Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: AllyDreamer    28/08/2012    10 recensioni
"Come avrei potuto dimenticare quella pelle candida come la neve e quei boccoli così perfettamente neri?"
Ciao a tutti! Questa è la mia primissima ff, spero vi piaccia. Dateci un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Jade

La mattina del giorno seguente, avevo in programma di seguire le lezioni mattutine, ed entrai in classe volenterosa di sapere di più sull'inglese, su Londra e sulla sua storia.
Con la fortuna che avevo, i miei guai iniziarono immediatamente.

Insieme a Liz avevo preso un banco all'incirca a metà della classe, per non essere troppo in fondo e neppure sotto il naso dell'insegnante, e mentre sistemavamo le nostre cose sul banco di legno una voce purtroppo famigliare sussurrò "Jade?" mi immobilizzai. Probabilmente avevo sentito male. Non poteva essere.
Deglutii e con una gocciolina di sudore che mi colava dalla fronte dal nervosismo mi voltai, pronta per essere colpita. Il colpo arrivò ma non fu proprio doloroso come mi aspettavo.

Appena vidi il suo viso mi resi conto che il mio odio nei suoi confronti non era diminuito.
Daniele mi fissava con gli occhi a palla, l'espressione stupita.
Non lo salutai, all'unisono parlammo "Che ci fai qui?" mi zittii e anche lui. Abbassò lo sguardo imbarazzato. Io non ero per niente imbarazzata, avevo già cancellato quel verme dalla mia vita. Gli diedi le spalle scuotendo i miei boccoli corvini, sperando che gli finissero in faccia e che ricordasse il profumo che tanto gli piaceva.

Mi sedetti al mio banco, l'insegnante era appena entrato. Sbirciai Liz. Era accigliata, un'aria interrogativa vagamente sorpresa.
"Tutto ok?" scrisse velocemente sul legno, in piccolo. Cancellai immediatamente la frase e annuii con veemenza.
Le lezioni durante la mattinata furono abbastanza interessanti, anche se a volte mi perdevo tra i miei pensieri, dove gli occhi di Harry e il suo sorriso erano perennemente presenti.

Andai in mensa insieme a Liz e già mi sentivo meno ignorante rispetto a prima. Il primo giorno, in mezzo a tutti gli altri non mi ero accorta di Daniele, sfortunatamente era capitato nella mia classe. Che ci faceva? Lui non sapeva un fico secco di inglese! Scrollai le domande dalla mia mente. Non mi interessava.
Stavo chiacchierando allegramente con Liz, che non aveva fatto parola sull'argomento, e la sua irritante voce mi distolse.
"Jade, Liz, posso sedermi?"
Calma Jade, controllati. Era chiaro che Liz aspettava una mia reazione perché neanche lei sapeva che fare. Mi passarono davanti agli occhi tutti i momenti passati con lui, tutti i suoi baci, tutte le sue promesse, tutti i pomeriggi che avevo scoperto passava con Angela... avevo diverse possibilità:
-Ignorarlo.
-Rivolgergli la parola il minimo indispensabile, ma comunque trattarlo con freddezza.
-Girarmi e insultarlo o picchiarlo, ipotesi alquanto da isterica che non avrei avuto comunque mai il coraggio di fare senza una sua pesante provocazione.
Mi voltai di scatto e lo fulminai con lo sguardo. Chissà come nel suo cervellino lo interpretò come un sì, perché si sedette.
"Non mi aspettavo di trovarvi qui, ragazze." cominciò, mentre cercavo di pensare a Harry il più intensamente possibile. Liz lo degnò solo di uno sguardo ma restò in silenzio.
Lo vidi a disagio. I capelli castani erano leggermente cresciuti da come li ricordavo.
"Perché sei qui?" chiese Liz, educata ma facendo trasparire disgusto da ogni parola.
"Ehm, i miei mi hanno obbligato, in inglese rischio di venire bocciato... Certo che qui tutti parlano sto maledetto inglese! Per fortuna ci siete voi due che siete italiane." Disse, come se si aspettasse veramente che lo aiutassimo.
Mi sforzai di controllare il tono della voce "Cioè, credi davvero di poter contare su di noi?" lo guardai negli occhi e colsi un luccichio di sfida.
"Io... Io.. Jade, pensavo che fossi abbastanza matura da restarmi amica." disse mentre un sorriso malizioso gli si allargava sul viso, rendendolo ancora più insopportabile "Lo so che mi ami ancora all'impazzata ma pensavo potessi comunque aiutarmi." ammiccò e mi spintonò. Era sempre stato un tipo scherzoso e un po' troppo sicuro di sè, e mi fece davvero saltare i nervi.
Mi alzai bruscamente dalla sedia "Chi ti credi di essere? A me non me ne frega niente di te, perciò non ti aspettare che ti aiuti."
"Uuuh, ma davvero? A me non sembra, hai avuto sempre quell'aria così sognante per tutte le lezioni!" disse sorridendo e avvicinando la mano verso il mio viso. La allontanai prima che potesse raggiungermi e sibilai tra i denti "Non pensavo a te. Sai, forse non te l'aspettavi ma sono impegnata. Quindi per favore lasciami in pace e arrangiati." conclusi prendendo il vassoio tra le mani e dirigendomi verso un'altro tavolo. Liz mi seguì in silenzio, imbarazzata.
*°*°*°*°*°*°*°*°
La pioggia leggera leggera solleticava il mio ombrello mentre con il gruppo della comitiva del College passeggiavo tra le vie di Londra. Avevamo visitato quasi tutto il Brithish Museum, era stato interessante quanto noioso. Ma mi era piaciuto lo stesso, apprezzavo tutto di quella città, ogni cespuglio, fiorellino o mattonella per terra.
Era tardo pomeriggio e continuavo a ridere e a scherzare con Liz, anche se in cuor mio, mi chiedevo perché non avevo ricevuto nessun messaggio da Harry.
Stavamo camminando sul marciapiede, tutti faticavamo a non prendere contro all’ombrello degli altri.
"Non è possibile!" si lamentava la signorina Hikes, la nostra insegnante e attuale guida per la gita "Per tre gocce tutti con l'ombrello. Dovete imparare come si vive a Londra, ragazzi miei." nonostante quello, nessuno accennò a voler chiudere il proprio. Effettivamente in giro la gente non l'aveva.
Vibrò il cellulare nella tasca.
"Ciao tesoro. Oggi hai del tempo libero?" il mio cuore accelerò terribilmente. Aveva scritto tesoro in italiano! Che dolce quando si impegnava!
"No purtroppo, forse stasera dopo cena: abbiamo tutti del tempo libero per ripassare le lezioni, il coprifuoco è alle undici." Mi morsi il labbro inferiore. Avevo dimenticato il romanticismo? Neanche una faccina o un mi manchi? Non ero sdolcinata di natura, ma sperai non ci restasse male.
La risposta arrivò poco dopo "Uffi, così presto? E' perfetto comunque, ce la fai a uscire e farti trovare all'entrata sul retro dopo cena?"
"Posso provarci ;) Dove mi vuoi portare?" inviai la risposta con le mani tremanti che fremevano dalla curiosità. Mentre scrivevo Liz mi afferrò per un braccio evitando che mi schiantassi contro a un palo della luce.
"Sorpresa! E' invitata anche Liz. xx" deglutii e con gli occhi che mi brillavano dall'eccitazione feci leggere il messaggio a Liz, che rispose con risolini e un sorriso luminoso.
Passammo davanti a un edicola che non degnai nemmeno di uno sguardo. Io e Liz iniziammo a discutere su cosa metterci. Improvvisamente ci sembrava di non avere nulla di decente nel nostro guardaroba.
Mi guardai intorno e notai che molti dei miei compagni mi lanciavano occhiate veloci.
Ad un tratto Daniele mi prese il braccio costringendomi a fermare in mezzo a tutti gli altri che ci superarono velocemente, così che finimmo per ultimi. Forse Liz non se n’era accorta perché non la vidi quando sbucammo fuori dal gruppetto.
Mi girai furiosa contro Daniele “Che vuoi?” urlai.
Mi mise sotto il naso una rivista, e stranamente in prima pagina c’ero io, venuta in una pietosa posa con la cuffia sul viso, vicino a Harry Styles. Vicino a quella  foto in grande altre piccole immagini ritraevano me e Harry dentro l’Hard Rock Cafe, una tra le strade sotto il London Eye, e un’altra mentre salgo insieme a lui, Liz e Niall sull’autobus a due piani.
“Così è lui? E lui che frequenti?” la sua voce era strana, stranamente amara.
“Che t’importa? Non sono affari tuoi! Davvero Daniele, dimenticami.” E mi allontanai irritata, cercando di raggiungere Liz in mezzo a tutta quella confusione.
°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_
Lo specchio dentro al microscopico bagno non era sufficiente a riflettermi tutta. Arrivava solo fino alle spalle. Così non potevo nemmeno vedere come mi stavano la maglietta rosa che indossavo con un foulard e i jeans scuri.
“Credimi, sei perfetta, Jade.”
La mia migliore amica era dietro di me, con una maglietta rossa che le stava benissimo, un paio di pantaloni bianchi e il suo grande sorriso, i capelli biondi e ondulati che le ricadevano sulla schiena incorniciandole il viso, solo una forcina li teneva leggermente indietro.
"Anche tu. Credimi." mi raccolsi i capelli da una parte sopra l'orecchio, per poi spostare la chioma dalla parte apposta, su una spalla.
La cena era terminata, ma non avevo mangiato nulla. La signora Parker ci aveva già controllato mentre "studiavamo". Uscimmo di soppiatto dalla porta. Era una stupidata con la esse maiuscola ciò che stavamo facendo, se ci scoprivano eravamo fuori, io sarei dovuta tornare a casa e i miei genitori chi li sentiva poi…?
In vari corridoi sentivamo delle voci avvicinarsi, e noi allora restavamo nascoste dietro l'angolo attendendo che la via si liberasse. Piano piano raggiungemmo il portone sul retro, praticamente ce l'avevamo già fatta.
Il portone era chiuso. Stavo già andando nel panico quando Liz mi tranquillizzò sussurrando "Tranquilla. Ci penso io." si tolse la forcina dai capelli e dopo dieci minuti buoni che provava ad aprire la porta, la serratura finalmente scattò.
Uscimmo di corsa, quasi spaventate. Harry non aveva la minima idea di ciò che avevo rischiato per lui. I sensi di colpa svanirono all'istante quando qualche isolato più lontano lo vidi scendere dalla sua auto. Appena vidi il suo viso non mi importava più di nulla, non mi importava se mezzo mondo credeva di amarlo, o se potevo perderlo facilmente a causa della sua fama, non mi importava più nemmeno che dopo due settimane scarse forse non l'avrei più rivisto.
Non potei fare a meno di sorridergli perché il suo sorriso era contagioso. Aveva una maglia bianca con sopra una giacca blu e i jeans. Era... ogni aggettivo plausibile svanì nella mia mente interrotto dal mal di pancia che mi era venuto guardandolo venirmi incontro.
Mi abbracciò dolcemente e io e Liz salimmo sulla sua auto e partimmo verso l'ignoto.
"Dove andiamo?" avevo tentato di chiedere ma lui aveva risposto baciandomi una guancia ogni volta, così per scherzare glielo chiedevo sempre più spesso e finii per farlo scoppiare in una risata.
Mentre stavamo per arrivare si mise d'accordo con Liz che dal sedile posteriore mi mise le mani sugli occhi.
"Inizi a darmi sui nervi, Hazza." avevo protestato. Finalmente arrivammo e mi fece scendere, sempre con Liz che mi teneva le mani sugli occhi e mormorava "Forte."
Le mani di Liz mi abbandonarono mostrandomi una porta bianca che Harry si affrettò subito ad aprire. Così mi ritrovai con la mia migliore amica nel salotto di Harry Styles.
Dalla cucina provenì una voce "Tesoro, sei tu?"
"Sì, mamma!" urlò in risposta il figlio. Poco dopo Anne mi si presentò davanti.
Nonostante l'età era davvero una bella donna e il suo sorriso luminoso coprì le poche rughe che aveva, illuminandole il viso, proprio come Harry.
Harry
Mia madre ci venne incontro e abbracciò Jade.
"Scusa se mi permetto, ma sai, Harry mi ha parlato così tanto di te... Ma guardati! Sei davvero carina! Sono molto felice di conoscerti." cavolo, così mi metteva in imbarazzo!
Jade mi lanciò un'occhiata, era molto sorpresa a giudicare dall'espressione, ma gli occhi le brillavano e il sorriso non le svaniva dal viso.
"G-razie, è lo stesso anche per me... Non mi aspettavo di conoscerla.. Sono onorata!" balbettò Jade.
Anne salutò calorosamente anche Liz, e poi tutta indaffarata si mise una giacca a vento e prese la borsa per poi avviarsi verso la porta.
"D'accordo, adesso vado. Mi raccomando Harry, per stasera solo i ragazzi della band, la festa la farai un'altra volta... se scopro che non hai rispettato le regole facciamo i conti, ci siamo capiti?"
Annuii e mia madre ci mandò un bacio con la mano "Ciao ragazze, spero ci rivedremo presto, divertitevi!"  loro salutarono educate e appena mia madre scomparve dietro la porta Jade mi guardò con gli occhi strabuzzati "Solo i ragazzi? Di che parlava?"
"Stanno per arrivare, guardiamo un film o qualcos'altro... ci eravamo già messi d'accordo." risposi io ammiccando.
"Sarà fantastico." disse Jade, rianimandosi e avvicinandosi a me.
"Già, davvero forte. Mangiamo la pizza?" chiese in un sussurro Liz, evidentemente un po' imbarazzata. Mi rivolsi a lei "Contaci." per poi stringere Jade. Inspirai profondamente il profumo dei suoi capelli, ma il campanello mi costrinse a lascarla.
Tra schiamazzi e abbracci entrarono i miei soliti migliori amici! Louis con la sua maglietta a righe, Zayn con una fila di DVD tra le braccia seguito da Niall che portava le pizze e Liam.
Appena Louis ci vide si bloccò di colpo, facendo sbattere Zayn contro le sue spalle, così che i DVD caddero a terra. Tra le imprecazioni di quest’ultimo Louis  disse dandomi una pacca sulla spalla “Ehi, amico, non mi avevi detto ci sarebbero state delle ragazze! Dicevi che era una serata tra maschi.”
“Sì, te l’avevo detto prima di sapere che Jade e Liz venivano qui, ovvio! E’ un problema?” gli chiesi sforzandomi di trattenere le risate, con finto fare minaccioso. Lui alzò le mani e indietreggiando si affrettò a rispondere “Nessuno! Figurati! Anzi…” e rivolse un sorriso alle ragazze. Alzai gli occhi al cielo. Gli altri membri salutarono entusiasti e allora io, Jade, Liam e Zayn ci accomodammo sul mio divano in pelle, Liz e Niall su due poltrone ai lati del divano e Louis dietro di noi che osservava curioso i DVD che Zayn si rigirava tra le mani.
“Dunque, ho portato vari generi: avventura, orrore, temi concreti, storie vere mentre quelli romantici mi sono rifiutato…” cantilenava Zayn.
“A me va bene tutto.” Disse Jade e Liz concordò “Pure a me.” Io alzai le spalle e accarezzai i capelli di Jade, che mi guardava forse leggermente imbarazzata, ma radiosa.
I ragazzi si guardarono e all’unisono esclamarono “Horror!!” così prendemmo delle fette di pizza e ci sistemammo per guardare il film.
Jade
Ero nervosa. Non ero abituata a guardare i film dell’orrore, non ci provavo gusto, perché ero sempre sicura che non mi spaventassero, ma poi di notte non potevo fare a meno di pensarci.
Il film iniziò, anonimo come sempre, situazioni ordinarie, per poi dirottare sempre di più verso avvenimenti inquietanti.  Non sapevo che aspettarmi, avevo gli occhi inchiodati allo schermo, mangiavo a rilento la mia pizza. Mentre le davo un morso la musica era da pelle d’oca e un colpo di scena mi colse impreparata, facendomi sobbalzare. Mi premetti la fetta di pizza sul naso, imbrattandomelo di pomodoro e mozzarella. Con l’altra mano avevo stretto il braccio di Harry (che aveva sobbalzato pure lui) che si voltò verso di me, dicendo “Shh” per calmarmi, e prima che potessi sporcare anche la manica della maglia per pulirmi, lui si avvicinò a me, fermandosi a pochi centimetri dal mio naso.
“Ci penso io.” Sussurrò con una voce incredibilmente calda, che mi fece correre i brividi sulla schiena, mentre le farfalle nel mio stomaco danzavano spensierate al ritmo di What Makes You Beautiful.
Si tolse la giacca mentre io lanciai una veloce occhiata al televisore. Probabilmente la scena più paurosa dell’intero film era in atto mentre le labbra di Harry si posavano dolcemente sul mio naso. Poi indietreggiò di pochi centimetri, si leccò le proprie e con la manica della sua giacca ripulì quel poco che restava del pomodoro.
Le urla strazianti provenienti dal televisore rieccheggiarono nel salotto semi buio, e presa da un fremito di paura mi aggrappai a Harry, infilando le mie dita tra i suoi ricci, costringendolo a baciarmi.
“Sei bellissima.” Sussurrò “Scusa se non te l’ho detto prima.” Gli sorrisi.
Il suo profumo mi inondò le narici, così, nella scena più terribile del film, io ero tra le nuvole dalla felicità. Al pensiero sorrisi sulle labbra di Harry, e avvertii anche le sue distendersi in un sorriso, per poi ricominciare a muoversi veloci sulle mie.
Liz
Per tutto l’inizio del film avevo provato a controllarmi. Odiavo i film dell’orrore, faceva parte di me. Ero sempre stata una fifona, ma Jade mi voleva bene lo stesso. Al momento della scena più insopportabile strinsi gli occhi. Avevo i brividi e stavo sudando freddo.
Quel film era particolarmente psicologico e inquietante. Sbirciai Jade. Sapevo che neanche a lei piacevano, ma riusciva a sopportarli. Fortunata lei! Stava baciando Harry, almeno poteva distrarsi. Erano così dolci insieme, mi assalii un’improvvisa ondata di felicità guardandoli sbaciucchiarsi dolcemente, ma poi svanì subito. Mi presi la testa tra le mani.
Le urla ricominciarono e io stavo sudando.  Basta, era troppo. Mi alzai di scatto mormorando “Vado in bagno.” E salii velocemente le scale. Mi appoggiai al muro del corridoio del secondo piano. Da giù si sentiva il volume alto del film, riuscivo ad immaginarmi la scena. Sopra era tutto buio. Pessima idea venire li.
Camminai a tentoni cercando una luce ma non sapevo dov’era, non ci ero mai venuta in quella casa, ovviamente.
Sentii una mano su una spalla e mi scappò uno strillo. Mi voltai di scatto e sferrai un pugno all’aria, per poi accorgermi che la mia mano era a pochi centimetri sotto il collo di qualcuno. Era buio e non lo vedevo, ma intravidi un movimento nell’ombra, forse aveva alzato le mani come fanno i ladri colti sul fatto.
Avevo il fiato corto, cercai di calmarmi. Quel qualcuno mi trascinò in una camera di fianco a me, chiuse la porta e accese la luce. Era Niall. Sospirai e mi lasciai cadere su un letto che c’era in quella camera un poco disordinata. Sembrava quella di Harry. Niall mi sorrise e si sedette accanto a me, che ero sdraiata.
“Tutto bene?” domandò gentile come al solito. Annuii.
“Non sei abituata a questi film, eh? Guarda che potevi dirlo. Non devi avere paura.”
Con uno scatto mi sedetti e gli lanciai un’occhiataccia, poi entrambi scoppiammo a ridere.
“Bella battuta.” Commentai.
“No, era tristissima e non l’ho detta apposta.”
“Non so perché non ho detto che non mi piacciono i film horror, pensavo di riuscire a farcela.” Ammisi tristemente. Notai che Niall aveva in mano la scatola della pizza.
“Ho notato che non l’hai mangiata.” Disse continuando a sorridere.
Così, seduti sul letto di Harry, finimmo di mangiare la pizza. Niall era incredibilmente allegro e le sue risate erano contagiose. Scoprimmo di avere parecchie cose in comune, come la musica o il cibo, eravamo d’accordo anche sulla vita in generale, morali e il resto. Mi fece ridere. Mi fece ridere tanto. Tanto da farmi andare la pizza di traverso.
Era più simpatico di quanto avessi immaginato, e nella sua pazzia era dolce. Passammo più di un’ora a parlare e scherzare, finii spesso piegata in due dalle risate. Riuscì a farmi dimenticare il film, riuscì a farmi dimenticare di tutto. Era mio amico, e questo mi bastava, perché era più di quanto non avessi mai immaginato o desiderato.
Una volta volevo incontrarlo, mi struggevo per poter anche solo avvistarlo in lontananza, ed in quel momento era sdraiato accanto a me, e scherzavamo come se ci conoscessimo da sempre.
Forse era solo un meraviglioso sogno, ma comunque sperai che durasse ancora tanto, non avevo voglia di risvegliarmi.
 

 

Allooooora, che ne dite? Sono curiosa di sapere la vostra opinione, spero che questo capitolo vi sia piaciuto :3:3:3
Chiedo perdono per il ritardo, ma sono felice di essere riuscita a pubblicare xD
Nello scorso capitolo ho ricevuto 8 recensioni... Wooooh, you're AWESOME guys!!! 
Spero di riuscire ad aggiornare presto. Forse questo capitolo non è stato ricco di colpi di scena ma... calmini, una cosa per volta, nei prossimi le cose cambieranno ;D
UN ABBRACCIONE ONE ONE ONE... Direction! ahahah! :*
-Ally-

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: AllyDreamer