e mi manca il mio migliore amico umano. È vero che mi sto rammollendo.
Supero il pub tanto familiare per dirigermi verso un’altra zona. Inconsciamente, quasi guidato dall’istinto, giungo davanti a casa Gilbert. Mi nascondo nell’ombra di un albero, cercando di non fare il minimo rumore, probabilmente dentro c’è Jeremy che dorme, forse aguzzando l’udito posso sentirlo. E invece, per quanto mi sforzi, non arriva un singolo suono dalla casa, né un respiro, né un cigolio di molle o uno scalpiccio di passi. Silenzio assoluto, quasi irreale.
Hey Damon, il piccolo Gilbert è cresciuto, lo biasimi se ha deciso di cambiare aria? Cosa lo tratteneva in questa casa? Probabilmente Elena vive al tuo pensionato con Stefan. Giusta osservazione, quindi la casa è vuota. Strano, nemmeno nei tempi più cupi Jeremy aveva voluto muoversi da lì ed ero stato costretto a soggiogarlo per fargli avere una vita normale, e ora che Klaus non è più in questo mondo già da quattro anni, ha deciso autonomamente di andarsene? Qualcosa non mi torna, ma mi limito a lasciar perdere, anche se ho una brutta sensazione.
Rifletto sulla possibilità di intrufolarmi dentro casa, se non altro per dare un’occhiata alla camera di Elena, vedere se è come me la ricordo, come l’ho vista l’ultima volta, quando sono andato a salutarla. Ma abbandono l’idea e mi convinco che, probabilmente, è più salutare per me andare a casa mia, magari incontrerò Stefan e potrà spiegarmi lui questa stranezza. E se incontro lui, con lui ci sarà…Beh, ho bisogno comunque di bere e farmi una doccia, quindi casa mia è perfetta.
Quando giungo al pensionato, mi rendo subito conto che anche lì qualcosa non quadra del tutto. C’è troppo silenzio dentro. Come a casa Gilbert. Hanno abbandonato tutti la città, dopo la mia partenza? È assurdo e anche impossibile, Elena è una vampira molto giovane, Mystic Falls è casa sua, non avrebbe lasciato i suoi amici, ha bisogno di un legame col suo lato umano. No, decisamente qualcosa non va. Calmati, ragazzo, ti stai facendo paranoie, saranno a caccia! Si, giusto. Sto ingigantendo la cosa.
Mi trascino al tavolino coi miei alcolici, desideroso di un buon sorso di bourbon dopo tutto questo tempo, e mi lascio cadere sul divano. Ricapitolando, la città sembra abbandonata. Stefan e Elena non sono in casa, ma devono essere in giro da qualche parte. Pensandoci bene, per tutto il tempo che sono stato qui (poche ore, in verità) non ho visto nessuno, né la Barbie, né la streghetta, né il cagnolino. Buio totale. Eppure ormai è mattina inoltrata, non possono stare ancora dormendo tutti. Aggrotto la fronte a quel pensiero, ma poi lascio perdere.
Mi concedo qualche altro bicchiere e alla fine mi risolvo a fare una doccia. Se Elena e Stefan non tornano entro qualche ora, andrò a cercare uno qualunque degli amici di Elena e mi farò spiegare. Nel frattempo, una volta lavato, decido di fare un pisolino. Ho corso una giornata intera per arrivare e sono più affaticato di quanto credessi.
Mi risveglio tardi, sono ormai le otto, ma a casa non c’è ancora traccia di nessuno. Mi scopro affamato, così scendo nel seminterrato, convinto di trovare sangue nel congelatore e rimango piuttosto confuso quando, invece, non ve ne trovo neanche un goccio. Elena ha bisogno di sangue, molto sangue, è un vampiro giovane, perché qui non ce n’è neanche un po’? Stefan non le lascerebbe far del male a esseri umani, lei stessa non se lo permetterebbe. Eppure il frigo è vuoto, più lo guardo e più me ne rendo conto. Completamente vuoto, come se la casa fosse stata abbandonata.
I pensieri cominciano a vorticarmi nella testa, a una velocità preoccupante. Niente sangue. Casa Gilbert vuota, così come il pensionato. Nessuno degli amichetti di Elena in giro. Cosa diavolo sta succedendo? Le ipotesi sono due, Damon: o si sono spostati tutti in massa da qualche altra parte o qualcosa è andata terribilmente storta dopo che sei andato via. E il brutto presentimento che mi ha accompagnato tutto il giorno, a quella riflessione, non fa altro che crescere. Non va bene, per niente. Devo uscire di qui e andare a cercare delle risposte.
Mi precipito quasi in strada e mi dirigo al Grill. In condizioni normali, appena entrato, probabilmente sarei uscito, decidendo che non ne valeva la pena. Ma in quel momento, con la preoccupazione a spingermi, nonostante una velenosa ondata di nostalgia ad accogliermi, non appena spingo la porta principale, non mi soffermo a lungo sui ricordi che mi evocano quel posto e mi dirigo svelto al bancone. Una cameriera giovane e carina, che mai avevo visto prima di allora, mi si avvicina. Sfodero il mio sorriso migliore, poi chiedo notizie dell’unico essere umano che conoscevo e sapevo lavorasse in quel posto: Matt Donovan. Mi viene detto che non lavora più lì da ben due anni e che, anzi, si è trasferito, con un suo amico, a Denver. Non ci vuole un genio per capire che quell’amico è Jeremy. Ringrazio ed esco da lì, tanto più di quello non avrei saputo.
Dunque, Jeremy e Matt sono a Denver, da due anni dopo la mia partenza. Ma perché? E dove sono Elena e Stefan? La domanda mi assilla, e la preoccupazione comincia a trasformarsi in ansia. Non riesco a collegare i pezzi e la cosa mi manda in bestia. Mi servono più informazioni.
Faccio il giro delle case degli amici di Elena, e l’unica cosa che ne ricavo è di raddoppiare la mia frustrazione. A casa di Caroline non risponde nessuno, neanche Liz, dalla streghetta non ho avuto più successo, il sindaco Lockwood è risultato irrintracciabile, così come il figlio. Dove accidenti sono tutti?! Non era sicuramente così che mi immaginavo il mio ritorno, quando ero partito.
Torno a casa solo a notte inoltrata, completamente esausto ma con la mente che lavora frenetica. Non riesco a rassegnarmi al non sapere niente su che fine hanno fatto tutte le persone che conosco. E ancora non ho una spiegazione logica alla mancanza di sangue in casa e alla misteriosa assenza di mio fratello e della sua ragazza. Mi getto sul divano, dopo aver provveduto a portare con me una bottiglia piena di liquore, e comincio a bere, cercando di rilassarmi. Potrei aspettare l’alba e andare a Denver, magari, a cercare Jeremy. Potrei chiedere a lui. Devo capire qualcosa, e questo mi sembra l’unico modo.
Sto ancora riflettendo su quella possibilità, quando mi rendo conto di non essere solo. Mi irrigidisco impercettibilmente, ho sentito qualcosa, poco più di un fruscio e un odore leggermente diverso che è arrivato improvvisamente. C’è qualcuno dietro di me, qualcuno che non è umano. Non avrebbe potuto fare così poco rumore, altrimenti.
Mi volto, sfruttando la velocità vampiresca, e cerco di afferrare il mio aggressore al collo, ma lui è più veloce e si scansa, per poi scaraventarmi contro il muro. Mi rialzo in fretta, cercandolo con gli occhi. Mi sta correndo intorno, talmente forte che scorgo solo una specie di vortice nero. Provo a bloccarlo, ma mi sfugge ancora di un soffio, e mi ritrovo a terra, con una mano ad artigliarmi il collo.
Solo allora ho un attimo di tempo per osservare da vicino chi mi ha bloccato, e allora gli occhi mi si spalancano per la sorpresa. Dischiudo leggermente le labbra, la testa che comincia a girare, non so se per l’alcol o per la vista di chi mi sta sopra, ringhiando leggermente, con gli occhi arrossati. Anche essi si dilatano, passando da determinati a confusi, come se si rendesse conto solo in quel momento di chi fossi e prima non ci avesse fatto caso. Mi lascia il collo e indietreggia di qualche passo, ansimando leggermente, lasciandomi alzare, mentre mi fissa come se non credesse ai propri occhi. Mi rimetto in piedi, ancora shockato, e cerco di parlare, ma la persona davanti a me mi precede, anche se l’unica cosa che esce dalle sue labbra è una sillaba, in tono sconcertato: “Tu?”

Angolino dell'autrice :)

Eccoci giunti al secondo capitolo della fic. Allora, questo è un capitolo un po' più ricco, nel senso che cominciamo a vedere che qualcosa a Mystic Falls decisamente non quadra. Damon è appena tornato e non trova nessuno, ma proprio nessuno, di tutti i suoi vecchi amici. Riesce ad avere notizie solo di Jeremy e Matt e niente che gli faccia capire granché, se non che loro hanno cambiato aria, per qualche motivo. Ma che fine hanno fatto Caroline, Bonnie, Tyler, Elena e Stefan? Questa è una domanda che tormenta Damon in questo capitolo, e che non troverà risposta se non nel capitolo successivo, quando il suo "assalitore" gli spiegherà tutto ciò che vuole sapere. A proposito, avete provato a immaginare chi è? ;) Ho evitato di menzionare nome o caratteristiche per farvi incuriosire, mi piacerebbe sapere chi credete che sia!! :D Poi lo scoprirete presto, nel prossimo capitolo, che sarà un po' quello di svolta dove si capirà tutto. Un'ultima cosa e poi vi lascio, avrete notato che scrivo sempre POV Damon all'inizio dei capitoli e vi sarete chiesti perché, visto che parla solo lui in prima persona xD Beh, in realtà non sarà sempre così, anzi, già dal prossimo capitolo (quante novità tutte insieme D:) conto di inserire un altro personaggio che parlerà in prima persona, perciò è per distinguere u.u Bene, direi che non c'è altro da dire, spero commenterete in tanti e mi farete sapere se vi va di leggere il seguito, e aspetto tante opinioni sul capitolo e ipotesi sul personaggio misterioso appena entrato :P Ciao a tutti, a prestissimo!! ^^

P.s. Un ENORME GRAZIE a tutti quelli che hanno messo la storia tra preferiti/seguite/ricordate e hanno recensito e a tutti i lettori silenziosi, senza di voi non potrei andare avanti *_*

  
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