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Autore: RagazzaNoNome    01/09/2012    0 recensioni
Un ragazzo misterioso dai miesteriosi occhi incantatori. Un ragazzo sempre desiderato che finalmente arriva. Una storia d'amore impossibile e un segreto oscuro. [Ringrazio Anna Chiara per avermi fatto conoscere questo bellissimo sito].
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dicembre e le vacanze di Natale passarono molto velocemente. Stava per rincominiciare la scuola.
Aprì la cassatta della posta e prese una busta fucsia sigillata da un timbro nero. Era l'invito a una festa. Eva organizzava ogni anno prima del ritorno a scuola una festa nella villa dei suoi genitori. Partivano sempre e quindi lei approfittava della grandezza della casa per festeggiare.
Jess non sapeva se andare o no. Rose sarebbe stata invitata? Proprio in quel momento suonò il cellulare,era proprio lei.
'' Ciao Jess! '' - tillò
'' Ciao Rose,tu andrai alla festa? Scommetto che sei stata invitata ''.
'' Te lo stavo per chiedere. Ti va di andare insieme? Almeno ci divertiamo un po' e stiamo iniseme ''.
Non sapeva. Poteva andarci.. sua madre sarebbe partita proprio la mattina e sarebbe tornata il pomeriggio del giorno successivo.
'' E va bene,ci vediamo là ''.
'' Evvivaaaa! '' - e riagganciò.
*
Erano le otto. Fra mezz'ora sarebbe arrivata Rose a prenderla con il motorino. Adorava quel motorino. Le mancava salirci perchè le vennero in mente i vari guai divertenti in cui si erano cacciate con quel mezzo.
Buttò all'aria tutto l'armadio prima di afferrare i suoi jeans preferiti con delle piccole borchie sulla tasca,le Converse rosse e una maglietta nera. Si sistemò i capelli e scese. Proprio in quel momentò arrivò Rose. Prese la giacca e salì sul motorino felice della serata che avrebbe trascorso con la sua migliore amica.
La musica si sentiva già a metà strada. Era così forte e trascinante che iniziavi a ballare anche sul tragitto. Appena arrivate si buttarono al centro della pista per ballare,o meglio cercare di non cadere. Alla fine erano solo corpi che si muovevano tutti insieme a ritmo di musica.
Era serena,calma,finchè non si aprì la porta e entrò Daniel. Non pensava fosse un tipo da festa. I loro sguardi si incrociarono e lei lo salutò,ma lui non rispose. Le scoccò solo un'occhiata un po' irritata. Rose se ne accorse perchè mi allontanò dalla pista per poter parlare senza urlare.
'' Chi è quello? Si vede che ti piace! ''.
'' Macchè! '' - avvampò.
'' Dai,a me puoi dirlo. E poi perchè gli vai dietro? Sembra quasi che ti tratti male. Quell'occhiataccia era più che evidente ''.
'' Non lo so.. E' come se,boh,le nostre anime avessero delle calamite. Appena mi giro c'è sempre lui. Lui mi ha salvata due volte. Entrambi siamo esseri imperfetti,però se le nostre anime si fondessero saremmo un'unica cosa perfetta ''.
Quelle parole uscirono dalla profondità della sua anima. Non avrebbe mai pensato di poter dire cose così profonde. Ma si accorse troppo tardi che Rose le stava facendo segno per farle capire che lui era dietro e aveva sentito tutto. Si voltò di scatto e lo guardò prima di scomparire nella prima stanza che trovò.
Si guardò intorno,era nella camera di Eva. Si sedette sul divanetto,ma si accorse troppo tardi di non essere sola. Sul letto era seduto Andrew,completamente ubriaco.
'' Ehi piccola,sei tornata da me? '' - diceva con una bottiglia di vodka in mano.
Jess si catapultò alla porta,ma lui fu più veloce e le si parò davanti.
'' Dove scappi? '' - rise malefico.
Non sapeva che fare,si guardava intorno. Intanto Andrew riprese a parlare.
'' Sai,mi hai ferito molto. Tu non sai quanto. Quindi adesso devi capirlo e soffrire come ho fatto io '' - disse rompendo la bottiglia e avvicinando la parte tagliente vicino a Jess.
La bloccò e le ferì la gamba con la punta acuminata. La spedì dall'altra parte della stanza,come una bambola,una marionetta. Si avvicinò di nuovo puntando la bottiglia sul suo viso. Le lacrime iniziarono a scendere mentre lui si avvicinava al suo corpo inerme e scosso dai singhiozzi.
La porta si aprì di scatto e in poco tempo Andrew fu scaraventato fuori dalla porta e fuggì velocemente.
Daniel le si accovacciò vicino.
'' Stai..bene? ''.
'' Secondo te? ''.
Si toccò la pelle sotto i jeans. Il sague usciva a fiotti. Daniel prese una benda e gliela strinse intorno alla gamba.
'' Ti porto a casa '' - disse con voce dolce.
La prese in braccio e uscirono dalla porta sul retro per non dare troppo spettacolo.
'' Grazie. Come hai fatto a.. '' - stava dicendo Jess,ma lui la interuppe.
'' Io ti troverò sempre '' - disse.
Jess posò la testa sul suo petto ascoltando il battito del suo cuore.
Camminavano in silenzio finchè lui lo ruppe con una domanda.
'' Erano vere le cose che hai detto alla festa? ''.
'' Sì '' - ammise.
'' Ecco siamo arrivati ''.
Aprì la porta di casa e la poggiò sul letto. Fece per girarsi ma Jess lo fermò.
'' Aspetta.. ''.
Si mise a sedere sul letto e Daniel si accomodò vicino a lei.
'' Forse sbaglio a dirtelo,ma non ce la faccio più. Tu mi piaci. E anche tanto. Sei come un angelo nella mia vita,l'hai cambiata completamente. Grazie. '' - disse Jess un po' incerta.
Lui le prese la mano e si avvicinò. Lentamente. Si continuava a pizzicare la gamba pensando che fosse un sogno.
Daniel la fece smettere come per farle capire che era tutto vero. Si avvicinò sempre di più. Le labbra si schiusero vicinissime. Aveva ragione. Le loro anime si amalgamarono creando una cosa perfetta. L'amore. Le loro anime si cibavano l'una dell'altra. Le loro bocche era come se fossero state create per unirsi. Quello era il bacio più bello della sua vita.
Quando si allontanarono si guardarono intenamente.
'' Rimani con me '' - disse Jess stendendosi.
Si abbracciarono e si addormentarono molto velocemente.
  
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