Le tre e mezza del pomeriggio. Da un mese a questa parte alle tre e mezza del pomeriggio mi ritrovavo sempre qui, al parco, per poter vedere lei.
Passai come al solito cinque minuti seduto sulla panchina e poi la vidi. Controllai l’ora. Le tre e trentacinque. Puntuale come sempre.
Oggi indossava un abito che le arrivava sopra le ginocchia con motivo floreale, una giacchetta di jeans e il suo cagnolino al guinzaglio. Sorrideva come sempre a tutti quelli che le passavano accanto, sorrideva ma non mostrava mai i denti.
La prima volta che la vidi ero venuto al parco per caso, mio fratello Joe mi aveva convinto a fare jogging e quando la vidi ne rimasi incantato.
I capelli quasi biondi, quel giorno indossava una gonna nera a vita alta con una canottiera bianca, gli occhi, che non avevo mai visto da vicino ma dovevano essere per forza azzurri perché una ragazza così doveva avere gli occhi azzurri, e il suo sorriso, immancabile.
Quindi il giorno dopo venni di nuovo sperando di rivederla. E accadde. Come ogni pomeriggio.
Non le ho mai parlato ma oggi, che era un mese che l’ammiravo da lontano, decisi che era arrivato il momento.
Mi alzai dalla panchina e mi diressi verso di lei. Più mi avvicinavo più il mio cuore perdeva di un battito. Incominciai a fissarla mentre la vedevo avanzare verso di me e lei alzò lo sguardo su di me.
Occhi azzurri.
Sorrise e per la prima volta abbassò lo sguardo, forse intimidita da me, spostandosi una ciocca dietro l’orecchio.
Le passai di fianco e sentì il suo profumo. Sapeva di buono.
Lei alzò di nuovo lo sguardo sorridendomi, facendomi però vedere i suoi denti. Le sorrisi anch’io guardandola negli occhi e mi passò davanti.
Mi girai mentre lei continuava la sua camminata.
Dovevo parlarle.
<<Scusami>> la richiamai, lei si girò <<Sì?>> disse sorridendomi e per la prima volta sentì la sua voce angelica <<Posso sapere il tuo nome?>> lei mi guardò stupita <<Miley. Mi chiamo Miley.>>mi rispose.
Miley.
<<Miley. Io mi chiamo Nick>> annuì con la testa divertita <<Non te l’ho chiesto>> io ridacchiai seguito da lei <<Volevo dirtelo>> annuì di nuovo <<Bene Nick. Allora ci vediamo domani, così magari riuscirai a strappare qualche altra informazione su di me>> mi disse sorridendo divertita, io la guardai stupito <<Ma come fai a…>> mi interruppe <<Secondo te non mi sono mai accorta di te in questo mese?>> mi chiese guardandomi negli occhi.
Quindi si era accorta di me.
Alzai le mani in segno di arresa <<Hai vinto tu>> mi rivolse un ultimo sorriso <<Allora a domani, Nick>> e si girò, continuando per la sua strada.
<<A domani, Miley>>