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Autore: AccioSwift13    01/09/2012    2 recensioni
Marlene è la migliore amica di Sirius, ma il ragazzo si accorge che le cose stanno mutando, ma...mutando in...cosa?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il giovane Grifondoro dai capelli neri camminava veloce per i corridoi, con la mano dolorante per il pugno che aveva appena sferrato.
Quello che però sembrava fargli più male era il cuore. Gli stava scoppiando nel petto, mentre l'immagine di Marlene avvinghiata a quel...'coso' gli si proponeva in continuazione nella mente, qualcuno glielo aveva pressato in testa, così che non gli sarebbe uscito tanto facilmente.
Ad un certo punto, alzando lo sguardo, incontrò per una frazione di secondo quello di una biondina minuta che gli si stava letteralmente fiondando addosso.

-Razza di Idiota! Black, che diavolo ti è saltato in testa?! Te lo dico io cosa! Niente! Perché non hai niente in quel cervello! Idiota, Idiota, Idiota!
A ogni parola, il ragazzo veniva colpito al petto da delle mani che non sarebbero riuscite nemmeno lontanamente a fargli male, non come le parole che aveva udito.

Si sarebbe aspettato...riconoscenza, almeno un “grazie”, ma ecco cosa aveva ottenuto: una Marlene furiosa.
Senza troppi convenevoli le bloccò le mani, in corrispondenza dei polsi, e si allontanò leggermente, per schivare i calci che stavano per arrivare.
-Si può sapere che ti prende?! Ti ho appena aiutata e tu mi ripaghi così?!
Esclamò Sirius, ancora spiazzato dal comportamento della ragazza che aveva davanti.

-Me la so cavare da sola! Non ho bisogno del tuo aiuto, Mr. Supereroe.

Sibilò Lene, arrendendosi al fatto che non sarebbe mai riuscita a liberarsi da quella morsa.

Perché era tanto arrabbiata?

Una parte remota del suo cervello le rivelava che era arrabbiata, sì, ma non con Sirius, ma con se stessa.

Si sentiva....in colpa, sì.

Perché?

Be', non avrebbe mai voluto che Sirius la vedesse con un altro ragazzo.

-Certo! Non avevi bisogno di aiuto! Te la sai così cavare bene da sola che se non fossi arrivata io come minimo quello ti avrebbe stuprata!

Perché gli interessava tanto con chi stava? I suoi amici avevano parlato di....amore.

Ma avanti! Sirius Back innamorato?! Non si era mai visto.

-Sono affari miei! Tu non sei niente per me, e non vedo cosa ti spinge ad interessarti!

All'improvviso il ragazzo lasciò andare i polsi di Marlene, in uno stato di catalessi totale.

“Tu non sei niente per me”.

Quella frase gli rimbombava in testa, prendendo il posto della scena della Guferia.

Abbassò lo sguardo, sentendosi stranamente...male.

Marlene boccheggiò un attimo, cercando di trovare le parole per rimediare a quello che aveva fatto.

Era...arrabbiata, e nella furia del momento si era lasciata scappare quelle parole.

Ma si erano detti cose ben peggiori di quella durante i loro litigi, allora perché i due si sentivano così feriti?

La ragazza allungò la mano verso quella di Sirius, aprendo la bocca per pronunciare uno “Scusa”, ma lui si scostò.

-M-Mi dispiace! Io..Io non volevo dir-

-Zitta...devi solo stare...zitta... per favore...

La bionda indietreggiò di poco, osservando l'intonaco della parete, in quel momento davvero interessante.

-Non sono niente, mh?

Borbottò di nuovo il ragazzo, provocando un enorme senso di colpa alla ragazza.

Senza aggiungere altro mise le mani nelle tasche dei pantaloni e la superò.

I capelli della ragazza ondeggiarono leggermente al passare del ragazzo, ma non solo i capelli si mossero, qualcosa nella sua testa si mosse.

Non voleva vederlo andare via. Non voleva, a costo di rinunciare al proprio orgoglio.

Si girò, ma il ragazzo aveva già svoltato l'angolo. No, non poteva lasciarlo andare così.

Con uno scatto degno di una ragazza minuta, ci impiegò poco a raggiungerlo.

Strinse le mani in due pugni, e trovò tutto il coraggio che le serviva per parlare.

-Sei l'idiota più colossale che io conosca. Cambi ragazza ogni...due secondi.

Non fai altro che provocarmi e litighiamo in continuazione.
Sei l'essere più fastidioso che esista sulla faccia della terra e mi fai sentire....strana.

Vorrei prenderti a pugni ogni volta che dici qualche idiozia, e ne dici tante...m-ma...

Esitò un attimo, mentre Sirius si era fermato nel bel mezzo del corridoio, senza però voltarsi.

-...Ma non posso nemmeno pensare ad un solo giorno senza di te, senza tutti quei litigi e senza tutte quelle idiozie.

Perché devi essere tu che mi provochi queste...sensazioni?

Non va bene. Tu-...

Senza che Marlene finisse di parlare si ritrovò le labbra di Sirius sulle proprie.

Erano...calde, accoglienti, proprio come le mani che ora erano intrecciate con le proprie.

Quasi subito il ragazzo si staccò, prendendo tra le mani il viso di Lene.

Non disse nulla, non c'era bisogno che dicesse nulla.

Rimasero così sino a quando...be', non lo sapevano nemmeno loro sino a quando, ma era stato l'attimo più bello e appagante che i due avessero mai vissuto.

  
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