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Autore: AlexisEmi    29/08/2012    0 recensioni
Giappone, Tokyo, siamo alla Scuola Hona.
Il protagonista principale della nostra storia è l'amore. L'amore che a volte può arrivare ad essere violento ed assumere svariate forme. L'amore di un padre troppo possessivo o di una madre troppo assente porteranno notevoli sconvolgimenti nella vita delle nostre protagoniste che si ritroveranno a dover affrontare gli ostacoli più disparati: la distanza, la gelosia, la passione, saranno solo alcuni dei sentimenti che proveranno Alexis ed Emi.
Avvertiamo i lettori che, con il proseguire della storia ci saranno scene di sesso un po' spinte. Detto questo, vi auguriamo buona lettura e se ne avete voglia, lasciate un commentino!
Genere: Comico, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Universitario
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Giappone, Tokyo, siamo alla Scuola Hona.

Si tratta di un istituto molto famoso per l’ampia gamma di sezioni a seconda del livello di preparazione dei propri studenti. Le lettere vanno dalla A alla F... e la nostra storia si concentra soprattutto nella sezione A.
Una classe, per lo più, di persone con abilità superiori rispetto alla normale media scolastica.
Ogni classe è suddivisa in sezione maschile e sezione femminile. Il consiglio di istituto è formato dal Presidente, dal suo vice e da altri membri di cui sentirete parlare molto poco.
L’ultimo anno degli studenti di quinta era iniziato da qualche giorno, ed era raro che le ragazze della sezione A andassero nella corrispondente sezione dei ragazzi. Era molto più frequente il contrario.
---Sezione A Femminile A-F.
Mimi, una vivace ragazza dai capelli azzurri, entrò piagnucolando in classe: quel bastardo di un Kevin! Mi ha lasciato da sola ad aspettarlo sotto la pioggia per ore! urlava disperata, sembrava aver perso tutta la sua verve.
...: Mimi... dovresti smettere di piangere... aggiunse una ragazza dai capelli castani, con voce bassa e rassegnata. Il suo nome era Kokoro ed era la presidente del Comitato degli Studenti.
Mimi: Kokoro-chan! Quello stronzo! Se mi capita tra le mani lo distruggo! Lui e quegli stupidi dei suoi amici!
Kokoro, che per lo più tutti chiamavano Koko, sospirò, alzando i profondi occhi verdi verso la compagna di classe, distogliendoli dalla lettura di un libro non molto entusiasmante: non dovresti comportarti così... in questo modo gliela dai soltanto vinta...
Mimi: tu parli bene non hai problemi con gli uomini!Non che fosse propriamente vero, piuttosto, Koko gli uomini li evitava accuratamente... Mimi poi aggiunse: oh Kokoro-chan! Mormorò abbracciandola ed iniziando a piangere a dirotto. La ragazza mora sospirò ancora battendogli un paio di volte la mano sulla spalla come a volerla consolare a modo suo.
Reira, che era seduta nel banco di fronte, si voltò verso le due, facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli rosso fuoco: ehi Koko... sai dov'è Aine? Stanno per iniziare le lezioni! Chiese alla presidente un po’ preoccupata.
Koko rispose con un cenno della testa: no, mi spiace... solitamente passa la mattina in cortile...
Mimi: Kokoro-chan! Mugolò ancora cercando di attirare di nuovo la sua attenzione, mentre continua a frignare.
Il quel momento il professore varcò la soglia della classe: su, seduti che adesso faccio l'appello!
Koko però si alzò in piedi: un momento solo professore... s’inchinò, ed uscì in fretta dalla classe.
---Sezione A Maschile A-M.
Una ragazza bionda si aggirava solitaria per i corridoi. Il suo nome era Aine ed era niente di meno che la vice presidente del Comitato Studentesco. Sempre col suo fare fin troppo tranquillo, camminava con una brocca in mano piena d'acqua e stava andando verso la sezione maschile.
...: psss guarda un po’ chi c'è! Sussurrò uno dei ragazzi al compagno di banco, vedendola passare dalla finestra a vetri che dava sul corridoio.
Ragazzo: ehi guarda, quella è una ragazza!
Poi Aine si accorse di essere seguita e si voltò, era Kokoro: ah, sei tu...disse tranquillamente: me la reggi per favore? Le diede la cartella prima di aprire la porta di classe dei ragazzi.
Kokoro: Aine ma che fai?! disse incredula guardandola.
La ragazza entrò pacatamente nella stanza, posizionandosi esattamente davanti a Kevin:  tu sei Kevin vero? Domandò schietta.
Kevin: dipende da chi vuole saperlo! Replicò lui sorridendo alquanto soddisfatto.
Aine però prese la brocca e gliela rovesciò serenamente in testa bagnandolo tutto.
Il compagno di banco di Kevin, Han iniziò a ridere a crepapelle: mpf Kevin! Lo indicava con scherno.
Aine: così adesso sai anche tu cosa vuol dire starsene sotto l'acqua...disse calma uscendo dalla classe  e andando a prendere la cartella da Kokoro: su andiamo...disse avviandosi. Ovviamente anche lei aveva saputo cosa era accaduto a Mimi la sera precedente.
Koko la rincorse, raggiungendola: wao! Esclamò esterrefatta dall’azione dell’amica.
Aine: non ho fatto niente di che... replicò lei: su muoviti presidente o facciamo tardi! disse aumentando il passo.
Kokoro sospirò e lentamente si incamminò dietro di lei.
Così iniziò la lezione. Mimi era accanto a Kokoro e Reira accanto ad Aine.
Professore: Aine... continua a leggere per favore. La richiamò visto che era nota per distrarsi facilmente.
Aine: si sensei...disse continuando, stavolta aveva il segno.
Mimi si avvicinò all’orecchio di Koko e le sussurrò piano: Kokoro-chan dopo andiamo da qualche parte?'' gli chiese facendole gli occhioni da cerbiatta.
Kokoro: non saprei Mimi... rispose la presidente facendo spallucce senza guardarla.
Mimi: perché?! voglio far ingelosire quel Kevin! Me la deve pagare! Disse stringendo un pugno per aria, fortuna che il professore non la vide.
 
Nel frattempo nella sezione A-M, due ragazzi entrarono alla seconda ora.
....: mh? Mugolò il primo dei due prima di far scoppiare una risata fragorosa: ehi Kevin ma ti sei fatto la doccia? Il suo nome era Zenon ed aveva dei capelli arancioni piuttosto spettinati.
...: è più probabile sia stata qualcuna delle ragazze a conciarlo così... sostenne il secondo, svogliatamente, portando la cartella con una sola mano, dietro la spalla. Aveva i capelli del colore della notte, si chiamava Homura.
Zenon: scherzi vero? te le sei fatte suonare da una donna? sei il peggiore Kevin! disse andando a sedersi sopra al proprio banco.
Homura sospirò e anche lui lo imitò, si sedette, mettendovi sopra entrambi i piedi e iniziando a dondolare sulla sedia.
Zack, un loro compagno dai capelli neri come la pece si rivolse al rosso: ehi Zenon cosa avete combinato sabato? Il sensei era a dir poco incavolato! Esclamò ridendo.
Zenon: niente di particolare, ribatté il ragazzo: si arrabbia per le stupidaggini... a proposito scommetto che è stato il Presidente vero? Con quel suo temperamento da animale selvaggio da domare sarebbe la mia donna ideale! Disse a  Kevin, convinto di aver fatto centro.
Kevin: ti sbagli... rispose passandosi una mano tra i capelli e tirandoli indietro: è stato il suo vice...
Zenon: sei caduto in basso amico mio! poi si alzò andando da Homura: dai andiamo che abbiamo educazione fisica! Oggi lezione straordinaria! Udite e udite, il preside ha deciso di iniziare a farci allenare insieme alle ragazze! Annunciò totalmente entusiasta dell’imminente novità.
Ranma: davvero?!?! Wao! non vedo l'ora! Che aspettiamo? Si alzò in piedi di scatto con gli occhi ardenti di passione. Dunque i ragazzi si avviarono.
Zenon passò un braccio dietro al collo di Homura: sbrigati! Guarda che se non hai dormito stanotte la colpa non è mia!
Homura alzò un sopracciglio in segno di totale dissenso: ah no? e di chi deve essere, scusami?!
Zenon: beh ad esempio di una della sezione F... disse appagato.
Homura: si, in effetti dovresti smetterla di fare sesso nella stanza di fianco alla mia... controbatté quest’ultimo.
Zenon: perché tu che facevi scusa? avanti muoviti... disse scocciato, lasciandolo andare ed avviandosi verso il campo. Homura però lo sorpassò nella corsa, affiancando un loro compagno più avanti.Il rosso sospirò passandosi una mano tra i capelli.
Ren: ehi... quella non è il presidente?!
Ranma: dove?! Si, si è proprio lei! E' davvero...
Ren/Ranma: perfetta!!
Zenon andò a tappare gli occhi ai due: non è roba per voi, quindi lasciatela stare...spiegò guardandola poi lui. Eh si lei era il suo obbiettivo numero uno. Si era ripromesso che l'avrebbe fatta cadere ai suoi piedi.
Koko: Mimi, dai, non starmi così appiccicata... disse la presidente lamentandosi e staccandosi un po’. Era davvero asfissiante a volte.
Il Professore osservò la classe delle ragazze: Aine dov'è? Non fa ginnastica neanche quest’anno?!
Koko: no professore, ho il suo permesso... disse porgendo lui un foglio di esenzione dalle attività sportive della bionda, cogliendo anche l’occasione per prendere le distanze da Mimi.
...: Prof sono qui...disse tranquilla arrivando da dietro le spalle di Koko e salendole sulla schiena, tanto sapeva che l’avrebbe presa. Non faceva mai ginnastica ma andava sempre a vedere Koko e le altre. La ragazza mora sorrise appena, sorreggendo il peso di Aine come se nulla fosse.Poi Aine si voltò verso i ragazzi: mh? Ehi Koko... disse indicandoglieli.
Ren: guarda si è voltata!!! Smanaccò per farsi vedere, seguito a ruota da Ranma.
Koko: cosa c’è? si girò verso la ragazza mentre la metteva lentamente giù.
A Ranma iniziò ad uscire il sangue dal naso, come se non avesse mai visto niente di più bello in vita sua: mamma è davvero stupenda! Si portò una mano sotto le narici, per contenere la perdita.
Zenon gli mise nuovamente le mani sul volto e li spinse indietro: che pivelli che siete... povero me, ma non vi ho insegnato niente! Si mise una mano sulla faccia per poi tornare a guardarla ed iniziare ad avvicinarsi: ciao Kokoro-chan! sorrise beffardo quando le fu abbastanza vicino.
Per tutta risposta, Koko lo degnò di uno sguardo appena, giusto il tempo di voltarsi, dargli le spalle e unirsi alle altre ragazze.Aine guardò la ragazza con la coda dell’occhio mentre camminavano insieme alle altre: non sapevo che piacessi a quello là... constatò guardando Zenon, che ormai era rimasto indietro.
Kokoro rispose con calma: i suoi sentimenti non mi interessano proprio per niente... disse alzando le spalle.
Aine: che ragazza indifferente...disse tranquilla intanto che arrivavano insieme in palestra.
Kokoro: parli proprio tu... soggiunse continuando a camminare.Aine non rispose ma sospirò seguendola.
Professore: bene ragazzi da oggi il preside ha comunicato che farete ginnastica insieme ai ragazzi della sezione A-M! esclamò prendendo posto e sedendosi dietro la sua cattedra per poi aprire il registro.
Josephine: oh che bello! non sto più nella pelle!!!!  disse stringendo le mani a Maria, la sua compagna di banco, e saltellando assieme a lei.
Kevin guardò Mimi con la coda dell'occhio...in effetti dopo quella lavata di capo si era accorto che non era stato molto carino nei suoi confronti...andò da lei: ehi Mimi...
Mimi si voltò lentamente: K... Kevin... cosa vuoi? Balbettò cercando di non guardarlo negli occhi.
Kevin: e...ecco io...volevo scusarmi per ieri sera...disse grattandosi la testa imbarazzato, e guardando altrove anche lui.
Mimi si sorprese per qualche secondo: d... dici davvero? I suoi occhi stavano per mettersi a brillare dalla felicità.
Kevin: g...già...dopo che la tua amica mi ha rovesciato una brocca d'acqua in testa ho pensato che starsene ad aspettarmi sotto la pioggia non deve essere stato bello...scusami Mimi...
Mimi: oh Kevin >.< disse buttandogli le braccia al collo ed abbracciandolo con tutte le sue forze. Poi si staccò lentamente da lui e lo baciò.
Sia le ragazze che i ragazzi avevano osservato tutta la scena. Aine batté il cinque a Kokoro.
Ranma: e bravo il nostro Kevin! Si complimentò dandogli una pacca tra le spalle.
Zenon scosse la testa invece: che scemo... commentò poco convinto.
Il professore alzò gli occhi dal registro e guardò i ragazzi sparpagliati sul campo, non si era minimamente accorto del teatrino amoroso appena terminato: su ragazzi, iniziate il riscaldamento!
Aine si sedette sulla panchina: vuoi dare a me la maglia? domandò a Koko.
La ragazza mora annuì: si, grazie Aine... disse sfilandosi la maglia a maniche lunghe e rimanendo in t-shirt.
Aine: buona sudata...disse pacatamente, salutandola con la mano. Koko sorrise e prese a correre insieme alle ragazze.Kevin fiancheggiava Mimi.
Zenon e gli altri invece si accodarono dietro di loro. Diede di gomito a Ranma: Non sanguinare per favore!
Ranma, che gli correva accanto, aveva un fazzolettino infilato nella narice sinistra: non sto sanguinando!
Poi il rosso si voltò indietro: ehi Homura muoviti! gli urlò. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, non aveva alcuna voglia di correre insieme agli altri.Zenon lo andò a prendere per un braccio e lo iniziò a tirare: su muoviti lumaca!
Homura: non mi scocciare Zenon... rispose lamentandosi.
Zenon lo incitò: dai su, su guarda quante ragazze che ti osservano! Fai bella figura! disse indicando un gruppetto di ragazzine che li scrutavano e ridevano arrossendo. Ad Homura bastò un mezzo sorrisetto nella loro direzione per far si che molte iniziassero a saltellare dicendo che aveva sorriso ad una piuttosto che all'altra.
Il professore si alzò dalla sedia e si avvicinò al campo: ora basta correre! Esclamò mentre le due classi si fermavano lentamente dietro il suo comando.
Aine si alzò dalla panca ed andò a portare un asciugamano a Koko: tieni... disse porgendoglielo.
Koko: grazie... si deterse il sudore e tirò la testa indietro, legandosi i capelli in una morbida coda: ma non ti annoi? disse rivolta alla ragazza di fronte a lei.
Aine sorrise : oggi no di certo...disse indicando i ragazzi che facevano gli scemi: e comunque ormai ci sono abituata quindi non ti preoccupare... alzò le spalle.
Koko mugolò non troppo convinta: mh... vorrei sapere che hanno da atteggiarsi così tanto... aggiunse poi.
Aine si grattò una tempia: neanche Alam si comporta così...disse guardandoli. Alam era il suo ragazzo. Un universitario che Koko non sopportava per ovvi motivi.
Koko: già... sospirò. Poi, mettendosi l'asciugamano al collo, salutò brevemente Aine e tornò dal professore visto che avrebbero presto iniziato una partita mista di pallavolo.
Il docente esordì suddividendo le due squadre ed assegnando loro le pettorine di due colori differenti: allora la squadra rossa è formata da Kokoro, Zenon, Mimi, Ranma, Kevin e Reira!Mentre la squadra blu da Josephine, Maria, Kuroro, Kana, Julien e Hiro.Su in campo! Fischiò, e qualche istante dopo la partita ebbe inizio.
La palla di battuta era di Kokoro. La ragazza alzò e schiacciò violentemente la palla, mandandola dall'altra parte della rete senza che nessuno fosse in grado di muoversi per prenderla.
Mimi esultò entusiasta, saltellando sul posto: punto! Sei grande Kokoro-chan!
Zenon alzò un sopracciglio: però, niente male per essere una ragazza! le disse guardandola.
Koko fece finta di non averlo sentito e raccogliendo la palla si apprestò a battere di nuovo. Stavolta fu una battuta dal basso, diversa dalla precedente.
Diversamente da prima, infatti, la squadra avversaria abbozzò una ripresa alla buona e la rimandò indietro ma Zenon si sollevò da terra con un salto e fece un muro perfetto, spiazzando gli avversari e facendo punto: si!
Koko: ma quanto se la tira... sospirò. La partita continuò e terminò con la vittoria della squadra rossa.
Aine: penso che dovresti iscriverti al club di pallavolo quest'anno... disse rendendole la maglia.
Koko: non ne ho molta voglia... prese la maglia e se la rimise.
Poi qualcuno apparve alle spalle di Aine...: ciao... era Homura.
Aine: mh? si voltò sorpresa: ciao...rispose semplicemente al saluto del ragazzo.
Homura continuò a parlare: tu devi essere Aine Ayashi... dico bene?
Aine aggrottò la fronte: già e tu sei un rompiscatole a quanto vedo...
Homura: beh, grazie del complimento... sorrise sornione: detto da te lo è veramente... disse provocandola.
Per tutta risposta Aine si voltò verso Koko: dai andiamo...disse prendendole il polso. Koko lanciò uno sguardo non troppo benevolo verso il ragazzo e poi si lasciò trascinare via da Aine.Mimi si avvicinò alle due assieme a Kevin ed altre ragazze.
Josephine: ragazze andiamo al karaoke dopo? Chiese con gli occhi luccicanti.
Mimi si esaltò come al suo solito: si! disse stringendo il braccio di Kevin. Ormai avevano fatto ufficialmente pace.
Aine si tagliò rapidamente fuori dalla cosa: io non posso mi dispiace...disse guardando Mimi, sperando che non facesse una scenata.
Anche Koko si apprestò a rispondere, ma la sua frase fu stroncata a metà: neanche...
Zenon: si, tu puoi venire... disse mettendole le mani sulle spalle, obiettando per lei all’invito.
Koko: no... non posso... replicò lei voltando appena il viso verso la mano posta sulla spalla sinistra: potresti toglierle?
Zenon si era spinto un po’ troppo oltre forse, ma ormai non poteva tornare indietro: no, lei viene Mimi vero? Viene con me! Chiese guardando la fidanzata di Kevin, come a cercare man forte per le sue parole.
Mimi iniziò a balbettare impacciata, se gli avesse detto di sì, probabilmente Koko si sarebbe arrabbiata seriamente questa volta, quindi, decise di restare sul vago e sperare che qualcun altro prendesse in mano quella situazione scomoda: e... ecco io...
Kevin colse  la palla al balzo per lei: tranquilla, Zenon è tutto fumo ma niente arrosto alla fine...
Zenon alzò un sopracciglio, se la sarebbe veduta dopo con Kevin per quella sua affermazione: allora è deciso! Concluse da solo, lasciando finalmente andare le spalle della ragazza.
Aine fece la linguaccia a Koko: divertiti! Le disse apprestandosi ad uscire dalla palestra.
Koko le prese un braccio, fermandola temporaneamente: sicura di non voler venire? Domandò.
Aine si passò una mano tra i capelli: mi dispiace ma ho promesso ad Alam di uscire con lui quando esco da scuola...
Koko: capisco... strinse un pugno voltandosi subitaneamente: beh, allora a domani... non sopportava quel tipo...
Aine: a domani...disse facendo un cenno con la mano. Poco dopo i 5 ragazzi erano in giro per il centro di Tokyo.
   
 
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