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Autore: HakunaMatata_3    30/08/2012    6 recensioni
Dal Capitolo 1:
"Vado a cambiarmi" dico a Rose, intenta a leggere un libro. "Scorpius dovrebbe essere già qui…"
"Fa’ in fretta" mi risponde lei, girando una pagina molto rumorosamente, per sottolineare, in modo abbastanza superfluo, il fatto che non gradisce l’idea di trascorrere il viaggio verso Hogwarts (l’ultimo viaggio verso Hogwarts) in compagnia di Scorpius, come l’anno prima. E quello prima, e quello prima ancora e ancora… come tutti gli anni, insomma.
Alzo gli occhi al cielo e, divisa sotto braccio, mi avvio verso la metà del treno, dove ci sono i bagni.
-
Salve a tutti, ecco la mia prima Fanfiction. È una Rose/Scorpius, ma troverete molti altri personaggi come Albus Potter, Roxanne e Louis Weasley, i fratelli Scamandro e altri ancora...
Spero possa piacervi =)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Louis Weasley, Lysander Scamandro, Roxanne Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo 18:
San Valentino



 *** (Helena Summers)
Sbatto piano le palpebre, poi sbadiglio. Non riconosco subito la stanza, so solo che ho le gambe scoperte e le maniche della maglia sono troppo corte. Avverto un peso addosso, sollevo la testa e sorrido. Louis sta dormendo ancora, una mano sulla mia pancia e la testa nella scollatura della mia camicia da notte. Vorrei restare così per sempre, ma tra due ore abbiamo lezione.
<< Louis >> mormoro accarezzandogli i capelli. << Louis, svegliati >>
Lo vedo socchiudere gli occhi mentre mi tasta la pancia.  Solleva lo sguardo su di me, poi si rifugia di nuovo nella mia scollatura, le braccia più serrate attorno a me.
<< Louis? >>
<< Maman, lasciami dormire >>.
Maman?
Trattengo a stento le risate.
<< Sono Helena, Louis, non tua madre >>
<< Non è vero >>
<< Sì che è vero, tesoro >>.
A quest’ultima parola Louis apre gli occhi, si solleva e mi guarda.
<< Non è un sogno >> mormora incredulo.
<< No >> sorrido.
<< Allora sono morto e sono in Rapadiso. Quel posto dove i Babbani sono sempre felici >> spiega quando lo guardo interrogativa. Scoppio a ridere.
<< Non sei in Paradiso. Sei solo con me >>.
Louis mi bacia. << Questo vale molto più del Paradiso >>
Inizia a ridere. Non una risata cattiva o di scherno. È una risata sincera, felice.
Mi bacia il collo, scende fino al seno, che gli ha fatto da cuscino fino a pochi minuti fa. Lo bacia attraverso la stoffa, poi mi fa rotolare sopra di lui.
<< Buon san Valentino, Louis >> mormoro abbracciandolo. Gli bacio il naso, le labbra, il collo, il petto, la pancia, scendo fino all’ombelico. Qualcosa urta contro il mio petto e mi blocco per poi riprendere come se niente fosse. Louis mi spinge via, scende dal letto e si chiude in bagno sbattendo la porta. Lo seguo e provo ad entrare, ma la porta si apre di poco e si richiude di colpo: Louis vi si è poggiato.
<< Tesoro... >> inizio.
<< Io… era solo un bacio… sono un maiale >> mormora mortificato.
<< Non sei un maiale, Louis. Sei solo un diciassettenne nella Stanza delle Necessità con la tua ragazza. Ora apri >> ordino.
Un mormorio sommesso e la porta si spalanca. Louis mi da le spalle.
<< Tesoro, guardami >>.
Appena si gira, la prima cosa che noto sono il viso rosso e le mani che si tormentano cercando di nascondere un rigonfiamento… Avvampo anche io, ma muovo un passo verso di lui.
<< Helena, mi dispiace. Non volevo, non… >>
<< Shh >> lo interrompo. Gli prendo le mani e le allontano tra loro.
<< È un… problema… facilmente risolvibile >> deglutisco prima di avvicinare la mano al suo inguine…
<< No. Credo che… Faccio una doccia, okay? T-tu mi aspetti, no? >>
Annuisco e mi giro pronta a uscire. Sento Louis che si abbassa i pantaloni e mi chiudo la porta alle spalle. Non so come, mi ritrovo sul letto con Louis in mutande sopra di me.
<< Scusami. Sono un idiota >>. Annuisco di nuovo, sorridendo.
<< Il mio idiota >> concedo prima di baciarlo.
 
*** (Scorpius Malfoy)
La sveglia segna le sette meno dieci. Sono in ritardo. Siamo in ritardo.
Mi giro verso Rose che dorme accanto a me. Mi avvicino piano a lei, passo un braccio dietro la sua schiena, poi, con una calma estenuante e il cuore a mille, me la faccio rotolare addosso. Resto immobile con la paura che si sia svegliata, ma non è così.
<< Rose… Rose >> mormoro scuotendola leggermente.
<< Smettila, Al! >> implora lei con voce impastata e lamentosa. Scoppio a ridere e lei apre gli occhi.
<< Buongiorno >> saluto. Rose mi guarda come se avessi una mazza da Battitore nel naso.
<< Scorpius? >> mi chiede, poi sembra ricordare. << Scorpius! >>.
Mi guarda sbattendo le palpebre, con la matita colata che le incornicia gli occhi. Sembra un panda, ma è bella anche così. Abbassando lo sguardo, nota le sue braccia strette attorno a me. Il rosso che ha sul viso si fonde con quello dei suoi capelli e si affretta ad allontanarsi.
<< Scusami >> mormora. << E grazie >>
<< Figurati. Ma sbrighiamoci, è tardi >>. Rose annuisce ed entra in bagno.
Ne esce vestita, i capelli legati e il trucco a posto. Quando sono io ad uscire dal bagno la trovo seduta sul letto ad aspettarmi. Si alza e mi aggiusta la cravatta, come faceva due mesi fa. Tutto mi ricorda le notti che passavamo insieme quando tutta la scuola credeva che fossimo fidanzati. I miei pensieri devono essere gli stessi di Rose, perché si allontana e mi chiede di Disilluderla.
Eseguo e usciamo.
 
*** (Rose Weasley)
<< Benvenuti alla prima delle lezioni di Pozioni che seguirete con noi. Sicuramente la professoressa Byrer vi ha parlato dell’iniziativa da lei intrapresa, quindi ritengo inutile ripetere il motivo della nostra presenza. Io sono Rose Weasley. Settimo anno, Grifondoro. Caposcuola >> dico senza prendere fiato. Sono nervosissima. Guardo Scorpius e lui fa un passo avanti.
<< Scorpius Malfoy. Settimo anno, Serpeverde. Caposcuola >> annuncia tranquillo come se non dicesse altro dalla mattina alla sera.
<< Bene, se non ci sono domande, propongo di incominciare. Siete molto indietro con il programma, e abbiamo ritenuto opportuno fare una selezione degli argomenti e delle pozioni da trattare. La prima delle due pozioni che vi mostreremo oggi è la Pozione Polisucco. Chi sa dirmi qualcosa al riguardo? >> chiedo ai Serpeverde e ai Corvonero del sesto che ho davanti. Violet alza la mano.
<< Sì, Roll? >>
<< Serve a far assumere a qualcuno l’aspetto di un’altra persona tramite, in genere, i capelli. È una delle pozioni più complicate da eseguire, un minimo errore può essere fatale. L’unica persona al di sotto dei sessant’anni che l’abbia mai preparata è stata Hermione Weasley, a tredici anni >>
<< Dodici >> tossicchio correggendola.
<< Ottimo, Roll. Dieci punti a Corvonero >> dichiara Scorpius. << Ora, la Pozione Polisucco assume un colore e un sapore diverso a seconda di chi vogliamo impersonare. Ad esempio… Rose, dammi un capello >>
<< Cosa? >> deglutisco. Non mi ha accennato di voler fare dimostrazioni pratiche su alcune pozioni.
<< Un capello, Rosie >>
<< Oh. Ehm, sicuro… Tieni >>
<< Grazie >>. Qualcuno sghignazza agli ultimi banchi. Prende un bicchiere, ci poggia il capello rosso e verso un po’ di Pozione.
<< Come potete vedere >> riprende << il capello di Rose ha fatto assumere alla Pozione un colore blu. Per quanto riguarda il sapore, non ci tengo a trasformarmi, quindi rimarrà un mistero. Un mio capello, invece, fa diventare la Pozione… dorata? Interessante. Comunque, per la prossima volta voglio trenta centimetri di pergamena sulla Pozione Polisucco e quale colore, secondo voi, assumerebbe con un vostro capello dentro e perché >>. La classe inizia a lamentarsi e non nasconde il proprio disappunto.
<< Non abbiamo mai avuto trenta centimetri di pergamena, in pozioni! >> si lagna qualcuno.
<< Be’, direi che è il momento >> intervengo. << Siete in ritardo di cinque mesi con il programma, abbiamo bisogno di collaborazione anche da parte vostra. La prossima pozione che vi presenteremo prima dell’esercitazione pratica è una pozione molto pericolosa. Ha una preparazione assai complicata, e per anni si è discusso se eliminarla dal programma o meno >> con un colpo di bacchetta faccio svanire il velo dal paiolo che copre l’Amortentia, mentre Scorpius fa Evanescere tutta la Polisucco presente in aula.
Le ragazze annusano l’aria estasiate, mentre i ragazzi arricciano il naso.
<< Questa è l’Amortentia >> dichiaro annoiata, nonostante il prurito al naso: sto respirando con la bocca. << L’Amortentia è il filtro d’amore più potente e più pericoloso che sia mai stato creato, nonostante sia solo una pallida imitazione dell’amore stesso. Non fa nascere nessun sentimento, crea solo una forte ossessione. La follia è uno degli ultimi stadi dell’abuso di Amortentia. Ora, questo filtro ha un caratteristico fumo che sale creando piccole e perfette spirali, come potete vedere, e anche il suo colore è caratteristico. L’unica cosa che rende questa pozione diversa per me e per il ragazzo là giù che sta appiccicando una Bolle Bollenti sotto il banco è l’odore >>. Serro gli occhi, il cuore accelera, le mani si stringono in due pugni. Respiro profondamente con il naso e le parole escono prima che posa pensarci.
<< Io sento odore di fragole e… pino e… e… >>
<< Come ha detto Rose, l’odore cambia da persona a persona >> interviene Scorpius. << Io sento vaniglia, cioccolato* e… ehm… cacca di Knarl… >>. La classe scoppia a ridere, mentre io arrossisco ancora di più.
 
<< Sei un idiota, Scorpius! >>
<< Andiamo, Rose, era un semplice scherzo >>
<< Adesso basta, smettetela! >> interviene Albus.
<< Uno scherzo? Farmi trovare un ragno nella tazza della colazione ti sembra divertente? >> urlo a pieni polmoni mentre la professoressa di Cura delle Creature Magiche ci passa accanto con un sacco pieno di concime.
<< Wingardium Leviosa! >> puntando la bacchetta contro il sacco. Questo si vuota su Scorpius mentre scappo via inseguita da Albus.
 
<< Zabini, cosa senti? >> chiede Scorpius irritato. Amber inizia a elencare gli odori che sente e vedo Scorpius sorridere. La sua vendetta continua ancora per un po’, poi fa Evanescere anche questa pozione, mentre io parlo della Bevanda della Pace, segno il procedimento alla lavagna e faccio iniziare la preparazione di questa pozione. Quando la campanella suona, raccogliamo i campioni dagli studenti e ci prepariamo per la lezione di Aritmanzia, quando qualcuno tossicchia.
Mi giro e Amber Zabini inizia a parlare.
<< È stata una lezione fantastica, sul serio! Soprattutto la parte sulla Pozione Polisucco. A proposito, Scorp, quello dell’Amortentia è stato un brutto tiro, davvero >>. Non credo di averla sentita parlare così tanto. E anche Scorpius è abbastanza sorpreso.
<< Comunque indovina, Scorp? David mi ha chiesto di uscire. Andiamo a Hogsmeade oggi! Non è meraviglioso? >> chiede abbracciandoci. << Ci vediamo a cena >>. Guardiamo Amber correre via dall’aula e scoppiamo a ridere.
<< Che c’è di tanto speciale in oggi? >> chiedo.
<< Oggi è san Valentino, Rose >>.
Oh.
 
***(Scorpius Malfoy)
È mezzogiorno e l’ingresso è gremito di studenti irrequieti. Tutte le ragazze sono eccitate, mentre i ragazzi che le accompagnano si mettono in mostra sorridenti.
<< Sicuro che non ti dia fastidio? >> mi chiede per l’ottava volta David.
<< Sicuro >> rispondo cercando con lo sguardo una chioma castana.
<< Nessun rancore, allora? >>. Interrompo la mia ricerca sbuffando. Guardo negli occhi David e gli ripeto che non ci sono problemi, che Amber può fare quello che vuole e che, se proprio deve chiedere il permesso, deve parlare con Mike.
Mia cugina ci viene incontro sorridendo e mi allontano. Intravedo Louis e mi affretto a raggiungerlo.
<< Quindi? >> domando al mio amico. << Cosa vuol dire che “è successo un casino”? >>
<< Hai ricevuto il biglietto, allora! >>
<< Mentre andavo ad Aritmanzia. Quindi? >> ripeto.
<< Be’, ci siamo svegliati e sembrava andare tutto bene. Solo che io… ecco, vedi… era mattina e… >> balbetta Louis. Rido sotto i baffi e annuisco, per dirgli che ho capito.
<< Ho reagito da idiota! Sono corso in bagno e… >>
<< Helena >>
<< Helena ha detto… >>
<< No. Helena. Sta arrivando >>.
<< Ehi, Scorp! >> saluta la ragazza dopo averci raggiunto.  Scambia con Louis un leggero bacio, poi riprende a guardarmi.
<< Roxanne mi ha detto tutto. Allora? >> chiede abbassando la voce.
<< Tutto secondo i piani. Quella ragazza è un genio, dico davvero! >>
<< Bene, ci dirai tutto strada facendo >> sorride Helena entusiasta.
Una cascata di ricci rossi sparisce dentro la Sala Grande.
<< Non verrò a Hogsmeade >> dico pensando a una scusa per passare la giornata con Rose.
<< Cosa?! >> chiede Louis. << Ma non rimarrà nessuno al Castello… >>.
Una ragazzina con la sciarpa giallo-nera mi passa davanti. E ho la scusa pronta.
<< Devo preparare la verifica di pozioni per i Tassorosso del secondo >> mormoro allontanandomi.
 
***(Albus Potter)
<< Bene, Potter. In vista del comportamento da te tenuto tre giorni fa a Hogsmeade, ho chiesto alla professoressa Byrer, direttrice della tua casa, di sottoporti a un’adeguata punizione. La collega ha parlato con il professor Paciock, che ti attende alla setta numero uno >> mi ha detto la McGranitt stamattina. Alla serra numero uno, però, zio Neville non c’è. C’è solo un suo messaggio alla lavagna.
Ragazzi, la professoressa Byrer e il professor Owell mi hanno avvertito del castigo. Vorrei che riordinaste le serre e innaffiaste le piante. Le istruzioni sono all’ingresso delle varie serre. A stasera, Neville”.
Non sono sicuro di aver capito bene… Insomma, le serre sono nove! E ho tre giorni per sistemarle. Anzi, abbiamo. La McGranitt non mi ha detto che avrei diviso la punizione con qualcuno. E se è stata data da Owell  si tratta di un Grifondoro. Sto pensando a quale dei miei parenti possa essere (se non fosse uno dei miei cugini o uno degli Scamandro lo zio non si sarebbe firmato “Neville”) quando mia sorella compare sull’uscio della serra.
<< Allora? >> chiede annoiata.
<< L-Lily? >>. Sono sbalordito. E arrabbiato. Sono qui a causa sua (e di Rose e di Jackson) e l’unica cosa che fa è arrotolarsi i capelli attorno al dito.
<< Che c’è? Ti ha stordito una Mandragora? >> domanda ancora.
<< Che ci fai qui? >>
<< Mmm… innaffio, suppongo >> risponde staccando gli occhi dalla lavagna. Agita la bacchetta in aria e mormora Aguamenti. Subito una pianta di Puffagiolo inizia a contorcersi per la troppa acqua.
<< Lily, così farai annegare i fagioli >> le faccio notare. Mia sorella sbuffa.
<< Allora? >> chiedo ancora. << Che ci fai qui? >>
<< Ho urlato contro la McGranitt >> sospira abbassando gli occhi.
<< Hai urlato contro… Lily! >>. Di tutti gli insegnanti che abbiamo qui, lo zio Neville e la preside sono quelli che per mamma e papà hanno rappresentato di più. E mia sorella cosa fa?! Urla contro la McGranitt e si fa mettere in punizione da zio Neville… Almeno io ho evitato di far arrabbiare la preside… No?
<< Sta’ zitto, Al, e dammi una mano >> sbuffa di nuovo Lily. Mi guardo intorno scuotendo la testa. Sarà una lunga giornata.
 
***(Rose Weasley)
Sono anni che non passo al castello il giorno di san Valentino. È strano immaginare i Cuori Dirigibili al triplosuper caramello di Mielandia e non comprarli insieme a Roxanne e Helena. Mi siedo al mio tavolo insieme ai primini e a quelli del secondo anno. Patetico.
<< Ehi, Rosie >> saluta una voce dolce. << Vuoi compagnia? >>. Anche questo è patetico.
Ma la cosa ancora più patetica è che annuisco.
Mia cugina Lucy prende posto accanto a me e inizia a mangiare.
<< Allora? >> chiede. << Come mai qui? >>.
Fisso gli occhi verdi di Lucy. Dopo Roxanne e Albus è la cugina che preferisco e nonostante i cinque anni di differenza mi confido spesso con lei.
<< Helena sta con Louis, Roxanne con Lysander, Albus è in punizione con Lily e Merlino solo sa se riusciranno a non Schiantarsi a vicenda >> sospiro.
<< Posso chiederti un’altra cosa? >>
<< Certo >>
<< Perché l’amico di Al ti mangia con gli occhi? >> domanda prima di alzarsi e andare verso i suoi compagni del secondo.
L’amico di Al?
Quale amico di Al? Sento la presenza di Scorpius sempre più vicina senza nemmeno alzare gli occhi. Sospiro proprio mentre prende posto di fronte a me.
<< I Tassorosso del secondo hanno la verifica di Pozioni la settimana prossima. La Byrer vuole che prepariamo 20 domande >> esordisce avvicinandosi il piatto della frutta.
<< Quattro e mezza in Biblioteca? >> chiedo.
<< Mmm… in realtà pensavo di andarci subito dopo pranzo, se non ci sono problemi >>
<< No, va bene >> rispondo scuotendo la testa. << Vado a posare i libri >>.
Mi incammino sapendo già che mi aspetterà fuori la Sala Comune.
 
***(Christina Harris)
Non ho mai visto un Elfo Domestico e devo dire che ne sono davvero sorpresa. Mi zampettano felici tutt’attorno e non fanno altro che inchinarsi. “Cosa desidera la signorina?” continuano a chiedere.
<< Un vassoio di cibo. Vorrei portarlo alle serre >> rispondo.
Un quarto d’ora dopo, trasporto un enorme vassoio d’argento per i prati del Castello.
Sento delle voci provenire dalla serra uno e mi avvicino piano. Se mi scoprisse qualcuno farei perdere come minimo venti punti a Corvonero.
<< SEI UN IMMATURO, AL. TI COMPORTI COME SE AVESSI CINQUE ANNI. E IO NON HO CINQUE ANNI! >> urla la voce di Lily.
Cosa ci fa lì?
<< NON SONO IMMATURO, LILY. LO FACCIO PER TE >> risponde altrettanto ad alta voce Al. Capisco che stanno ancora parlando di Carl Jackson e mi allontano piano.
 
Busso con calma alla porta marrone che ho di fronte.
<< Sono io >> sussurro. << Ti ho portato qualcosa da mangiare >>.
<< Non hai bisogno del permesso di entrare >> mormora la voce dentro la stanza. Apro piano la porta e mi stendo sul letto accanto a un ragazzo dai capelli biondo cenere.
<< Come mai sei qui? >> mi chiede Lorcan rotolando su un fianco per guardarmi.
<< Al sta ancora discutendo con la sorella >>
<< E a te che importa? >>
<< Mi dà fastidio. Insomma, dovrei essere a Hogsmeade con lui >>
<< Ma non ci sei >> osserva. << Quindi… >>
<< No, Lorcan >> mi lamento sorridendo.
<< Andiamo, perché no? >> sorride mettendosi a sedere.
Perché no? Non lo so. So solo che non mi dispiacerebbe.
<< Solo un’altra volta, poi basta >> rispondo risoluta.
<< Come vuole lei, signorina Harris >> sogghigna Lorcan prima di baciarmi il collo. Mi allenta la cravatta e, con molta calma, mi slaccia la camicia.
<< Non dirmi che stai pensando ad Albus… >>
<< Non potrei nemmeno per sbaglio >> ammetto. Chiudo gli occhi e il senso di colpa mi abbandona poco a poco.
 
***(Roxanne Weasley)
Hogsmeade risplende di mille luci e colori e dei sorrisi di tutti gli studenti. Fino a qualche mese fa avrei deriso tutta questa felicità, ora me ne sento un po’ parte.
In tutte le vetrine dei negozi ci sono cuori, ovunque mi giro ragazzi che si tengono per mano. Abbasso lo sguardo sulle mie dita che si intrecciano con quelle di Lysander. Lo trascino da Mielandia, dove troviamo anche Helena e Louis. Mi avvicino alla mia migliore amica e contempliamo in silenzio lo scaffale dei Cuori Dirigibili al triplosuper caramello.
<< È strano… >> mormora. << Essere qui senza Rose. È… anormale >>.
Annuisco convinta, poi sospiro.
<< El, mi spiace. Per tutto questo tempo mi sono comportata da idiota >> dico e prendo tre Cuori Dirigibili dallo scaffale.
<< Non preoccuparti >> sorride prendendo anche lei tre Cuori. La guardo interrogativa.
<< Dobbiamo farci perdonare come si deve >> risponde semplicemente.
Usciamo da Mielandia sotto braccio, Louis e Lysander che ci seguono sorridendo.
Forse non è cambiato molto. Forse è cambiato tutto.
<< Tuo cugino probabilmente andrà in Francia >> mi sussurra Helena.
<< Lo so. Che ne pensi? >>
<< Penso di poter studiare anche da lì. E andare a Londra per gli esami >>
<< Elly, ma è una cosa importante… >>
<< Anche Louis lo è. Non preoccuparti, Roxy, la settimana prima degli esami ho un colloquio al Ministero, chiarirò questo punto >>.
Il buonumore di Helena è inattaccabile e non ho il coraggio di replicare, anche perché, a pensarci bene, farei lo stesso con Lysander. Afferro la mia migliore amica per il braccio e ci avviamo tutti e quattro lungo High Street.
 
***(Rose Weasley)
<< Mmm… Scorp? >>
<< Sì? >>
<< “Elenca almeno sette dei dodici impieghi del sangue di drago in miscele e misture e almeno tre in campo medicinale”? >>
<< Perfetto. Quante ne sono? >>
<< Mmm… Diciotto >> sospiro sfinita. Altre due domande e la verifica sarà pronta.
<< Okay, scrivi >> ordina Scorpius. << “In qualità di pozione plurivalente…” >>.
Scorpius tace. Alzo lo sguardo dalla pergamena e guardo i suoi occhi ridotti in due fessure. Si porta un dito alle labbra, poi mima qualcuno che cammina con l’altra mano. Il dito che prima era sulle labbra ora punta all’orecchio. Mi concentro e lo sento anche io: c’è qualcuno.
Prendo il rotolo del permesso per mostrarlo in caso si tratti di un insegnante. Estraggo la bacchetta, in caso sia qualcun altro. Chi vorrebbe poter entrare in biblioteca il giorno di san Valentino? Non c’è nemmeno la bibliotecaria.
I miei piedi si muovono da soli verso il corridoio di incantesimi, che da una visuale migliore sulla porta. Spiamo dagli scaffali e quasi mi scappa un urlo. Scorpius mi copre la bocca con una mano, ma vedo che è sconvolto quasi quanto me.
La donna che vediamo, intanto, ha lo sguardo commosso e non sembra minimamente accorgersi di noi. Si avvicina a uno scaffale e accarezza il dorso dei libri. Sospira e ne prende uno.
<< Guarda guarda. Vengo qui per la preside e invece trovo te. O ho aperto la porta sul passato? >>. Io, Scorpius e la mamma trasaliamo al suono di quella voce. Mi è del tutto sconosciuta, ma la mamma deve conoscerla, perché si irrigidisce e si gira di scatto.
<< Smettila di torturare mio figlio >> sibila.
Torturare? Ma Hugo non ha mai…
<< Sei qui per questo, Hermione? Io non torturo tuo figlio, lo valuto >> risponde la donna.
<< Tu non lo valuti! Tu lo umili, ti prendi gioco di lui davanti ai suoi compagni. Mio figlio non vale neanche una di quelle T che ha >>
<< Anche se è tuo figlio, non vuol dire che abbia una media esemplare. Eva Byrer lo ritiene un alunno molto distratto. Passa tutto il tempo a parlottare con sua cugina >>
<< Stiamo parlando di Divinazione, Lavanda >> ribatte mia madre. << e quello che pensa Eva mi importa poco. Voglio solo che mio figlio sia valutato correttamente e non per l’antipatia che provi nei miei confronti. E voglio che lasci in pace mio marito >>
<< Sono sposata, cosa vuoi che mi importi di tuo marito? >>
<< NON LO SO, VORREI CHE ME LO DICESSI >> urla la mamma. O almeno, è quello che capisco prima che una voce si sovrapponga alla sua.
<< GRANGER! BROWN! QUESTO NON È UN POLLAIO. COSA STA SUCCEDENDO? >> urla a sua volta la McGranitt. La mamma e la Brown aprono la bocca per spiegare, ma la preside le zittisce con un’alzata di mano.
<< Lavanda, lei è sospesa dall’insegnamento, eccezion fatta per gli studenti del settimo e del terzo. Il professor Burfle prenderà il suo posto. Hugo Weasley ripeterà le verifiche svolte nel corso dell’anno alla presenza del professor Burfle e della sottoscritta. Hermione, la sua irruzione nel Castello mi lascia sconvolta, tuttavia desideravo incontrarla: la prego, mi segua nel mio ufficio. Weasley e Malfoy, uscite a godervi il poco sole che c’è fuori, parlerò io con la professoressa Byrer >>.
Deglutisco a quelle parole. Cos’ha fatto la Brown a mio fratello per essere sospesa? Cosa vuole la preside dalla mamma? Ma soprattutto, come fa a sapere che siamo qui?
Evidentemente sembro una statua, perché Scorpius sussurra Rose, muoviti e mi trascina per mano.
La mamma è sconvolta, la Brown furente. La McGranitt sembra un drago.
<< Ci scusi, professoressa >> dice Scorpius. << Abbiamo il permesso della Byrer, dovevamo scrivere la verifica per il secondo anno. Quando abbiamo sentito la porta che si apriva pensavamo fosse uno studente non autorizzato >>
<< Va bene, Malfoy. Potete andare >>. Scorpius annuisce e mi porta fuori dopo aver fatto un cenno alla mamma.
Mi accorgo di essere sotto il nostro albero (nostro e di Al) solo quando sento l’erba fresca sotto la mano.
<< Sono le tre e mezza >> dice Scorpius, seduto accanto a me. << Siamo ancora in tempo per Hogsmeade >>.
Ha uno sguardo colpevole e si tortura l’interno della guancia, come se le parole gli fossero sfuggite senza volerlo. Non come stamattina, quando mi ha detto delle domande per la verifica. So che era una bugia. Questa, invece, è una richiesta vera.
<< Mi piacerebbe >> dico. E anche questo è vero.
 
***(Scorpius Malfoy)
Sono un maledetto idiota. E il bello è che ho anche fortuna.
Rose si mette in piedi e mi tende la mano. È ancora visibilmente sconvolta per quello che è successo nemmeno dieci minuti fa, ma almeno sorride. Accetto l’aiuto ad alzarmi e ci dirigiamo verso il villaggio.
<< Entiamo qui? >> chiede Rose puntando l’indice contro la vetrina di Mielandia. Annuisco e la precedo nel negozio. La seguo per gli scaffali ma non sembra trovare quello che cerca, così chiede a un commesso dove sono esposti i Cuori Dirigibili al triplosuper caramello. Il commesso dice che sono finiti. Rose sembra rimaneci davvero male, ma scrolla le spalle e prende due Pallotti Cioccocremosi giganteschi. Ovviamente anche questi sono a forma di cuore.
 
La panchina di fronte alla Stamberga Strillante è il posto più tranquillo in cui siamo riusciti a rifugiarci dagli sguardi degli altri studenti. Addento il mio Pallotto e guardo Rose.
<< A che pensi? >> le chiedo. Lei scoppia a ridere.
<< Sembri zia Audray >>
<< Quella che lavora con i Babbani? >> chiedo interessato. Lei annuisce.
<< È una Nata Babbana? >>
<< Oh, no. È una Purosangue. Era. I suo genitori sono molto conservatori, hanno ritirato il certificato di nascita. Ha conosciuto zio Percy facendo ricorso al Ministero per questo >> spiega Rose.
<< S-si possono ritirare i certificati di nascita? >> chiedo sbalordito.
<< La mamma sostiene che non possono farlo, soprattutto se il motivo è così futile. E poi siamo ancora negli anni del dopo guerra, sarebbe stupido fare dichiarazioni del genere fino alla fine del secolo. Ma perché me lo chiedi? >>.
Il Pallotto Cioccocremoso mi va di traverso.
<< Ho… Ho bruciato il libro di Magisprudenza che mi ha comprato mio padre. Non voglio lavorare al Ministero >>.
Sembra che abbia lanciato un Immobilus su Rose e non mi spiace quando veniamo scoperti. Nientemeno che da Amber e David. Mia cugina è paonazza e Rose la prende sottobraccio. Io e David le seguiamo in giro per le strade, mentre mia cugina e la ragazza che mi piace da impazzire parlottano amabilmente. Sorrido e mi guardo le mani. Sono sporche di cioccolato*.
 
 
 
 
*Scorpius sente il cioccolato nell’Amortentia. Più che altro è un caso che giustificherò come “intuizione”.

  
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