Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: devonneshope    01/09/2012    7 recensioni
Anno 1578. L'oceano pacifico e le coste dell'Europa sono minacciate dalla presenza del Black Thunder, la nave pirata più temuta nei sette mari, capitanata da Jack Talbooth.
Keira è una ragazza di 16 anni che fa parte dell'equipaggio, ricoprendo uno dei ruoli più umilianti a bordo. Un saccheggio ad un piccolo paesino dell'inghilterra però, le porterà qualcosa che non aveva previsto..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic



“Dobbiamo per forza allenarci qui sul ponte?” gli chiesi sbuffando.
“Si. Ci sono anche altri ad allenarsi, è meno sospetto.” Rispose freddo.
“Inizieremo con un duello amichevole per vedere quello che sai fare.” Continuò secco, senza degnarmi di uno sguardo.
Annuii e mi preparai all’attacco. Lo colpii più volte con l’intenzione di impressionarlo, ma lui si limitava a parare e schivare i miei colpi senza mostrare alcuna emozione.
“ti decidi ad attaccare oppure no?” dissi acida, aumentando la velocità degli affondi.
Non rispose e continuò a rimanere sulla difensiva.
“senti, se sei nervoso non è colpa mia. Vai a fare la lucertola mestruata da un’altra parte” dissi con rabbia, cercando di colpirlo alle gambe.
Lui per tutta risposta colpì con forza la mia spada, facendomela scivolare dalle mani.
Mi puntò la lama alla gola, mentre gli rivolgevo uno sguardo truce.
“non provocarmi.” Sussurrò gelido. Deglutii e andai a recuperare la spada che era volata dall’altro lato della nave.
“Come sta andando?” Mi chiese Niall, che stava riprendendo fiato proprio dove era caduta la mia arma.
“E’ più nervoso di Talbooth” gli confessai.
“Almeno tu non ti alleni con un gorilla” Rispose, indicando con la testa il cannoniere.
Risi e tornai da Zayn che sembrava impaziente.
“Dove hai imparato a muoverti così bene?” gli chiesi intimorita rimettendomi in posizione.
“Nello stesso posto in cui tu hai imparato a scopare come si deve.” I suoi occhi si ridussero a due fessure e io non ci vidi più.
Mi lanciai contro di lui con tutta la rabbia che avevo, senza preoccuparmi di fargli male.
Per quanto mi sforzassi però, lui continuava a schivare i miei colpi senza problemi.
Improvvisamente, iniziò anche lui ad attaccare; notai che intorno a noi si stava radunando una piccola folla che osservava quello che non era più un semplice duello amichevole, bensì una battaglia senza esclusione di colpi.
Continuavo a combattere, spinta più dalla rabbia e dall’orgoglio che da altro.
“sei uno stronzo” gli ringhiai contro.
Un attimo di distrazione gli bastò per colpirmi: vidi la sua lama tagliare la mia pancia, mentre il dolore si espandeva lentamente in tutto il corpo. La spada mi volò di mano per la seconda mano e io lo fissai per non guardare la ferita.
“Sei un brutto bastardo!” urlai, scagliandomi contro di lui a mani nude.
Anche questa volta fu più veloce di me, e prima che io potessi iniziare a picchiarlo, mi prese di peso e mi portò nella mia cabina.
“Non sei altro che un viscido verme, stronzo, bastardo..”
“Dove stanno le bende?” disse aprendo diversi cassetti nel mio armadio.
“Stanno dove ho imparato a scopare” risposi, stringendo i denti per il dolore lancinante all’addome. Finalmente le trovò e si avvicinò a me esaminando la ferita.
Appena si inginocchiò, gli diedi una sberla.
“Ok, me la meritavo.” Ammise guardandomi.
Ritornai a sdraiarmi mentre lui mi legava le fasciature intorno alla vita.
“La ferita è abbastanza profonda e estesa. Scusami, non volevo farti male.” Sussurrò poco dopo.
Feci finta di non averlo sentito e continuai a fissare la parete imperterrita.
“Sono molto nervoso, tutto qui. Non dovevo prendermela con te, hai ragione. Non mi va a genio di usare la spada davanti ad altre persone.” Aggiunse dispiaciuto.
“Ti muovi come se la usassi da una vita. Hai un’agilità e un’abilità che potrebbero dare del filo da torcere anche al capitano in persona” sbottai, girandomi a guardarlo. Sorrise e poi si batté la mano contro la fronte.
“Il capitano! Mi ucciderà per quello che ti ho fatto.” Disse preoccupato.
“Zayn, il capitano si preoccupa di me solo quando ha bisogno di me. Non gli interessa cosa mi capita, per lui l’importante è che io possa soddisfarlo” lo tranquillizzai.
“E poi, con il Death Falcon in giro, ha allentato le regole: mi permette di parlare con i membri dell’equipaggio. È troppo occupato ora com’è ora per preoccuparsi di me.” Aggiunsi mettendomi a sedere.
“Zayn ti vogliono nelle cucine.” Niall fece la sua apparizione, silenzioso come al solito.
Ci voltammo entrambi a guardarlo e annuimmo.
“Stasera troverò il modo di farmi perdonare, ok?” fece per darmi un bacio,ma io lo allontanai bruscamente.
“Vedi di farti perdonare, caro mio.” Dissi fingendomi ancora arrabbiata.
Lui mi sorrise come per dire ‘aspetta e vedrai’, per poi lasciarmi sola nella stanza.
Soltanto lui può farsi desiderare dopo aver fatto una cosa simile.
Pensai sorridendo. Sbadigliai e prima che potessi rendermene conto, mi addormentai. 


 

...
L'altro capitolo una recensione.
Ammazza oh, vi siete sprecate lol
A parte gli scherzi, ci sono rimasta male.
Ho pensato di chiudere la FF, perchè per me diventa pesante continuare a scrivere,
se nessuno mi dice cosa ne pensa.
Mi sento come se mi stessi impegnando per scrivere una cosa che fa schifo a tutti.
Perciò, per favore.
Se i fanno schifo i capitoli, ditemelo, ma non lasciatemi col fiato sospeso.
Grazie a chi recensirà questa storia
un bacio C:
TW: @bellajawaad

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: devonneshope