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Autore: kiss the night    31/08/2012    1 recensioni
"Vorrei tanto averti con me in quella casa"
"Pagherei oro per essere lì con te. Adesso devo scendere per cena, ci sentiamo più tardi. Ti amo"
"Ok, ti amo anch’io"
Mentre scendo le scale, l’idea più assurda del secolo è già nella mia testa.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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“Ehi Finn, secondo il navigatore quanto manca?”
“Mmm…poco più di tre ore.”
Cosa ci facevo in auto con Finn Hudson in un normalissimo mercoledì pomeriggio? Dobbiamo tornare a ieri sera…
 
 
Sono tranquillamente seduto sul mio letto, cercando di finire dei maledetti compiti di geografia, quando mi arriva un sms da parte di Kurt.
 
«Ciao tesoro, come stai? Io bene, anche se mi manchi tantissimo»
 
Rispondo con le lacrime agli occhi
 
«Anche tu mi manchi da impazzire. Io sto bene, a parte l’odio che provo per geografia. Hai finito con la casa? »
 
«Quasi. Da domani dovrei riuscire ad abitare ufficialmente nell’appartamento di fianco a quello di Rachel! »
 
«E' davvero una bellissima notizia»
 
«Già, anche se vorrei tanto averti con me in quella casa»
 
«Pagherei oro per essere lì con te. Adesso devo scendere per cena, ci sentiamo più tardi. Ti amo»
 
«Ok, ti amo anch’io»
 
Mentre scendo le scale, l’idea più assurda del secolo è già nella mia testa.
 
 
Ed eccoci al motivo per cui sono qui,Kurt mi mancava troppo, ormai erano passate due settimane dalla sua partenza ed io non ce la facevo più, così ho avvertito brevemente i miei genitori ed ho chiamato Finn.
Sapevo che si era appena congedato dall’esercito e che moriva dalla voglia di rivedere Rachel, ma non aveva il coraggio di presentarsi da lei così di punto in bianco, così gli ho proposto di venire con me.
Stamattina alle otto eravamo già in viaggio, con viveri di supporto presi a casaccio dalla credenza, pronti ad affrontare dieci ore di auto insieme.
Adesso siamo qui, a solo tre ore da NYC, con il cuore che mi batte a mille per l’emozione, Finn ed io ci siamo parlati a malapena durante tutto il tragitto, limitando le fermate a brevi “pause bagno”, e ad una più lunga per il pranzo, anche quello passato in totale silenzio.
“Ancora tre ore? Non ne posso più!”
“Vuoi che guidi io? Magari riesci anche a dormire un po’.”
“No, grazie. Guidando riesco a scaricare un po’ di tensione.”
Solo per un momento la macchina torna silenziosa.
“Sei nervoso Blaine?”
“Perché dovrei esserlo?”
“Non lo so… io sono un po’ teso… per Rachel. Si insomma, ho paura che non prenda bene la mia sorpresa, che magari esca con un altro. Tu non temi di scoprire qualcosa che avresti preferito non sapere?”
Oh cazzo… non avevo previsto un’eventualità del genere. 
Immagini di Kurt che mi apre la porta mezzo nudo, mentre un altro ragazzo è sul suo divano, fanno capolino nella mia testa.
NO! Questo non è possibile, dato che Kurt non mi farebbe mai una cosa del genere…spero.
“Ehm…no, non sono assolutamente preoccupato. Sono convinto che Kurt sarà felicissimo di vedermi; e lo sarà anche Rachel, quindi stai tranquillo.”
“Ok, voglio fidarmi di te; grazie per aver pensato a me come accompagnatore.”
“Figurati, tu e Rach siete una bellissima coppia, non dovreste perdervi.”
Ci scambiamo uno sguardo d’intesa.
“Anche voi non vi perderete, siete nati per stare insieme, non vedrei mio fratello con nessun altro.”
Istintivamente ci stringiamo la mano e un sorriso di soddisfazione appare sulle nostre labbra, il viaggio prosegue in silenzio, anche se adesso è presente una nota di leggerezza in più.
 
Siamo ormai arrivati a destinazione; il cuore mi batte a mille e non ce la faccio più, perché sapere che Kurt è solo a pochi metri di distanza mi rende incredibilmente felice e ansioso; Finn non sembra passarsela meglio di me.
“Ok, Rachel abita nell’appartamento a fianco, quindi per il momento dovremmo dividerci. Grazie per avermi accompagnato in questa pazzia, te ne sarò grato in eterno.”
“Figurati, anzi dovrei essere io a ringraziarti. Se tu non mi avessi spinto a seguirti, io sarei ancora a Lima a piangermi addosso per la mancanza di coraggio che mi ritrovo.”
Ci fissiamo negli occhi e, di tacito accordo, ci abbracciamo, un po’ come forma di ringraziamento e un po’ per darci fiducia a vicenda. Fatto questo, ci separiamo definitivamente, adesso che ho la porta di casa sua davanti mi sento uno stupido e mi tornano in mente i discorsi di Finn… e se lui non avesse voglia di vedermi? Magari quei messaggi sono solo un modo per tenermi tranquillo, ma in realtà lui non sente minimamente la mia mancanza? NO, Kurt non lo farebbe mai!
Prendo un respiro profondo e busso alla porta; i secondi che seguono sembrano interminabili, sento dei passi leggeri avvicinarsi alla porta e qualcuno che sussurra “Chi cavolo è a quest’ora?”, poi in un attimo la porta si spalanca e Kurt appare in tutto il suo splendore.
 
Inizialmente è incredulo, ma appena realizza che sono io un sorriso spontaneo appare sul suo viso e gli occhi, belli come pozze d’acqua chiara, si lucidano di lacrime.
“B-Blaine? Cosa ci fai qui?”
“Beh, diciamo che sono venuto a trovarti; mi mancavi troppo, tanto da non riuscire più a respirare… spero di non dist…”
Non riesco neanche a finire la frase che lui mi si getta letteralmente addosso, abbracciandomi così stretto da togliermi il fiato; adesso piange.
“Idiota, mi stai davvero chiedendo se mi fa piacere averti qui? Mi manchi come l’aria e ogni notte sogno di averti qui con me, di poterti abbracciare e baciare…così…” 
Mi bacia delicatamente sulle labbra.
“Ma con la scuola come farai?”
“Sono abbastanza bravo in tutto, saltare un paio di giorni non mi farà male.”
Mi prende le mani e mi fissa intensamente.
“No, direi di no! Ti amo da impazzire Blaine Anderson.”
“Anch’io Kurt, non immagini neanche quanto.”
Improvvisamente il suo sguardo dolce assume una nota di malizia.
“Beh, visto che sei qui, che ne diresti di aiutarmi a testare il nuovo letto? È arrivato solo stamattina...”
“Potrei mai rifiutare un’offerta del genere?” 
Ci baciamo per la seconda volta, ma con un po’ di passione in più, poi Kurt mi prende per mano e mi porta in casa.
“Tesoro, toglimi una curiosità…come ci sei arrivato a New York?”
“In auto.”
“Sei impazzito? Hai guidato da solo per più di dieci ore?”
“In realtà non ero solo. Mi ha accompagnato Finn…che adesso è da Rachel.”
“Ok, per fortuna i muri delle camere non sono comunicanti…be, di loro ci occuperemo domani mattina, adesso abbiamo cose molto più importanti ha cui pensare…”
“Hai perfettamente ragione!”
Ci scambiamo un sorriso tra il malizioso e il divertito e ci chiudiamo la porta alle spalle.
 
Note:
Hi! Ed eccoci qua con questa piccola one-shot... tecniacamente avrei dovuto aggiornare il settimo capitolo della long (che è comunque pronto), ma dato che già da tempi non sospetti avevo in cantiere questa, ho deciso di pubblicarla prima! 
Premetto che l'idea mi è venuta ascoltando "Drive by" dei Train, o meglio vedendo il video, dato che la canzone non parla propriamente di viaggi in auto! Ho iniziato a scrivere prima che uscissero i fantomatici spoiler dell'episodio 4 quindi non sapevo che B e Finn sarebbero realmente andati a NY (anzi, quello lo abbiamo scoperto mentre eravamo da uno starbucks in Pieno centro londinese... stendiamo velo pietoso sugli scleri successivi!).
Detto questo spero che vi piaccia e ringrazio chi la leggerà, chi vorrà darmi un suo parere e ovviamente la mia beta Artemis91.
Ciao Ire!

Link al mio profilo FB- 
http://www.facebook.com/kissthenightefp
Link della mia long- http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1123879&i=1
 
 
   
 
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