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Autore: LaMusaIspiratrice162    30/08/2012    1 recensioni
Non tutti i fiori fioriscono per essere visti,alcuni sono destinati a disperdere la loro fragranza nel deserto.Finchè qualcuno non li raccoglie e ne apprezza il profumo.
(Northanger Abbey-Jane Austen)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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[POV chocola]
Il giorno seguente mi svegliai presto e appresi subito il programma di quella giornata, deciso dal mio “maritino affettuoso”. Mentre si vestiva, mi raccontò che aveva intenzione di accompagnarmi in paese. Non sarebbe stata una piacevole e allegra gita, ma piuttosto una sfilata. Tutti ci avrebbero indicati sorpresi e si sarebbero dovuti ricredere: questo era il suo scopo!
-No! Non voglio!-mi lamentai sbadigliando.
Mi coprii il viso con il cuscino e mi rimisi a dormire.
-No, non fare così! Ti prego… accontentami!-
Tolsi il cuscino dal viso e incrociai il suo sguardo. Maledetti occhi, capaci di farmi fare qualsiasi cosa! Sbuffai e cominciai a vestirmi. Il suo sorriso vittorioso mi disgustava e stavo per colpirlo, quando qualcuno bussò. Vanilla aprì la porta e restò sull’ uscio.
-Potrei parlare con Chocola?-
-Lei si sta vestendo…-rispose Pierre al mio posto- puoi parlare con me!-
Uscì fuori dalla stanza e chiuse la porta alle sue spalle.
-Allora dimmi-la esortava a parlare, ma la ragazza restava muta.
-Non importa…-disse e stava per andarsene. Suo fratello però la bloccò afferrandola per un braccio.
Uno sguardo penetrante e la frase “Mi nascondi qualcosa?”, turbarono non poco Vanilla, che abbassò lo sguardo e dopo aver sussurrato con voce incerta delle scuse sparì.
Pierre tornò da me ancora più demoralizzato. Si stese sul letto con uno sguardo sconsolato e sospirò.
-Quella ragazza mi sta nascondendo qualcosa!-gridò.- Temo che sia un grande segreto altrimenti non userebbe una tale riservatezza!E se si fosse messa in un grande guaio?-
-Su tirati su! Tua sorella è una ragazza giudiziosa…vedrai sarà soltanto innamorata.-
- L’ho capito anche io che è innamorata, ma di chi? E perché non può rivelarmi chi è?-
-Non lo so. Sta tranquillo dopo andrò a parlarle io, va bene?-
Fingevo di essere tranquilla, ma francamente cominciavo a preoccuparmi anche io. Tutto quel riserbo non era da lei e temevo che l’oggetto del suo amore potesse essere un mascalzone che le avrebbe distrutto il cuore in due parti. A quel punto mi bastava che fosse un uomo che ricambiasse il suo amore. Ormai mi ero preparata ed ero pronta ad uscire, speravo che quella gita avrebbe migliorato l’umore nero di Pierre.
Uscimmo insieme e dopo aver percorso il tragitto dal Palazzo al paese in carrozza, ci ritrovammo nelle stradine caratteristiche di Extramondo. Era piacevole passeggiare tra casette fatte di pietra decorate da vasi pieni di gerani colorati. Con la mano stretta alla mia e un sorriso stampato in volto, Pierre camminava osservando tutti i passanti. Presto venni assalita dalla noia e chiesi a Pierre di avere la possibilità di fare una passeggiata da sola. Lui acconsentì e mi lasciò andare. Corsi lontano dalla cittadina poiché volevo stare da sola. Ero stanca di ascoltare commenti su di me e di vedere occhi che mi fissavano cercando un imperfezione da giudicare.
Volevo trovare un posto solitario in cui sedermi per osservare con calma tutto ciò che mi circondava. Guardai la Foresta estendersi davanti ai miei occhi e decisi di entrarci. Lì di sicuro non sarei stata disturbata.
Appena calpestai il terreno e sentii l’odore del muschio, che copriva quasi completamente tutti gli alberi, avvertii una strana sensazione. Rabbrividii ed ebbi paura. Comportamento alquanto strano poiché per anni avevo chiamato quel posto casa. Mi voltai e presa da un improvviso attacco di panico, scappai o meglio ci provai.
Le mie caviglie furono circondate da due rami molto robusti, più tentavo di sottrarmi da quella tortura e più la presa diventava forte. Con un incantesimo riuscii a spezzarlo, ma purtroppo non era finita lì. Quel bosco divenne simile al set di un film dell’orrore e ovunque mi voltavo vedevo un pericolo. Infine caddi a terra a causa di una pozza troppo profonda. Ero a terra tremante di paura e piena di rabbia. Dove era il mio sposo quando avevo bisogno di lui? A soddisfare il suo ego!
Dove era l’amore che mi aveva promesso? Non riuscivo a trovarlo.
Due passi si avvicinarono a me, due braccia mi sollevarono e mi portarono in salvo. Sapevo chi era anche senza aprire gli occhi. Mi strinsi a lui e gli rivolsi un bellissimo sorriso.
-Grazie Saule!-
  
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