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Autore: Nori Namow    31/08/2012    9 recensioni
Mi prese il viso fra le mani e mi baciò dolcemente.
«Vieni con me, Lilith. Lascia che ti trasformi in un vampiro. Conosco una strega che potrà farti un anello come il mio, così potrai camminare alla luce del sole. Saremo solo io e te, per sempre. Potremo amarci per tutta l' eternità.»
Sapevo che quel giorno sarebbe arrivato. Lo sapevo dal momento in cui mi innamorai di Harry Styles, nonostante mi avesse confessato il suo segreto più oscuro.
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Una ragazza si era appena tagliata il dito con un vetro rotto. Il sangue scendeva appena, ma ne avvertii l' odore. Mi leccai le labbra, assetata.
«Bene, se proprio vi arrendete...» cominciai, pronta a tornare a casa con un' altra vittoria in tasca.
«Aspetta, voglio provare io.»
Facendosi spazio fra la piccola folla, un ragazzo dagli occhi color cioccolato, la pelle ambrata e i muscoli pronunciati mi sorrise, mettendosi di fronte a me. La camicia bianca metteva in risalto gli addominali.
Era di una bellezza sovrumana, era a dir poco sexy. Posò sul tavolo una banconota da cinquanta dollari, poi mi sorrise beffardo.

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One Direction/The Vampire Diaries
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Hey, I must to understand

 

 

Lilith
La mattina dopo, avevo un mal di testa tremendo.
'Devo smetterla di bere!', pensai. 'Ma anche no!' conclusi dopo un millisecondo.
Scesi in cucina, ero l' unica sveglia, al momento. Andai nello scantinato, presi una sacca di sangue dal grande frigorifero e preparai la mia 'colazione'.
Sangue e caffè. Il mio mix preferito. Bevvi senza fermarmi un attimo, ero nervosa e assetata. Non facevo altro che pensare alla sera prima.
Non tanto al fatto che quel ragazzo mi aveva soffiato da sotto al naso centotrentasette dollari, nè alla forza inaudita che aveva.
Ma i brividi che mi aveva provocato stringendo la mia mano. Non provavo quelle emozioni da... troppo tempo.
Inaspettatamente, una lacrima mi accarezzò la guancia, e l' asciugai subito con il dorso della mano. Dovevo essere forte, perchè gliel avevo promesso.
Dovevo conoscere quel ragazzo. Mi incuriosiva, e mi piaceva. Aveva dei modi di fare.. eccitanti, a dirla tutta. 
Ma la domanda era.. come? Non potevo andare da lui e dirgli 'Hey, ciao! Ti va se parliamo un pò? Dimmi, qual è il tuo gruppo sanguigno preferito? A me piace bere il B positivo.' Dovevo prima assicurarmi che fosse uno di noi.
L' idea mi arrivò in testa come un fulmine. Sorrisi, consapevole che non avrei fallito, per nulla al mondo. Neanche se mi fossi trovata di fronte la fata dei denti che mi diceva che tre più tre faceva otto.
Ok, questa era strana, e pessima. Il sangue mi fa fare certi pensieri.
Presi i guanti da giardinaggio e scesi in cantina, aprendo la porta di una piccola stanza che aveva una grande finestra.
Sotto la finestra, illuminata dai raggi del sole, la mia piccola coltivazione del mio peggior nemico: la verbena.
Sì, era strano che un vampiro coltivasse verbena, ma sapevo che mi sarebbe servita, prima o poi. Ed era giunto il momento di utilizzarla.
Infilai i guanti, presi la forbice e tagliai uno stelo della pianta, osservando alla luce del sole i piccoli fiorellini bianchi.
Sentii qualcuno aggrapparmi da dietro, stringendomi i fianchi. Poi mi diede un bacio sul collo, mordendolo successivamente con i canini troppo lunghi.
Sentii una fitta, poi più nulla. La ferita si era rimarginata in fretta. Ma dico, sembra modo di salutare? E che cazzo.
«Hey, coglione! Ma sei impazzito?» urlai girandomi.
Il ragazzo con i capelli castani, lisci, e gli occhi azzurro cielo, mi guardò divertito. Notai che indosssava solo dei boxer, che mettevano in risalto il suo lato B perfetto.
Se non fosse il mio migliore amico, l' avrei violentato, senza ombra di dubbio. 
«Buongiorno anche a te, Lilith.» sussurrò facendomi l' occhiolino.
Lo minacciai con lo stelo di verbena, e lui indietreggiò, impaurito.
«Che stai facendo con quell' affare? Tu sei pazza.» chiese indicando la pianta micidiale.
«Non sono una tua preda, Louis Tomlinson. Smettila di mordermi. Buongiorno anche a te. Ti sei dato da fare, stanotte.» dissi con nonchalance.
«Stanotte, come tutte le notti.» precisò con un sorriso mozzafiato.
Aspetta, mozzafiato? Da quanto mi piace il sorriso di Louis?
«Dovresti darti da fare anche tu, Lilith. Che divertimento c'è nell' essere ventidueenne da centrotrentatrè anni, se non ti diverti?»
«Se per 'divertirmi', intendi soggiogare qualcuno, scoparmelo, prendergli il sangue, curarlo e mandarlo a cagare facendogli dimenticare tutto, no, Louis, non mi diverto abbastanza.» conclusi facendogli la linguaccia.
«È divertente, ammettilo. Tu non fai sesso da... quattro mesi? Devi ammetterlo, sembri una zitella acida a volte.» disse incastrando i suoi occhi azzurri con i miei, verde acqua.
Louis era tutto ciò che avevo. L' unico amico, oltre Matt. Era sempre stato la mia àncora di salvezza da quel maledetto giorno. Mi era sempre rimasto accanto, mi aveva sempre sopportata, e non avrei mai smesso di ringraziarlo.
Mi aveva salvata dalle innumerevoli volte in cui mi ero sfilata l' anello in pieno giorno, sperando di bruciare e morire. Mi aveva protetta quando combinavo casini, disperdendo le tracce.
Avevo 'superato', per modo di dire, quel periodo buio della mia vita. Ma, ogni volta che chiudevo gli occhi, quello sguardo, quei capelli, quei sorrisi tornavano a lacerarmi la mente.
I ricordi non mi abbandonavano mai, e Louis lo sapeva. 
Quando lui notò il mio sguardo perso, mi abbracciò divertito per tirarmi su il morale.
«Se vuoi, ci sono io per farti divertire.» sussurrò baciandomi la guancia. In tutta risposta, avvicinai la verbena alla sua guancia, che la bruciò. Si ritirò, massaggiando la parte bruciacchiata.
«Sul serio, cosa devi fare con quella verbena?» chiese incuriosito.
«Ieri sono andata al Mystic Grill. Ho sfidato alcuni a braccio di ferro, e ho vinto. Li ho battuti tutti, tranne uno. Un bel ragazzo, devo ammettere. La sua forza era straordinaria. Credo sia un vampiro e ho intenzione di smascherarlo.» conclusi convinta.
Nel frattempo, misi un fazzoletto di carta su un piccolo gabello che si trovava sotto il tavolino. Cominciai a sfregare fra le mani, fortunatamente protette dai guanti, la piantina, facendo cadere sul fazzoletto dei piccoli pezzetti di fiore.
«E vuoi provare che è un vampiro buttandogli la verbena addosso?» domando Louis divertito, avvicinandosi.
«No, idiota. Gli offrirò da bere e farò mettere questa nel suo drink. Quando berrà e stramazzerà a terra, avrò la prova che mi serviva. Era da tempo che non incontravamo un altro vampiro.» sospirai malinconica.
A dire la verità, era da tempo che non incontravo qualcuno che mi incuriosisse.
Sentimmo un lieve rumore provenire dal piano di sopra. Lei, chiunque fosse, si era svegliata.
«Bene, vado a congedare Jan... San... Oh chi cazzo se lo ricorda il nome. A proposito, vuoi bere anche tu?» chiese Louis andando al piano di sopra.
«No, grazie. Lo sai che io non bevo il sangue dal collo femminile. Mi fa sembrare lesbica.»
Scoppiai a ridere quando sentii Louis che la soggiogava, dicendole semplicemente «Tu non sai chi sono. Non ti ricordi di me. Ora vattene, questa è stata la scopata peggiore della mia vita.».
Ritornò da me in pochi secondi con la velocità che solo i vampiri possedevano. Chiusi il fazzoletto e tornai di sopra insieme a lui.
«Questo tipo... ti piace, non è vero?» chiese evasivo con lo sguardo basso.
Louis era strano, non era mai stato così.. insicuro? Forse temeva che dimenticassi lui, il suo migliore amico.
«Lou, non è come credi. Nessuno lo sostituirà mai, lo sai. È solo che ieri sera, quando mi ha stretto la mano, ho avvertito degli strani brividi. Io... non mi va di parlarne.» finii alzando la mano per scacciare i pensieri.
Louis se ne accorse, e corse ad abbracciarmi, lasciandomi dei baci fra i capelli. Era sempre stato dolcissimo con me, nonostante fosse un vampiro. La gente pensava che i vampiri fossero mostri, ma Louis è la prova che non è vero, che i veri mostri sono i mortali. 
«Non volevo dire questo. Lo so che nessuno lo sostituirà.» disse appena con la voce rotta. Corse al piano di sopra per cambiarsi, attento a non farmi vedere la lacrima che gli era scesa sulla guancia.
In quel preciso istante mi chiesi, per la prima volta nei miei 145 anni di vita, se Louis stesse piangendo per Harry o perchè nessuno lo avrebbe mai sostituito nel mio cuore.






Macciao a tutteee, ed eccomi con questo nuovo capitolo ù.ù
Yeah, Louis è un vampiroH, migliore amico di Lilith :3 È figo pure lui yeah!
Ciemmequ.. questo è un capitolo giusto per introdurre lo stile di vita dei due vampiri, poi,
più in là, scoprirete cosa è successo eccetera ;)
Grazie per le vostre recensioni, poche ma buone ù.ù se volete, ho scritto una nuova oneshot demente.
E seguite l' altra mia ff! E RECENSITE èWé vi amo tanto ♥


   
 
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