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Autore: Beatrix Black    15/03/2007    18 recensioni
Otto ragazzi, quattro coppie, un solo destino in comune.......l'Amore! Questa è un Draco/Ginny, Blaise/Hermione, Theodore/Luna, Harry/Pansy.
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Theodore Nott | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusatemi tanto per il ritardo

Scusatemi tanto per il ritardo. Ma sono stata malata ed ho avuto degli impegni con i compiti e la cosa mi ha fuso il cervello.

Comunque torno con il nuovo capitolo della mia storia, spero che vi piaccia.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

Capitolo 8

 

 

 

 

Ginny stava camminando nel corridoio, era riuscita a scappare da Draco per circa una settimana. Non rimaneva mai sola, aveva paura di ricascarci, di essere presa in giro da lui, che puntasse solo a portarla a letto. Se fosse stato così, lui gli avrebbe fatto solo del male, ma lei ormai c’era dentro…si era innamorata di Draco Malfoy.

Si accorse di essere sola nel corridoio, a parte per una figura davanti a lei. Era appoggiata a l muro, nella parte in ombra, per cui non riuscì a vederne il viso.

Proseguì facendo finta di non averlo notato. Quando arrivò ad un metro dallo sconosciuto si fermò. Non era uno sconosciuto, era lui. Draco.

 

-Ciao Ginny- disse lui serio.

 

-Draco…che…- indietreggiò di un passo, più per paura di se stessa che di lui.

 

-Che diamine succede? Perché scappi? Perché mi eviti?- chiese avanzando verso di lei.

 

-Io…non so…di cosa tu stia…parlando- si rese conto che il suo fiato si era fatto ormai corto, per via della sua vicinanza con il ragazzo, poi c’era il fatto che adesso aveva le spalle appoggiate al muro.

 

Draco con le mani aveva preso il viso di Ginny, accarezzandolo. Nel farlo entrambi ebbero una scossa lungo la schiena.

Draco avvicinò il suo viso al suo.

 

-Perché mi fai questo Gin? Non lo sai che soffro?-

 

-Ti prego lasciami andare- implorò lei appoggiando la fronte contro la sua.

 

Draco scosse la testa e in un attimo le sue labbra furono su quelle di lei, unendoli prima in un bacio dolce e tenero, ma poi la passione crebbe e il bisogno di entrambi delle labbra dell’altro si fece più urgente.

Ginny mise le sue mani trai capelli di Draco, mentre lui aveva spostato le sue sotto la sua camicia, accarezzandole il ventre e la schiena.

Draco la sentì sospirare quando la sua eccitazione cominciò a premere contro la gamba della ragazza.

D’un tratto Ginny si risvegliò. La sua paura aveva di nuovo preso il sopravvento su di lei. Appoggiando le mani sul petto del ragazzo lo scostò da lei, interrompendo così lo scambio di emozioni.

 

-Mi…mi dispiace…devo andare- detto questo scappò per il corridoio, scomparendo dietro l’angolo.

 

Draco la osservò fuggire e dalla rabbia, contro se stesso, per non essere riuscito a fermarla, strinse i pugni e tirò un calcio al muro.

 

“Stronzo! Dovevi solo parlarle. Sei un cretino che non riesce a tenere a freno gli ormoni” si appoggiò al muro e sospirò.

 

“Perché mi devo ridurre così? Per una ragazza, poi” ridacchiò “Sei fottuto”

 

*     *     *

 

Ginny stava correndo più velocemente possibile. D’un tratto vide Luna parlare con Theodore, appoggiati all’entrata del giardino. Si diresse verso di loro. I due la notarono subito.

 

-Gin! Ma che hai?- chiese Luna.

 

-Ecco…io…- cominciò lei.

 

Theodore guardò in aria.

 

-Ho capito…roba di donne, tolgo le tende- disse salutando entrambe con un bacio sulla guancia.

 

-Parliamo dopo della ^^Cosa^^, va bene?- chiese Theodore in direzione della bionda.

 

-Certo, tranquillo-

 

Appena lui si fu allontanato abbastanza, Ginny prese Luna per mano e la portò lontano da lì, su una delle panche di pietra che c’erano in giardino.

 

-Ginny, si può sapere cosa è successo?-

 

-Draco! Mi ha baciato di nuovo-

 

Luna la guardò, alzando un sopracciglio.

 

-Certo che è caparbio questo ragazzo-

 

-Luna, non mi pare che sia il momento di fare dello spirito-

 

-Scusa, ma devi ammettere che è deciso a farti sua-

 

Ginny abbassò lo sguardo.

 

-È questo che mi preoccupa…ho paura che lui voglia solo portarmi a letto e scaricarmi-

 

-Ginny…- cominciò Luna.

 

-Non lo posso permettere! Voglio solo dimenticarlo-

 

Luna la guardò. Capiva che era innamorata, ma capiva anche il suo bisogno di certezze e il ragazzo non gliene aveva certo date.

 

-Ok…se è questo che vuoi. Ti posso consigliare di uscire con altri-

 

-Con altri? E chi mai mi inviterebbe?-

 

-Ginny, ma sei cieca? Ti rendi conto o no che metà popolazione maschile di questa scuola, cioè quella single, ti va dietro?-

 

-Impossibile- sentenziò lei ridendo.

 

-Allora fai una prova: guardati, ora, intorno-

 

La rossa seguì il suo consiglio e cominciò a guardarsi intorno con discrezione. Per sua enorme sorpresa notò che molti ragazzi presenti nel giardino, la stavano fissando.

Istintivamente guardò Luna.

 

-Oh, mio dio. Ma è imbarazzante-

 

-In effetti è vero. Ma se vuoi dimenticare chi-noi-sappiamo, devi solo provare ad uscire con uno di questi ^^osservatori^^-

 

Ginny rise. Ma come faceva Luna a fargli tornare il buono umore? Mistero.

 

-Luna, ma mi vuoi spiegare qual è la ^^cosa^^, di cui parlava Theodore?-

 

Sul volto della Corvonero si dipinse una faccia un po’ malandrina.

 

-Lo vedrai Ginny. Molto presto-

 

-Dai, non tenermi sulle spine- implorò lei.

 

-Puoi stare tranquilla che lo scoprirai-

 

-Me lo prometti?-

 

-Certo-

 

Rimasero lì a parlare, cercando di divertirsi il più possibile.

 

*     *     *

 

Con dei passi veloci la professoressa McGrannit attraversò la biblioteca. Si guardò in torno e poi si diresse a gran passi al tavolo, dove Harry e Pansy stavano studiando pozioni.

 

-Signor Potter, potrebbe seguirmi nell’ufficio del preside?-

 

Il ragazzo alzò lo sguardo e poi guardò Pansy con aria preoccupata. Tornò, infine, a guardare la donna e sospirò.

 

-Si, professoressa-

 

Si alzò e sussurrò a Pansy:

 

-Aspettami qui, torno subito-

 

-Ok- rispose lei, con aria preoccupata.

 

Detto questo si avviò fuori dalla biblioteca, al seguito della McGrannit. Dopo pochi minuti arrivarono davanti alla statua.

 

-Cioccorane- pronunciò la donna.

 

La statua si mosse, dando spazio alle scale. Le salirono e con enorme stupore di Harry, vide che c’era tutto il corpo insegnanti. Si chiese se non era troppo tardi per fare testamento.

 

-Professore, ma che sta succedendo?- chiese mettendosi a sedere davanti alla scrivania.

 

-Harry, conosci Atlantide?-

 

Harry alzò un sopracciglio.

 

-La città sommersa?-

 

-Esatto-

 

-Cosa c’entra?-

 

-Vedi Harry 10.000 anni fa, quando fu sommersa, solo pochi sanno che alcuni di loro sopravvissero. Costoro aiutano a volte il mondo di noi maghi, soprattutto quando siamo in una situazione critica come adesso. Per questo formarono una specie di Società degli Immortali. Tra di loro ci sono anche alcuni Vampiri molto antichi-

 

Silente osservò la faccia di Harry, durante il suo monologo e notò che non era mutata e che stava ascoltando con estrema attenzione tutto ciò che diceva.

 

-Comunque, all’interno di questa società hanno creato un consiglio. I loro membri sono i più anziani tra loro, cioè…-

 

-I superstiti di Atlantide- finì Harry.

 

-Esatto, loro. Il membro più anziano del consiglio, che da secoli si fa chiamare ^^Conte^^…-

 

-Sant-Germain?- chiese stupito Harry.

 

Il preside lo guardò interrogativo.

 

-Come fai a sapere il suo nome?- chiese indagatore.

 

Harry sbiancò. Come faceva a dirgli che aveva un po’ trafugato trai libri della Sezione Proibita, soprattutto, senza permesso? Cercò di inventarsi una scusa al volo.

 

-Devo aver letto qualcosa da qualche parte- disse vago.

 

-Da qualche parte? E dove di preciso?-

 

-Bho, non ricordo- disse sudando freddo.

 

Era la volta buona che si beccava la prima punizione dell’anno e nel giro della prima settimana. Non era il suo record ma era un buon tempo.

Sentì accanto a lui Remus sghignazzare sotto i baffi.

Silente lo stava ancora guardando con attenzione.

 

-Va bhe, diciamo che ti credo-

 

“E vai!!!!! Salvato in extremis” pensò Harry sollevato.

 

-Bene, tornando al discorso di prima Harry, dicevo che lui negli ultimi tempi mi ha contattato e mi ha dato una cosa che credo ti sarà molto utile nella tua futura lotta contro Voldemort-

 

“E ti pareva che lui non c’entrasse qualcosa, che pizza!” pensò esasperato il ragazzo, facendo un sospiro.

 

-Di che si tratta?-

 

Silente da sotto il tavolo prese una cosa, che dopo appoggiò sulla scrivania. Harry la riconobbe come una pergamena.

 

-Una pergamena?- si aspetta, forse, qualcosa di meglio.

 

-Harry, questa non è una semplice pergamena. Questa è una delle poche pergamene sopravvissute alla tragedia di Atlantide. Tiene dentro di se una grande forza magica e il Conte ci ha detto di dartela a te-

 

-A me? E che potrei fare io?-

 

-Dovrei riuscire a decodificarla-

 

-Io? Ma per chi mi avete preso? Per un Criptologo?-

 

-No, Harry. Però abbiamo avuto delle iscrizioni precise-

 

Silente aprì la pergamena. Era vuota!

 

-Ma è vuota! Cosa crede che dovrei decifrare, lo spessore del foglio?-

 

-Prova invece a toccarla Harry-

 

Il moro si sporse in avanti e con entrambe le mani prese la pergamena ai due lati.

Come d’incanto la pergamena si illuminò di blu e delle piccole scie di fuoco cominciarono a scorrere per tutto il foglio e cominciarono a formare delle scritte particolari che via, via si imprimeva in nero sul foglio.

 

-Ma queste scritte, non significano nulla, non è nemmeno il normale alfabeto-

 

-Ecco perché devi decifrarlo-

 

-Lei professor Silente, crede davvero che sia fattibile?- chiese Harry scettico.

 

-Bisogna provarci-

 

Il ragazzo sospirò.

 

-E va bene. comincerò subito a decifrarlo-

 

-Bene. Ho fiducia in te, ricordalo-

 

-Grazie preside-

 

Detto questo Harry prese la pergamena, la chiuse e tenendola in mano. Si congedò con il preside e con il corpo insegnanti. Poi, con calma uscì dall’ufficio.

 

-Bene, signori. Non ci tocca che avere fede in lui e negli altri-

 

-Negli altri?- chiese la McGrannit.

 

-Si, sono sicuro che non tarderanno a dargli una mano-

 

-Speriamo che riescano a trovare la soluzione-

 

-Non ne dubito Minerva- rispose il preside lisciandosi la lunga barba bianca.

 

*     *     *

 

Eccola! Lì come gli aveva chiesto. Seduta ad aspettarlo.

 

“Bella!” ecco che lo pensava di nuovo.

 

Ma come aveva fatto in sei anni a non notarla? Bho, comunque sapeva che avrebbe recuperato il tempo perso.

Gli si avvicinò di nuovo di soppiatto e dopo essergli arrivato accanto prese la parola.

 

-Eccomi-

 

Pansy sussultò e si girò verso Harry.

 

-Allora? Che cosa è successo?- chiese lei preoccupata.

 

Il ragazzo si mise a sedere dove era prima.

 

-Un casino- disse semplicemente, buttando la testa all’indietro.

 

-Che è successo?-

 

In un attimo ad Harry venne un lampo di genio.

Si rimise seduto composto così velocemente che fece riscuotere la ragazza. Poi, prese le sue mani fra le proprie e la guardò dritta negli occhi. Questo fece arrossire non poco Pansy.

 

-Senti Pansy, potresti andare a cercare le ragazze e dirgli di trovarci nella stanza delle Necessità a mezzanotte?-

 

-Si, certo. Ma perché?- chiese lei confusa.

 

-Ve lo dirò lì, sappi solo che è importante. Ora ti prego va da loro. Io vedo a cercare i ragazzi-

 

Pansy annuì e senza farselo ripetere due volte, raccolse le sue cose sotto lo sguardo, incantato, di Harry.

 

-Allora io corro-

 

Lui annuì. Pansy senza pensarci gli diede un bacio sulla fronte, prima di sparire dalla biblioteca.

Harry rimase nuovamente spiazzato. Due baci nel giro di poco tempo. Stette lì a rimuginare per un minuto buono, poi, grazie ad un autocontrollo ^^NOTEVOLE^^, si alzò e andò alla ricerca dei suoi amici.

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

 

Eccomi qui a rispondere ai vostri commenti, spero vi sia piaciuto. Comunque:

 

^^Bra^^: sono contenta che ti piaccia. Continua a seguirmi. Baci.

 

^^Summers84^^: sono contenta che ti sia piaciuto la mia rivisitazione sul personaggio, spero di continuare a fartelo piacere. Baci.

 

^^Titty90^^: hai visto! Ora sai cos’è la pergamena di Atlantide. Spero ti sia piaciuta bella. Baci.

 

^^mary_zabini^^: spero che ti piaccia il capitolo e spero di risentirti presto su msn. Baci.

 

^^Jessire^^: allora? Ti piace? Speriamo di sì. Comunque per rispondere alla tua domanda ti consiglio di rileggere il capitolo del viaggio sul treno. Baci.

 

^^Ladym^^: sono assolutamente contenta che ti piaccia. Ho notato che hai scritto parecchie ff su Blaise ed Hermione, ne sono contenta, è una coppia che amo da morire. Spero che continuerai a seguirmi. Baci.

 

^^lunachan62^^: sono contenta che tu sia così comprensiva nei miei confronti, in questi tempi sono anche stata molto male. Seguimi sempre che tra un po’ torno con una one-shot. Baci.

 

^^jess^^: sono contenta che ti piaccia. E devo dire che le tue ff, mi piacciono un sacco. Baci.

 

^^DiabolikalKiss^^: allora cuginona? Ti è piaciuto? Poi mi dirai del libro. E RICORDATI DEL DVD DI VAMPIRE KNIGHT!!!!!! Baci.

 

^^Korinne^^: amore bella!!!!!! Hai visto? Finalmente ho postato. Sperò che il tuo computer non abbia niente di grave. Baci.

 

E per tutti quelli che mi seguono senza recensire:

 

                       Baci, baci, baci

 

                        Beatrix Black

  
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