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Autore: emyJly    29/08/2012    1 recensioni
Erano passati un paio d'anni da quando erano scomparsi gli Originali, nessuno sapeva che fine avessero fatto, non si sapeva neanche se fossero ancora in america, cosa certa era che la calma e la tranquillità erano tornati a regnare su Mystic Falls. Nuovi amori erano nati come quello tra Jeremy e Kayle, altri si erano rafforzati come quello di Jenna e Alaric, altri erano stati posti sotto una luce diversa come quello di Elena e Stefan.
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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La mattina non si fece attendere, tutti in casa, passarono la notte magnificamente. Mai una notte fu così tranquilla. Nessun vampiro si fece vedere in quella nottata. Alaric, sempre mattiniero, era in cucina che sorseggiava del caffè e leggeva il suo quotidiano. Sembrava tutto tranquillo, poi, sentì bussare incessantemente. Si avvicinò alla porta chiedendosi chi fosse a quell'ora, aprì ancora mezzo addormentato e si trovò avanti Kayle, Damon, Stefan e Ashley. Li invitò ad accomodarsi in cucina per un caffè e per raccontarsi le ultime novità. Si sedettero attorno al tavolo ansiosi di raccontare di come si fosse svolta la loro nottata. La parola venne presa da Damon che come al solito si vantava delle sue 'imprese': "Ne abbiamo fatti fuori... Oops, chiedo venia! Ne ho fatti fuori un paio. Il gruppo era composto da quattro forse cinque vampiri, siamo certi di averli indeboliti quanto basta per metterli KO definitivamente" Alaric tirò un sospiro di sollievo, un velo di ottimismo si era impossessato del suo cuore, era sicuro di vincere. Il suo ottimismo venne mandato in frantumi da Stefan che era sempre il vampiro più riflessivo nei paraggi: "Non possiamo sapere se stanotte il gruppo era al completo oppure no, bisogna stare sempre all'erta." Damon lo guarò un pò contrariato "Fratellino sei sempre il solito, mandi sempre in frantumi le speranze di tutti. Ti diverti non è vero?". Stefan lo guardò con un atteggiamento di superiorità ma non rispose nulla. Poi tutto ad un tratto Kayle si alzò di scatto, aveva appena avuto un idea: "Io dico di fare a turno e controllare quella cripta, poi quelche altro farà il giro della città. Se non possono arrivare ai vampiri che sono nella cripta ne creeranno di certo nuovi altri." L'idea di Kayle non era poi così tanto sbagliata, aveva davvero ragione in fonto. La notte prima anche se di poco erano stati indeboliti e ora avevano bisogno di nuove forze. Damon si offrì volontario per fare il giro della città, quella cripta lui voleva solo dimenticarla, gli aveva già causato troppe grane in passato. Stefan, invece, si propose per fare la guardia alla cripta. Kayle ed Ashley invece dovevano dividersi un paio di zone attorno al bosco. Alaric, infine, ricoprì l'incarico che aveva già svolto quella notte, ovvero quello di proteggere Jenna e i ragazzi. Continuarono ad organizzare la guardia per la notte ancora per un pò, poi non appena Jenna si svegliò dovettero smettere, non volevano farla agitare con i loro piani e sotterfugi, la sua condizione non le permetteva queste emozioni. Non appena entrò in cucina Alaric le diede un bacio e le cedette il suo posto. Notò i sorrisi soddisfatti che erano stampati sui volti di tutti e si chiedeva che cosa fosse successo quella notte, se avvessero ucciso vampiri se le loro mani erano sporche del sangue di quei ceffi, Damon, che ormai leggeva nel pensiero di tutti accentuò il suo sorrisetto e si avvicinò con il suo solito fare da 'divo' a Jenna e le sussurrò: "Jennina, cara, non porre domande, se poi non ti piacerà la risposta" Alaric lo fulminò con lo sguardo "Sta lontano da lei, Damon!" Damon lo guardò e sul suo viso si dipinse uno dei suoi ghigni: "Mi sta sfidando signor Saltzman?" Ridacchiò poi si allontanò uscendo dalla porta della cucina. Jenna era turbata dalle parole di Damon, e anche dal tono di voce in cui le aveva dette. Alaric notò il suò turbamento e la abbracciò: "Amore sta tranquilla, lo sai come è Damon, lo ha fatto apposta. Tu ora devi rilassarti" la guardò e si inginocchiò ai suoi piedi "e pensare al nostro bambino, okay?". Lo guardò negli occhi amorevolmente restando in silenzio e sorrise, con quel sorriso Alaric capì che il suo turbamento era svanito ed era tornata ad essere serena. Dopo un pò di tempo tutti i vampiri presenti, ad eccezione di Kayle, lasciarono la casa per tornare alla loro. Kayle andò timidamente in salotto, si sedette in salotto e aspettò che Jeremy si svegliasse. Passò una mezz'oretta circa e la sua attesa venne gratificata non appena vide Jeremy scendere le scale. Si precipitò subito da lui e lo assalì con un grande abbraccio e gli sussurò: "Li abbiamo fatti neri!" Jeremy la guardò negli occhi poi le disse: "Quindi abbiamo vinto?" Kayle lo guardò affettuosamente e cercò di non dargli troppe false speranze: "Bhè abbiamo vinto la battaglia, non la guerra. Ma ieri sera li abbiamo indeboliti parecchio." Jeremy non si sentì affatto sicuro e iniziò a preoccuparsi. Voleva esternare il proprio stato d'animo, ma nel momento in cui stava per farlo si sentì la voce di Jenna che avvisava che la colazione era pronta. Come ogni mattina tutti si sedettero attorno al tavolo e si raccontarono i propri programmi per la giornata. Elena passava il pomeriggio da Stefan, Jeremy in giro con Kayle e Alaric a scuola per i Consigli. Jenna capì che avrebbe passato la giornata da sola ma cercò di non pensarci, Alaric intuì la sua inquietudine, l'abbracciò e la rassicurò: "Non resterai da sola, più tardi ti verrò a prendere e starai con me. Sperò che non ti annoierà vedermi sistemare vecchie cartacce nell'archivio della scuola." Jenna gli sorrise e rispose con la sua solita naturalezza: "Se sono con te non mi annoio" Fecero colazione e Alaric, Jeremy, Elena e Kayle si avviarono verso scuola lasciando Jenna da sola a casa. Pensò che il modo migliore per stare tranquilla fosse quello di non invitare nessuno ad entrare ed evitare di aprire la porta. I suoi pensieri vennero interrotti da alcuni rumori che provenivano dal piano di sopra, Jenna non si preoccupò molto e salì al piano di sopra convinta di trovarsi Damon davanti. Non appena salì al piano di sopra notò la figura di una donna rovistare nei cassetti dello studio di Alaric, Jenna non capì se si trattasse di un'umana, una vampira o un'ibrida, ciò non la trattenne dall'urlare di paura. La 'donna' si girò di scatto e con una velocità impressionante andò vicino a Jenna e la inchiodò al muro guardandola dritta negli occhi con i canini che le sporgevano. Jenna, in lacrime, supplicava quella sconosciuta di risparmirla di non farle nulla, ma non la ascoltò, anzi, si stava preparando a morderla. Jenna continuò ad urlare sperando che qualcuno la ascoltasse, le sue speranze non furono vane, con uno scatto fulmineo Damon entrò dalla finestra e inniettò qualcosa nelle vene di quella donna che si accasciò immediatamente a terra. Damon notò che Jenna era visibilmente scossa e la strinse forte mentre cercava di capire chi fosse quella vampira, non l'aveva mai vista da quelle parti. Stefan non appena saputo l'accaduto si liberò dalle lezioni e avvisato Alaric raggiunse Damon e Jenna. La vampira era ancora stordita per la verbena che aveva nelle vene, e a intervalli regolari Damon gliene somministrava un altra dose per tenerla a bada. Jenna era ancora sotto shock ed era seduta sul divano a fissare il vuoto.Damon e Stefan iniziarono a farle mille domande e a ogni suo rifiuto la torturavano con argento e acqua benedetta facendo attenzione a non colpirsi a vicenda con quelle banali armi che per loro erano pericolose. Jenna era ancora sconvolta quando Alaric tornò a casa. Subito si precipitò dalla sua amata per assicurarsi come stesse lei e soprattutto il loro bambino. Assicuratosi che stesse bene, raggiunse Damon e Stefan per dare un aiuto a scoprire qualcosa riguardo a tutta questa faccenda. Passarono le ore e dopo vari rifiuti da parte di quella 'donna' Damon perse la pazienza e le piantò un paletto al centro del cuore. Alaric e Stefan lo guardarono in modo strano, i loro sguardi erano un misto di emozioni e sensazioni. Erano sollevati che avessero un vampiro un meno a cui pensare, ma volevano sapere anche i loro piani. Poi la domanda generale fu la seguente, Damon aveva fatto bene o no a impalare quel vampiro? Avrebbe attirato la vendetta del resto del suo gruppo?
  
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