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Autore: Cleppy_Ds    30/08/2012    7 recensioni
Roma.
Il sogno di ogni ragazza? Ovviamente quello di incontrare l'amore.
Ad eccezione di Ilaria. Lei l'amore l'ha già trovato ed è Leonardo, il Play Boy della scuola che apparentemente sembra non ricambiarla.
Il sogno di Ilaria è quello di riuscire a non uccidere Lorenzo, migliore amico di suo fratello maggiore. Sia lei, sia lui sono dell'opinione di non poter coesistere e cercano di evitarsi il più possibile.
Ma sì sà, il destino è imprevedibile e può cambiare le carte in tavola quando vuole, complice una festa che arriva al momento giusto. Così ad Ilaria non resta che rimboccarsi le maniche e fare i conti con ciò che prova. Soprattutto perchè il suo peggior "nemico" la attrae come nessun altro.
Perchè, come si dice: Il Signore ascolta le preghiere di coloro che chiedono di dimenticare l’odio. Ma è sordo a chi vuole sfuggire all’amore.
Dal prologo: Gli devo molte cose. Gli devo la conoscenza dell'amore. Del primo amore. Gli devo la felicità di alcuni, seppure brevi, attimi della mia vita. Gli devo l'illusione di qualcosa che non c'è mai stato. Gli devo ogni ora, minuto, secondo passato in sua presenza...Gli devo anche il fatto di avermi aiutata a non aver più paura del buio. Ora grazie a lui...ho paura dell'amore...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18

 


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Capitolo 18

Solo noi due

(Trailer)

 

 

 

 

E ora che son qui vicino a te
Mi rendo conto che non ho bisogno piu' di niente
Mi bastan le tue mani e gli occhi tuoi
Per capire che non serve avere piu' di quel che hai

- Modà -

 

 

Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente
E poi..
Amore dato, amore preso, amore mai reso
Amore grande come il tempo che non si è arreso
Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu
Il regalo mio più grande

- Tiziano Ferro -

 

 

 

 

 

Sabato arrivò in un batter d'occhio.
Fortunatamente la mia punizione era finita, quindi avevo passato l'intera giornata con Lorenzo. Per il mio compleanno aveva voluto portarmi a pranzo fuori e devo ammettere che c'eravamo divertiti moltissimo. L'unica cosa che frenava il mio entusiasmo era il messaggio che continuavo a leggere da almeno un'ora

"Piccola, ti faccio tantissimi auguri per i tuoi diciotto anni :D Ci vediamo stasera, così ti darò il mio regalo."

Fosse stato di Lorenzo non ci avrei trovato nulla di strano, ma dal momento che il mittente di quel messaggio era Leonardo stavo avendo una crisi di nervi.
Alla fine decisi di cancellare quel maledetto messaggio per evitare sgradevoli incidenti.
Presi il cappotto e mi diressi a casa di Arianna. Le avevo promesso che sarei passata a casa sua perchè i suoi genitori volevano farmi gli auguri di compleanno.
Non appena arrivai fui accolta da Margherita. Mi sentivo molto a disagio quando la vedevo, visti i precedenti
-Ila! Tesoro, tantissimi auguri- Disse abbracciandomi -Allora, cosa si prova ad essere maggiorenni?- Sorrisi, ricambiando l'abbraccio
-Nulla di particolare, a parte per il fatto che ora posso bere e che...posso andare in prigione- Scherzai. Lei mi sorrise, avvolgendomi le spalle con un braccio
-Tu in prigione? Ma figurati, sei la persona più buona che conosca- Disse dirigendosi in cucina. Con quella semplice frase riuscì a farmi sentire un autentico schifo.
Lei mi considerava la persona più buona che conosceva? Se avesse saputo come stavano le cose avrebbe cambiato di sicuro opinione su di me
-Ila! Auguri!!!- Arianna mi saltò letteralmente al collo, rischiando di stritolarmi -Ci divertiremo un mondo stasera-
-Sempre che io riesca ad arrivarci- Risposi cercando di farle allentare la presa sul mio povero collo
-Perchè?-
-Ari, mi stai strangolando- Ringraziando Dio mi mollò
-Scusami, è che sono così emozionata. La mia migliore amica è diventata maggiorenne!- Gridò. In quel momento sua madre e suo padre vennero a salutarmi, facendomi gli auguri. Adoravo la famiglia di Arianna. Mi trattavano come se ne facessi parte. Mi aprii in un sorriso, quando mi resi conto della presenza di Giuliana e di suo marito. Entrambi vennero a salutarmi e mi fecero tanti auguri. Dopo di loro fu il turno di un'altra cugina di Arianna e Margherita. Angela.
Anche lei era sposata e aveva avuto da poco una spendida bambina. Angela era molto simpatica e veniva spesso a trovare la famiglia di Arianna, per questo la conoscevo abbastanza bene.
-Allora Ilaria, che fate stasera di bello?- Mi chiese Angela. Eravamo in soggiorno e la mamma di Arianna aveva insistito a tutti i costi per farmi assaggiare uno dei suoi cupcakes
-Ho affittato una sala in un locale e ho invitato alcuni miei compagni di scuola e alcuni amici- Risposi pulendomi la bocca con un fazzolettino
-Che bello avere diciotto anni. Ricordo ancora che io li festeggiai in spiaggia. Fortunatamente sono nata a Giugno- Disse Angela. Sorrisi, passando lo sguardo sulla piccola Mara, sua figlia
-Tra qualche mese le faremo il battesimo, spero che ci sarai. Ormai fai
praticamente parte della famiglia- Mi disse Angela, sorridendo. Puntai lo sguardo su di lei e annuii
-Certo che ci sarò- Mi sentivo davvero un'orribile persona.



Tornai a casa abbastanza depressa. Mi dispiaceva tantissimo per Margherita. Lei non meritava quello che io e Lorenzo le stavamo facendo. Non lo meritava affatto. Senza contare che stavo malissimo anche per Arianna. Lei aveva fiducia in me e io la stavo tradendo.
Verso le sei decisi di iniziare a prepararmi. Feci una doccia veloce, dopodiché mi arricciai un po' i capelli, indossai il vestito e mi diedi una rapida truccata.
-Tesoro, sei pronta? Alessandro ti aspetta in macchina- Mia madre bussò alla mia stanza, mentre io stavo indossando il cappotto
-Sì, pronta- Dissi, aprendo la porta. Mia madre mi sorrise e mi abbracciò
-La mia bambina è diventata grande- Ecco che ripartiva. Aveva passato l'intera giornata ad abbracciarmi e a ricordarmi quanto fossi diventata grande.
La salutai frettolosamente, cosa che feci anche con mio padre, dopodiché mi affrettai a raggiungere mio fratello in macchina.



Dopo venti minuti di silenzio totale, mi fratello decise di parlare
-Toglimi una curiosità- Puntai lo sguardo su di lui, incitandolo a continuare -Come mai è finita tra te e lo spaventapasseri?-
-Non che siano affari tuoi, comunque mi sono resa conto di non amarlo- Risposi, sistemandomi i capelli
-E' perchè sei innamorata di qualcun altro?- Quella sua domanda mi lasciò parecchio perplessa. Come faceva a saperlo?
-M-ma n-no, cosa ti viene in mente. Semplicemente non amo lui- Risposi spostando lo sguardo fuori dal finestrino, giusto in tempo per vedere l'insegna del locale dove si svolgeva la festa.
Mio fratello parcheggiò, dopodiché entrambi scendemmo dalla macchina.
Non appena entrai nel locale, notai che Lorenzo era già lì e stava sistemando il cibo e le bevande sul tavolo
-Vado ad aiutare Lore- Disse Alessandro, aiutandomi a togliere il cappotto -Tra poco i tuoi amici saranno quì e visto che tu sei la festeggiata...ho deciso di non farti faticare- Sorrisi. Quello era davvero mio fratello?
-Grazie, fratellone- Dissi sollevandomi sulle punte per abbracciarlo. Dopo appena due secondi lui mi spinse via
-Ok, ok! Ora non farci l'abitudine- Sorrisi, scuotendo la testa mentre lui raggiungeva Lorenzo, che non appena si accorse della nostra presenza mollò tutto quello che stava facendo e corse ad abbracciarmi. Gli allacciai le braccia dietro al collo, mentre lui mi sollevava da terra
-Tantissimi auguri- Mi disse, stringendomi contro di sè. Puntai lo sguardo su Alessandro. Non ci toglieva gli occhi di dosso
-Grazie, Lore- Risposi sciogliendo l'abbraccio -Meglio se aiuto mio fratello- Lui mi fermò per un polso e mi sorrise
-No, sei la festeggiata. Tranquilla, ci penso io- Detto questo mi accarezzò il dorso della mano e tornò da mio fratello.
In quel momento gli invitati iniziarono ad arrivare e dopo venti minuti il locale era già pienissimo.
Io non ero una persona molto portata per le feste e nonostante si trattasse della mia mi sentivo molto a disagio
-Ehi, tanti auguri- Mi voltai e mi trovai davanti il sorriso di Leonardo. Mi venne istintivo sorridergli
-Grazie- Risposi abbassando lo sguardo con un pizzico d'imbarazzo
-Spero che non ti dispiace se sono venuto- Leonardo mi costrinse a rialzare il volto. Gli sorrisi, scuotendo la testa
-No, anzi. Grazie mille per essere venuto, davvero- Per qualche secondo rimanemmo a guardarci -Ora vado dagli altri invitati, ci vediamo più tardi- Detto questo, mi voltai e mi incamminai verso il bagno.
Ma perchè ero così in agitazione quando parlavo con Leonardo? Io non lo amavo, di questo ne ero certa. Magari mi sentivo così imbarazzata perchè ero stata io a lasciarlo e mi sentivo colpevole.
Presi un bel respiro e mi costrinsi a tornare dagli altri, ma non appena uscii dal bagno due mani mi allacciarono i polsi e mi costrinsero a rientrare
-Non ce la facevo più- Non ebbi neanche il modo di replicare, che le labbra di Lorenzo si appropriarono delle mie. Sorrisi e ricambiai il bacio, allacciandogli le braccia al collo e stringendolo di più contro di me. Lui mi fece indietreggiare fino ad entrare in uno dei bagni. Dopodiché richiuse la porta alle nostre spalle con un calcio.
Sciolse il bacio per un secondo e mi sorrise, subito dopo si avventò nuovamente sulle mie labbra. Feci correre le mani sotto la sua camicia e gli accarezzai lentamente la schiena, sorridendo sulle sue labbra quando lo sentii rabbrividire per quel mio tocco
-Amore- mi chiamò lui cercando di interrompere il bacio, ma io continuavo a stringerlo e a spingerlo contro le mie labbra -Amore...aspetta- Mi spinse via delicatamente
-Che c'è?- Lo guardai confusa. Non capivo perchè mi avesse fermata
-E' che non...non ho molto autocontrollo- Mi rispose imbarazzato. Corrugai la fronte, confusa. Quando capii non potei fare a meno di arrossire
-Oh, capisco- Dissi allontanandomi da lui. Gli sorrisi e gli accarezzai una guancia -Scusa- Aggiunsi
-Guarda che non devi scusarti, anzi- Mi baciò la mano e mi abbracciò accarezzandomi i capelli. Quando ero con Lorenzo non esisteva nient'altro. Di colpo tutto quanto scompariva ed esisteva soltanto lui.
-Ora torno di là- Dissi baciandolo a fior di labbra -Ci vediamo dopo-
-A dopo- Lui mi sorrise e mi baciò sul mento. Dopodiché uscii dal bagno e tornai dagli invitati.




Continuavo a guardare quella scena come se stessi per esplodere.
Margherita era appena arrivata e mi aveva salutata.
Era stupenda quella sera, quasi avevo faticato a riconoscerla.
Lorenzo era seduto e stava parlando con Alessandro e due miei compagni di scuola cretini. Ridevano come dei matti, parlando di qualche video che girava su You Tube.
Non si erano ancora visti.
Margherita e Lorenzo non si erano ancora visti, e io sapevo che la fine era vicina.
-Ila? Ti senti bene?- sorrisi ad Arianna e l'abbracciai, ringraziandola ancora una volta per essere venuta alla festa nonostante la situazione complicata
-Sarà meglio intervenire- Arianna mi indicò qualcosa alle mie spalle. Mi voltai e vidi Lorenzo e Margherita avvicinarsi l'uno all'altra.
Lorenzo non mi aveva raccontato nulla del modo in cui si erano lasciati. Dalle parole e dal rancore di Margherita, non in modo amichevole
-Lore! Ciao- Margherita si avvicinò a Lorenzo e gli diede un bacio sulla guancia
-Margherita, ciao- Lorenzo puntò lo sguardo su di me -Non sapevo che saresti venuta- Abbassai lo sguardo, colpevole.
Non avevo detto nulla a Lore, per paura della sua reazione, ma Margherita era la sorella della mia migliore amica, non potevo non invitarla alla festa dei miei diciotto anni
-Bhè, invece eccomi quì. Ila mi ha invitata e io ho accettato più che volentieri. Anche se ero sicura che avrei incontrato qualche persona...sgradevole- Detto questo, Margherita si voltò e si dissolse nella folla.
In un secondo mi ritrovai Lorenzo accanto
-Dobbiamo parlare- Disse afferrandomi per un polso e tirandomi verso il bagno
-Lore, ma sei impazzito?- Dissi liberandomi dalla sua stretta -Pensa se qualcuno ci ha visti e...- Mi afferrò per le spalle facendomi aderire al muro dietro di me
-Non me ne frega un cazzo- Sgranai gli occhi, sorpresa per la sua reazione
-Mi spieghi cosa ti è saltato in mente?- Evidentemente era arrabbiato perchè avevo invitato Margherita
-Andiamo, capisco che tu possa essere infastidito visto che è la tua ex, ma non ti sembra di esagerare?-
-Infatti io non mi riferisco a Margherita- Corrugai la fronte, confusa
-Ah no? E a che ti riferisci?- Strinse nuovamente la presa sul mio polso, puntando il suo sguardo glaciale nel mio
-Mi riferisco a quel cretino del tuo ex- Mi lasciò andare, allontanandosi di qualche passo -Come ti è saltato in mente di invitarlo?-Cavolo, lo aveva visto allora. Abbassai lo sguardo, colpevole
-Mi dispiace, ma non potevo non invitarlo. La voce si è sparsa e lui è...semplicemente venuto. Non potevo di certo mandarlo via, no?- Lorenzo si strinse i capelli tra le mani e diede un pugno al muro
-Mi infastidisce vederlo quì. Capisco che non vuoi ferirlo, davvero ti capisco- Si poggiò contro il muro -Ma resta comunque il fatto che ti amo, che sei la mia ragazza e che nessuno e dico nessuno...può portarti via da me- Sorrisi, prima di avvicinarmi a lui. Gli allacciai le braccia dietro al collo e iniziai a giocare con i suoi capelli
-Ti amo anche io- Dissi lasciandogli un bacio a fior di labbra -Ma lo sai che hai colto il punto?- Lo vidi lanciarmi un'occhiata confusa
-Nessuno e dico nessuno può portarmi via da te, perchè io ti amo e niente e nessuno potrà cambiare quello che provo per te- Mi sporsi leggermente in avanti e feci aderire le mie labbra alle sue. Lui rimase sorpreso per un attimo, ma subito dopo ricambiò il bacio, stringendomi le mani attorno alla vita e facendomi aderire maggiormente a lui
-Andiamocene- Mi sussurrò in un orecchio -Andiamo via, solo io e te- Sorrisi stringendolo forte
-Mi piacerebbe, ma sono la festeggiata. Non posso mollare la festa così- Annuì, sciogliendo l'abbraccio
-Allora vai, però dopo torni a casa con me. Non mi importa come faremo, voglio stare con te ad ogni costo- Sorrisi, annuendo. Dopodiché gli lasciai un bacio a fior di labbra e uscii fuori, tornando dagli altri.
Effettivamente avevo avuto anche io l'idea di andare a casa sua. Era già da un paio di settimane che ci pensavo. Avevo paura sì, ma mi sentivo pronta.
Pronta per fare l'amore con Lorenzo. Lui mi amava e io amavo lui, questo e solo questo era l'importante.



La festa era -finalmente- giunta al termine.
Gli invitati si accingevano ad andarsene ed io li stavo ringraziando per i meravigliosi regali che avevo ricevuto
-Ilaria- Mi voltai e mi trovai Leonardo davanti -Ancora tanti auguri- Mi disse, avvicinandosi. Mi guardai attorno, intimorita. Fortuna che Lorenzo era andato insieme a mio fratello a caricare i regali in macchina
-Grazie, ma ormai, ufficialmente, non è più il mio compleanno- Dissi voltandomi di nuovo per afferrare il cappotto. Senza che potessi accorgermene, le sue mani mi circondarono i polsi e mi costrinsero ad aderire al muro dietro di me
-Scusa, prometto che ti lascio subito. Volevo solo darti il mio regalo- Leonardo si avvicinava sempre di più ed io cominciavo seriamente ad avere paura. Avevo paura che il regalo in questione fosse un bacio da parte sua ed io non lo volevo per nessuna ragione al mondo. Senza contare che se Lore fosse arrivato in quel momento, sarebbe stato Leonardo a ricevere un bel regalino. Un bel destro in pieno viso
-Leonardo, che...- Mi interruppe, poggiandomi l'indice sulle labbra. Dopodiché afferrò qualcosa dalla sua tasca e mi porse un pacchettino rosa
-Tieni e tanti auguri- Mi lasciò andare, prima di dirigersi verso l'uscita.
Rimasi a fissare quel pacchetto per almeno un paio di minuti. Mi sentivo strana e colpevole.
Leonardo pensava ancora a me, mentre io probabilmente non lo avevo mai amato davvero.
Lorenzo mi aspettava fuori ed io nel frattempo mi facevo incantare dal mio ex ragazzo.
Decisi di aprire il regalo di Leonardo e quando vidi di cosa si trattava mi sentii ulteriormente uno schifo. Era una foto. Una foto di noi due. L'avevamo scattata quando eravamo sulla neve per il matrimonio della
cugina di Arianna e Margherita. Io ero in braccio a lui e lo stavo baciando, mentre lui mi teneva le mani sul viso. La foto era inserita all'interno di un medaglione a forma di cuore con incise le lettere L.I.
Avevo voglia di piangere. Possibile che Leonardo fosse così innamorato di me?
Mi portai le mani sul viso e mi massaggiai le tempie
-Ila?- Alessandro mi poggiò una mano sulla spalla, attirando la mia attenzione
-Mi hai spaventata- Dissi portandomi una mano sul cuore, prima di infilare il regalo in borsa
-Scusa- Mi infilai il cappotto -Io vado, domani mi alzo presto per l'università. Marco mi ha detto che ti fermi a dormire da lui- Corrugai la fronte confusa, ma prima che potessi rispondere, vidi Marco farmi dei segni
-Ah, s-sì...mi f-fermo da lui- Risposi, abbastanza confusa e sorpresa. Alessandro annuì, infilandosi le mani in tasca
-Allora buonanotte, sorellina- Alzai lo sguardo su di lui e notai che sorrideva -Eri davvero...bhè...eri...sei bellissima stasera- Disse imbarazzato più che mai. Sorrisi e mi lanciai contro di lui per abbracciarlo
-Grazie fratellone- Lo strinsi forte e lui ricambiò l'abbraccio -Ti voglio bene-
-Anche io- Disse accarezzandomi i capelli -Ma solo quando dormi e tieni chiusa la tua boccaccia- Assottigliai lo sguardo e lo colpii su una spalla, provocando la risata di entrambi
-Simpaticone-
-Allora vado- Annuii -A domani-
-A domani- Dissi, prima di vederlo uscire dalla porta. Puntai lo sguardo su Marco, pronta ad ascoltare le sue spiegazioni
-Mi devi un grosso, grossissimo favore, cara mia- Corrugai la fronte, sempre più confusa
-Mi spieghi che succede-
-Circa un quarto d'ora fa il tuo ragazzo è venuto da me, estremamente disperato, e mi ha pregato di fingere che tu dovessi dormire da me- In un secondo, capii.
Lorenzo aveva chiesto a Marco di coprirci. Sorrisi, alzandomi sulle punte per abbracciare Marco
-Grazie grazie grazie- Dissi muovendo la sua testa a destra e a sinistra
-Ok, ok, ho capito- Lo lasciai andare e gli baciai una guancia
-Ora vado e ti giuro che farò qualsiasi cosa per te, Marcolino- Mi allacciai il cappotto -Grazie davvero, Marco. Ti voglio bene- Detto questo, uscii immediatamente per correre da Lorenzo.
Quando lo trovai intento in un'interessantissima conversazione con Margherita, mi venne spontaneo voltarmi per tornare indietro.
Fui tentata di tornare dentro da Marco, ma mi sentivo così stupida e umiliata che decisi di sedermi a terra e aspettare che Lorenzo e Margherita si decidessero a chiudere quel loro dannatissimo discorso. Poggiai la testa al muro e chiusi gli occhi.
Chissà cosa cavolo si stavano dicendo. Secondo Lorenzo io non potevo parlare con Leonardo, ma lui poteva benissimo avere conversazioni con Margherita. Non appena fosse venuto a cercarmi mi avrebbe sentita.
La stanchezza della serata, la tensione verso Margherita, Arianna e Alessandro e i tre bicchieri di Cosmopolitan che avevo bevuto, contribuirono a farmi addormentare contro quel muro sudicio e gelido.
Qualche minuto dopo, o forse qualche ora, avvertii qualcosa di caldo scorrermi lungo la guancia.
Riaprii gli occhi, ancora mezza addormentata e vidi il sorriso di Lorenzo vicinissimo al mio viso
-Ehi, Bella Addormentata, andiamo a casa- Mi fece passare le braccia dietro le gambe e mi sollevò da terra. Gli strinsi le braccia attorno al collo e mi poggiai con la testa sul suo petto, inspirando il suo meraviglioso profumo.
Il modo in cui mi aveva accarezzata, il modo in cui mi aveva presa in braccio e il modo in cui mi aveva detto "andiamo a casa", mi fecero sorridere e dimenticare del perchè fossi arrabbiata con lui. Alzai la testa, tenendo ancora gli occhi chiusi e gli lasciai un bacio a fior di labbra. Lo sentii sorridere, prima di stringermi ancora di più a sè.
Dopo qualche minuto sentii il sedile gelido della sua auto a contatto con il mio corpo. Poggiai la testa sullo schienale e sorrisi. Sorrisi perchè Lorenzo mi era accanto. Sorrisi perchè mi sentivo bene. Sorrisi perchè ero felice.
Lorenzo mi poggiò una mano sulla gamba e subito dopo partì, diretto verso casa sua.




Lorenzo mi portò in braccio fino a casa sua e non appena entrammo nell'appartamento, mi fece sdraiare sul letto e mi lasciò per andare in bagno.
Ero agitata.
Avevo paura, ma allo stesso tempo ero pronta.
Non appena sentii la porta del bagno aprirsi e i passi di Lorenzo farsi sempre più vicini, chiusi nuovamente gli occhi e mi rannicchiai dalla mia parte del letto.
Lui si sdraiò accanto a me e mi accarezzò i capelli, lasciando poi un bacio tra di essi. Sorrisi, fingendo di dormire.
Quando sentii che toglieva la mano dai miei capelli, mi voltai verso di lui e l'afferrai
-Credevo che stessi dormendo- Disse sorpreso
-Invece ero sveglia- Risposi, avvicinandomi a lui. Sorrisi e lo baciai. Dopo un attimo di smarrimento da parte sua, mi circondò la vita con le braccia e mi avvicinò a sè, facendomi aderire contro il suo petto
-Ti amo- Mi sussurrò, prima di avventarsi nuovamente sulle mie labbra
-Anche io- Gli strinsi i capelli tra le dita per cercare di avvicinarlo ulteriormente a me -Non sai quanto-
Alzai una gamba e la avvolsi alla sua, insinuando poi le mani al di sotto della sua felpa. Lui ricambiò, facendo scorrere le mani sulla mia schiena.
D'un tratto però, mi spostò leggermente di lato e si mise seduto sul letto
-Credo sia meglio smetterla- Mi disse, dispiaciuto -Non...non credo che riuscirei a fermarmi se continuiamo- Era imbarazzato. Imbarazzato da morire.
Sorrisi intenerita e gli presi il volto tra le mani, tornando di nuovo a baciarlo. Lui ricambiò, ma teneva le mani sul letto anziché su di me.
Sciolsi il bacio, continuando a tenergli il viso, dopodiché gli sorrisi poggiando la mia fronte sulla sua
-Io non voglio che ti fermi- Sussurrai sulle sue labbra. Lorenzo sgranò gli occhi, deglutendo a fatica
-Che...che hai detto?- Lo baciai, facendolo sdraiare nuovamente accanto a me
-Esattamente quello che hai capito- Portai nuovamente la gamba su di lui -Non voglio che ti fermi- Presi nuovamente a baciarlo, mentre lui mi cinse la vita e iniziò ad acarezzarmi la schiena.
Feci risalire le mie mani lungo il suo petto, trovando la zip della felpa che indossava. La tirai giù lentamente, continuando comunque a baciarlo. Si tolse la felpa e la lanciò da qualche parte nella stanza, prima di ricominciare a dedicarsi a me. Mi baciò il collo, scrutando con le mani ogni parte del mio corpo ancora coperta dal vestito che indossavo alla festa. Portai le mani sulla sua schiena e iniziai ad accarezzarlo, cercando di avvicinarlo ulteriormente a me.
Lorenzo portò le mani dietro la mia schiena, afferrando la zip del vestito per tirarla giù. Io mi alzai leggermente per facilitargli il compito. Tirò giù la lampo del vestito e poi prese a guardarmi. Non mi chiese niente. Nessuna domanda. Mi chiese semplicemente una conferma con lo sguardo. Io mi morsi le labbra, portando una mano sulla sua spalla e, dopo aver annuito, lo avvicinai a me e lo baciai.
Le sue mani tornarono nuovamente alle prese con il mio vestito, mentre le sue labbra si dedicarono al mio collo e alle mie labbra.
Mi tolse il vestito, lanciandolo a far compagnia alla sua felpa. Sorrisi, stringendomi ancora di più contro di lui. Feci scorrere le mani sul suo petto, fino a che non trovai -finalmente- ciò che stavo cercando. Il bordo dei pantaloni. Slacciai lentamente l'elastico dei pantaloni della tuta che indossava, dopodiché glieli sfilai.
Lorenzo mi sganciò il gancetto del reggiseno, prima di sciogliere il bacio per puntare gli occhi nei miei
-Sei...sei sicura?- Mi chiese, accarezzandomi la guancia.
Ne ero sicura? Sì, assolutamente. Io lo amavo e mi sentivo pronta. Avevo paura, una paura incredibile, ma lo amavo e non me ne importava nulla.
-Ti amo- Dissi, avvicinandomi di nuovo a lui per lasciargli un bacio sulla guancia -E non sono mai stata così sicura in vita mia- Aggiunsi sorridendo.
Lorenzo ricambiò il sorriso, prima di avvicinarsi a due centimetri dalle mie labbra -Anche io ti amo, amore mio- Mi sussurrò in un orecchio. Dopodiché eleminò la distanza tra di noi e si sdraiò nuovamente su di me.
Mi tolse le mutandine, continuando a baciarmi, mentre io mi feci coraggio e infilai la mano nei suoi boxer. Un gemito uscì dalle sue labbra e si affrettò a fare lo stesso con me. Conficcai le unghie nella sua schiena e chiusi gli occhi, colta dal piacere.
Ormai ne ero certa. Lo amavo immensamente e non desideravo altro che lui, senza sensi di colpa, senza problemi nè complicazioni. Semplicemente io amavo lui e lui amava me. E lì, nel calore della sua stanza, quella notte esistevamo solo io e lui.
Solo noi due.

___________________________________________________________
Salve gente!
Come prima cosa vi chiedo immensamente scusa per questo immenso ritardo.
Non ho scuse lo so, ma sono stata in vacanza e quando sono tornata ho avuto
davvero tanto, ma tanto bisogno di rassegnarmi all'idea di rivedere il mare solo la prossima estate :(
E voi come avete, o state, passando le vacanze? :D Spero che vi stiate divertendo :D
So di essere imperdonabile, ma spero davvero che siate soddisfatte del capitolo :D
Finalmente il momento tanto atteso è arrivato :D
Nel prossimo capitolo ci sarà qualche piccola tensione, ma niente di preoccupante tranquille :D (Per ora XD)
Vi ringrazio infinitamente e vi chiedo ancora scusa per il ritardo :D
In basso ho inserito una foto di Ilaria, Arianna e Margherita alla festa :D
Alla prossima!!!







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