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Autore: Marticci    28/08/2012    1 recensioni
Cosa succede se la proposta di realizzare il tuo sogno ti si porge all'improvviso? Questa è la storia di Phoebe. Realizzerà il suo sogno?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so dopo quanto tempo, ma mi risvegliai e inizialmente vidi tutto sfocato. Cercai di focalizzare la sagoma che mi era affianco.
«Niall!»
«Phoebe! Grazie al cielo, ti sei svegliata!», disse prendendomi la mano.
«Cosa è successo? Dove sono?»
«Sei in ospedale. Due uomini ti hanno aggredita e uno di loro ti ha colpito in testa con il manico di un coltello. Fortunatamente sei salva!»
Aveva le lacrime agli occhi. Allungai il braccio ferito per guardare la fasciatura e mi toccai in fronte, sul punto dove mi avevano colpito ed emisi un verso di dolore.
«Gli altri?»
«Stanno arrivando!»
Dopo un po’, sentimmo dei rumori in corridoio.
Erano i ragazzi, che appena entrarono, fecero una faccia metà terrorizzata e metà sorpresa.
«Phoebe!», urlarono in coro.
«Ehi, sono messa così male?»
«Cosa ti hanno fatto?», chiese Harry.
«Niente, ho solo avuto la brillante idea di andarmene a spasso in una città che non conosco e così mi sono persa. Due uomini mi hanno aggredita e adesso sono qui», dissi con sguardo basso.
Ad un certo punto, notai le mani di Harry stringersi in pugni, fino a diventare bianchi. Scattò e con un pugno butto tutte le cose che mi si trovavano sul comodino a fianco. Liam e Louis lo bloccarono immediatamente e iniziarono a spingerlo fuori.
«Phoebe, pagheranno per quello che ti hanno fatto, te lo prometto!»
Io ero rimasta sbalordita.

«Ehm, ti lasciamo riposare», disse Niall e uscì con Zayn.
 
*Harry*
Avevo perso il controllo, così i ragazzi mi portarono fuori con la forza e mi fecero sedere in una sedia in corridoio.
«Si può sapere che ti prende?», chiese Louis.
«È tutta colpa mia!!», dissi scoppiando in lacrime, con la testa fra le mani.
«Cosa vuoi dire?», chiese Liam.
Alzai la testa e guardai i miei amici.
«Le avevo dato appuntamento giù all’hotel, ma quando sono sceso una fan mi ha riconosciuto e ha attaccato bottone. Phoebe mi avrà visto parlare con lei e se ne è andata»
«Wow, Harry! Sei molto intelligente! Le hai dato appuntamento fuori dall’hotel, dove migliaia di ragazze ti avrebbero potuto riconoscere!», disse Niall.
«Non ci avevo pensato, ok?»
«Va bene, ma cosa le dovevi dire?», chiese Louis.
Non dissi nulla e i ragazzi stavano per andare via.

«Io…io la amo!!»
 
Stavo fissando le stelle, quando bussarono alla porta.
«Signorina, mi dispiace disturbarla, ma c’è sua madre a telefono», disse l’infermiera.
«Oh, no!»
Avendo recuperato un po’ di forze, mi alzai e uscii in corridoio.
«Ho dovuto per forza avvertirla»
«Non preoccuparti, Paul»
I ragazzi stavano dormendo sulle sedie in corridoio e senza disturbarli passai e mi avvicinai al bancone della segretaria.
Feci un respiro profondo e alzai la cornetta.
«Pronto?»
«Tesoro, come stai? Che ti hanno fatto, bambina mia?»
«Mamma, non piangere! Sto bene! Qui, in ospedale, si sono presi molto cura di me»
«Non è vero! Non stai bene! Tu hai bisogno di me, della tua mamma. Faccio le valigie e prendo il primo aereo disponibile»
«Non c’è ne bisogno! Non preoccuparti, tra un giorno sarò a casa»
«Ma…»
«Niente ma! Sto benissimo!»
La lasciai sfogare un altro po’ e si riprese.
«D’accordo piccolina, ci vediamo»
«Ti voglio bene!»
«Te ne voglio anche io, cucciola!»
Attaccai il telefono, mi avviai alla camera e vidi che Liam era sveglio.
«Scusa, ti ho svegliato?»
«Non preoccuparti, mi addormento facilmente»
Prima di entrare, mi girai verso di lui.
«Ascolta, perché non tornate in hotel? Io sto bene e non c’è bisogno che restiate qua»
«Phoebe, non dirlo neanche per scherzo. D’accordo, siamo tutti molto stanchi e queste sedie non sono i letti migliori del mondo, ma siamo una famiglia adesso! La famiglia non si abbandona mai!»
Nessuno mi aveva mai detto quelle cose prima d’allora. Luna era stata l’unica a farmi sentire bene, ma in quel momento capii di aver trovato dei veri amici.
Asciugando in fretta una piccola lacrima, mi ricomposi.
«Va bene. Buonanotte, allora»
«Notte»
Prima di chiudere la porta, notai che si appoggiò nuovamente sulla spalla di Zayn a dormire.

Ciaooo ragazzi, rieccomi con un nuovo capitolo ^^ devo dire che questo è uno dei miei preferiti e mi sono emozionata da sola, ma ce ne saranno altri così ;) Spero con tutto il cuore la storia vi stia piacendo di più, perchè l'inizio è un pò noiosetto, poichè si deve spiegare la storia ecc. Ringrazio come sempre tuttiiii i visitatori e chi segue, seguirà e chi recensisce <3 Un bacioooo.
                                                                                                           Marti.
  
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