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Autore: sbornyXVII    31/08/2012    0 recensioni
Mentre Chris Larabee è alla ricerca di Ella Gaines, mandante dell'omicidio di sua moglie e suo figlio, un misterioso individuo si fa vivo a Four Corners, e inizia a fare domande su Larabee. Di chi si tratterà? Che intenzioni ha? Avrà a che fare con il suo passato? // Seguito ideale della serie.
Genere: Avventura, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5 - DEVILISH SERPENT
 
Di buon'ora, la mattina seguente, qualcuno bussò piano alla porta del piccolo ambulatorio di Four Corners. Nathan, che aveva trascorso la notte scomodamente seduto su una sedia in un angolo della stanza, andò ad aprire. Fu Mary Travis ad entrare, con un vassoio in mano e un sorriso radioso a illuminarle il viso.
«Come sta la nosta paziente?» chiese sottovoce.
«Suppongo che oggi lo scopriremo.» Detto ciò, il guaritore si congedò per andare a riposarsi, e lasciò sole le due donne.
Mary appoggiò il vassoio sul tavolo, per poi sedersi sul letto, al fianco della ragazza. Mentre controllava se le fasciature fossero in ordine, la giovane aprì gli occhi, e fissò la giornalista senza dire una parola.
«Buongiorno!» fece la donna, radiosa. «Hai fame, non è vero?»
La ragazza annuì debolmente, onde evitare di accrescere il dolore già abbastanza insopportabile. Dopo un'abbondante colazione le sue gote ripresero un po' di colore, e la dolcezza della donna parve tranquillizzarla.
La signora Travis le parlò di Billy, del giornale, della città, qualunque cosa le passasse per la testa. Infine le raccontò dei sette uomini che proteggevano Four Corners, e qui la piccola si fece più attenta. Pendeva letteralmente dalle labbra di Mary, e lei, notando tutto quel bramoso interesse, si chiese se fosse davvero il caso di raccontarle tutte quelle cose.
«Ma dimmi di te» si interruppe poi. «Non sappiamo ancora come ti chiami.»
La ragazza non riuscì a nascondere un po' di delusione. «Rose... Mi chiamo Rose.»
«E' davvero un bel nome.» disse la donna, meditando su cos'altro domandarle. «Ezra Standish sarà lieto di apprenderlo. Ricordi? L'uomo a cui hai salvato la vita-» «Io che cosa?!» chiese Rose, sussultando. Lo scatto improvviso le causò una fitta alle ferite. Gemendo, si riadagiò sul cuscino. Fu allora che Mary decise di non dirle altro, e fece per andare a chiamare Nathan, ma una forte stretta la fermò sul posto.
«No, aspetti, la prego, non se ne vada!» gemette la ragazza quasi implorandola di restare. Mary tornò a sedersi e prese la fragile mano calda tra le sue.
«Tra i sette uomini di cui ha parlato prima... ce n'è uno che si chiama Chris Larabee, vero?»
 
Aveva cavalcato per ore senza sosta, per tutta la notte, e la prima cosa che fece una volta giunto in città fu andare a cercare Buck Wilmington. Quest'ultimo stava facendo il suo turno di ronda, quando vide spuntare l'amico dal nulla.
«Chris! Che diavolo ti è successo, sembri un cadavere ambulante!»
«Non dormo da tre notti, Buck. Ora sta zitto e ascoltami...» Gli raccontò di cosa aveva scoperto a Purgatoria, di cosa avevano detto le suore a Santa Cruz, del fatto che Ella poteva essere fra loro da giorni, e quando arrivò a parlare di una figlia sedicenne di nome Rose, Buck sbiancò fino alla punta dei baffi.
«Chris...devi sapere una cosa...»
Il volto cinereo dell'uomo si tese ancor di più.
«Il giorno che sei partito, durante il torneo, c'è stata una sparatoria. Un tipo che barava ha sparato a Ezra, e lui sarebbe morto se una ragazzina non gli avesse fatto da scudo umano. Si è presa due pallottole al suo posto. Non sappiamo chi sia, non l'avevo mai vista, ma Nathan mi ha detto che ha pronunciato il tuo nome nel sonno... Ehi! CHRIS! DOVE DIAVOLO VAI!?»
Ma Chris Larabee non lo stava più ascoltando, e a grandi falcate si diresse verso l'ambulatorio. Corse su per le scale e spalancò la porta con un calcio, ma non entrò; rimase lì, fermo sulla soglia, pietrificato dall'emozione.
Mary Travis era scattata in piedi, impaurita, incapace di proferire parola, mentre osservava l'intenso scambio di sguardi tra i due, occhi verdi che si specchiavano nelle identiche iridi della fanciulla. Occhi verdi, anche i suoi.
Chris, ancora una volta, non riuscì a trattenere le lacrime. Rose si tirò su a fatica, e, ansimando, riuscì a pronunciare una sola parola.
«Papà...?»
Chris Larabee annuì, allargando la bocca in un sorriso, senza riuscire ad arrestare le lacrime che gli inondavano il viso spigoloso.
 
E mentre padre e figlia si ritrovavano, una donna incappucciata si muoveva silenziosamente tra i vicoli, come una malefica serpe demoniaca.
  
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