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Autore: Myuzu    29/08/2012    14 recensioni
Questa storia è un po' strana e probabilmente non è il genere di Ff adatta ad artisti musicali, ma mi piaceva l'idea e ho scritto... Chiara è una ragazza che muore in un incidente. In realtà non è arrivata ancora la sua ora. Purtroppo non può riavere la sua vita, ma le è concesso un desiderio. Cosa chiederà la nostra protagonista?
Per chi se lo stesse chiedendo, non ho sbagliato sezione, Chiara è una Vip. Spero vi piaccia. I commenti o le critiche sono sempre graditi. Grazie per l'attenzione! :D
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Apro gli occhi lentamente alla luce che entra prepotente dalla finestra. Infastidita li richiudo nascondendo il volto nel petto di GD che abbraccio probabilmente da quando mi sono addormentata. Un lenzuolo ci ricopre. Non ricordo di essermi coperta … Provo a muovere le gambe, ma non ci riesco. Sono bloccate da  quelle di Ji Yong. Alzo la testa verso il suo volto: è così bello! Ed io non riesco ancora a credere a quello che è successo. Mi scappa un sorrisino emozionato e se non fossi “costretta” a letto dalla presa ferrea di GD, probabilmente starei saltellando e urlando di felicità per tutta la stanza.
Lancio un’occhiata all’orologio sul comodino: le dieci. Le dieci?! Cavolo! GD ha le prove anche oggi, non dovrebbe stare qui!
Lo scuoto con poca grazia sapendo che ci vorrà ben altro per svegliarlo!
«Ji Yong? Ji Yong? Svegliati!» lo scuoto e in tutta risposta si volta verso di me e ancora dormendo mi abbraccia stretta. Con i pugni gli colpisco piano il petto per svegliarlo. «Ji Yong! Sveglia!» ordino. «Ji Yong!»
«Mmm?» mi fa stringendomi ancora.
«Hai le prove, svegliati!» lo avverto.
«Mm-mh!» mugugna ancora, sempre senza aprire gli occhi.
«Ji! Svegliati cavolo!» gli do un pizzicotto sulla guancia. In questo istante mi gira schiena sul letto ed è sopra di me con gli occhi socchiusi.
«Pensavo di essere stato chiaro su come tu dovessi svegliarmi!» afferma prima di baciarmi lievemente.
«Si, ok. Ma tu …» mi bacia di nuovo mordendomi piano il labbro inferiore. «… hai le …» mi bacia ancora schiudendo un po’ in più le labbra, preavviso di un bacio più profondo in arrivo. « … le prove …»
«Mmm-mh …» annuisce prima di iniziare a baciarmi profondamente, coinvolgendomi e cancellando i miei buoni propositi di condurlo sulla buona strada.
Ci giriamo su un fianco e la sua mano mi carezza la schiena mentre l’altra mi trattiene il viso. Con una leggera spinta sono su di lui e dopo un ultimo bacio, lo guardo dritto negli occhi …
«In piedi!» urlo, scendendo dal letto. Vi assicuro che ci è voluta tutta la mia buona volontà per riuscire a staccarmi da lui! Ah dannato il mio buon senso!
«Scricciolo, sei di una noia assurda!» si lamenta girandosi con la faccia nel cuscino.
«Vado a farmi la doccia, mi porti i vestiti?» gli chiedo.
«Ok …» bofonchia.
Faccio una doccia molto veloce, un po’ perché è tardi, un po’ per evitare che a Ji Yong venga qualche strana idea (in realtà sono io la pervertita qui a pensare una cosa del genere!). Quando esco però non trovo i  miei vestiti, ma solo una sua lunga maglietta bianca.
«Sta scherzando,vero?» dico tra me e me. Mi asciugo e infilo la t-shirt lasciando i capelli bagnati. «Ji? Ti avevo detto di portarmi i miei vestit …» uscendo dal bagno me lo ritrovo di faccia con un sorriso malizioso e in boxer. «Ah, sei qui! Dicevo, dove sono i miei vestiti?» domando cercando di essere il più severa possibile, ma mentre le mie labbra dicono una cosa i miei occhi si ostinano a mantenere una sdolcinata forma a cuoricino, maledizione!
«Non ti servono.» risponde.
«Come non mi servono?»
«Perché …» si abbassa poggiando le braccia distese sulle mie spalle. «… devi fare prima colazione, Scricciolo.» conclude con l’ennesimo bacio che mi fa perdere la concentrazione.
«Ji Yong è tardi. Non c’è tempo per la colazione.» mi abbasso scansando le sue braccia che rimangono a mezz’aria e mi dirigo in camera dove spero di ritrovare i miei vestiti.
«E no, Scricciolo. Devi mangiare.» mi afferra da dietro per le braccia e mi solleva con estrema facilità.
«Mettimi giù! Ji!» inizio a muovere freneticamente le gambe in aria. «Mettimi giù!»
Entrati in cucina mi siede su una delle sedie alte del bancone della cucina a penisola e noto che ha preparato la colazione.
«Hai … preparato la colazione?» chiedo piacevolmente stupita e finalmente calma.
«Il mio Scricciolo deve tenersi in forze.» sorride prendendo le bacchette. Le guardo spaventata.
«Mi stai prendendo in giro, vero?» gli dedico un’occhiataccia, mentre ride a crepapelle rischiando di cadere dallo sgabello.
«Ho pensato anche a te …» mi alza una forchetta davanti alla faccia e mi sciolgo in un sorriso, contenta. Inizio a prendere una forchettata di riso. «In realtà penso sempre a te …» sussurra e credo che i pomodori nel piatto si siano offesi del fatto che io gli abbia rubato il primato del rosso più vivo e acceso!
«Non … non sapevo sapessi cucinare …» butto lì per cambiare argomento.
«Il grande G-Dragon sa fare tutto.» si pavoneggia cominciando a mangiare.
Assaggio una forchettata da tutte le ciotoline e aggiungo:
«Mi sa che il grande G-Dragon non va molto d’accordo con il sale …» sogghigno e lui mi fa la linguaccia.
 
Un’ora dopo stiamo sfrecciando verso Seoul, saluto con una mano il mare e la villetta che ci ha ospitato e che per me sarà sempre il luogo più bello in cui io sia mai stata. GD corre come un pazzo, forse rinsavito e ripreso coscienza dei suoi doveri di leader. Tanto che lo stringo che probabilmente gli staranno per uscire gli occhi fuori dalle orbite.
Arriviamo a Seoul passato mezzogiorno, orario in cui la gente torna a lavoro, tradotto: orario in cui la città è immersa nel traffico.
Decidiamo di andare prima a casa per cambiarci. Ji Yong parcheggia la moto per poi raggiungermi nelle scale. Mi afferra la mano e mi attira  a sé per un bacio.
«È passato troppo tempo dall’ultimo …» si giustifica facendo spalluce.
«Scemo!» lo rimprovero scherzosa. «Pensi che gli altri siano ancora a casa?» chiedo mentre con la mano libera armeggia con la chiave per aprire la porta.
«Non credo … Penso e spero che siano all’YG per le prove …» afferma aprendo la porta.
Ma nemmeno il tempo di dirlo che ci ritroviamo un Top in vestaglia dallo sguardo laser e l’umore nero e uno Shinigami Fred che più arrabbiato non si può, con la testa in fumo e l’occhio giallo iniettato di sangue, più grande di due volte tanto che è spalancato. Entrambi ci fissano assassini, fermi all’entrata.
D’istinto io e GD ci lasciamo la mano nascondendola dietro la schiena.
«Bentornati.» dicono in coro pacati ed io invidio Ji Yong che è in grado di vederne solo uno.
Mi  mordo il labbro in attesa del peggio. Non posso vedere la reazione di GD: sono troppo occupata a tenere a freno la mia.
L’occhio di Fred sembra una pallina da pingpong impazzita tanto che passa veloce a guardare prima me e poi GD.
«Ieri, durante i miei più faticosi allenamenti prima dell’imminente concerto, mi sono accorto che quello scansafatiche di un leader mancava all’appello …» inizia Top apparentemente calmo. «… ma poco importava, perché la piccola Chiara era sana e salva a guardare gli allenamenti.» fa una pausa. Ci tengo a precisare che il tutto è raccontato con la sua voce bassa e in questo momento tombale e inespressiva, mentre perfora GD con lo sguardo, senza muoversi di un millimetro. «Poi, Taeyang ha chiesto alla piccola Chiara di andare a prendere delle fantomatiche maglie in un fantomatico pacco portate da un fantomatico corriere che solo in seguito sono venuto a conoscenza che non esistesse.» un’altra pausa. «Chiara non tornava, ma che dire? Probabilmente si è persa di nuovo nell’edificio. Ma un innocuo, immaturo, ingenuo maknae di nome Seungri si lascia sfuggire che voi due eravate insieme.» altra pausa. L’angoscia cresce e non so cosa aspettarmi. «Ma mi sono detto: non saranno andati lontano. Staranno facendo solo un giro per Seoul. GD non oserebbe mai così tanto. Ma poi … sono sceso in garage e puf! La mia motocicletta non c’era. Ho pensato: l’avranno certamente rubata! GD non farebbe mai una cosa del genere. Tuttavia ho controllato e le chiavi non c’erano più …» ancora un’altra pausa. Fred lascia parlare Top, ma sembra alimentare con la sua aura la rabbia del ragazzo. «Torno a casa e il leader e la sequestrata Chiara non ci sono. Si fanno le nove e non arrivano. Le dieci. Le undici, nulla. Mezzanotte, le due, le tre. Ancora nulla.» fa un’ultima pausa prima di porre la domanda. «Dove hai portato l’innocente piccola Chiara con la mia motocicletta resa ora complice dei tuoi misfatti? Eh? Dove, l’hai portata?» urla. Serro le labbra sperando che Ji Yong conosca un modo per calmarlo.
«Hyung, vedi. Siamo andati al mare …» inizia piano GD, incerto. Top spalanca un pochino gli occhi. «Poi però si è fatto tardi …» Top spalanca ancora un po’ gli occhi. «Allora siamo rimasti a dormire alla villetta di Seven.» gli occhi di Top non sono mai stati così spalancati.
«Ji Yong …» la voce cavernosa di top mi provoca un brivido di paura. «… che cosa hai fatto alla piccola Chiara?»
«Io? … Nulla.» replica GD. Ovviamente ha la faccia del bugiardo.
«Ti consiglio di correre.» sibila Top prima di gettare un urlo sovraumano e rincorrere GD giù per le scale al di fuori dell’appartamento.
Lascio che Top mi sfrecci davanti senza riuscire a fare nulla. Io sto per avere a che fare con la furia di Fred …
«Fred!» esclamo. «Ehm … come stai? È da ieri che non ci vediamo …» un tic anima il sopracciglio scoperto dello Shinigami.
«Zanzara, la mia pazienza ha un limite!» urla colpendomi in testa con l’estremità opposta della falce. «Dove sei stata?» mi colpisce ancora ed io inizio a correre per il soggiorno. Fred mi rincorre. «Che cosa hai fatto?» altro colpo. «Perché non sei tornata?» altro colpo ancora. Mi sento crescere già il bernoccolo. «Come hai osato rimanere fuori tutta la notte?!» urla ancora e cado per terra all’ennesimo colpo.
«Scusami, Fred!» urlo coprendomi la testa con le braccia. «Mi dispiace, non volevo farti preoccupare …» i miei occhi sono sbarrati in attesa di un altro colpo che non arriva. Sento lo Shinigami sospirare.
«Alzati …» dice meno furioso. Alzo piano la testa verso di lui e notando che non è più tanto arrabbiato mi alzo in piedi. «Come è andata? Ti sei divertita almeno?»
«Molto …» sorrido.
«Almeno la mia notte insonne non è stata inutile …» sbotta Fred stanco. Un flash mi passa nella mente: Fred e Top seduti in poltrona bevendo caffè e controllando la finestra ogni venti secondi in attesa del mio ritorno. Reprimo l’idea per non scoppiare a ridere: sarebbero una bella coppia se potessero interagire!
«Fred …» lo richiamo e lui mi rivolge lo sguardo stanco. «Sono felice.» sorrido smagliante e sorride anche lui.
«Sono contento per te, Zanzara.» mi si avvicina e mi carezza la testa protettivo.
«Cucciola!» compare Daesung dalla porta d’ingresso. «Sei tornata!» mi corre incontro per sollevarmi in un abbraccio per poi rimettermi a terra. «Tutto a posto? Ji Yong non ti ha fatto qualcosa di male, vero?» chiede preoccupato studiandomi con lo sguardo per assicurarsi che io sia intatta.
«Non preoccuparti oppa, sto bene.» sorrido.
«Ah meno male!» sospira.
«Bentornata, Chiara.» mi saluta Taeyang entrando seguito da Ri.
«Ciao, oppa.» lo saluto contenta di rivedere anche lui. «Ciao Ri.» Seungri mi fa un cenno con il capo prima di abbassare lo sguardo triste. Mi sento un po’ in colpa, ma non so cosa mai potrei fare per lui …
«Eravamo venuti a prendere Top rimasto qui ad aspettarvi, ma a quanto vedo ora è un po’ impegnato …» sogghigna Taeyang.
«Ne approfitto per mangiare qualcosa …» batte le mani Daesung contento. «A qualcuno va una brioche?» si avvia in cucina seguito da Taeyang.
«Ri?» lo chiamo prima che si allontani anche lui. Si volta verso di me senza guardarmi. «Grazie …» sorrido triste. Annuisce piano prima di scomparire in cucina anche lui. «Mi odia …» sussurro a Fred accanto a me.
«No che non ti odia …» risponde Fred calmo.
«Sarebbe meglio che mi odiasse allora …» replico triste.
 
«Non capisco perché ai suoi occhi io sia il leader pervertito da picchiare e tu l’innocente Chiara da proteggere!» sbotta GD in un momento di pausa riferendosi a Top.
Siamo all’YG e nonostante sia molto tardi, i ragazzi continuano ad allenarsi senza sosta.
«Perché è la verità! Stupido idiota pervertito di un leader senza cervello! La mia povera Zanzarina …» brontola Fred guardandolo in cagnesco.
«Perché è così!» replico io alzando le sopracciglia.
«Prrr!» beve un po’ d’acqua dalla bottiglia. «Aaah! Sono pieno di dolori!» si lamenta.
Questa volta Top era proprio arrabbiato e credo abbia perso un po’ il controllo, diciamo che se non accorreva Daesung, avremmo mangiato purè di leader per cena!
«Ti ha fatto molto male?» chiedo guardandolo.
«Me lo auguro!» sbotta Fred.
«Si!» risponde subito e facendomi sentire in colpa. «Ma lo rifarei. Rifarei tutto esattamente come è successo.» mi fa l’occhiolino e ritorna a provare con gli altri.
«Ma che don Giovanni da strapazzo! Aaaah Zanzara, non capirò mai i tuoi gusti!» sospira lo Shinigami stendendosi con le braccia dietro la testa.
Sorrido. Sono circondata da tanto amore. Non potrei essere più felice di così …
Tuttavia l’ombra del tempo che passa è sempre lì. Inizia il conto alla rovescia.
«Solo altri tre giorni …» sussurro e Fred mi abbraccia triste, mentre spingo indietro le lacrime. 





NOTA DELL'AUTRICE: 
come avrete notato siamo agli sgoccioli ed io sono triste XD assurdo, ma vero. Spero di essere all'altezza di concludere questa storia :) 
Ringrazio di cuore chi ha letto, chi ha recensito, chi mi supporta e continua a darmi fiducia :) 
Bacioni a tutti e spero a presto *^*

Myuzu
  
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