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Autore: Without_Loved    29/08/2012    1 recensioni
Cosa succederebbe se Sakura, al primo anno di università si trovasse di fronte a una serie di decisioni che potrebbero cambiarle la vita? Riuscirà a far avverare il suo sogno di diventare un medico? Troverà qualcuno che riuscirà a farla sorridere dopo una serie di avvenimenti traumatici? Leggete la storia per sapere come continuerà
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Itachi, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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University dream
 
Capitolo 10: Dietro la maschera.
 
La mattina successiva Ino e Sakura dovettero svegliarsi presto, anche se della festa gli erano rimasti soltanto con un grosso mal di testa, era durata fino a tardi e con la musica a palla, per cui fecero fatica a tirarsi su dal letto, appena ci riuscirono presero un'aspirina, per poi vestirsi di fretta e furia, ci avevano impiegato più del previsto ad alzarsi, così dovettero correre per arrivare in orario in caffetteria; soltanto che quando sopraggiunsero lì non vi trovarono nessuno, apparte un bigliettino che lessero immediatamente: era Asuma che le chiedeva di raggiungerli sul retro, con annesse indicazioni per arrivarci.
--Chissà che cosa dobbiamo fare in quel posto- chiese Ino continuando a osservare il percorso, che stava diventando sempre più stretto, tanto da dover far mettere le due ragazze in fila indiana; ci misero circa un minuto ad arrivare nel posto detto da Asuma e vi trovarono già tutti gli altri pronti a lavorare, così non ci pensarono neanche dieci secondi e si misero in divisa; intanto il responsabile stava spiegando che cosa dovevano fare: era il compleanno del preside, per cui la scuola organizzava una festa la sera al solito laghetto, così loro dovevano preparare la torta, ma visto che c'era anche la colazione da iniziare decide di alternare i gruppi a seconda della richiesta di croissant; il primo gruppo a restare lì fu quello di Sasori, così Itachi portò il suo all'interno.
-Itachi, a che ora oggi per aggiustare la macchina?- chiese Sakura indecisa sul da farsi, pensava che il ragazzo se lo fosse dimenticato, per cui voleva rammentargli il loro appuntamento, anche per sapere a che ora potevano incontrarsi per iniziare il lavoro; intanto il diretto interessato le sorrideva, era davvero carino quando faceva così, ma Sasori lo era ancora di più agli occhi della rosa, che continuava a fissarlo sbattendo contro la porta che antecedeva la stanza dei lavori, quando Itachi si girò, notando l'assenza della ragazza, e si mise a ridere nel vedere la scena, così successe anche a Suigetsu, ai due arrivò successivamente uno sguardo omicida che li fece smettere; l'aiutarono a rialzarsi e, appena entrati, si misero al lavoro, solo che esso non durò molto in quanto iniziarono a buttarsi la farina addosso, a dire il vero fu proprio l'Haruno a dar fuoco alla battaglia, per vendicarsi.
-Ragazzi... se avete finito di lanciarvi la farina addosso, ora tocca a voi con la torta- quando notarono la faccia del responsabile si misero ancora a ridere, per sbaglio i loro colpi avevano intercettato il suo volto ricoprendolo a macchie, sembrava una mucca; così, appena finirono di sogghignare, uscirono lasciando spazio al gruppo di Sasori, che diede un bacio sulla guancia alla sua ragazza per poi sparire dietro alla porta; quando sopraggiunsero nel retrobottega trovarono la torta già infornata e quasi pronta per essere decorata; in questo Sakura era un genio, infatti, la madre quando era piccola aveva messo su una pasticceria e l'aveva chiusa quando lei aveva solo sedici anni, per cui aveva sempre vissuto tra i dolci e sapeva come decorarla; osservò Itachi e Suigetsu iniziare a sbavare dal buon odorino che stava penetrando le loro narici: era davvero invitante, ma mai come quello che si ricordava della sua infanzia; per cui aspettarono che finisse di cuocersi per iniziare la parte artistica, per fortuna che Sakura aveva antecedentemente bozzato uno schizzo sulla carta che aveva preso all'interno.
-E' stupenda ragazzi...- urlò Sakura alla fine di tutto, certo che era stata proprio una bella faticaccia quella di decorare senza gli oggetti ideali, ma per fortuna era andato tutto per il meglio; si guardarono tutti e corsero a chiamare gli altri che stavano cercando di sfornare le loro brioche, e anche loro rimasero stupiti dal capolavoro che era uscito fuori; Sasori strinse dolcemente la sua ragazza per poi darle un leggero bacio sulla testa, era molto fiero di lei, tanto che se fosse stato per lui le avrebbe chiesto seduta stante di sposarlo: ormai era tutto il suo mondo, ma non voleva affrettare troppo i tempi, prima dovevano conoscere le rispettive famiglie e vedere se per caso si fossero di nuovo lasciati; la rosa intanto continuava a osservare la torta senza smettere di sorridere, poi si voltò verso il rosso e li scroccò un bacio a fior di labbra, per poi impugnare in mano il suo cellulare e scattare una foto, successivamente la inviò a sua madre, sperando di riaccendere la scintilla tra lei e i dolci.
-Sakura, ora andiamo a prendere la tua macchina, così iniziamo ad aggiustarla- Itachi le fece l'occhiolino e sorrise, così lei dovette staccarsi da Sasori e incamminarsi verso il luogo dove era parcheggiata la vettura, durante il percorso non parlarono proprio per niente, tanto lo avrebbero fatto nel mentre; quando arrivarono la accesero e vi salirono su, fu il moro a guidare, tanto sapeva solo lui dove fosse il posto dove avrebbero lavorato; per fortuna che nessuno aveva lezione quel giorno, per cui potevano stare lì per molto tempo. Quando scesero dall'autovettura si ritrovarono di fronte a un garage pieno di attrezzi; forse era quello che usava proprio il ragazzo per riparare la sua auto, ma era strano che uno con una Ferrari avesse il bisogno di un posto del genere per farlo; successivamente Sakura si accorse di altre vetture posteggiate sul retro, alcune sembravano messe molto male, mentre altre erano sistemate a nuovo; anche se con tutti quei catorci e rottami sparsi per terra non sembrava molo accogliente, per fortuna ci pensò Itachi a farla tornare alla realtà affermando che l'aveva preso in affitto per poter sistemare le vecchie auto che nessuno voleva più, giusto per darle una nuova vita; a queste parole lei tirò un sospiro di sollievo, per fortuna che ci sapeva fare, almeno la sua auto era al sicuro.
-Itachi, parlami del rapporto tra te e Sasuke, vi ho visti in continua lotta, come mai?- chiese Sakura, mentre il ragazzo si era messo sotto l'autovettura per controllare che la parte sottostante fosse a posto; mentre aspettava la risposta alla sua domanda, sentì il diretto interessato biascicare qualcosa sul fatto che avevano litigato per un motivo futile, ma non sapendo che cosa intendesse realmente decise di aspettare che il ragazzo parlasse ad alta voce, però lo sentì confabulare qualcosa; a quel punto la rosa si stufò di aspettare e rifece la stessa domanda, soltanto che questa volta Itachi uscì e, pulendosi la macchia di olio che aveva sulla guancia, si posò vicino alla ragazza e dopo aver sorseggiato un sorso d'acqua fece un mezzo sorriso allungandosi verso di lei.
-Sai Sakura, è una cosa complicata da spiegare, purtroppo ha preso una via tergiversante dopo aver iniziato a frequentare il liceo. Partendo dal principio Sasuke è sempre stato un tipo solare, fin da piccolo li piaceva giocare, tanto che faceva parte della squadra di calcio della città, era il miglior amico di Naruto, anche se a nessuno dei due osa più parlarne, neanche loro lo fanno... Tutto iniziò il primo giorno di liceo, quando dovevano fare la prova per entrare nella squadra del loro sport preferito, solo che, non appena furono ammessi, alcuni dei loro compagni fecero una sorta di lavaggio del cervello a mio fratello, per spiegarmi bene, quelli dell'ultimo anno cercavano di convincerlo a intrufolarsi alle feste e bere alcool, io non c'ero quasi mai, anche perché avevo un gruppo diverso, ma tra tutte le voci che mi sono arrivate lui stava cambiando radicalmente, appena io mettevo becco, come da bravo fratello maggiore, cercando di farlo tornare sulla retta via, ma non funzionava, anzi si arrabbiava e per poco non finiva per alzare le mani... Per cui piano piano stava cambiando sempre di più... Se solo fossi stato più vicino a lui in quel periodo al posto che andare a studiare in un altro posto a quest'ora lui sarebbe come prima, anzi, tutto sarebbe uguale- mentre diceva le ultime parole, Sakura notò che stava stritolando la povera bottiglietta d'acqua che reggeva in mano, anche i suoi occhi iniziavano a diventare rossi e gonfi, voleva piangere, segno che rivoleva veramente il fratellino di un tempo; questa scena fece commuovere anche la ragazza che li disse che anche lei aveva vissuto un periodo buoi, ma per fortuna ne era uscita un po' con le sue forze e un po' con l'aiuto di Yahiko e Koori.
-Sarebbe facile, ma solo a parole Sakura... Troppo facile, Sasuke ormai non esiste, ora c'è solo il suo corpo, ma la testa no... Tu hai avuto fortuna, sei forte, e hai avuto delle persone vicino che ti hanno aiutato, purtroppo lui no, i miei sono sempre distaccati con lui, soprattutto mio padre, non ha veri amici e l'unico che aveva l'ha lasciato andare... Ma la cosa più brutta successe quando incontrò il suo attuale gruppo, sono loro che l'hanno modificato radicalmente- ora si stava sfogando con lei, sapeva che erano lì per aggiustare e per parlare un po' di loro, ma non avrebbe mai pensato che Sasuke nascondesse tutto questo; in quel momento le si illuminarono le idee, le venne in mente che se lui la trattava così era solo perché aveva bisogno di qualcuno, ma non capiva il perché proprio lei; continuò a seguire il discorso di Itachi, che purtroppo stava sdeviando, era difficile per lui parlare a cuore aperto, per cui decise di porli altre domande, cercando di non invadere troppo il suo campo.
-Itachi, io non capisco... Come mai Sasuke se la prende con me? In fondo sono qui da inizio settimana e da quel giorno ha iniziato a torturarmi- ora voleva davvero capire il perché del comportamento del ragazzo; pensava che almeno lui poteva darle una risposta, ma purtroppo questo non avvenne, in quanto il moro scosse la testa dicendo che non lo sapeva il perché, magari, ma sottolineava il magari, era per il motivo che lei era la donna dei suoi sogni, e che voleva solo conquistarla; a quella frase Sakura stortò il volto, come per dire che non ci credeva nemmeno un po', in fondo all'inizio l'aveva vista solo di schiena e successivamente si era voltata; intanto Itachi era tornato a sistemare la parte bassa dell'auto, continuando a prendere attrezzi dappertutto, anche chiedendoli alla sua aiutante.
-Ma tu non sai che cosa li abbiano detto per farlo diventare così? Io non lo conosco così bene, ma un motivo ci sarà- Sakura era sempre più sicura che qualcosa fosse uscito se avesse continuato a parlare con Itachi, anche se lui non è che ne sapesse molto di più, infatti continuava a ribadire il gruppo che aveva frequentato il suo fratellino durante il liceo, confermandole che si erano incontrati a una festa, l'aveva seguito per un po' di tempo, ma sembrava sparire sempre sotto ai suoi occhi, per cui le sue indagini non servivano a niente; mentre parlava il ragazzo faceva avanti e indietro, doveva vedere il motore e provare se l'auto andasse, la rosa continuava a fissarlo, certo che anche lui era un vero mistero, ma il più era proprio Sasuke.
-Tu Sakura mi hai detto che ti sei trovata nella stessa posizione di Sasuke?- finalmente fu Itachi a porre la sua domanda, finalmente qualcuno sembrava essersi interessato di quello che era accaduto a Sakura durante la sua vita; ma prima di iniziare a raccontare divenne color rosso peperone, poi osservò la sua auto cercando di trattenere le lacrime agli occhi, soltanto che riuscì a trattenerle, anche perché non era carino farsi veder piangere davanti a un ragazzo, soprattutto se lo conosceva appena.
-Sì, è vero, l'ho detto... quando ero alle medie e Ino non era già più con me, facevo parte della squadra di pallavolo, la scuola era proprio vicina al liceo... Un giorno, dopo un open day, vidi dei ragazzi prendersela con una mia coetanea e compagna di classe, io volevo solo difenderla, purtroppo sono finita nella sua stessa situazione, di solito io me la cavo nel combattimento corpo a corpo, purtroppo quel giorno non riuscì nemmeno a dargli un piccolo pugno, iniziarono a prendersela con noi, sbattendoci contro il muro e poi non ricordo.... so solo che dopo quel giorno iniziai a essere perseguitata, non solo da loro, ma anche da altre persone, passai quasi tre anni così, isolata da tutto e da tutti; certo Sasuke ha iniziato a frequentarli, ma io no, non volevo essere una di loro e forse è per questo che mi prendevano di mira, si dà il caso che in quel periodo non mangiavo nemmeno; poi incontrai Koori e mi fece uscire, pensa che osò pure chiamare mio fratello per farlo tornare a casa per parlarmi... Ero devastata- ecco, aveva iniziato a piangere, solo che Itachi la stava abbracciando, tanto da sporcarla tutta, così iniziarono a inseguirsi per tutto il locale, cadendo su un barattolo di vernice; anche Sakura cadde su Itachi, trovandosi a pochi centimetri dal suo volto, solo che si rialzarono immediatamente cercando di togliersi i residui di sporco che li erano finiti su tutti i vestiti; poi lui le mise sulla mano le sue chiavi della sua autovettura dicendole che doveva ancora finire di sistemarla, ma voleva che la provasse per vedere se com'era adesso le andasse bene.
-Itachi, ma come mai non ti piace più parlare di tuo fratello... E' come se sdeviassi, anche prima che ti ho chiesto il vostro rapporto tu hai cercato di cambiare discorso- disse Sakura avviando il motore della sua automobile, che ora sembrava perfetto; il ragazzo sapeva farci con le auto, ma era proprio incapace di parlare di Sasuke con fare fraterno, così il moro le rispose che non li piaceva parlarne, anche perché se solo l'avesse fatto davanti al padre lui si sarebbe arrabbiato, per cui si era abituato a tacere su quella cosa, ma a lui faceva male non riuscire più a osservare il suo fratellino allo stesso modo di come faceva quando era piccolo; solamente in quel momento capì che stava veramente soffrendo per tutto questo, per cui decise di non parlarne più e aspettare che il lavoro si concluse.
-Mi dispiace Itachi per aver toccato dei tasti così dolenti... Non volevo proprio che tu soffrissi, volevo solo sapere perché tu non provi a far ragionare tuo fratello, forse ci hai già provato, ma hai fallito, se vuoi potremmo farlo insieme- stava cercando di confortarlo, finalmente, dopo tante lacrime da parte di entrambi riuscirono a sorridere, stavano veramente bene insieme, ma come amici; cercarono di riparare insieme la macchina, cosa che ci riuscirono; infatti ora partiva magnificamente, solo che ora li toccava soltanto sistemare le ultime cose e poi avrebbero finito; Sakura continuava a fissare Itachi, che per concentrarsi picchiettava la sua mano sulla gamba, per poi unirle tutte e due, faceva una bella musica, come se avesse il ritmo, sorrise nel vedere la scena, era così che iniziava a comporre le sue canzoni: anche lei le scriveva, anche se non sapeva chi potesse suonarla.
-Itachi, ho notato che tu hai una chitarra là giù... La sai suonare?- chiese lei, indicando lo strumento musicale appeso al muro; anche il ragazzo si voltò verso il punto in questione, per poi andarci vicino e toglierlo dal suo piedistallo, la prese in mano iniziando a strimpellare qualche nota, poi si girò verso la ragazza dicendole semplicemente che se la cavicchiava, ma il migliore a suonarla era suo fratello, mentre lui era più sul genere batteria e piano; rimasero lì per un po' di tempo, ascoltando la melodia che usciva dallo strumento: non era niente male a sentirlo, Itachi nascondeva più sorprese di quelle che ne voleva far vedere, ma Sakura tralasciò questo fattore concentrandosi sulle note, che piano piano iniziavano a diventare una melodia che lei conosceva già, scosse la testa più volte, cercando di ricordare in quale situazione l'avesse udita, ma era tutto così poco nitido che dovette chiedere all'amico il titolo del brano. Ripresero circa un'ora dopo ad aggiustare l'automobile, la cosa che impiegò più tempo fu quella di trovare il colore giusto che corrispondesse a quella scelta da Yahiko; in fondo dopo alcune aggiustatine non bisognava tralasciare il fattore vernice, anche perché erano presenti decide e decine di graffi lungo tutta la lunghezza della vettura; piano piano il ragazzo si fece sempre più vicino a Sakura, mettendo vicino ai suoi capelli il pennello pieno della colorazione, confermando che erano uguali, anche se a lei stava meglio; a quella frase la rosa arrossì vistosamente, cercando di non svenire come al solito, poi, quando erano quasi alla fine fu proprio l'Uchiha a iniziare la guerra continuando a colpirla con il colore che stava usando.
-Itachi, senti... Non so come dirtelo, ma, vorrei conoscere qualcos'altro su di te... Anche su Sasuke... Ti prego, voglio esserti amica- sapeva che la discussione con Itachi non era ancora giunta al termine, ma voleva conoscere ogni minimo aspetto della sua vita, soprattutto quella dell'altro; magari conoscendo il perché del suo comportamento avrebbe capito; il diretto interessato le fece uno dei suoi soliti sorrisi e lentamente le si avvicinò all'orecchio sussurrandole che prima o poi Sasori si sarebbe ingelosito, ma che a lui andava bene, in quanto, da quando l'aveva vista il primo giorno li erano riaffiorati strani ricordi di quando era bambino, per cui voleva indagare meglio per conoscere la relazione tra la ragazza e quello che li stava accadendo. Finalmente finirono il lavoro e, osservando il loro capolavoro si complimentarono reciprocamente, anche se Sakura affermò che il merito era solo quello di Itachi e che lei non c'entrava nulla, in quanto aveva solo aiutato, mentre lui aveva fatto tutto il lavoro: doveva ammettere che gli Uchiha, anche se conosciuti per poco tempo si erano rivelati dei ragazzi alquanto misteriosi, che spesso ti viene in mente la domanda se fidarti o no di loro; ma lei si affidava ciecamente del moro, per cui ripose tutte le sue speranze in lui, come aveva fatto con suo fratello, sperando che lui non se ne andasse mai e poi mai.
-Grazie Itachi...- disse quasi bisbigliandolo Sakura, mentre si sedeva nel posto del passeggero della sua vettura, mentre il moro si accomodava alla guida; solo che l'altro la sentì e le diede un leggero bacio sulla guancia confermandole che se avesse bisogno di aiuto, in qualsiasi cosa, di non esitare a chiamarlo, perché lui ci sarebbe sempre stato, anche perché era stata fatta una promessa a Yahiko e lui non poteva non mantenerla, solo che la rosa non sapeva che i due si conoscessero da tanto tempo, molto più di quanto lei ricordasse; forse i ricordi che scaturivano nella mente del moro erano legati sia alla ragazza che alla sua amicizia con il fratello di questa.
Itachi era toccata Karin, purtroppo anche le altre via di fuga erano state bloccate da uno dei componenti, per cui non avevano via di fuga; tranquillamente il moro tirò giù il finestrino che c'era dalla parte della rosa iniziando a chiedere dei chiarimenti al corvino, che però non rispose, anzi, senza farsi vedere lanciò una bomboletta di fumogeno all'interno dell'autovettura facendo quasi soffocare i due, che svennero in poco tempo: il piano A di Sasuke era appena iniziato, ora bastava liberarsi dell'indesiderato e applicare alla perfezione tutto quello che aveva progettato, solo che non si accorse che, dall'altra parte, qualcuno guardava la rosa con disprezzo continuando a ripetere che questa cosa gliela avrebbe pagata cara e che Sasuke non l'avrebbe aiutata.
 
 
Ok, lo so che sono in ritardo nell'aggiornamento, anche perché l'ultima volta che l'ho fatto era mentre stavo in vacanza e, ora che sono tornata, ho molto meno tempo da dedicare, ma vi prometto che ogni settimana aggiungerò un nuovo capitolo.
Finalmente Sakura e Itachi hanno parlato a cuore aperto, anche se non si è scoperto molto del rapporto con Sasuke, inoltre alcuni ricordi riaffiorano nella mente di entrambi... Ma che cosa vuole ancora il corvino da lei? E adesso che cosa vorrà fare Karin con la rosa? Staremo a vedere con il tempo, anche perché la vendetta è un piatto che va servito freddo.
Il prossimo capitolo è già pronto, l'ho finito ieri sera, ma aspetto tra una settimana a pubblicarlo, così mi porto avanti anche con la nuova storia dedicata alla coppia SasuSaku..
Inoltre colgo l'occasione per ringraziare Saku88s per continuare a recensire questa storia, mi fanno molto piacere i suoi commenti, anche se spero di leggerne altre anche da coloro che la leggono così, vorrei tanto sapere anche la vostra opinione. Ringrazio ancora chiunque l'abbia messa tra i preferiti: DaRk_HiRo, Saku88s, Sakurachan2326 e coloro che l'hanno messa tra le seguite: antonella81, Deby92, FeverSkating, Haruno_ChAn, mali6, MelyAHAHAH, Saku88s, wolf99.
Vi ringrazio immensamente di cuore, e spero che continuiate a seguirla.
Baci baci.
Without_Loved.
Shannaro.
   
 
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