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Autore: ClodiaSpirit_    28/08/2012    3 recensioni
Kurt è già da un mese a NY, aveva deciso di andarci lo stesso anche se, ormai il sogno della NYADA era andato in fumo.
Non vedeva l'ora di rivedere il suo ragazzo con cui, si era sentito tutti quei mesi tramite chiamate e skype.
Quel giorno Blaine si sarebbe diplomato e Kurt non si sarebbe perso assolutamente quel momento importante.
Non vedeva l'ora di stringerlo a sè, abbracciarlo e baciarlo.
Era agitato, emozionato, eccitato all'idea.
Quando si rivedono entrambi, hanno delle emozioni fortissime, indescrivibili.
Ci sarà una sorpresa che cambierà le loro vite, per sempre.
Ho deciso di mettere questa FF anche qui, per avere più lettori.
Spero vi piaccia e che continuerete a leggerla, capitoli dopo capitoli.
Spero che vi appassioni.
Grazie per chi, adesso sta leggendo questo capitolo.
Grazie davvero.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 KlainestoryinNewYorkCity capitolo 10.

Kurt si staccò da quell'abbraccio e baciò Blaine sulla fronte, si diresse verso la cucina e cominciò
a preparare gli ingredienti.
Ormai, non aveva più bisogno del ricettario perchè, sapeva quella ricetta a memoria.
Aveva sempre avuto questa passione per la cucina, per lui era un po' come cantare, gli piaceva, lo emozionava.
Tutto era iniziato da bambino, all'età di ben nove anni.
Amava mescolare gli ingredienti, impastare, sporcarsi le mani ma soprattutto, amava l’espressione di suo padre alla vista di tutto quel disastro che aveva combinato: gusci d’uova dappertutto, mestoli sparsi qua e là,padelle, cassettoni della cucina aperti, pezzi di impasto attaccati ovunque e molto altro ancora.
Burt strabuzzava gli occhi quando vedeva quel macello ma, si ricomponeva subito sorridendogli e dandogli una mano a ripulire.
Padre e figlio che ridevano, parlavano, scherzavano e che si divertivano a tirarsi chili di farina addosso fino a sporcarsi completamente.
Ogni volta che, si metteva ai fornelli, Kurt pensava a quanto si divertivano insieme e a quanto suo padre fosse importante per lui.
Dopo la morte di sua madre, suo padre è stato il suo punto di riferimento più grande. L’ha accettato subito, l’ha sostenuto, appoggiato, ha creduto in lui e soprattutto non ha mai smesso un solo istante di fargli forza e di volergli bene.
Pensando ancora a quei momenti, prese un colino, un recipiente e una frusta e iniziò a setacciare la farina poi, aggiunse lo zucchero, il latte, il burro e il lievito. A parte, in una scodella montò gli albumi delle uova che aveva separato attentamente dalla chiara senza sporcare nulla.
Blaine intanto, si avvicinò al cassettone dove entrambi, tenevano i loro vestiti e scelse una canotta e un paio di boxer.
Kurt versò il composto nella padella e mentre aspettava che il pancake si dorasse da un lato, prese il cacao, del burro, due uova e un po’ di zucchero.
Con una mano girò il pancake per farlo girare dall’altro lato e con l’altra ruppe due uova servendosi dei tuorli e li versò in un’altra piccola scodella. Mise il primo pancake sul piatto,versò dell’altro composto sulla padella e con l’altra mano fece sciogliere il burro e mettendo questo, il cacao e lo zucchero nella stessa
scodella in cui aveva messo i tuorli, iniziò a mescolare il tutto con un cucchiaio di legno.
Appena ebbe finito, mise l’altro pancake sul piatto e continuò.
Blaine lo guardava stupito, quasi non ci credeva.
Tanta maestria e abilità, gli sembrava un giocoliere attraente di un circo.
Con fare molto scaltro e silenzioso, gli si avvicinò e gli cinse i fianchi. 
''Blaine così mi deconcentri..'' lo disse con un tono di voce allegro, stava ridendo.
La sua risata contagiò quella di Blaine e restò per qualche secondo a guardarlo.
Stava guardando il suo sorriso raggiante, i suoi lineamenti scolpiti e i suoi angelici occhi azzurri in cui chiunque, si sarebbe perso.
''E' quasi pronto, va a sederti.''
Sempre con le mani ai fornelli, si girò e gli diede un piccolo bacio sulle labbra.
''Agli ordini, signore!''
Blaine fece un grandissimo sorriso e Kurt scoppiò in una risata fragorosa.
Dopo aver pulito il cucchiaio, lo riutilizzò per versare il cioccolato sui due piatti dove adesso, c'era una fila di tre piani di pancakes caldi e gustosi. Per completare l’opera spolverò un po’ di zucchero a velo e voilà,la colazione è servita.
 ''Pancakes al cioccolato, la mia specialità, spero ti piacciano.''
Mise i due piatti a tavola e si sedette.
Quasi fatto a posta, presero contemporaneamente la forchetta e il coltello e incominciarono a mangiare.
Blaine ancora con il primo boccone in bocca disse:
'Kurt, sono davvero buonissimi.''
 ''Sono contento che ti piacciano.'' gli fece un piccolo sorriso.
Blaine gli prese la mano e stringendola forte lo guardò felice.
 ''E’..*sospiro* è una colazione perfetta, l’altra notte è stata perfetta..tu sei perfetto.'' i suoi occhi erano brillavano e seguivano lo sguardo di Kurt.
 ''No, tu lo sei e l’altra notte bhè..''
Kurt si fermò un attimo, abbassò lo sguardo, stava ripensando ancora alla scorsa notte e a quanto fosse stata magica per entrambi. Poi, alzò lo sguardo verso quello di Blaine e..con le guance arrossite continuò:
''L’altra notte è stata bellissima, una delle più belle della mia vita.''
Blaine si commosse, appoggiò la mano sul viso e assunse uno sguardo intenso.
''Quindi, che si fa oggi?''
Kurt mise un’altro boccone sotto ai denti.
''Usciamo. Destinazione per il miglior ospedale che c’è a NY dove potrai consegnare i moduli e poi, dritti a ‘Fashion Style’ che, è il posto dove lavoro.''
''Kurt, a…a proposito dei moduli, a me non sembra una buona idea ecco..''
''No, non ci pensare neanche. Tu consegnerai quei moduli, Blaine.''
''Ma se poi non mi accettano? Insomma, non posso esserne sicuro al cento per cento..''
Kurt lo guardò dolcemente e gli sfiorò una guancia.
''Ma certo che ti accetteranno, devono per forza. Tu hai le capacità giuste blaine e loro cercano proprio una persona così che, si dia da fare, che ami e che sappia fare il suo lavoro.''
 ''Ma kurt, io..''
 ''So che ce la puoi fare, hai ottime probabilità e poi, si deve pur tentare, no?''
Kurt gli fece un bel sorriso incoraggiante per rassicurarlo e ci riuscì.
 ''Okay, va bene.'' adesso sorrideva anche lui.
 ''Perfetto e mentre aspetterai la risposta per quel posto di lavoro che, sicuramente avrai, lavorerai con me.'' la sua voce si fece subito preoccupata.
''Ovvio solo se..solo se vuoi. I-io non ti costringerei mai a fare quello che non vuoi blaine, quindi se non vuoi per me va bene, non ce nessun problema..''
''Ehi, Kurt calmati'' lo guardò cercando di rassicurarlo ma, non bastò. Pensò a un modo che funzionasse per calmarlo, si avvicinò e mettendo le mani sul suo viso, lo baciò teneramente.
Fu un bacio molto dolce e intenso.

Blaine finì di baciarlo e restò fermo a guardarlo negli occhi.
''Va un po' meglio, ora?''
Kurt prese fiato e gli rispose ancora frastornato.
 ''S-sì, di..di che cosa stavamo parlando non..non ricordo.'' era fisso sulle sue labbra e Blaine ridendo, ritornò a sedersi prima che Kurt, potesse cominciare a piantarsi sulla sua bocca e a non fermarsi più.
''Del lavorare insieme, Kurt.'' rideva ancora.
''Ah sì, giusto.''
''Certo, perché no? E poi, dovrò pur far qualcosa insomma, non voglio stare chissà quanto tempo a fremere dall’ansia per la risposta a quel posto di lavoro.''
''Qu-quindi è un sì?''
 ''Sì'' Blaine mostrò un dolce sorriso.
Sulla faccia di Kurt spuntò un sorriso che nessuno, avrebbe potuto mai levargli.
''Evvai, che emozione!''
Blaine sorrise e aggiunse minaccioso: ''E poi, sarà anche un modo per tenere d’occhio il mio ragazzo.'' assunse uno sguardo possessivo ma, allo stesso tempo divertito.
Kurt si fece subito serio.
''E questo che vorrebbe dire?''
''Niente è che..'' blaine sospirò.
''Ehi, blaine lo sai che puoi dirmi tutto sù, dai.''
 ''Sarai costretto ogni giorno a vedere tanti bei ragazzi e...''
Kurt lo guardò assumendo la faccia di un tenero cucciolo bisognoso di amore, gli prese l’altra mano e se la portò al petto.Il suo cuore batteva fortissimo, preso dalle emozioni, dalla felicità di quel momento ma soprattutto, una cosa era certa, il suo cuore batteva così forte perché lo amava.
Lo amava più di ogni altra cosa al mondo, voleva vivere il resto della sua vita con lui, condividere ogni piccola cosa insieme, abbracciarlo e baciarlo ogni sera quando tornava dal lavoro, voleva sposarlo, voleva invecchiare insieme a lui.
‘Ma lo sai che amo solo te, Blaine'
Entrambi avevano le lacrime agli occhi, inteneriti e pieni di amore l’uno per l’altro.
'Lo so'

Spero vi sia piaciuto.
Ovviamente, potete recensire o salvarlo nelle vostre 'storie da ricordare' se vi ha particolarmente colpito.
Accetto qualsiasi critica o consiglio, su avanti.

Kiss.
Clà.

   
 
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