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Autore: alter ego888    29/08/2012    1 recensioni
Il titolo non sarà dei migliori però spero vi piaccia il contenuto!
Buona lettura!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve fanfictioner s-iamo- si siamo tornati con il terzo capitolo –o potresti anche dire la seconda parte del secondo capitolo- si potrei dirlo ma non mi va!
Buona lettura!
 

 
                                                                   Il college dei maghi
I ragazzi ricevono le lettere d’ammissione parte 2
 
Jayden
Jayden era un ragazzo semplice, simpatico e estroverso, amava stare all’aria aperta e correre. Era davvero bravo a correre era il più veloce della sua classe.
Il ragazzo dagli occhi cerulei stava giocando a pallone con i suoi amici quando sentì il solito rumore che il suo cellulare faceva quando riceveva un messaggio, chiese ai suoi amici un time-out per vedere chi era.
Appena vide sul displey del suo cellulare la scritta :mamma, si allarmò, aprì velocemente il messaggio e lesse:
“Jayden presto torna a casa, emergenza!”
Il ragazzo era spaventato, se fosse successo qualcosa a sua madre non se lo sarebbe mai perdonato, allora disse hai suoi compagni mentre correva verso l’uscita del campetto:
“Ragazzi, devo tornare a casa c’è un emergenza! Scusatemi!”
Per fortuna casa sua non era molto distante da lì, infatti arrivò in un batter d’occhio, quasi sfondò la porta per entrare e corse alla velocità del vento verso lo studio della madre.
“Mamma! Cos’è successo? Qual è l’emergenza!?”
“Non ti preoccupare non è niente di catastrofico, anzi è una bella notizia, solo che se ti avessi detto che era un emergenza non saresti venuto immediatamente”
“Quindi mi hai fatto finire la partita di calcio per qualcosa che non è importante?!?”
“Hey, abbassa i toni, ricordati che stai parlando con tua madre, comunque è una cosa importantissima, leggi qua” Disse la donna porgendo un foglio di carta pergamena al ragazzo che la aprì ancora insicuro che sia un cosa così importante come diceva.
Lesse velocemente e rimase stupito
“Tu andrai a quel college, fidati, è più speciale di quanto pensi!”
 

 
 
Corey
Il ragazzo dagli occhi blu oltremare stava surfando le onde della spiaggia vicino a casa sua, gli piaceva molto quello sport, il mare era il suo mondo, si sentiva a casa sua ogni volta che entrava in acqua.
Corey vide un onda enorme che si avvicinava a lui e decise immediatamente di provare a cavalcare quell’enorme montagna d’acqua che si muoveva.
Le si avvicinò velocemente ma non riuscì a “scalarla” fino in cima infatti venne scaraventato con forza dalla sua tavola.
Stava cadendo da molto in alto e l’impatto con l’acqua gli avrebbe fatto molto male e lui lo sapeva benissimo, “Acqua non uccidermi ti prego!” supplicò il ragazzo vicino sempre più vicino alla morte.
Lo schianto contro l’acqua alzò in aria molti schizzi, Corey ne uscì illeso, era come se si fosse buttato su un materasso di piume e in quel momento si fecero vive nella sua mente le parole che il padre gli aveva detto quella mattina stessa “Ricordati Corey, l’acqua di ubbidirà sempre!” inizialmente quella frase non gli sembrava avere senso ma adesso gli era tutto chiaro.
Il ragazzo in costume da bagno uscì immediatamente dell’acqua e si diresse immediatamente verso casa sua.
Sulla soglia di casa lo aspettava suo padre con un foglio di carta in mano, appena arrivato Coery si asciugò in un batter d’occhio e iniziò a leggere la lettera che il padre gli consegnò e alla fine della sua lettura gli disse “Sono curioso, voglio proprio vedere com’è questa fatidica -magic academy-“
“Lo vedrai appena ci andrai, perché tu ci andrai, vero?”
“Questa è una domanda retorica? Comunque credo che… si, si ci andrò”
 

Jessika
La ragazza era intenta a farsi un bagno mentre suo fratello le urlava da dietro la porta
“Hey, Jessika! Mi ha mandato papà per darti questa lettera, non sono venuto per romperti!”
“Ok, allora passa la lettera sotto la porta”
E così il ragazzino fece.
Appena Jessika sfiorò l’acqua con il piede essa si congelò all’istante.
D’istinto prese la lettera e iniziò a leggere, rimase molto stupita ed esclamò
“Un’accademia? Per di più magica, fico, voglio proprio saperne di più di questa storia”
Prese il primo accappatoio che trovò per coprirsi e corse da suo padre per avere delle spiegazioni.
Il padre della ragazza le raccontò per filo e per segno tutto di quella scuola e lei
“Cioè, tu mi stai dicendo che in quel college non si studiano le solite materie noiose… ma la magia. Io ti voglio credere ma ho moltissimi dubbi! Comunque ci andrò e speriamo che le camere siano decenti!”

 
 
Devon
“Basta! mi sono rotto, io me ne vado in camera mia e non venirmi a scassare!”
E con questo il ragazzo dagli occhi scuri si chiuse in camera sua sbattendo rumorosamente la porta.
Era davvero stanco di urlare sempre contro suo fratello minore, non ne poteva davvero più.
Devon chiuse tutte le tapparelle e spense tutte le luci, il buio gli piaceva, lo rilassava, al contrario del suo piccolo fratellino che odiava l’oscurità, gli metteva davvero paura quindi Devon la usava anche come “arma” di difesa contro suo fratello.
*Toc Toc*
Qualcuno busso alla porta del ragazzo e disse
“Dev leggi questa lettera è per te… te la passo da sotto alla porta”
“Ok ma.” Devon o Dev come lo chiamava sua madre prese la lettera da sotto la porta e iniziò a leggere.
Anche se era al buio ci vedeva benissimo.
Alla fine della sua lettura rimase stupito, però l’idea di levarsi dalle scatole suo fratello per molto tempo gli piaceva.
Uscì dalla sua buia stanza e disse a sua madre che sarebbe andato a quell’accademia senza chiederle spiegazioni o fare storie.

 
 
Alexis
La ragazza dai capelli tinti di viola era in salotto e si stava rilassando sul divano quando sua sorella minore di quattro anni e mezzo le iniziò a correre intorno urlando
“Alex dai gioca con me!!!!! Dai Al!”
“Ti ho detto un miliardo di volte che non mi devi chiamare AL e poi adesso non mi va, sono stanca!”
“Ah davvero!” sghignazzò la piccola peste
“Allora io butto a terra il vaso prezioso di papà e do la colpa a te!”
“Non ci provare nemm-“ la ragazza non finì nemmeno di parlareche Susy la sua sorellina prese il vaso di giada e lo lanciò in aria e scappò in camera sua razzo.
Alexis scattò in piedi e si tuffò per prendere il vaso ma non ci arrivò.
Alexis chiuse gli occhi perché non voleva vedere il prezioso vaso ridotto in pezzi ma stranamente non sentì il rumore dello schianto, quando riaprì gli occhi vide il vaso avvolto da un alone violaceo che lo stava portando al suo posto.
La ragazza sentì la porta aprirsi e sentì la voce di suo padre dire
“Alex, ho una bella notizia per te… andrai al college. Ma non un college come gli altri, il college dove è andato il sottoscritto.”
“Wow, sono proprio eccitata.”
Disse con tono ironico la ragazza.

 
Emily
La ragazza era in camera sua a provare con la chitarra qualche nota della canzone che aveva scritto per il compleanno di sua madre.
Quando d’un tratto sentì un rumore che le diede molto fastidio alle orecchie.
Guardò fuori dalla finestra e vide una signora che usava un fischietto per cani… che sentivano solo i cani.
“Ma quel coso non lo sentono solo i cani??? Quindi o io sono un cane oppure ho un udito assolutamente sviluppato!”
La madre di Emi, come si faceva chiamare da tutti, entrò nella camera della figlia e le si sedette affianco con una lettera in carta-pergamena in mano.
Gliela porse e lei alquanto stranita chiese
“Cos’è?”
“Leggi” rispose fermamente la madre.
La ragazza ancora intontita dal suono del fischietto per cani iniziò a leggere attentamente la lettera e alla fine farfugliò
“Cosa significa tutto ciò?”
“Significa che tu andrai a quel college, fidati ti piacerà!

 
 
Sophia
 
La ragazza dagli occhi grigi stava allenando il suo potere di maga della luce nel suo dojo.
Lei sapeva di essere una maga e conosceva la CMA, e aspettava con ansia di essere chiamata, aveva scoperto da piccola di poter controllare la luce a suo piacimento e da quel giorno non smise più di allenare il suo potere.
Suo padre gli aveva detto dell’esistenza di una scuola dove si ampliavano i propri poteri fino a diventare Maghi X o maghi superiori, così gli definiva Mark il padre di Sophia.
La ragazza aspettava con ansia di ricevere la lettera d’ammissione al college da anni e quel giorno il suo sogno si sarebbe avverato.
“Sophia! È arrivata!”
E a queste parole i suoi occhi si illuminarono di gioia… letteralmente.
“Finalmente è arrivata non ci speravo quasi più!

 
 
Angolo autore
Finalmente sono riuscito a scriverlo ci messo tre secoli ma ce l’ho fatta
Spero che il capitolo vi piaccia.
Probabilmente nei prossimi capitoli metterò l’immagine o il disegno (molto probabilmente il disegno) di un personaggio a vostro piacimento, sarete voi a dirmi quale volete che io metta, quindi recensite in tanti e se non avrò abbastanza recensioni per decidere farò da solo
–tu sei matto- già.
Al prossimo cappy dal vostro caro Alter ego888
   
 
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