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Autore: Carla_NicoleZM    30/08/2012    2 recensioni
Perchè, vedi amore mio, l'amore è un gioco, nel quale si gioca in coppia, lo scopo è rimanere insieme nonostante tutti gli ostacoli che si incontrano e amarsi sempre nello stesso modo, ma quando uno dei due tradisce, allora è un guaio, perchè a soffrirne le pene, non sarà il traditore, ma bensì colui che amava di più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella notte non dormii, mi girai e rigirai nel letto pensando ai suoi occhi, e a come mi guardava, pensando e ripensando alla sua voce, al suo accento romano, e come avevamo scherzato. C'è stato un momento in cui eravamo seduti al tavolo del bar e ci è passato vicino un ragazzo cicciotto, biondo con un pacchetto di patatine in mano:
"Lo vedi quello? Viene qui tutte le sere da solo. Secondo te quanti hanni ha?"
A occhio e croce sembrava davvero giovane.
"Mmh, io gli darei tredici o quattordici anni"
"No ha la tua età!"
"Chee? No non ci credo, ma è un bambino!"
"Anche tu sei una bambina"
"Ah si? Ti sembro una bambina quindi?"
"Eeh, foorse!"
"Come forse?!"
Gli diedi una piccola pacca sulla spalla, e riprendemmo a ridere, scherzare con lui mi faceva stare bene, mi sentivo bene...
Le parole mi volarono in testa per tutta la notte, come sparse nel mio cervello, a svolazzare da una parete all'altra del cranio, non avevo sonno, lo stomaco non mi faceva dormire, sentivo solo lo svolazzare delle ali delle farfalle che mi volavano dentro, pensavo a lui, ogni momento.

A svegliarmi la mattina fu il vibrare del telefono, era un messaggio di Matteo.
_Pronta per un giro turistico per Roma?_
_Stesso posto 12:30?_
_Perfetto!_

"Buon giorno Sophy!"
"Meglio tardi che mai dico sempre, alla buon ora, a sto punto ti conviene pranzare direttamente, è quasi mezzogiorno!"
"Scuusa, hai ragione, ma ieri ho fatto tardi!"
"A proposito, come è andata ieri sera, tutto ok?"
"Sisi, sono stata bene, sono stati tanto carini con me!"
Sophy, era appoggiata allo stipide della porta della cucina, che mi fissava mentre bevevo una tazza di latte, durante tutto questo tempo,non aveva cambiato un capello, era sempre uguale, stessa altezza, stessi capelli, stessi occhi, viveva in quella casa da sola, molto probabilmente aveva avuto la mia stessa idea...
"Senti io stamattina esco, torno più tardi, qualsiasi cosa chiama ok?"
Dissi sgusciando al suo fianco stapandogli un bacio sulla guancia.
"Ambra!?"
"Si?"
"Fai attenzione, io non mi fiderei così..ecco ricorda di tenere sempre i piedi per terra..."
"Tranquilla, sono tipi apposto!"
Alzò lo sguardo al cielo e mi sorrise, che sorriso fantastico che aveva.

Stavolta erano loro ad essere arrivati per primi, erano tutti sotto l'arco d'entrata di Piazza del Popolo, ma Mattia non c'era.
"Ma buon giorno Signorina!"
"Ciaao, il tuo messaggio mi ha svegliato sai?"
Matteo mi venne incontro correndo, mi prese in braccio e mi fece girare.
"Come ti ho svegliato, ancora dormivi, ma sei un Ghiro!"
Mi disse guardandomi negli occhi quando ancora ero in braccio a lui.
Scesi e salutai gli altri, non volevo far vedere che mi interessavo solo a Mattia, ma la sua assenza mi preoccupava, io volevo solo vederlo, anche per poco.
"Maa, siamo tutti?"
Chiesi io.
"Si, Mattia aveva da fare stamattina, ha detto che forse ci sarebbe stato oggi pomeriggio"
"Ah vabbè, dove mi porti di bello a mangiare?"
Mi portarono da Mc, ma io con loro non c'ero, non facevo altro che guardarmi in giro come se lui potesse comparire da un momento all'altro dietro di me, Matteo mi asfissiava di domande, io ero un po' fredda, mi dispiaceva ma non sapevo nemmeno io perchè dessi così importanza a Mattia, sapevo solo che in quel momento volevo vederlo, solo questo.
"Ieri Mattia ti ha riportato sana e salva?"
Alla parola Mattia mi riaccesi.
"è? cosa?"
"Mattia, ieri ti ha riportato a casa, tutto apposto?"
"Sisi, mi ha portato proprio davanti al portone, è stato davvero carino"
Che stupida, avrò pronunciato quella frase ridendo, manco fossi stata illuminata da una luce misteriosa, come nei film.. Mattia...
Per le due già ero a casa, da una parte ero sollevata di non aver affrontato la cosa già questa mattina, però dall'altra volevo vederlo, avevo una voglia matta di vederlo.
Mi chiedevo se quando lo avrei rivisto lo avrei baciato subito, oppure avrei aspettato che facesse lui la prima mossa, oppure avvicinarmi con calma e vedere cosa avrebbe fatto lui.
Si avrei fatto così mi sarei avvicinata piano lo avrei guardato negli occhi, e lì avrei capito.
Con Matteo mi ero data appuntamento al solito posto per le settei aveva detto che mi voleva portare in un posto speciale, boh.

 
  
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