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Autore: Iaia_Confy    30/08/2012    2 recensioni
Daphne è una figlia adottiva di 17 anni, fin da piccola vive col Padre Lewrence che lavora tuttora nel purgatorio con il nonno non che padre di Lewrence e con Madre vampira di nome Ashley che come mestiere fa l'avvocato sia di umani che di suo marito.
Un giorno Daphne andando al centro commerciale si è imbattuta con un uomo in una biblioteca, era misterioso e lui faceva una certa influenza su di lei a tal punto di darle un appuntamento vicino all'ago dove lei fin da piccola la notte si sedeva per star un pò sola .....
Ciao spero che ti piaccia la mia trama o storia , per la verità lo scritta molto veloce e sintetica. Non sono brava a scrivere storie, per la punto è la prima che scrivo. Mi resta da dire solo una buona lettura e se ti va puoi scrivermi qualcosa sotto ogni capitolo.
un bacio da Iaia_Confy P.s. scusa il disordine ma ancora devo capire come si usa la pagina :)
Genere: Dark, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                       2-Capitolo
“Notte mamma, notte papà”  Dopo averli baciati sulla guancia, salii di corsa in camera mia sentendo i miei genitori di darmi la buona notte  arrivata entrai e chiusi la porta a chiave. Mi preparai mettendo il pigiama e passando di fronte  allo specchio vicino al muro mi soffermai a guardarmi. Dio mio a momenti avrei rivisto quell' uomo vicino al lago, al sol pensiero il cuore mi batteva non capendo. Eppure non lo conoscevo sapevo solo che aveva una voce sensuale e delicata e le labbra calde e bagnate … "no Daphne calmati …." nel pensarlo ero arrossita, Dio mio che qualcuno mi aiutasse .
Mettendomi sotto le coperte mi stesi di lato al buio a guardare fuori dalla finestra  la notte, cera la luna piena in alto ritornando a pensare a quel individuo. E se era una trappola? e se non si sarebbe fatto vedere? Ci sarei rimasta male o meno?Erano domande inutili perché sapevo che avevo la risposta giusta andando li.
Erano le 23.00 scesi dal letto con i calzini e andai a recuperare la mia felpa blu che di solito mettevo per le sgattaiolate serali, aprii piano la porta e sbirciai che nel corridoio non ci fosse nessuno e esco richiudendo la porta piano. Il pavimento scricchiolava un po’ ma sapevo dove poggiare il piede o no pur di non far sentirerumori che gli avrebbe fatti svegliare.
Scesi le scale e aprii l’ultima porta quella d’ ingresso, e chiudendola piano iniziai a scendere i gradoni e a camminare con passo veloce verso il bosco. Mi alzai il cappuccio per coprirmi la testa e misi le mani in tasta fermandomi di botto per guardarmi i piedi avvolti nei calzini , da brava stupida avevo dimenticato le  scarpe "Dannazione …." mi voltai per guardare la grande casa bianca alle mie spalle e le scrollai rassegnata. Pazienza sarei andata solo con i calzini …
Arrivata ebbi lo stomaco sotto sopra e mi rattristai , non cera ancora o forse avevo fatto tardi. Se ci penso non mi aveva dato un orario, di solito venivo per le 23 di notte. Mi avvicinai piano al laghetto e guardai la mia immagine, questo posto per me e molto importante, qui avevo scoperto per la prima volta la mia vera natura da Strega. Intorno al laghetto cerano solo ettari e ettari di terreno pieno di piante e alberi con nomi per me ancora sconosciuti, tanto ero li e valeva restare in solitudine. Mi sedetti su una roccia li vicino e guardai il cielo stellato, quando all’improvviso sentii un rumore e mi voltai … "Chi c’è?" dissi senza esitare e mi alzai di scatto mi sentivo osservata e quel formicolio dietro la schiena mi apparì di nuovo. Era lui, ne ero sicura! "vuoi farmi del male??" parlavo piano e guardavo nello stesso punto in cui avevo sentito quel rumore. Speravo che non fosse un animale notturno…
Non avendo nessuna risposta mi girai rassegnata e andai a sbattere contro qualcosa che mi fece barcollare, ma poi mi sentii prendere dalle braccia e rimettermi in bilico  e poi di nuovo quella voce, un misto di divertito e risata "dio mio come sei debole" aprii gli occhi e lo guardai, era lui ne ero sicura feci un passo indietro per guardarlo meglio. Il color dei suoi capelli erano bruni ma sotto la luce della luna sembravano rossi come il fuoco, i suoi occhi … dio mio erano stupendi verdi, di un verde cosi intenso da togliere il fiato. E le labbra carnose e canini … canini?? "Oh, dio mio cosa sei tu ??"  dissi di botto guardandolo con occhi colmi di paura e rabbia. Lui si fece serio e mi parlò restando fermo li mentre io facevo qualche altro passo in dietro …. "Non aver paura di me, per favore …. Il  mio nome e Taras e sono una guardia al servizio di tuo Padre non che mio capo. Mi aveva ordinato di sorvegliare la tua casa con il resto del gruppo mentre lui non cera ….."alzai una mano non capendo, mio padre ci faceva sorvegliare?? Quindi lui sapeva delle sue scampatelle serali ?? "cioè tu mi sorvegli?? " riuscii a dire e lui scrollo le spalle e sbuffo … che carogna! "Senti non devi dire niente a tuo padre, lui è un uomo spietato se sa che io ora sto parlando con te lui mi uccide! Non solo! uccide anche gli  altri e non vorrai questo vero?? "ok era una carogna, per caso voleva che io mi sentissi in colpa?? Ci era riuscito, dannazione! "No, anche se non vi conosco …"
Sospirai e abbassai lo sguardo, mi sentivo osservata e arrossire ancora.
 A un tratto mi ritrovai stretta contro il suo petto, come diavolo ci era riuscito? Anche se ora avevo la risposta, mi strinse cosi delicatamente che mi tranquillizzai  contro il suo petto e il ritmo del suo cuore. Il suo profumo sapeva di spezie, cosi buono ….. "Quindi ti chiami Taras??"
"Si, Taras e nelle varie notti ti sbirciavo dalla finestra" dopo quell’ultima confessione aprii gli occhi di scatto e tentai di liberarmi,disgraziato e maleducato! Mi teneva ben salda a sé.  "Tu cosa?? Non dovevi stupida carogna!"  nel dimenarmi alzai di scatto la testa e lo vidi guardarmi con il viso primo di espressione. 
E mi calmai immediatamente, vedevo il suo viso avvicinarsi al mio e il mio restar fermo a guardare le sue labbra riuscii solo a dire … "Perché fai questo? …" lui si fermo a un palmo dalle mie labbra e sussurro piano sulle mie "Perché ti pretendo  Daphne e ti voglio ora! Qui!!!  Tu sarai mia un giorno …. Lo sarai … " a sentire quelle parole chiusi gli occhi e mi lasciai baciare. Cosi dolce e amaro quel bacio mi lasciai andare e ricambiai il suo bacio avvolgendo le  labbra a quelle sue sentendo che voleva legare la sua lingua alla mia lasciandolo fare. Poggiai le mani sul suo petto …. E lui mi stringeva posando una mano dietro la mia schiena e l’altra dietro il collo.
Ci staccammo un po’ per prender  fiato, ma lui poso le labbra sul mio mento e scendere sul mio collo con piccoli morsi, fino arrivare al punto e mordicchiare e leccare .. inclinai la testa all’indietro lasciandolo fare. Ma subito mi ritrovai a terra con lui a torreggiarmi sopra con le braccia vicino al mio viso , e guardarmi un po’ e sentire un piccolo ringhio provenire dalla sua gola. Mi sentivo piccola sotto di lui ma anche protetta e …. Amata.
Oh mio dio era cosi bravo, mi sentivo rilassata non pensavo più a nulla che a lui, ero in estati, era come una droga sapevo che ci saremmo fermati . Lui ricomincio a baciarmi e io alla fine poso una mano sul suo fianco e l’altra fra i suoi capelli per toccarli…  Ci fermammo ma rimanemmo cosi per un bel po’ e alla fine parlai io per prima …. "Non ho mai baciato nessuno" confessai e lui sorrise ma poi si acciglio "buon per me, perché se no avrei trovato chi ti avesse profanato e non avrebbe fatto una bella fine …"
Scoppiai a ridere, forse dovevo essere stupita per quello che mi aveva appena detto,  ma invece no. Mi avrebbe fatto piacere più che altro …. 
Lui si piego ancora e mi diede un altro bacio leggero e si stacco con uno schiocco "Voglio vederti anche domani, stessa ora e stesso luogo".
  
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