Storie originali
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Autore: Be A Weasley    28/08/2012    3 recensioni
Una ragazza a cui il suo nome va stretto, il viaggio che aveva da sempre aspettato, l'incontro con un ragazzo dai capelli rossi.
Buona lettura,
Delilah :)
Recensite? Mi farebbe taaaaaanto piacere :3
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Welcome to London*

Circa dopo un'ora arrivammo all'aeroporto. Ci saranno state un milione di persone, o forse anche più! Tutte si ammassavano l'une sugli altri, cercando di arrivare il prima possibile allo sportello del check-in. Noi andammo direttamente a misurare le valige, nonostante l'avessimo già fatto in precedenza, per vedere se la misura corrispondesse a quella adeguata. Mia zia non faceva altro che ripetere «Non allontanatevi, state sempre accanto a me, mi raccomando!», sembrava una chioccia pronta a difendere i propri pulcini. -Il volo delle 06:20 diretto all'aeroporto di Londra subirà un ritardo di quaranta minuti, la compagnia si scusa per il tremendo disagio. La direzione.- La voce metallica proveniente da qualsiasi altoparlante del luogo fece sobbalzare tutti, me compresa, che non potei fare a meno di sbuffare, leggermente innervosita. Meno quaranta minuti di tempo per visitare la mia città preferita. Afferrai il manico del trolley e seguii il mio gruppo, diretto chissà dove. «Zia dove stiamo andando?» «A metterci seduti ad aspettare, a meno che tu non sia in possesso di un qualsiasi mezzo volante, dovremmo aspettare oltre quaranta minuti, mia cara!» disse la donna che si affrettava ad occupare sei posti a sedere. «Pff.. Se solo avessi avuto la macchina volante di papà Weasley a quest'ora sarei già lì.» bofonchiai tra me e me mollando la valigia accanto alle gambe di mio cugino e mettendomi seduta su una panchinetta. Dopo circa un quarto d'ora tutta la pazienza che avevo in corpo si era già volatilizzata. «Vado a vedere cosa c'è in giro, prometto di non allontanarmi!» mi alzai e a passo svelto mi diressi verso un punto a caso di quel gigantesco edificio. La scritta "Toilet/Wc" in bianco su sfondo azzurro predominava insieme alle altre "Ticket" e "Check-in/Check out". Sempre dritto e poi a destra, potrei ricordarmelo, in fondo potrebbe essere utile sapere dove si trovano i bagni. Ma qualcos'altro attirò la mia attenzione: una libreria. Andavo pazza per i libri, avevo letto circa cinque volte tutta la saga di Harry Potter, era impossibile che quei libri stancassero! Tranne l'ultimo, quello lo lessi una volta sola. Piangere non mi è mai piaciuto. Entrai e un primo piano della torre di Londra mi si capultò di fronte; nello stesso libro erano raffigurati i posti da visitare, i musei da vedere, i principali giardini da percorrere e, in una delle ultime pagine, c'era il viso della regina a fare da padrona. Mi sfuggì un risolino. Era così buffa, vestita di celestino dalla testa ai piedi, con quell'immancabile rossetto fucsia alle labbra! Con la mia migliore amica la chiamavamo "La regina confetto", giusto per prenderla in giro un po', nonostante le fossimo un bel po' affezionate. E' pur sempre la regina del Regno Unito! «Fa ridere anche me, con scarpe e cappello perfettamente abbinati al vestito e quell'aria superiore, è impossibile non trovarla divertente!». Una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare. Richiusi il libro di scatto e lo posai dov'era prima, mi girai. «E' il proprietario della libreria? Mi scusi, non era mia intenzione leggere il volume, non accadrà più!» sussurrai a testa bassa, senza neanche vedere chi mi trovavo di fronte. L'individuo di fronte a me si lasciò sfuggire un'altra risata. «Sta tranquilla, non sono assolutamente il proprietario, ti pare? Sono soltanto uno che sta ingannando il tempo qua dentro in attesa del proprio volo!» Il mio cuore perse un battito, alzai la testa decisamente più tranquilla. «Oh.. Bene. Allora meglio così! Comunque io so-» non feci in tempo a finire la frase che «Sonia! Sonia! Vieni qua, seduta stante! Ti sto cercando da tempo, non avresti dovuto allontanarti, il nostro volo parte tra dieci minuti!» Se avessi avuto un pala mi sarei di certo sotterrata sotto metri e metri di terra. «Ehm.. E' stato un piacere, ci si vede eh, ciao!» dissi imbarazzata e corsi da mia zia, fulminandola con lo sguardo. Dopo poco tempo eravamo sull'aereo. Avevo già dimenticato l'inconveniente di prima, ora il mio pensiero era soltanto Londra. Ancora scombussolata dal volo scesi da quell'infernale struttura volante. E io che pensavo che sarei stata bravissima a Quidditch, ma se a stento non ho vomitato su un banalissimo aereo! Delle gocce iniziarono a bagnarmi gli occhiali, le mani e le scarpe. «Oh bhe, questa è la prova! Benvenuti a Londra, ragazzi!» dissi con un sorriso a tutto il gruppo che, scocciati per l'immediata pioggerellina tipica, estrassero dalla propria borsa un ombrello.









SPAZIO AUTRICE:

Ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia >.< 
Recensite, mi raccomando :)
Peace and love,
Delilah <3
  
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