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Autore: Julia_Fred Weasley    28/08/2012    2 recensioni
Questa storia parla di me (nella storia Julia Gray) che al 6° anno va a Hogwarts insieme a suo fratello Victor, all'inizio sembra andare tutto liscio come l'olio ma all'improvviso arriverà un mistero che scombussolerà la vita dei personaggi, oltre a Julia un altro personaggio importante è Fred Weasley che aiuterà la ragazza a risolvere il mistero, ma più avanti si innamoreranno facendo sorgere così altri problemi, all'inizio si sà la storia risulta banale ma leggendola più a fondo spero che vi appassionerete :-)
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 26
Gioco pericoloso, il Quidditch








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Era arrivato il giorno della partita di Quidditch, ero pronta, carica e piena di adrenalina, mi alzai dal letto di scatto togliendomi le coperte con una tirata netta, mi diressi velocemente al mio armadio, mi infilai la maglia rossa con una larga striscia oro che passava sul mio petto, feci passare i pantaloni bianchi che erano molti simili a quelli di un giocatore di baseball, poi gli stivali e il mantello ed ero pronta per scendere in Sala Grande a fare colazione, scesi a passo veloce, varcai la soglia e carica mi sedetti vicino a Hermione, notai che c’erano molti posti vuoti al lungo tavolo dei Grifondoro, forse sono già allo stadio supposi, appena Hermione mi vide sedersi vicino a lei mi guardò accigliata
- Che ci fai qui? – chiese a mò di rimprovero
- Faccio colazione forse?! – le feci notare ovvia
- Si, grazie – alzò gli occhi al cielo – Intendo perché ti sei seduta vicino a me, siediti insieme ai tuoi compagni di squadra no?!
- Non posso, c’è Fred e quella... str – Hermione mi interruppe incrociando le braccia e schiarendosi la gola guardandomi come se fosse mia madre
- E chi se ne importa – alzò la voce – Ora tu devi andare in quello stadio, giocare la tua partita e vincere ok! – finì come se stesse facendo un discorso per una campagna elettorale, io mi feci col busto indietro dalla sorpresa strabuzzando gli occhi
- O... ok – riuscì a dire, mi alzai titubante e mi diressi pochi posti più in là, appena mi videro girarono la testa tutti verso di me: Angelina per darmi il benvenuto alzò gli occhi al cielo e scosse la testa per poi distogliere lo sguardo, Fred mi guardò speranzoso, Baston mi guardò anche lui a mo’ di rimprovero mentre gli altri mi sfoderavano un gran sorriso. Mi sedetti vicino a Ron e Harry, alla mia destra invece c’era Alicia Spinnet di fronte a me stavano Fred, George, la cara Angelina e Baston, il capitano della squadra.
- Sei in ritardo – parlò Baston serio
- No, sono in orario – indicai l’enorme orologio della Sala Grande
- Ecco, ci risiamo! – fece George mordendo un patatina – Baston è fissato, Julia sei puntualissima non l’ho pensare – continuò George, Baston gli rivolse uno sguardo rimproveratorio
- Comunque ho delle nuove strategie di gioco da mostrarvi una volta scesi nello spogliatoio, ora godiamoci questa colazione e siate pronti per la partita, potremmo anche vincere la Coppa di Quidditch quest’anno... potremmo vincere... potremmo vincere – mentre Baston stava parlando ad alta voce delle sue fantasticherie io cominciai a non ascoltarlo e mi rimpinzai di bacon, uova, cereali, succo di zucca, Angelina mi guardava inorridita
- Ma quanto mangi?! – tutti cominciarono a guardarla in modo storto, mi pulì le labbra col tovagliolo e mi alzai dal mio posto
- Almeno io non ho il culo di Hagrid – George indicò Angelina facendo un “ohhhhhhh” per poi mettersi a ridere, Harry e Ron ormai sembravano drogati dalle risate tanto che si erano appoggiati la testa sul braccio e sbattevano l’altra a pugno sul tavolo, Alicia con la mano davanti alle labbra cercava di mantenere le risate visto che Angelina era la sua migliore amica, ma non c’è la fece, e così anche Baston che facendo finta di non aver sentito adesso gli rideva dietro le spalle e poi c’era Fred che mi guardava di sottecchi morendo dalle risate, Angelina allibita e a bocca spalancata guardò prima me e poi tutti gli altri che ridevano di lei e si sorprese che il primo a ridere di lei era Fred – Allora scendiamo in campo?, a meno che Angelina riesca ad alzarsi dalla sedia visto il suo enorme sedere – ricominciarono le risate
- Si... ok, ci volevano delle risate per sbollire la tensione – si riprese Baston mentre attraversammo il corridoio che formavano i due lunghi tavoli, passammo vicino a Hermione
- Tifa per me Granger! – feci sicura
- Sicuro! – rispose lei reggendomi il gioco.
Entrammo nello spogliatoio, ricoperto da tendoni, all’interno c’erano piccoli armadietti dove i giocatori tenevano le protezioni per ginocchia e gomiti accanto ad essi stavano due panche una davanti all’altra che guardavano una lavagna con sopra schemi di gioco disegnati con colori diversi, di fianco alla lavagna c’era una asta con dei ganci (simile a un appendiabiti solo in orizzontale) dove in ordine erano appoggiate le scope e i ganci servivano per dividere una scopa dall’altra
- Bene sedetevi – ordinò Baston avvicinandosi alla lavagna, mi sedetti in seconda fila vicino ad Alicia – Se giochiamo bene i Serpeverde non avranno speranza, siamo più forti, più veloci e più furbi... vabeh forse più forti no ma comunque c’è la caveremo, loro giocano solo di fisico ma non di cervello...
- Già, come se Malfoy c’è l’avesse – lo interruppe George che Baston guardò con sguardo furioso
- Comunque – continuò Oliver con molta pazienza guardando i gemelli – Non dimentichiamoci della nuova entrata – mi indicò – Julia cerca di segnare più punti possibile almeno dobbiamo arrivare fino sessanta o settanta, ti ho visto volare ti prego non deludermi...
- Ma ci sono anche Alicia e Angelina – lo interruppi, non potevo fare tutto da sola, le ragazze fecero un gran sorriso – E poi se dovesse succedermi qualcosa – in quel momento Baston emise un gemito di paura – C’è Katie – finì
- Si... beh tu giocherai – gli angoli della bocca delle due ragazze si abbassarono velocemente – Anche se dovessi rischiare la tua vita, chiaro?
- Wow! – emisi ironica – Mi commuove quanto tu tenga alla mia incolumità – Ron sghignazzò
- E poi entri in gioco tu Harry – continuò Baston ignorandomi completamente, puntò un dito contro Harry – Tu dovrai prendere il boccino una volta arrivati o anche superati i sessanta o settanta punti, ok? Solo una volta che abbiamo superato i settanta... solo una volta che abbiamo sup...
- HO CAPITO OLIVER! – gridò Harry esasperato
- E tu – continuò Baston puntando il dito verso Ron – Tu vedi di prendere tutte le parate e non farci fare di nuovo quella figura come avevi fatto coi Tassorosso, ti rendi conto?! I Tassorosso!
- Ok, ok – annuì vigorosamente Ron alzando le mani in segno di difesa
- Voi due – fece Oliver rivolgendosi ai gemelli – Guai a voi se un Bolide sfiora solo di un millimetro un vostro compagno
- Non preoccuparti Olly – rispose George
- Nessuno ha mai battuto i Weasley – completò Fred
- Lo spero per voi o altrimenti...
- E a noi non dici niente – intervenne Angelina indicando lei e Alicia
- Uhm? – mormorò Baston sorpreso come se si fosse accorto delle ragazze solo ora – Uh... si... fate come al solito
- Grazie Baston – pronunciò Angelina atona.
Tutti ci alzammo dalle panche per raggiungere i nostri armadietti, il mio era il penultimo in alto a destra, lo aprì quando sentì dei passi dietro di me, era Fred, io presi le ginocchiere di cuoio che mi legai con precisione poi passai alle gomitiere legandole alla stessa maniera
- Allora come ti senti per questa partita? – mi chiese, io feci finta di non ascoltarlo quando andai in fondo alla stanza a prendere la scopa, la presi, tornai indietro per rispondendogli solo ora
- Pronta – e lo sorpassai uscendo insieme agli altri dallo spogliatoio dove con mia grande fortuna incontrammo i Serpeverde.
Ci muovemmo in branco andandoli incontro prima che lo facessero loro, Baston davanti, io proprio alla sua sinistra, Fred dietro di me e George alla destra di Oliver mentre gli altri in fondo
- Oh, bene bene guarda chi abbiamo qui – salutò Flitt sfacciato, il capitano dei Serpeverde mostrando il sorriso maligno più sgradevole che abbia mai visto – Sapete perché le vostre divise sono rosse? Perché sono rosse di vergogna perché nessuno vorrebbe essere un Grifondoro
- Senti Flitt ma queste splendide battute te le studi la notte?! – mi appoggiai alla scopa, Flitt non fece in tempo a rispondere che qualcuno dietro di lui lo spinse rivelando dei capelli biondi da sembrare bianchi e con uno sguardo d’odio stampato in faccia
- Ma guarda la piccola Mezzosangue ha voglia di giocare eh? Ma come fai a essere così patetica, almeno tuo fratello è riuscito a trovarsi degli amici decenti e credo che con me riuscirà a diventare il miglior Serpeverde che esista e nessuno riuscirà a credere che prima era un Mezzosangue...
- Se sei tu a istruirlo a farlo diventare un vero Serpeverde chi lo farà con te? – parlò deciso – Mi dispiace per quel povero ragazzo, vedere la tua viscida faccia tutti i giorni
- Tu sta zitto traditore di sangue – rispose Malfoy puntandogli il dito contro – Comunque stavo dicendo che nessuno crederà che quello sfigato che ha varcato la soglia della Sala Grande il primo settembre sarebbe diventato il più grande alleato di Draco Malfoy e che non sarebbe finito in basso come la sua sporca, sudicia, sorella, feccia, Mezzosangue – tutti i Serpeverde si misero a ridere, quando io piena di adrelina e di rabbia e furia piombai addosso a Malfoy lasciando la scopa cadere alle mie spalle, Malfoy sotto di me cominciò ad avere paura, cominciai a sferrargli pugni e schiaffi graffiandogli il viso con le unghie, molti lividi e linee rosse cominciarono a delinearsi sul suo viso pallido, Fred e George avanzarono verso la rissa prendendomi di peso sotto le braccia appena mi alzarono i miei piedi sfiorarono lo stomaco di Malfoy il quale ebbe un bel calcio, Malfoy gridò di dolore e fui contenta
- Julia, calmati, ti prego – imprecò Fred
- Già, non ne vale la pena – disse George
Quando mi misero in piedi, mi scansai stizzita i capelli neri davanti agli occhi
- Vai a piangere da Madama Chips adesso – sbraitai
- Non credo, prima devo farti vedere una cosa – pronunciò dolorante
- Ah, davvero? Beh... muoviti che non abbiamo tutta la giornata, ho una partita di Quidditch da vincere!
- Nuovo cacciatore vieni avanti – ordinò Malfoy con un ghigno malefico, il labbro inferiore era pieno di sangue, tutti i giocatori di Serpeverde si aprirono rivelando un ragazzo alto, con capelli neri, occhiali e lentiggini che gli ricoprivano il naso e le gote
- Victor! – feci sorpresa, tutti i compagni della mia squadra rimasero allibiti con occhi spalancati a guardare la figura esile di fronte a loro, poi tornai in me
- Bene, un altro buon motivo per mettervi al tappeto – alzai un angolo della bocca e me ne andai stavo quasi per varcare la soglia che conduceva al campo
- Si, vai feccia – continuò Malfoy, io mi girai di scatto con sguardo sconcertato pronta ad attaccare di nuovo, stavo per saltargli addosso come prima, Malfoy fece un passo indietro impaurito, quando Fred mi prese per la vita tirandomi su, mi ero dimenticata di quanto fosse sorprendentemente alto, tra le sue braccia cominciai a muovermi come se fossi un animale in trappola e visto che Fred era più forte di me non riuscì a fuggire dalla sua presa
- Si, dà retta al tuo ragazzo – rise Malfoy
- Non finisce qui, Malfoy – gli puntai il dito contro mentre divincolavo i piedi ancora sollevata da terra.
Appena Fred mi mise a terra lo guadai per un attimo sentendo la mancanza delle sue braccia che mi circondavano, anche lui ricambiava lo sguardo allo stesso modo poi fece un piccolo sospiro e distolsi lo sguardo, alle nostre spalle comparvero George e Baston
- Bello spettacolo Gray! Quanto mi ha fatto piacere vedere le ciocche dei capelli di Malfoy che volavano in aria – George alzò gli occhi al cielo sognante, io cercai di sorridere ma l’unica cosa che uscì fu un sorriso sghembo e stanco
- Ok, Gray mi sarebbe piaciuto vedere Malfoy martoriato ancora un po’ – ripetè Baston a voce seria – Ma abbiamo una partita da vincere.
Entrammo nel campo in fila, appena lo stadio ci vide la parte dei Grifondoro esultò entusiasta, molti sventolavano in aria bandierine con lo stemma della nostra casata, altri ancora avevano cappelli e sciarpe stravaganti con colori a tema e avrei giurato di vedere Hermione con un cartellone che pur di farlo vedere alla squadra non smetteva di saltare su e giù, invece la parte dei Serpeverde quando ci scorse dagli spalti cominciò a sbraitare e imprecare dei “buuuu!” che però non riuscirono a sovrastare l’incitamento degli studenti in rosso e oro, arrivammo a centro campo dove Madama Bumb chiese di alzarci in volo pronti per la partita, aprì il baule con dentro le palle da gioco poi dalla tasca della sua divisa prese un fischietto prima di soffiare al suo interno con sguardo serio parlò in modo che potessero sentire entrambe le squadre
- Non voglio gioco sporco... da ognuno di voi – dicendo le ultime parole puntò gli occhi soprattutto sui Serpeverde, liberò i bolidi che sfrecciarono subito in alto, il boccino che a scatti volò velocemente verso i canestri e infine prese la pluffa che mise sotto braccio, contemporaneamente soffiò nel fischietto e lanciò la pluffa in aria, e la partita ebbe inizio, Lee Jordan un altro studente di Grifondoro molto amico dei gemelli commentava la partita su uno spalto a parte apposito per gli insegnanti, la professoressa McGranitt teneva d’occhio Lee Jordan per far si che non dicesse niente di poco appropriato, la pluffa andò subito nelle mani dei Serpeverde, Angelina Johnson riuscì a prenderla facilmente, passò la palla ad Alicia, io cercai di stare il più vicino a loro ma sembrava che loro non mi dessero attenzioni
- Alicia è in possesso di pluffa riesce con agilità a superare un cacciatore di Serpeverde e arriva ai canestri è... no, Alicia manca per poco il terzo canestro facendo cadere la pluffa – commentò Lee dagli spalti – La palla di nuovo ai Serpeverde, Flitt vola in direzione dei canestri di Grifondoro riesce a liberarsi di un bolide sfiorandolo di lato, lancia la pluffa è segna! – tutti gli studenti di Serpeverde esultarono a differenza di quelli di Grifondoro i quali emisero lamenti scoraggiati
- Ron – lo chiamai accigliata perché aveva mancato la palla, lui apri e chiuse la bocca allibito
- La palla in possesso di Grifondoro, Alicia Spinnet con un giro mortale riesce a schivare un bolide per poi passare la pluffa ad Angelina Johnson, sembrerebbe che non vogliono mostrarci le abilità della nuova cacciatrice Julia Gray, molti giocatori della squadra dicono che è molto brava – disse Lee – Angelina tira è... ancora una volta la pluffa manca uno dei canestri – La voce di Lee cominciò ad irritarsi – Ma cavolo c’è la Gray, la Gray!
- JORDAN! – lo riprese la professoressa McGranitt
- Scusi prof non lo dirò più – rispose Lee alzando gli occhi al cielo
- Flitt prende la palla sorpassa i nostri battitori e segna di nuovo – i ragazzi di Serpeverde sugli spalti ormai erano pieni di orgoglio e rinfacciavano il loro vantaggio ai tifosi di Grifondoro – 30 a 0 per i Serpeverde, la palla sta per cadere in campo ma finalmente Julia Gray riesce a prenderla a volo, è veloce quanto un cercatore ma questo è ovvio visto che lei ha una Firebolt! Si, signore e signori una Firebolt! Julia Gray avanza con sicurezza verso i canestri avversari schiva Flitt facendolo girare sulla sua scopa, fa una finta a un altro cacciatore e senza passare la pluffa a nessuno segna, SEGNA! – ci fu una grande esaltazione dagli spalti rossi e oro che sbattevano anche i piedi in contemporanea alle loro grida – 30 a 15, i Grifondoro stanno recuperando!
- Brava Gray! – gridò Baston dalla panchina
- Palla ancora in possesso dei Leoni, Gray prende palla che passa ad Alicia – dagli spalti si sentì un sonoro “NOOOO!” – Alicia e la Gray avanzano contro i Serpeverde ma aspettate, c’è un bolide! – avvisò Lee allarmato – Un bolide sta puntando in direzione della Gray! Ecco adesso la colp... noooo, grande salvataggio di Fred Weasley! Fantastico, mai visto niente di simile, il bolide stava a un millimetro di distanza dalla Gray...
Rivolsi uno sguardo sbigottito a Fred per poi dirgli mimando con le labbra un "grazie, lui annuì a labbra strette, poi volai di nuovo
- Alicia passa palla di nuovo alla Gray che brillantemente segna facendoci arrivare pari ai Serpeverde, oh ragazzi quella scopa è magnifica, manico fluido, forma eccellente, legno di alta qualità
- Jordan – gridò la McGranitt – Ti pagano per fare la pubblicità alla scopa!
- Si, scusi professoressa McGranitt! – inveii Lee.
Arrivammo fino a sessanta punti, un altro punto da parte di Alicia e adesso eravamo a settanta, era tempo che Harry prendesse il boccino ma ormai non si riusciva a vederlo da nessuna parte, la palla fu di nuovo in mano mia cercai di nuovo a segnare verso la porta più in alto ma appena mi avvicinai ci fu qualcosa che volò verso di me il più veloce possibile, ma capì cos’era solo all’ultimo minuto perché mi fece cadere dalla scopa ma riuscì ad aggrapparmi ad essa con una mano
- No! – sbottò Lee Jordan – Ma chi è quel bastardo schif...
- JORDAN! – imprecò la McGranitt
- Eh... professoressa ma ha visto che ha fatto?! – la McGranitt alzò gli occhi al cielo
- Dai Gray, alzati! – mi invogliò Lee – Ti prego alzati!
Tutti i ragazzi della mia squadra si riunirono sotto di me per far si che non cadessi, mentre gli altri idioti di Serpeverde cominciarono a fare un sacco di punti con la porta libera, ma noi eravamo sempre in vantaggio
- Tornate ai vostri posti – li ordinai – Riesco ad alzarmi benissimo da sola
- Ma sei pazza! – asclamò George – E se cadessi, non ti lasceremo rischiare la tua vita – vidi altri Sepeverde segnare alla nostra porta libera
- Ahhh, ma adiamo! – sbraitai, cominciai a dondolarmi con le gambe, gli altri si chiesero che cosa avessi in mente ma quando mi diedi una bella spinta riuscì ad alzare la gamba destra e a issarla sulla scopa, ero di nuovo in sella alla mia Firebolt!
- SI, VAI GRAY! – gridò Lee, appena mi alzai capì cos’era quella cosa o meglio chi era colui che mi ha fatto cadere e vidi non molto lontano da me, mio fratello che mi rivolgeva uno sguardo malizioso
- Tutto bene sorellina? – io feci un sospiro arrabbiato e proseguì a fare altri punti
- ASPETTATE TUTTI! – gridò Lee Jordan, puntando un dito in fondo al campo, tutti guardavamo la figura di Harry rotolare in grandi ruzzoloni fino a cadere sull’erba del campo – Harry Potter è caduto! Harry Potter è caduto! – poi con cautela si alzò come se fosse ubriaco, non riusciva a far star ferma la testa, gli occhi gli giravano, poi una volta stabilizzato, tirò su di scatto il pugno con un gran sorriso che risplendeva tutto lo stadio
- HARRY POTTER HA PRESO IL BOCCINO! ABBIAMO VINTO! GRIFONDORO VA IN FINALE PER LA COPPA DEL MONDO DI QUIDDITCH! – ero così contenta che mi mancava il respiro, scesi il più veloce in campo, abbandonai la scopa e cominciai a correre il più velocemente possibile verso Harry e così fecero i miei compagni di squadra, appena riuscì ad essere più vicino a lui con uno slancio lo abbracciai facendolo quasi cadere a terra di nuovo, tutti i tifosi sugli spalti si unirono alle grida di gioia, Hermione mi raggiunse in campo e abbracciai anche lei non smettendo di ridere, ci fu un altro grande abbraccio di gruppo e poi all’improvviso issarono me e Harry sulle spalle, avevo una gran voglia di festeggiare quel giorno come non l’avevo mai avuta prima d’ora.




P.S - questo capitolo a me piace da impazzire, perciò vorrei sapere cosa ne pensate :-)
  
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