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Autore: SnowWhiteQueen    15/03/2007    14 recensioni
Pregò, quella notte, Draco Lucius Malfoy pregò.
Pregò per lui, per Hermione, per la fine di quella stupida guerra, per la fine di tutte le sofferenze.
Pregò lui, che non aveva mai creduto in nessun Dio, che non si era mai inginocchiato di sua volontà davanti a nessuno.
Pregò lui che un tempo credeva di essere un Dio.
Pregò lui che si faceva beffe degli altri credendosi superiore.
Pregò per la vita dell’umanità.
Pregò, in cuor suo, di vivere per avere il ricordo di lei. Della sua Mezzosangue.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pregò

 

 

“Pentita?” chiese lui ancora abbracciato a lei.

“No, per niente, e tu?” chiese sorridente la ragazza.

“No” rispose sorridente il bel ragazzo biondo.

“Meglio così” disse la ragazza castana.

In risposta ebbe un grugnito.

Lei rise di cuore, poi domandò: “Ti ricordi come è iniziata?”

“E come faccio a scordarmelo? E’ stato il giorno più particolare della tua vita…”

 

FLASHBACK

 

Hermione camminava a tutta velocità. Era incavolata nera.

Ronald, sempre e solo lui che la faceva arrabbiare, era impossibile.

Non si rese conto che camminando era andata a sbattere contro qualcosa di duro.

Quella cosa si rivelò essere Draco Malfoy.

“Stai attenta a dove metti i piedi, Granger!” esclamò sprezzante.

“E tu stai più calmo la prossima volta!” sbottò Hermione.

Ci mancava solo lui, così la giornata poteva andare benissimo a puttane, o almeno così pensava Hermione.

“Granger, se ti vuoi alzare da sopra il mio bellissimo corpo?” domandò seccato lui.

Lei arrossì, rendendosi conto della posizione equivoca in cui stava. Ovvero, lei stava su di lui, seduta sul suo torace, e lui le aveva poggiato le mani sulla vita.

Non era equivoca, era semplicemente troppo ambigua.

“Dal tuo corpo mi ci levo, anche se ho qualche dubbio che sia bellissimo” rispose Hermione.

“Dici? E allora perché ci sono tutte quelle ragazze che mi sbavano dietro?” rispose lui con un ghigno.

“Sgualdrine” borbottò Hermione.

“Sì, ma sono molto più attraenti di te… mi sembri una suora!” esclamò Draco, era molto divertito.

“Sarò anche una suora, ma io non vado a letto con il primo che mi capita giusto perché quello sta in astinenza di sesso!” sbottò la Grifondoro.

“E cosa ci posso fare io? Ancora devi imparare a conoscere gli uomini. E credo che forse, se ti slacciassi un po’ la camicetta invece di tenerla ermeticamente chiusa, molti ragazzi ti verrebbero dietro…” ghignò il Serpeverde.

 Lei lo guardò con aria di sfida,  lui raccogliendo la sfida si avvicinò e le mise le mani sul primo bottone.

“Cosa fai?” chiese Hermione terrorizzata.

“Ti sbottono la camicia” rispose lui con ovvietà.

Fulminea gli diede uno schiaffo.

Malfoy si portò una mano sulla guancia ancora arrossata e disse: “Hai paura di me?”

“Mai” rispose lei.

“Bene”.

E ancora più velocemente lui le posò le labbra sulle sue.

“Sai che non ho più paura?” domandò lei.

“L’ho sempre saputo, Granger”.

 

FINE FLASHBACK

 

“Ora devo andare” disse Draco.

“Perché? Perché ti ostini a fare il Mangiamorte? Se rimani potremo fare qualcosa, insieme!” esclamò lei, anche se sapeva la risposta benissimo.

“Lo sai benissimo” disse freddo lui.

“Sì, lo so. Beh, allora addio, Draco” disse sconsolata Hermione.

Lui sorrise, poi disse: “Almeno ci rivedremo, questo lo sai…”

“Sì, certo! Ci rivedremo alla battaglia finale, che bella consolazione! Io auror, tu Mangiamorte…” e rise. Una risata vuota e amara.

“Ma almeno ci rivedremo” ripeté Draco.

Lei si avvicinò a lui, e lo baciò con passione.

“E’ arrivata l’ora” disse.

Poi aggiunse: “Ti amo Hermione”.

Lei alzò lo sguardo verso il viso del suo amante.

“Davvero?” domandò stupita.

“Davvero”.

Detto questo se ne andò in un fruscio di stoffa di seta.

“Anche io ti amo, Draco” mormorò lei all’aria.

 

Pregò, quella notte, Draco Lucius Malfoy pregò.

Pregò per lui, per Hermione, per la fine di quella stupida guerra, per la fine di tutte le sofferenze.

Pregò lui, che non aveva mai creduto in nessun Dio, che non si era mai inginocchiato di sua volontà davanti a nessuno.

Pregò lui che un tempo credeva di essere un Dio.

Pregò lui che si faceva beffe degli altri credendosi superiore.

Pregò per la vita dell’umanità.

Pregò, in cuor suo, di vivere per avere il ricordo di lei. Della sua Mezzosangue.

 

Ed intanto il rumore sordo della battaglia si faceva strada nel suo cuore ormai vuoto.

Inconsapevole che una ragazza, davanti a lui, pensava le stesse cose.

Ma consapevole che impugnando la bacchetta, avrebbe tentato di mettere fine a quella guerra voluta da un essere senza cuore, cosa che anche lui credeva di non avere, ma che grazie a lei, aveva scoperto di avere.

E nella sua mente aleggiava solo una frase, ripetuta in continuazione:

 

fa che il mio cuore potrà ancora battere per lei, un giorno…

 

Ma quella era più una speranza, o forse era una preghiera?

 

 

***

 

 

Fan fiction scritta molto tempo fa, a dire il vero l’ho scritta quando è morto il fratello di Silver, una mia carissima amica. Cioè tre anni fa.

E questa la vorrei dedicare a lei, a Silver_Slytherin, che mi fa ridere e piangere, che mi consola e si fa consolare, che mi vuole bene e si fa volere bene. Grazie!

Baci a tutte/i

 

SnowWhiteQueen

 

P.s.: stavo pensando di scrivere il seguito, ditemi cosa ne pensate, per favore. Grazie.

  
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