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Autore: RagazzaNoNome    29/08/2012    0 recensioni
Una ragazza che per difendere il suo passato si rifugia nella durezza. La sua passione per la musica è il suo unico amore. O forse no?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Sabato. Giorno di lavoro al pub dalle otto di mattina a mezzanotte. Almeno la musica era bella. A Linda piaceva tanto la musica,era l'unica cosa che per lei andava bene nel mondo. La musica giusta,non quelle commercialate per le ragazzine. Era costretta ad indossare un completino giallo con la gonna rossa. Odiava le gonne. Ma quel lavoro le serviva,quindi dove per forza guadagnarsi i soldi in qualche modo.
'' Vai a quel tavolo a chiedere le ordinazioni,forza '' - aveva detto il titolare a Linda.
Si diresse verso il tavolo strappando qualche pagina del taccuino scarabocchiato e solo quando arrivò si accorse di chi c'era seduto. Lucas con una ragazza. Qualcosa la impietrì solo per un momento,fu riportata alla realtà quando aveva notato che gli doveva chiedere cosa avrebbero ordinato. Forse non l'aveva riconosciuta. Meglio.
'' Cosa vi porto? '' - chiese lei.
'' Linda? E' questo il posto in cui lavori? '' - chiese Lucas ridacchiando.
'' Sì. Allora? '' - chiese lei,un po' scocciata.
'' Non ti avevo mai visto con la gonna! '' - continuava a ridacchiare.
'' Ma come fai a stare con questo tizio? Io lo lascere all'istante '' - disse Linda rivolgendosi alla ragazza in compagnia di Lucas.
'' E' mio fratello,purtroppo,quindi non lo posso lasciar andare '' - rispose lei.
'' Allora? Che cosa vi devo portare!? '' - chiese Linda nervosa.
'' Una birra e un bicchiere di thè senza zucchero '' - disse Lucas.
'' Suppongo che il thè sia per te,eh? '' - scherzò Linda - '' Torno subito ''.
Dopo qualche minuto portò le bevande al tavolo di Lucas che le accettò ringraziando cordialmente. In quel momento squillò il telefono e Linda corse a rispondere.
'' Salve ''. '' Non venite più? Come facciamo ora? ''. '' Grazie eh! '' - e attaccò subito.
Arrivò il proprietario - '' Che diavolo è successo? ''.
'' Non vengono più a suonare! Siamo senza nessuno che canti! Che facciamo? '' - rispose Linda un po' allarmata.
Non sapevano proprio che fare,finchè il proprietario la guardò con un sorriso sinistro.
'' Hai detto che sai cantare. Vai tu. Canta una canzone e torna '' - disse lui sempre con il sorriso inquietante.
'' Cosa? No,mi dispiace ma non lo faccio '' - rispose lei.
'' Ti do un aumento,eh ''.
''.. Va bene ''.
Sperava che Lucas se ne fosse andato,ma invece era lì. La stava guardando. Per la prima volta provava vergogna. Ma non poteva darlo a vedere. Salì sul palco accompagnata da altri musicisti e scelse una canzone degli ACDC. Chiuse gli occhi immaginando di essere sola,senza che nessuno la stesse guardando,soprattutto Lucas. Quando il gruppo attaccò pensava di aver dimenticato le parole,però uscirono fluide,molto intonate rimbombando in sala. I numerosi clienti applaudivano alla sua esibizione. Era stupendo cantare in pubblico. Ma non l'avrebbe rifatto.
Scese dal palco e svanì in bagno per sciacquarsi la faccia. Si guardò. Sembrava strana. Divesa dal solito,quasi felice.
Uscì dal bagno sperando di incontrare Lucas,ma se n'era andato. Era un po' triste,però riprese il lavoro come sempre aveva fatto. Tornata a casa si stese sul suo piccolo letto. Salutò subito i nonni e si addormentò velocemente.
Un tonfo. Linda si girò dall'altra parte nel letto. Un altro tonfo. Si rigirò ancora. Un urlo. Due urla. Linda si alzò velocemente e corse nella stanza dei suoi nonni. Non c'era nessuno. Saranno rimasti come sempre a vedere la televisione fino a tardi,erano l'una di mattina. Ancora tonfi. Corse in salotto. La casa era tutta a soqquadro. I nonni giacevano feriti a terra. Linda rimase impietrita. Il giorno del suo compleanno. Il suo diciottesimo compleanno.
Chiamò subito l'ambulanza che dopo qualche minuto arrivò e portò via i nonni. Troppo scossa per dormire rimase a vedere un film.
'' Perchè tutte a me tristezze? Cosa ha mai fatto di male,eh!? Cazzo! '' - urlò a qualcuno,ma nemmeno lei sapeva a chi.
Più tardi si diresse in ospedale. Era andata dal medico per sapere le condizioni dei nonni.
'' Allora? ''.
'' Beh,il rapinatore aveva un coltello.. che ha rotto i polmoni dei tuoi nonni.. Mi dispiace.. '' - disse il medico con la voce rotta.
Linda corse a casa disperata. Certo,la casa era sua e quindi non doveva essere portata in affidamento o cose simili,ma era così sola. Almeno loro.. Stava per arrivare,ma una persona era sulla soglia di casa. Si diresse verso la figura e si accorse che era Lucas.
'' Buon compleanno! '' - disse tutto allegro - '' Se ti chiedi come l'ho saputo,beh l'avevi scritto sul quaderno quindi l'ho visto.. ''.
Era così sereno mentre parlava. Non lo ascoltava nemmeno. Entrò in casa con lui che la guardava.
'' Senti,non fare tanto la snob eh. Lo so che non ti piace la compagnia,ma almeno apprezza ''.
Basta. Gli chiuse la porta in faccia e salì nella sua camera per restare tutto il tempo ad ascoltare musica,finchè squillò il telefono. L'indomani ci sarebbe stato il funerale.
  
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