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Autore: wendynoh    29/08/2012    2 recensioni
[Glee x Skins]
Kurt Hummel ha sempre desiderato una vita perfetta: una carriera invidiabile a Broadway come attore protagonista, un ragazzo stupendo, pieno di talento e follemente innamorato di lui, un ragazzo come Blaine Anderson. Sembra andare tutto per il verso giusto, fino a quando non arriverà a Lima una compagnia di giovani attori inglesi pronti a prendergli il posto da superstar.
**
Maxxie Oliver sta finalmente per dare una svolta alla sua vita, Lima sarà il trampolino di lancio per la sua futura carriera e non può di certo farselo scappare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4.
It's gotta get bad before it gets good.




« Qui l'unica vestita minimamente a tema è Michelle, dai guardateci! »
« Non è vero, io sono Frank. »
« Chi cazzo è Frank, Tony? »
« Frank è il coniglio di Donnie Darko, possibile che non lo conosciate? » Tony sbuffò rivolto ai due amici che lo guardavano male.
« A me sembri un coniglio pasquale, ma se preferisci possiamo chiamarti Frank il coniglio pasquale. » Michelle rise divertita, uno dei suoi passatempi preferiti era proprio prendere in giro il suo ragazzo.
« Senti Superman, mi dici perché mi stai trascinando ad una festa per gay la sera di Halloween? »
« Per la ventesima volta Tony, non è una festa per gay, è la festa organizzata dal gruppo di canto della scuola vicino al nostro albergo. E ora muoviamoci se non vogliamo arrivare troppo tardi! » Michelle prese un coprispalle e uscì dalla stanza, poi aspettò che Tony li superasse per rivolgersi a Maxxie. « So che quei due stanno insieme, ma so anche che il piccoletto ti piaceva, e magari stasera lo trovi abbastanza ubriaco da portartelo a letto! E comunque, per la cronaca, sei il Superman migliore che abbia mai visto.»
Maxxie accennò un sorriso, era decisamente troppo teso persino per muovere i muscoli facciali.

**

« Janet, Brad, accomodatevi prego. » disse Sam rivolto a Finn e Rachel, che erano arrivati in coppia alla festa.
« Questo allestimento è bellissimo Sam, complimenti! »
« Gran parte è merito di Rory. » sorrise Sam trascinando l'irlandese vicino a loro in modo che potesse ricevere i complimenti dovuti. « Anche le rape sono sue, tradizione irlandese. » aggiunse poi il biondo vedendo che Finn stava indicando quelle lanterne alternative.
Le persone cominciavano ad arrivare, Quinn Santana Brittany Tina e Mercedes con i costumi del Rocky Horror, Joe con una tunica bianca che era stata ispirata proprio dal soprannome che gli avevano dato i suoi nuovi amici, il “Gesù teenager”. Poi fu la volta di Artie e Puck, il primo vestito da lupo mannaro e il secondo da fantasma. Mike Chang indossava un vestito da vampiro di quelli che sembravano usciti da un manga giapponese, Sugar -che alla fine aveva deciso comunque di andare- indossava un paio di corna da diavolo e una tutina rossa molto attillata.
Ormai erano arrivati quasi tutti, secondo i calcoli di Sam mancavano solamente Kurt e Blaine.
Rory stava per accostare la porta della palestra per evitare di far entrare troppa aria, dato che le temperature stavano decisamente scendendo in quei giorni, quando vide arrivare non due ma ben sei persone, tra le quali anche Kurt e Blaine, gli unici due che gli sembrava di conoscere. Prima che potessero vederlo corse da Sam preoccupato. « Sam, ci sono persone al di fuori del Glee, dici che dovrei togliermi questa giacca? »
« Persone al di fuori del Glee? » Sam non finì di ascoltare quello che stava dicendo Rory e si incamminò diretto verso la porta per vedere chi erano i nuovi arrivati.
« Ehi Sam, non vi dispiacerà se abbiamo portato qualcuno in più vero? »
« Certo che no! Io sono Sam, piacere. »
« Loro sono Maxxie, Tony, Michelle e Sebastian. »
« E tu sei Harry Potter. » aggiunse Rory, che nel frattempo si era avvicinato a loro, guardando il costume di Blaine.
« Si, e io sono Frank, possiamo entrare ora? » disse scocciato Tony sgomitando per superare la gente davanti a lui.
I ragazzi fecero il loro ingresso nella sala, Tony col suo costume da “Frank”, Maxxie vestito da Superman, Michelle da bambola assassina e Sebastian da studente di Hogwarts, proprio come Blaine. Lui però era un Serpeverde.
« Le giacche posatele pure da questa parte. » sorrise amichevolmente Sam. Tony non lo stette neanche a sentire, si guardò intorno per vedere gli altri invitati e quando si accorse di Quinn Fabray seduta ad un tavolo accanto al palco si diresse verso di lei, dimenticandosi di essere andato alla festa con Michelle.
« Qualcosa da bere bambola? » sorrise affabile.
« Ancora tu? Si può sapere cosa ci fai qui? »
« Posso almeno sapere il tuo nome? »
« E a che serve? »
« Così eviterò di chiamare qualcun'altra mentre lo staremo facendo. » Tony le fece l'occhiolino.
« Ok senti, fino a qualche tempo fa ero la presidentessa del Club della castità, finché un bel giorno non ho deciso di darla ad un idiota che mi ha messa incinta. Non ho abortito, ma una volta nata ho dato via la mia bambina ad una donna che ora neanche mi permette di vederla. Cosa ti fa pensare che io abbia voglia di fare sesso con te? »
« Il fatto che io sia così irresistibile e che nonostante tutto tu non ti sia ancora alzata da questo tavolo per andartene. » rispose Tony come se nulla fosse, quasi non avesse sentito le parole di lei.
« Non faremo sesso, ma se davvero vuoi provarci con me allora dovrai impegnarti. » sorrise la ragazza in segno di sfida, prima di alzarsi dal tavolo lasciando Tony da solo.
Nel frattempo Kurt e Blaine avevano invitato Maxxie, Michelle e Sebastian ad unirsi al loro tavolo.
« Hai un bellissimo costume Michelle, molto originale! » disse Kurt per togliere un po' tutti dall'imbarazzo.
« Oh grazie, questo è il meglio che siamo riusciti a trovare. Anche voi state benissimo! » sorrise la ragazza sentendosi leggermente fuori luogo in quel tavolo di ragazzi, soprattutto perché era sicura del fatto che almeno tre su quattro fossero gay. Sia chiaro, Michelle non era omofoba anzi, adorava Maxxie e vedeva in lui un amico davvero speciale, ma quei quattro avrebbero potuto benissimo essere due coppie, lei era l'intrusa e si sarebbe volentieri liberata da quell'impiccio.
« Se volete scusarmi, vado a vedere dove diavolo si è cacciato il mio ragazzo.»
Maxxie rivolse alla ragazza uno sguardo disperato, come a volerle dire di non lasciarlo da solo, ma lei gli fece l'occhiolino e gli strinse una spalla per rassicurarlo, prima di allontanarsi dal tavolo per cercare Tony.
« Hummel, perché non presenti il tuo nuovo amico agli altri del Glee? Io e il tuo ragazzo dobbiamo scambiare quattro chiacchiere sulla Dalton e gli Usignoli. » Sebastian liquidò così Kurt, il suo piano era quello di rimanere solo con Blaine e nessuno avrebbe potuto ostacolarlo.
« Torno subito Blaine. » sussurrò Kurt al proprio ragazzo, poi si rivolse a Maxxie e aspettò che quello lo seguisse.
« Che cosa ne dite di animare la festa? » risuonò la voce di Puck dal microfono sul palco. Aveva una birra in mano, doveva essere già parecchio ubriaco. « Stasera consideratevi pure single, perché stiamo per giocare e nessuno può tirarsi indietro. Per nessun motivo al mondo. Prendete tutti quanti un numero da lì dentro » disse indicando una scodella su un tavolo che conteneva venti bigliettini di carta « e venite a sedervi a questi tavoli qui davanti. Il resto del gioco ve lo spiego dopo. » Puck finì di parlare, si scolò la birra rimasta nella bottiglia che aveva in mano e si mise a sedere sul bordo del palco aspettando che gli altri seguissero le sue istruzioni.
Brittany prese quattro numeri dalla ciotola e li portò ad un tavolo dove erano seduti Artie, Mike e Tina. Rory prese i numeri per lui, Sugar, Sam, e Mercedes.
Rachel li prese per lei, Finn e Joe che si misero a sedere al tavolo dove si trovavano Blaine e Sebastian, Tony ne prese altri quattro e andò a sedersi al tavolo con Quinn e Santana, seguito da Michelle. Kurt si guardò intorno e rivolse uno sguardo sprezzante a Rachel che aveva preso il suo posto accanto a Blaine, lasciandolo quindi solo. Poi si voltò e si rese conto che il biondino inglese ancora non aveva preso posto, così raccolse gli ultimi due numeri rimasti e lo invitò a sedersi all'ultimo tavolo rimasto. Puck nel frattempo si era fatto portare da Finn il numero che spettava a lui, poiché la testa gli girava troppo per riuscire a scendere dal palco. Quando vide che tutti quanti
avevano preso posto decise di riprendere la parola, così accostò il microfono alla bocca e aspettò che gli altri facessero silenzio.
« Ho qui con me altre due ciotole. Una è identica a quella che avete usato voi, nell'altra vi sono biglietti che indicano ciò che dovrete fare una volta che sarà uscito il vostro numero. Visto che alcuni di voi non saranno troppo coraggiosi, il primo numero estratto avrà la possibilità di scegliere se svolgere l'azione da solo o con un altro numero. A voi la scelta, ma state attenti perché una volta deciso non potrete tirarvi indietro. » Puck sembrò aver finito di parlare, poi prese nuovamente il microfono e dalla sua bocca fuoriuscì un rumore assordante, frutto delle cinque birre che aveva bevuto precedentemente.
« Io non me la sento molto di giocare, sai immagino che questo gioco implichi varie bevute e visto che non potrei rifiutare mi ritiro in partenza. Posso venire ad estrarre i numeri, se per voi non è un problema. » Joe fece una smorfia e si alzò per portare il suo numero a Puck, che acconsentì alla sua richiesta e decise comunque di tenere il numero, a lui non sarebbe dispiaciuto dover fare il doppio turno.
« Ok, il primo numero uscito è il 16. » esordì il ragazzo.
Finn si alzò dalla sua sedia e con cautela raggiunse i due sul palco, ancora incerto sul da farsi.
« Finn, puoi scegliere se chiamare prima un altro numero o pescare direttamente il secondo bigliettino, ma fai in fretta. » Puck sembrava smanioso di vedere cosa sarebbe toccato all'amico, quel gioco lo stava divertendo tantissimo.
« Provo da solo per il momento, non so cosa tu possa aver messo lì dentro. » dichiarò Finn avvicinandosi alla seconda ciotola per pescare un biglietto.
Erano tutti in trepidante attesa, chi come Santana desideroso di vedere cosa stava per accadere, chi come Rachel preoccupato per Finn e per ciò che sarebbe accaduto a loro dopo.
« Puck, come ti è venuto in mente di farci bere alla goccia tre bicchieri di birra uno di seguito all'altro? » disse Finn sbalordito.
« Che c'è scimmione, il tuo corpo flaccido non li regge tre bicchieri di birra? » ghignò Santana dal suo tavolo.
Finn raccolse la sfida e, prendendo dal tavolo di Brittany i tre bicchieri che la ragazza aveva preparato, li buttò giù uno dietro l'altro senza esitazione. Barcollò per qualche secondo, poi si voltò a guardare Puck con un sorriso soddisfatto e gli diede una pacca sulla spalla prima di tornare al proprio tavolo.
« Ora il numero 5! » continuò Joe senza aspettare inutili commenti.
Santana si alzò dal tavolo e prima che Puck potesse dire qualcosa afferrò dalla prima ciotola un secondo numero senza dare il tempo a Joe di leggerlo. « Numero 12. » sorrise la ragazza maliziosamente, vedendo che Tony si alzava dalla sua sedia seppur contro il volere di Michelle.
Puck allungò verso la ragazza la seconda ciotola, e quando lei prese un biglietto e lo lanciò nella sua direzione senza distogliere lo sguardo dal ragazzo che aveva di fronte, lui lo afferrò e lesse ad alta voce: kiss.
Santana non perse tempo e in men che non si dica le sue braccia erano avvinghiate al collo di Tony, le loro labbra si muovevano freneticamente e le loro lingue si insinuavano nella bocca dell'altro. Un bacio che a Michelle, oltre che esagerato, sembrò durare una vita, tanto che dopo poco si alzò dalla sua sedia e andò a staccare i due tirando Santana per i capelli. « L'hai baciato abbastanza, grazie. » disse seria afferrando Tony per il braccio e trascinandolo con sé.
Tony Stonem non disse una parola, si mise a sedere e si girò a guardare prima Santana, che gli sorrideva senza alcun timore, poi Quinn, che seduta di fronte a lui sembrava a dir poco schifata. Senza scomporsi Joe prese dalla ciotola un altro bigliettino, tentando di allentare la tensione che si era creata. « Numero 2. »
Questa volta toccò a Kurt alzarsi, e dopo aver visto la scenetta di Santana sperò ardentemente di poter baciare Blaine, così da rimarcare il proprio territorio. Acconsentì a far uscire un altro numero, ma quando vide che il numero 18 corrispondeva a Brittany si rabbuiò. Anche a loro uscì il bacio, così Brittany si avvicinò al ragazzo e gli schioccò un grande bacio sulla guancia, lasciando a Kurt tutto il segno del lucidalabbra.
Poi fu il turno del numero 7, Rory. Il ragazzo decise di pescare direttamente il secondo bigliettino, e quando vide che il foglietto recitava di togliersi di dosso un indumento a proprio piacimento fu quasi sollevato nel potersi togliere la giacca di pelle di coccodrillo.
Joe in seguito chiamò il numero 9, uno dei numeri di Puck, che senza alcuna sorpresa da parte dei presenti decise di pescare un secondo numero. Stavolta fu Michelle la fortunata, col numero 10, che si alzò dalla sua sedia decisa a farla pagare a Tony, ma quando vide che sul loro biglietto vi era il disegno di una bottiglia di birra non cercò di nascondere la delusione e prese le due bottiglie che Santana le stava passando, porgendone una a Puck che ci mise neanche dieci secondi a finirla.
Dopo che la ragazza tornò a sedersi, Mercedes sentendo chiamare il numero 3 si avvicinò al palco, dicendo a Joe di estrarre un secondo numero. Probabilmente per un colpo di fortuna al numero 14 corrispondeva proprio Sam, che si avvicinò al palco aspettando il loro responso. Anche loro a quanto pareva avrebbero dovuto baciarsi. Puck aveva decisamente abbondato con quei biglietti. La ragazza lo fissò per qualche istante e aspettò che fosse lui a fare la prima mossa, poi vedendo che non si muoveva di un millimetro accostò le sue labbra a quelle di Sam, un bacio breve ma dolce e intenso. Sam ricambiò il bacio, poi senza dire una parola tornò a sedersi e rivolse il suo sguardo verso la sua sinistra, dove Rory evitava il contatto visivo.
Il numero successivo fu il 6, che apparteneva a Sugar. Lei dovette esibirsi in un balletto improvvisato con il numero 17, Artie. Era forse il biglietto meno appropriato per il ragazzo, ma i due riuscirono comunque a combinare qualcosa e a far divertire gli altri, alcuni di loro ancora molto tesi.
Poi fu il turno di Tina col numero 11 che invece dovette cantare: si esibì in una splendida Tonight alla quale seguirono uno scroscio di applausi da tutti i tavoli. I numeri cominciavano ad essere sempre di meno e ne rimasero solamente cinque quando il numero 1, sempre Puck, decise di pescare anche il numero 20 che apparteneva invece a Rachel. I due dovettero baciarsi ma al ragazzo fu concesso un semplice bacio a stampo, cosa di cui Finn rimase molto sollevato.
A quel punto fu il turno del numero 4 Mike, che spinto dalla curiosità decise di pescarne un secondo. Joe fece uscire il numero 8, che come scoprirono subito dopo apparteneva al ragazzo inglese Maxxie. Il biondo si alzò leggermente impacciato e si avvicinò al palco, ma quando lesse che anche a loro era toccato un ballo si rilassò e iniziò a danzare. Anche nei loro costumi i due ragazzi erano bravissimi, si muovevano persino a tempo e i loro passi erano simmetrici e ben calcolati seppure inventati sul momento. Finita l'esibizione Maxxie si avvicinò a Mike che gli sorrise e si strinsero la mano per congratularsi l'uno con l'altro, prima di tornare ai loro posti. Ormai erano rimasti solamente tre numeri, e Kurt era preoccupato del fatto che sia Blaine che Sebastian fossero ancora in gioco. Tentò di non pensarci e si voltò a guardare il ragazzo biondo che sedeva al suo tavolo e che si era appena esibito in un ballo da Oscar.
Joe fece uscire i numeri 13 e 19, che accettarono di svolgere insieme la sfida. Come Kurt aveva previsto, quella serpe della Dalton era capitata proprio con il suo ragazzo.
Toccò a Blaine pescare il secondo biglietto, e quando si accorse che c'era scritta proprio la parola “bacio” si voltò a guardare Kurt con sguardo supplichevole, di chi non vorrebbe assolutamente fare ciò che lo aspetta. Puck decise di mettere fine a quell'attesa interminabile e prima che i due ragazzi potessero prendere una decisione li spinse l'uno nelle braccia dell'altro, facendo combaciare le loro bocche. Sebastian approfittò dell'occasione e inclinò leggermente la testa per assecondare meglio i movimenti delle sue labbra, che nel frattempo si erano dischiuse per lasciar spazio alla lingua.
Kurt, seduto a tavola con Maxxie, era bianco in volto. Sebastian stava baciando il suo ragazzo proprio davanti ai suoi occhi. E Blaine ricambiava. Non aspettò che i due si staccassero per alzarsi dal tavolo e sparire fuori dalla palestra, cercando un posto dove non poter essere disturbato. Fu troppo veloce persino per Maxxie, che non fece in tempo a seguirlo prima che il ragazzo sparisse dalla sua vista. Rivolse uno sguardo sprezzante a Blaine, ancora troppo occupato a baciare Sebastian per accorgersi che Kurt era fuggito per colpa sua.
La sala rimase in silenzio, così l'ex cheerios decise di salire sul palco e prendere la parola.
« Buonasera a tutti, io sono Quinn Fabray ed essendo l'unica a non aver ancora giocato utilizzerò la mia chance per cantarvi una canzone. »
Sebastian tornò a sedersi soddisfatto sotto lo sguardo accusatorio di Rachel, Blaine si guardò intorno per cercare Kurt e quando si accorse che il ragazzo non era più in sala uscì per tornarsene a casa.

So if you love me let me go and run away before I know.
My heart is just too dark to care. I can't destroy what isn't there.
Deliver me into my fate. If I'm alone i cannot hate. I don't deserve to have you.
My smile was taken long ago. If I can change I hope I never know...

Maxxie era rimasto da solo al suo tavolo mentre cercava disperatamente di non pensare a Kurt, Tony all'altro tavolo sedeva fra Michelle e Santana, entrambe poggiate al suo petto, e sorrideva in direzione di Quinn.









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Buoooooonasera a tutti!
Scusate l'enorme ritardo ma sono appena tornata dall'Inghilterra e lì non ho avuto modo di postare. Questo capitolo è forse quello che ho scritto in meno tempo, avevo solamente l'idea della festa ma il resto è venuto tutto di getto e non mi sono fermata neanche un secondo per rileggere se non quando ho finito di scriverlo. Spero sia stato di vostro gradimento come gli altri, e soprattutto spero di non aver scritto uno schifo. >.< (Sono sempre mooolto insicura riguardo tutto quello che scrivo, purtroppo.)
Sono lieta di annunciarvi che la canzone "protagonista" del capitolo non è più presa da Osama ma si tratta di "Snuff" degli Slipknot. Se non la conoscete, vi consiglio vivamente di ascoltarla! :)
Ancora una volta, fatemi sapere cosa ne pensate, aspetto con ansia.
Un bacio a tutti,

Wendy.
   
 
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