Capitolo
18
Solo
noi due
(Trailer)
E ora che son
qui vicino a te
Mi rendo conto che non ho bisogno piu' di niente
Mi bastan le tue mani e gli occhi tuoi
Per capire che non serve avere piu' di quel che hai
- Modà -
Vorrei donare il tuo sorriso alla
luna perché
Di notte chi la guarda possa pensare a te
Per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente
E poi..
Amore dato, amore preso, amore mai reso
Amore grande come il tempo che non si è arreso
Amore che mi parla coi tuoi occhi qui di fronte
Sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu, sei tu
Il regalo mio più grande
- Tiziano Ferro -
Sabato
arrivò in un batter d'occhio.
Fortunatamente la mia punizione era finita, quindi avevo passato
l'intera
giornata con Lorenzo. Per il mio compleanno aveva voluto portarmi a
pranzo
fuori e devo ammettere che c'eravamo divertiti moltissimo. L'unica cosa
che
frenava il mio entusiasmo era il messaggio che continuavo a leggere da
almeno
un'ora
"Piccola, ti faccio tantissimi auguri per i tuoi diciotto anni :D Ci
vediamo stasera, così ti darò il mio regalo."
Fosse stato di Lorenzo non ci avrei trovato nulla di strano, ma dal
momento che
il mittente di quel messaggio era Leonardo stavo avendo una crisi di
nervi.
Alla fine decisi di cancellare quel maledetto messaggio per evitare
sgradevoli
incidenti.
Presi il cappotto e mi diressi a casa di Arianna. Le avevo promesso che
sarei
passata a casa sua perchè i suoi genitori volevano farmi gli
auguri di
compleanno.
Non appena arrivai fui accolta da Margherita. Mi sentivo molto a
disagio quando
la vedevo, visti i precedenti
-Ila! Tesoro, tantissimi auguri- Disse abbracciandomi -Allora, cosa si
prova ad
essere maggiorenni?- Sorrisi, ricambiando l'abbraccio
-Nulla di particolare, a parte per il fatto che ora posso bere e
che...posso
andare in prigione- Scherzai. Lei mi sorrise, avvolgendomi le spalle
con un
braccio
-Tu in prigione? Ma figurati, sei la persona
più buona che conosca- Disse
dirigendosi in cucina. Con quella semplice frase riuscì a
farmi sentire un
autentico schifo.
Lei mi considerava la persona più buona che conosceva? Se
avesse saputo come
stavano le cose avrebbe cambiato di sicuro opinione su di me
-Ila! Auguri!!!- Arianna mi saltò letteralmente al collo,
rischiando di
stritolarmi -Ci divertiremo un mondo stasera-
-Sempre che io riesca ad arrivarci- Risposi cercando di farle allentare
la
presa sul mio povero collo
-Perchè?-
-Ari, mi stai strangolando- Ringraziando Dio mi mollò
-Scusami, è che sono così emozionata. La mia
migliore amica è diventata
maggiorenne!- Gridò. In quel momento sua madre e suo padre
vennero a salutarmi,
facendomi gli auguri. Adoravo la famiglia di Arianna. Mi trattavano
come se ne
facessi parte. Mi aprii in un sorriso, quando mi resi conto della
presenza di
Giuliana e di suo marito. Entrambi vennero a salutarmi e mi fecero
tanti
auguri. Dopo di loro fu il turno di un'altra cugina di Arianna e
Margherita.
Angela.
Anche lei era sposata e aveva avuto da poco una spendida bambina.
Angela era
molto simpatica e veniva spesso a trovare la famiglia di Arianna, per
questo la
conoscevo abbastanza bene.
-Allora Ilaria, che fate stasera di bello?- Mi chiese Angela. Eravamo
in
soggiorno e la mamma di Arianna aveva insistito a tutti i costi per
farmi assaggiare
uno dei suoi cupcakes
-Ho affittato una sala in un locale e ho invitato alcuni miei compagni
di
scuola e alcuni amici- Risposi pulendomi la bocca con un fazzolettino
-Che bello avere diciotto anni. Ricordo ancora che io li festeggiai in
spiaggia. Fortunatamente sono nata a Giugno- Disse Angela. Sorrisi,
passando lo
sguardo sulla piccola Mara, sua figlia
-Tra qualche mese le faremo il battesimo, spero che ci sarai. Ormai fai
praticamente parte della famiglia- Mi disse Angela, sorridendo. Puntai
lo
sguardo su di lei e annuii
-Certo che ci sarò- Mi sentivo davvero un'orribile persona.
Tornai a casa abbastanza depressa. Mi dispiaceva tantissimo per
Margherita. Lei
non meritava quello che io e Lorenzo le stavamo facendo. Non lo
meritava
affatto. Senza contare che stavo malissimo anche per Arianna. Lei aveva
fiducia
in me e io la stavo tradendo.
Verso le sei decisi di iniziare a prepararmi. Feci una doccia veloce,
dopodiché
mi arricciai un po' i capelli, indossai il vestito e mi diedi una
rapida
truccata.
-Tesoro, sei pronta? Alessandro ti aspetta in macchina- Mia madre
bussò alla
mia stanza, mentre io stavo indossando il cappotto
-Sì, pronta- Dissi, aprendo la porta. Mia madre mi sorrise e
mi abbracciò
-La mia bambina è diventata grande- Ecco che ripartiva.
Aveva passato l'intera
giornata ad abbracciarmi e a ricordarmi quanto fossi diventata grande.
La salutai frettolosamente, cosa che feci anche con mio padre,
dopodiché mi
affrettai a raggiungere mio fratello in macchina.
Dopo venti minuti di silenzio totale, mi fratello decise di parlare
-Toglimi una curiosità- Puntai lo sguardo su di lui,
incitandolo a continuare
-Come mai è finita tra te e lo spaventapasseri?-
-Non che siano affari tuoi, comunque mi sono resa conto di non amarlo-
Risposi,
sistemandomi i capelli
-E' perchè sei innamorata di qualcun altro?- Quella sua
domanda mi lasciò
parecchio perplessa. Come faceva a saperlo?
-M-ma n-no, cosa ti viene in mente. Semplicemente non amo lui- Risposi
spostando lo sguardo fuori dal finestrino, giusto in tempo per vedere
l'insegna
del locale dove si svolgeva la festa.
Mio fratello parcheggiò, dopodiché entrambi
scendemmo dalla macchina.
Non appena entrai nel locale, notai che Lorenzo era già
lì e stava sistemando il
cibo e le bevande sul tavolo
-Vado ad aiutare Lore- Disse Alessandro, aiutandomi a togliere il
cappotto -Tra
poco i tuoi amici saranno quì e visto che tu sei la
festeggiata...ho deciso di
non farti faticare- Sorrisi. Quello era davvero mio fratello?
-Grazie, fratellone- Dissi sollevandomi sulle punte per abbracciarlo.
Dopo
appena due secondi lui mi spinse via
-Ok, ok! Ora non farci l'abitudine- Sorrisi, scuotendo la testa mentre
lui
raggiungeva Lorenzo, che non appena si accorse della nostra presenza
mollò
tutto quello che stava facendo e corse ad abbracciarmi. Gli allacciai
le
braccia dietro al collo, mentre lui mi sollevava da terra
-Tantissimi auguri- Mi disse, stringendomi contro di sè.
Puntai lo sguardo su
Alessandro. Non ci toglieva gli occhi di dosso
-Grazie, Lore- Risposi sciogliendo l'abbraccio -Meglio se aiuto mio
fratello-
Lui mi fermò per un polso e mi sorrise
-No, sei la festeggiata. Tranquilla, ci penso io- Detto questo mi
accarezzò il
dorso della mano e tornò da mio fratello.
In quel momento gli invitati iniziarono ad arrivare e dopo venti minuti
il
locale era già pienissimo.
Io non ero una persona molto portata per le feste e nonostante si
trattasse
della mia mi sentivo molto a disagio
-Ehi, tanti auguri- Mi voltai e mi trovai davanti il sorriso di
Leonardo. Mi
venne istintivo sorridergli
-Grazie- Risposi abbassando lo sguardo con un pizzico d'imbarazzo
-Spero che non ti dispiace se sono venuto- Leonardo mi costrinse a
rialzare il
volto. Gli sorrisi, scuotendo la testa
-No, anzi. Grazie mille per essere venuto, davvero- Per qualche secondo
rimanemmo a guardarci -Ora vado dagli altri invitati, ci vediamo
più tardi-
Detto questo, mi voltai e mi incamminai verso il bagno.
Ma perchè ero così in agitazione quando parlavo
con
Leonardo? Io non lo amavo, di questo ne ero certa. Magari mi sentivo
così imbarazzata perchè ero
stata io a lasciarlo e mi sentivo colpevole.
Presi un bel respiro e mi costrinsi a tornare dagli altri, ma non
appena uscii
dal bagno due mani mi allacciarono i polsi e mi costrinsero a rientrare
-Non ce la facevo più- Non ebbi neanche il modo di
replicare, che le labbra di
Lorenzo si appropriarono delle mie. Sorrisi e ricambiai il bacio,
allacciandogli le braccia al collo e stringendolo di più
contro di me. Lui mi
fece indietreggiare fino ad entrare in uno dei bagni.
Dopodiché richiuse la
porta alle nostre spalle con un calcio.
Sciolse il bacio per un secondo e mi sorrise, subito dopo si
avventò nuovamente
sulle mie labbra. Feci correre le mani sotto la sua camicia e gli
accarezzai
lentamente la schiena, sorridendo sulle sue labbra quando lo sentii
rabbrividire
per quel mio tocco
-Amore- mi chiamò lui cercando di interrompere il bacio, ma
io continuavo a
stringerlo e a spingerlo contro le mie labbra -Amore...aspetta- Mi
spinse via
delicatamente
-Che c'è?- Lo guardai confusa. Non capivo perchè
mi avesse fermata
-E' che non...non ho molto autocontrollo- Mi rispose imbarazzato.
Corrugai la
fronte, confusa. Quando capii non potei fare a meno di arrossire
-Oh, capisco- Dissi allontanandomi da lui. Gli sorrisi e gli accarezzai
una
guancia -Scusa- Aggiunsi
-Guarda che non devi scusarti, anzi- Mi baciò la mano e mi
abbracciò
accarezzandomi i capelli. Quando ero con Lorenzo non esisteva
nient'altro. Di
colpo tutto quanto scompariva ed esisteva soltanto lui.
-Ora torno di là- Dissi baciandolo a fior di labbra -Ci
vediamo dopo-
-A dopo- Lui mi sorrise e mi baciò sul mento.
Dopodiché uscii dal bagno e
tornai dagli invitati.
Continuavo a guardare quella scena come se stessi per esplodere.
Margherita era appena arrivata e mi aveva salutata.
Era stupenda quella sera, quasi avevo faticato a riconoscerla.
Lorenzo era seduto e stava parlando con Alessandro e due miei compagni
di
scuola cretini. Ridevano come dei matti, parlando di qualche video che
girava
su You Tube.
Non si erano ancora visti.
Margherita e Lorenzo non si erano ancora visti, e io sapevo che la fine
era
vicina.
-Ila? Ti senti bene?- sorrisi ad Arianna e l'abbracciai, ringraziandola
ancora
una volta per essere venuta alla festa nonostante la
situazione complicata
-Sarà meglio intervenire- Arianna mi indicò
qualcosa alle mie spalle. Mi voltai
e vidi Lorenzo e Margherita avvicinarsi l'uno all'altra.
Lorenzo non mi aveva raccontato nulla del modo in cui si erano
lasciati. Dalle
parole e dal rancore di Margherita, non in modo amichevole
-Lore! Ciao- Margherita si avvicinò a Lorenzo e gli diede un
bacio sulla
guancia
-Margherita, ciao- Lorenzo puntò lo sguardo su di me -Non
sapevo che saresti
venuta- Abbassai lo sguardo, colpevole.
Non avevo detto nulla a Lore, per paura della sua reazione, ma
Margherita era
la sorella della mia migliore amica, non potevo non invitarla alla
festa dei
miei diciotto anni
-Bhè, invece eccomi quì. Ila mi ha invitata e io
ho accettato più che
volentieri. Anche se ero sicura che avrei incontrato qualche
persona...sgradevole- Detto questo, Margherita si voltò e si
dissolse nella
folla.
In un secondo mi ritrovai Lorenzo accanto
-Dobbiamo parlare- Disse afferrandomi per un polso e tirandomi verso il
bagno
-Lore, ma sei impazzito?- Dissi liberandomi dalla sua stretta -Pensa se
qualcuno ci ha visti e...- Mi afferrò per le spalle
facendomi aderire al muro
dietro di me
-Non me ne frega un cazzo- Sgranai gli occhi, sorpresa per la sua
reazione
-Mi spieghi cosa ti è saltato in mente?- Evidentemente era
arrabbiato perchè
avevo invitato Margherita
-Andiamo, capisco che tu possa essere infastidito visto che
è la tua ex, ma non
ti sembra di esagerare?-
-Infatti io non mi riferisco a Margherita- Corrugai la fronte, confusa
-Ah no? E a che ti riferisci?- Strinse nuovamente la presa sul mio
polso, puntando
il suo sguardo glaciale nel mio
-Mi riferisco a quel cretino del tuo ex- Mi lasciò andare,
allontanandosi di
qualche passo -Come ti è saltato in mente di
invitarlo?-Cavolo, lo aveva visto
allora. Abbassai lo sguardo, colpevole
-Mi dispiace, ma non potevo non invitarlo. La voce si è
sparsa e lui
è...semplicemente venuto. Non potevo di certo mandarlo via,
no?- Lorenzo si
strinse i capelli tra le mani e diede un pugno al muro
-Mi infastidisce vederlo quì. Capisco che non vuoi ferirlo,
davvero ti capisco-
Si poggiò contro il muro -Ma resta comunque il fatto che ti
amo, che sei la mia
ragazza e che nessuno e dico nessuno...può portarti via da
me- Sorrisi, prima
di avvicinarmi a lui. Gli allacciai le braccia dietro al collo e
iniziai a
giocare con i suoi capelli
-Ti amo anche io- Dissi lasciandogli un bacio a fior di labbra -Ma lo
sai che
hai colto il punto?- Lo vidi lanciarmi un'occhiata confusa
-Nessuno e dico nessuno può portarmi via da te,
perchè io ti amo e niente e
nessuno potrà cambiare quello che provo per te- Mi sporsi
leggermente in avanti
e feci aderire le mie labbra alle sue. Lui rimase sorpreso per un
attimo, ma
subito dopo ricambiò il bacio, stringendomi le mani attorno
alla vita e facendomi
aderire maggiormente a lui
-Andiamocene- Mi sussurrò in un orecchio -Andiamo via, solo
io e te- Sorrisi
stringendolo forte
-Mi piacerebbe, ma sono la festeggiata. Non posso mollare la festa
così- Annuì,
sciogliendo l'abbraccio
-Allora vai, però dopo torni a casa con me. Non mi importa
come faremo, voglio
stare con te ad ogni costo- Sorrisi, annuendo. Dopodiché gli
lasciai un bacio a
fior di labbra e uscii fuori, tornando dagli altri.
Effettivamente avevo avuto anche io l'idea di andare a casa sua. Era
già da un
paio di settimane che ci pensavo. Avevo paura sì, ma mi
sentivo pronta.
Pronta per fare l'amore con Lorenzo. Lui mi amava e io amavo lui,
questo e solo
questo era l'importante.
La festa era -finalmente- giunta al termine.
Gli invitati si accingevano ad andarsene ed io li stavo ringraziando
per i
meravigliosi regali che avevo ricevuto
-Ilaria- Mi voltai e mi trovai Leonardo davanti -Ancora tanti auguri-
Mi disse,
avvicinandosi. Mi guardai attorno, intimorita. Fortuna che Lorenzo era
andato
insieme a mio fratello a caricare i regali in macchina
-Grazie, ma ormai, ufficialmente, non è più il
mio compleanno- Dissi voltandomi
di nuovo per afferrare il cappotto. Senza che potessi accorgermene, le
sue mani
mi circondarono i polsi e mi costrinsero ad aderire al muro dietro di me
-Scusa, prometto che ti lascio subito. Volevo solo darti il mio regalo-
Leonardo si avvicinava sempre di più ed io cominciavo
seriamente ad avere
paura. Avevo paura che il regalo in questione fosse un bacio da parte
sua ed io
non lo volevo per nessuna ragione al mondo. Senza contare che se Lore
fosse
arrivato in quel momento, sarebbe stato Leonardo a ricevere un bel
regalino. Un
bel destro in pieno viso
-Leonardo, che...- Mi interruppe, poggiandomi l'indice sulle labbra.
Dopodiché
afferrò qualcosa dalla sua tasca e mi porse un pacchettino
rosa
-Tieni e tanti auguri- Mi lasciò andare, prima di dirigersi
verso l'uscita.
Rimasi a fissare quel pacchetto per almeno un paio di minuti. Mi
sentivo strana
e colpevole.
Leonardo pensava ancora a me, mentre io probabilmente non lo avevo mai
amato
davvero.
Lorenzo mi aspettava fuori ed io nel frattempo mi facevo incantare dal
mio ex
ragazzo.
Decisi di aprire il regalo di Leonardo e quando vidi di cosa si
trattava mi
sentii ulteriormente uno schifo. Era una foto. Una foto di noi due.
L'avevamo
scattata quando eravamo sulla neve per il matrimonio della
cugina di Arianna e Margherita. Io ero in braccio a lui e lo stavo
baciando,
mentre lui mi teneva le mani sul viso. La foto era inserita all'interno
di un
medaglione a forma di cuore con incise le lettere L.I.
Avevo voglia di piangere. Possibile che Leonardo fosse così
innamorato di me?
Mi portai le mani sul viso e mi massaggiai le tempie
-Ila?- Alessandro mi poggiò una mano sulla spalla, attirando
la mia attenzione
-Mi hai spaventata- Dissi portandomi una mano sul cuore, prima di
infilare il
regalo in borsa
-Scusa- Mi infilai il cappotto -Io vado, domani mi alzo presto per
l'università. Marco mi ha detto che ti fermi a dormire da
lui- Corrugai la
fronte confusa, ma prima che potessi rispondere, vidi Marco farmi dei
segni
-Ah, s-sì...mi f-fermo da lui- Risposi, abbastanza confusa e
sorpresa.
Alessandro annuì, infilandosi le mani in tasca
-Allora buonanotte, sorellina- Alzai lo sguardo su di lui e notai che
sorrideva
-Eri davvero...bhè...eri...sei bellissima stasera- Disse
imbarazzato più che
mai. Sorrisi e mi lanciai contro di lui per abbracciarlo
-Grazie fratellone- Lo strinsi forte e lui ricambiò
l'abbraccio -Ti voglio
bene-
-Anche io- Disse accarezzandomi i capelli -Ma solo quando dormi e tieni
chiusa
la tua boccaccia- Assottigliai lo sguardo e lo colpii su una spalla,
provocando
la risata di entrambi
-Simpaticone-
-Allora vado- Annuii -A domani-
-A domani- Dissi, prima di vederlo uscire dalla porta. Puntai lo
sguardo su
Marco, pronta ad ascoltare le sue spiegazioni
-Mi devi un grosso, grossissimo favore, cara mia- Corrugai la fronte,
sempre
più confusa
-Mi spieghi che succede-
-Circa un quarto d'ora fa il tuo ragazzo è venuto da me,
estremamente
disperato, e mi ha pregato di fingere che tu dovessi dormire da me- In
un
secondo, capii.
Lorenzo aveva chiesto a Marco di coprirci. Sorrisi, alzandomi sulle
punte per
abbracciare Marco
-Grazie grazie grazie- Dissi muovendo la sua testa a destra e a sinistra
-Ok, ok, ho capito- Lo lasciai andare e gli baciai una guancia
-Ora vado e ti giuro che farò qualsiasi cosa per te,
Marcolino- Mi allacciai il
cappotto -Grazie davvero, Marco. Ti voglio bene- Detto questo, uscii
immediatamente
per correre da Lorenzo.
Quando lo trovai intento in un'interessantissima conversazione con
Margherita,
mi venne spontaneo voltarmi per tornare indietro.
Fui tentata di tornare dentro da Marco, ma mi sentivo così
stupida e umiliata
che decisi di sedermi a terra e aspettare che Lorenzo e Margherita si
decidessero a chiudere quel loro dannatissimo discorso. Poggiai la
testa al
muro e chiusi gli occhi.
Chissà cosa cavolo si stavano dicendo. Secondo Lorenzo io
non potevo parlare
con Leonardo, ma lui poteva benissimo avere conversazioni con
Margherita. Non
appena fosse venuto a cercarmi mi avrebbe sentita.
La stanchezza della serata, la tensione verso Margherita, Arianna e
Alessandro
e i tre bicchieri di Cosmopolitan che avevo bevuto, contribuirono a
farmi
addormentare contro quel muro sudicio e gelido.
Qualche minuto dopo, o forse qualche ora, avvertii qualcosa di caldo
scorrermi
lungo la guancia.
Riaprii gli occhi, ancora mezza addormentata e vidi il sorriso di
Lorenzo
vicinissimo al mio viso
-Ehi, Bella Addormentata, andiamo a casa- Mi fece passare le braccia
dietro le
gambe e mi sollevò da terra. Gli strinsi le braccia attorno
al collo e mi
poggiai con la testa sul suo petto, inspirando il suo meraviglioso
profumo.
Il modo in cui mi aveva accarezzata, il modo in cui mi aveva presa in
braccio e
il modo in cui mi aveva detto "andiamo a casa",
mi fecero sorridere e
dimenticare del perchè fossi arrabbiata con lui. Alzai la
testa, tenendo ancora
gli occhi chiusi e gli lasciai un bacio a fior di labbra. Lo sentii
sorridere,
prima di stringermi ancora di più a sè.
Dopo qualche minuto sentii il sedile gelido della sua auto a contatto
con il
mio corpo. Poggiai la testa sullo schienale e sorrisi. Sorrisi
perchè Lorenzo
mi era accanto. Sorrisi perchè mi sentivo bene. Sorrisi
perchè ero felice.
Lorenzo mi poggiò una mano sulla gamba e subito dopo
partì, diretto verso casa
sua.
Lorenzo mi portò in braccio fino a casa sua e non appena
entrammo
nell'appartamento, mi fece sdraiare sul letto e mi lasciò
per andare in bagno.
Ero agitata.
Avevo paura, ma allo stesso tempo ero pronta.
Non appena sentii la porta del bagno aprirsi e i passi di Lorenzo farsi
sempre
più vicini, chiusi nuovamente gli occhi e mi rannicchiai
dalla mia parte del
letto.
Lui si sdraiò accanto a me e mi accarezzò i
capelli, lasciando poi un bacio tra
di essi. Sorrisi, fingendo di dormire.
Quando sentii che toglieva la mano dai miei capelli, mi voltai verso di
lui e
l'afferrai
-Credevo che stessi dormendo- Disse sorpreso
-Invece ero sveglia- Risposi, avvicinandomi a lui. Sorrisi e lo baciai.
Dopo un
attimo di smarrimento da parte sua, mi circondò la vita con
le braccia e mi
avvicinò a sè, facendomi aderire contro il suo
petto
-Ti amo- Mi sussurrò, prima di avventarsi nuovamente sulle
mie labbra
-Anche io- Gli strinsi i capelli tra le dita per cercare di avvicinarlo
ulteriormente
a me -Non sai quanto-
Alzai una gamba e la avvolsi alla sua, insinuando poi le mani al di
sotto della
sua felpa. Lui ricambiò, facendo scorrere le mani sulla mia
schiena.
D'un tratto però, mi spostò leggermente di lato e
si mise seduto sul letto
-Credo sia meglio smetterla- Mi disse, dispiaciuto -Non...non credo che
riuscirei a fermarmi se continuiamo- Era imbarazzato. Imbarazzato da
morire.
Sorrisi intenerita e gli presi il volto tra le mani, tornando di nuovo
a
baciarlo. Lui ricambiò, ma teneva le mani sul letto
anziché su di me.
Sciolsi il bacio, continuando a tenergli il viso, dopodiché
gli sorrisi poggiando
la mia fronte sulla sua
-Io non voglio che ti fermi- Sussurrai sulle sue labbra. Lorenzo
sgranò gli
occhi, deglutendo a fatica
-Che...che hai detto?- Lo baciai, facendolo sdraiare nuovamente accanto
a me
-Esattamente quello che hai capito- Portai nuovamente la gamba su di
lui -Non
voglio che ti fermi- Presi nuovamente a baciarlo, mentre lui mi cinse
la vita e
iniziò ad acarezzarmi la schiena.
Feci risalire le mie mani lungo il suo petto, trovando la zip della
felpa che
indossava. La tirai giù lentamente, continuando comunque a
baciarlo. Si tolse
la felpa e la lanciò da qualche parte nella stanza, prima di
ricominciare a
dedicarsi a me. Mi baciò il collo, scrutando con le mani
ogni parte del mio
corpo ancora coperta dal vestito che indossavo alla festa. Portai le
mani sulla
sua schiena e iniziai ad accarezzarlo, cercando di avvicinarlo
ulteriormente a
me.
Lorenzo portò le mani dietro la mia schiena, afferrando la
zip del vestito per
tirarla giù. Io mi alzai leggermente per facilitargli il
compito. Tirò giù la lampo del vestito e poi
prese a guardarmi. Non mi chiese
niente. Nessuna domanda. Mi chiese semplicemente una conferma con lo
sguardo.
Io mi morsi le labbra, portando una mano sulla sua spalla e, dopo aver
annuito,
lo avvicinai a me e lo baciai.
Le sue mani tornarono nuovamente alle prese con il mio vestito, mentre
le sue
labbra si dedicarono al mio collo e alle mie labbra.
Mi tolse il vestito, lanciandolo a far compagnia alla sua felpa.
Sorrisi,
stringendomi ancora di più contro di lui. Feci scorrere le
mani sul suo petto,
fino a che non trovai -finalmente- ciò che stavo cercando.
Il bordo dei
pantaloni. Slacciai lentamente l'elastico dei pantaloni della tuta che
indossava, dopodiché glieli sfilai.
Lorenzo mi sganciò il gancetto del reggiseno, prima di
sciogliere il bacio per
puntare gli occhi nei miei
-Sei...sei sicura?- Mi chiese, accarezzandomi la guancia.
Ne ero sicura? Sì, assolutamente. Io lo amavo e mi sentivo
pronta. Avevo paura,
una paura incredibile, ma lo amavo e non me ne importava nulla.
-Ti amo- Dissi, avvicinandomi di nuovo a lui per lasciargli un bacio
sulla
guancia -E non sono mai stata così sicura in vita mia-
Aggiunsi sorridendo.
Lorenzo ricambiò il sorriso, prima di avvicinarsi a due
centimetri dalle mie
labbra -Anche io ti amo, amore mio- Mi sussurrò in un
orecchio. Dopodiché
eleminò la distanza tra di noi e si sdraiò
nuovamente su di me.
Mi tolse le mutandine, continuando a baciarmi, mentre io mi feci
coraggio e
infilai la mano nei suoi boxer. Un gemito uscì dalle sue
labbra e si affrettò a
fare lo stesso con me. Conficcai le unghie nella sua schiena e chiusi
gli
occhi, colta dal piacere.
Ormai ne ero certa. Lo amavo immensamente e non desideravo altro che
lui, senza
sensi di colpa, senza problemi nè complicazioni.
Semplicemente io amavo lui e
lui amava me. E lì, nel calore della sua stanza, quella
notte esistevamo solo
io e lui.
Solo noi due.
Salve gente!
Come prima cosa vi chiedo immensamente scusa per questo immenso ritardo.
Non ho scuse lo so, ma sono stata in vacanza e quando sono tornata ho avuto
davvero tanto, ma tanto bisogno di rassegnarmi all'idea di rivedere il mare solo la prossima estate :(
E voi come avete, o state, passando le vacanze? :D Spero che vi stiate divertendo :D
So di essere imperdonabile, ma spero davvero che siate soddisfatte del capitolo :D
Finalmente il momento tanto atteso è arrivato :D
Nel prossimo capitolo ci sarà qualche piccola tensione, ma niente di preoccupante tranquille :D (Per ora XD)
Vi ringrazio infinitamente e vi chiedo ancora scusa per il ritardo :D
In basso ho inserito una foto di Ilaria, Arianna e Margherita alla festa :D
Alla prossima!!!