Storie originali
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Autore: Be A Weasley    31/08/2012    3 recensioni
Una ragazza a cui il suo nome va stretto, il viaggio che aveva da sempre aspettato, l'incontro con un ragazzo dai capelli rossi.
Buona lettura,
Delilah :)
Recensite? Mi farebbe taaaaaanto piacere :3
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm not your Hermione Granger.*



Rimasi in silenzio per qualche secondo. Mi aveva appena chiesto di andare con lui a prendere un thè? No, avrò capito sicuramente male, DEVO aver capito male. I ragazzi in genere chiedono "Vuoi venire a prendere una birra con me?" o "Vuoi farti un cocktail?". «Non lo so, insomma.. Sono qui da appena due ore e vorrei visitare la città inoltre mia zia sicuramente non mi lascerebbe mai andare con un perfetto sconosciuto, scusami ma no, non credo sia il caso.» Non so descrivere con esattezza l'espressione del ragazzo, c'era della delusione che però tentava di coprire con un sorrisetto imbarazzato. «Certo, lo capisco. Sono stato un po' troppo avventato ma, sai, sei la prima a cui piace il mio nome. Devo andare, la foto che mi hai scattato la voglio eh!» mi fece l'occhiolino e voltandosi di spalle se ne andò, nella direzione opposta alla mia. Non potei fare a meno di essere un minimo arrabbiata con me stessa. Non uscivo con un ragazzo da anni, forse mi ero persino dimenticata come si accettasse un appuntamento! «Non dirmi che era lui?!» sobbalzai prendendo giusto in tempo la macchina fotografica che mi era sfuggita di mano e la infilai al collo. «Mio Dio, Chloe! Avverti prima di piombarmi alle spalle o se proprio devi farlo, fallo per una cosa importante! E sì, era lui!» dissi scocciata sorpassandola. Mi avvicinai a mio cugino. Era alto di una spanna più di me, non più di 175 centimetri, capelli scuri tagliati corti e decisamente abbondante su tutto il corpo: non era il tipico ragazzo da definirsi "il più bello della scuola" ma ci si parlava bene e a me serviva questo. «Non dovresti arrabbiarti con lei, è pur sempre tua cugina e ormai saprai quanto ci tiene a queste sciocchezze, no? Ragazzi, moda, trucco, per lei tutto gira intorno a quell'universo! L'universo femminile!» «Io non penso solo a questo! Anzi, non ci penso per niente!» dissi incrociando le braccia sotto il petto, con una smorfia. «Già, tu sei la mia Deli e pensi soltanto a Shakespeare, ai Beatles e a Hogwarts!» ridacchiò mentre con una mano andava a scompigliarmi i capelli. In tutta risposta gli feci la linguaccia, trattenendo un sorriso che lentamente andava a comparire sulle mie labbra. Era l'unico che mi chiamava "Deli", stava per Delilah, e ogni volta che lo faceva un sorriso mi animava il volto. 

 
Quella giornata si concluse più in fretta del previsto. Visitammo tutti, o quasi, i negozi di Piccadilly Circus, arrivammo fin sotto il Big Ben ma la maggior parte del tempo la spendemmo davanti al Madame Tussaud. C'era una fila spropositata nonostante fosse il museo delle cere più importante al mondo e la pazienza non era la mia qualità migliore. L'interno era a dir poco gigantesco, c'erano diverse sezioni e ognuna bellissima nel suo genere. Feci milioni di foto, ad ogni cosa. Fotografavo anche persone che non avevo mai visto. A fine giornata ero esausta. Tornammo in hotel alle undici meno venti. I piedi ci facevano male ma sui nostri visi c'era un sorriso, eravamo soddisfatti di tutto quello che eravamo riusciti a fare in una sola giornata! La stanza era la numero 314, al terzo piano. Una volta entrati ci buttammo tutti sul reciproco letto. Si infilarono il proprio pigiama e si misero immediatamente a dormire sotto le urla di mia zia che dicevano «Tutti a dormire, domani sarà una giornata pesante! Via cellulari e cuffiette!» Indossai anch'io il mio pigiama e volai sotto le spesse coperte. Una volta che tutti ebbero raggiunto Morfeo nel mondo dei sogni, afferrai la mia amata macchinetta fotografica e mi misi a rivedere tutti gli scatti. Passai da Madame Tussaud, al grande Ben, ai negozi addobbati di Piccadilly, a Logan, alle cabine telefoniche. «.. Logan?!» mi uscì di getto il suo nome dalle labbra, rischiando così di svegliare i ragazzi. Fortunatamente sentii soltanto mio cugino bofonchiare qualcosa prima di rimettersi a ronfare. Mi era completamente passata di mente quella foto! Stava sorridendo leggermente, aveva le guance arrossate per via del freddo. Grazie a quella foto scattata per sbaglio potei riuscire a cogliere alcuni particolari del ragazzo. Aveva i capelli arruffati, il color rosso era reso ancora più evidente dal fatto che stava controluce, gli occhi erano ridotti a fessure ma si distingueva che erano di un colore chiaro, azzurri, verdi? Chissà. La felpa che indossava era decisamente di una taglia o due più grande. Feci un risolino sussurrando a malapena «E' un Ronald Weasley mancato!» Spensi la macchinetta e, una volta messa nel suo giusto posto, mi accomodai sul letto e chiusi gli occhi. "Devi togliertelo dalla testa, Deli. Devi assolutamente togliertelo dalla testa, tu non sei Hermione Granger e mai lo sarai." mi addormentai con quest'ultime parole in testa, cercando tuttavia di concentrarmi su come sarebbe stata la giornata di domani.





SPAZIO AUTRICE:
Ehilà :3 Innanzittuto vorrei ringraziare per le recensioni, siete state troppo troppo trooooppo carine! *arrossisce* >.<
Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento, se così sarà spero lascerete una recensione, anche breve, anche negativa, solo per farmi sapere cosa ne pensate!
Peace and love,
Delilah <3
  
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