Titolo: Mr. Brightside
Personaggi: Zazie; Lag Seeing
Desclaimer: Non è cambiato nulla, Letter Bee ancora non mi appartiene, spiacenti u.u
Note: Una sciocchezza così, random, senza pretesa alcuna, giusto per il piacere di sushi, che vuole che io scriva anche se non so bene perchè :)

Mr. Brightside

Il perenne crepuscolo che regnava indiscusso, ricoprendo ogni più piccolo angolo di Yusari, era piuttosto triste. A Zazie non piaceva; per nulla. Certo, passando da Yodaka, dove la notte era sovrana, a lì, quel tramonto appariva la luce più abbagliante che si potesse mai immaginare. Ma col tempo, vivendo immersi in quella che altro non era se non una mera imitazione della vera luce, ci si rendeva conto di quanto malinconico fosse, in realtà, quel luogo. Spesso Zazie si sedeva sul gradino dinanzi la porta della sua casa e, con Wasiolka al fianco, osservava il cielo di Yusari central, un cielo che, più guardava, meno trovava luminoso. Non gli piaceva. Aveva come l'impressione di essere imprigionato a metà di due estremi:la notte e il giorno. La luce e l'oscurità continui. Era un po' come trovarsi esattamente al centro tra due baratri, con il pericolo di poter cadere dall'una o dall'altra parte in qualunque momento. Eppure continuava a stare lì, ad esaminare il cielo e l'atmosfera di quel luogo, forse alla ricerca di tutti i suoi innumerevoli difetti. Vedendolo in quello stato di accorta e seccata contemplazione, come fosse in completo disaccordo con quanto si trovava davanti, tutti i gattini che Zazie allevava lo circondavano miagolando sonoramente; solo allora il Letter Bee sorrideva.

Capitava, alle volte, che Lag lo trovasse lì, seduto con le braccia sulle ginocchia e la testa poggiata su di esse, e decidesse di unirsi a lui, pur senza capire cosa stesse effettivamente facendo il più grande. E Zazie lo vedeva, sorridente come al solito (un sorriso che non escludeva gli occhi, come spesso capita, un sorriso che solo lui poteva regalargli), circondato da quei piccoli micetti che erano ormai come la sua famiglia, in un quadro che racchiudeva le uniche cose buone che ci fossero a Yuari central; perché, in qualche modo a lui ignoto erano in grado di fargli ignorare il tramonto e permettergli di guardare il lato positivo di quel luogo che gli piaceva così poco.